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Softball, sorelle contro in Macerata-Forlì: il curioso caso di Giorgia e Ilaria Cacciamani

Softball, sorelle contro in Macerata-Forlì: il curioso caso di Giorgia e Ilaria Cacciamani

Ares Safety Macerata Softball sabato 3 giugno, inizio ore 16, ospita Forlì sul diamante di via Cioci, per la prima giornata di ritorno del campionato di serie A1.

Forlì è una delle big del campionato, ha vinto le due partite dell’andata ma soltanto all’extra-inning gara 1 (4-3) e all’ultimo attacco in gara 2 (7-6).

Prova onorevolissima di Macerata neopromossa, era il primo match del ritorno in A1 e ha dato il segnale della competitività delle ragazze di coach Benito Francia Ventura.

Ma Ares Macerata-Forlì propone anche altro, su fronti opposti si incontreranno le sorelle Cacciamani, Giorgia (32 anni) e Ilaria (29 anni), maceratesi innamorate del softball da quando papà Franco le portò nel 2003 a vedere in via Cioci le qualificazioni olimpiche.

Da lì due carriere decise dal rispettivo carattere, per Giorgia era importante fare sport, per la determinatissima Ilaria si è aperta la strada verso vittorie nazionali e internazionali, partecipazioni a competizioni europee, mondiali e olimpiche come lanciatrice azzurra.

Sono un unicum nel campionato italiano a trovarsi contro, altre sorelle giocano insieme o in tornei diversi. Giorgia e Ilaria Cacciamani hanno iniziato insieme nel Macerata Softball finchè militava nel massimo campionato.

Finiti quegli anni, Giorgia ha lasciato l’attività sportiva per motivi di lavoro, per poi ricominciare in A2 nel 2019 con il progetto di riportare Macerata in A1.

Ilaria, che nel frattempo aveva frequentato l’Accademia federale di Tirrenia, nel 2011 è migrata alla Titano Hornets e poi a Forlì, dove è rimasta fino ad oggi ed ha costruito il suo palmares.

"Abbiamo sempre giocato insieme - dice Giorgia -, siamo state dalla stessa parte quando eravamo piccole, facevamo lo stesso sport e volevamo dimostrare di essere capaci di vincere con Macerata. A Forlì, ammetto che da sorella maggiore avevo un pò di ansia, ti trovi di fronte tua sorella che non è un semplice giocatrice ma la lanciatrice".

"Però quando sono andata in battuta mi veniva da ridere, perché in partite ufficiali l’ho vista sempre da fuori. Mi sembrava strano vederla lì, faccia a faccia. Sono sempre stata fiera di lei perché conosco in prima persona i sacrifici che ha fatto, io non ci sarei riuscita. Ilaria se si mette in testa una cosa è quella, e la porta avanti finchè non ci riesce. Lei è stata sempre molto testarda, ma questa testardaggine l’ha portata dove è adesso”.

"E’ tutto un po’ strano ma anche bello - risponde Ilaria -. Sono contenta per la squadra di Macerata che è tornata in serie A1. Giocare contro mia sorella ha avuto e sicuramente avrà ancora un effetto positivo. Ma in quel momento è come una giocatrice come le altre. Comunque è un’esperienza che non pensavo, credevo non sarebbe mai potuto capitare invece eccola qua con Macerata. Si, sono contenta”.

Che partita sarà per voi quella di sabato?

"Fino a martedì siamo state a casa insieme - aggiunge Giorgia -, abbiamo parlato un pò ma non di strategie. Siamo due persone opposte e forse per questo ci troviamo bene, siamo molto legate. Sabato saremo a pranzo insieme, anche con altra gente di Forlì, per dire il rapporto che c’è".

"Forlì è sempre stata una squadra bella tosta, proveremo a vincere. Nella partita di andata noi abbiamo dimostrato quello che sapevamo fare e lo stiamo dimostrando partita dopo partita. Una bella soddisfazione per una neo promossa, che a parte le straniere è la squadra riuscita a salire dall’A2 all’A1. Questa è la vera scoperta, siamo molto orgogliose di noi stesse, ci mettiamo veramente il cuore in tutto quello che facciamo e i risultati li stiamo vedendo".

"Sono 11 anni che non gioco a Macerata in quel campo - prosegue Ilaria -, quindi sarà un’esperienza ancora più bella per me. Dopo l’andata sappiamo che dovremo stare attente e concentrate fin dall’inizio, perché Macerata sta facendo un bel campionato e sappiamo a cosa andiamo incontro. Con mia sorella non ne abbiamo parlato, faremo pranzo insieme e poi alla partita. La sfida è aperta, come in campionato dove non c’è una squadra molto più forte delle altre. Andando avanti così ci sarà lotta anche per arrivare ai play off”.

Ci si chiede, ma Ilaria tornerà prima o poi a giocare con Macerata Softball?

"Io Io spero – afferma Giorgia –, perché Macerata è la sua città però non lo so, lei è una molto tosta. In 11 anni è diventata parte integrante di Forlì, a tutti gli effetti. Averla in squadra sarebbe molto bello ma non ne ha mai parlato. Torna per gli esami, e per stare con noi e il cane”.

"Per me Forlì è la seconda casa – sostiene Ilaria –, la squadra in cui sono cresciuta e maturata, con cui ho vinto tanto e anche perso tanto, dove ho passato più tempo ed è la più importante per me. Ma vedremo, mai dire mai". 

Ci sarà poi, con Ares Macerata-Forlì sabato pomeriggio, una partita intima per papà Franco, dirigente di Macerata Softball, e mamma Loretta, perché la differenza di categoria delle squadre di Giorgia e Ilaria ha fatto si che nel corso degli anni diventassero tifosi sia di Forlì che di Macerata.

Da bravi genitori che hanno sempre sostenuto le loro figlie vivranno il tutto con maggiore pathos, ma avranno la grande soddisfazione di vedere protagoniste Giorgia e Ilaria, unite nei valori dello sport.

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