Sangiustese, le parole di Mister Senigagliesi dopo l'importante vittoria di domenica contro l'Agnonese
Torna al lavoro la Sangiustese dopo la bella vittoria di domenica scorsa contro l’Agnonese che le ha permesso di portarsi a quota 47 punti, mettendo la parola fine sul discorso salvezza.
A parlare in casa rossoblù è mister Stefano Senigagliesi.
Mister, domenica primo tempo praticamente perfetto, ripresa forse da gestire meglio?
Si, ma vorrei sottolineare di più ciò che è stato fatto nel primo tempo. Qualcosa di straordinario, non comune a questa categoria. I complimenti vanno ai ragazzi. Sono davvero tanto orgoglioso di loro. Hanno fatto tutte le cose nel modo giusto, come si dovrebbe vedere sempre.
Step salvezza archiviato. Chiodini nel dopo gara ha detto "la salvezza forse è troppo poco per un gruppo con queste doti morali". È d'accordo?
Assolutamente sì, se sottolineiamo il valore morale siamo da primo posto, se sottolineiamo le qualità tecniche e tattiche non ci andiamo molto lontano. Per essere una squadra da grandissimi livelli, lo ribadisco, ci sono mancati il numero di giocatori e la fortuna di avere gli elementi importanti sempre in buone condizioni.
Alziamo un po’ lo sguardo. Primi due posti occupati da squadre quasi fuori serie, per gli altri tre come vede la volata finale?
I primi due posti erano quasi scontati, il rush finale sarà condizionato tantissimo secondo me dalla pressione che si avrà a livello nervoso dall’essere o meno in salute. Come in tutte le competizioni in questo periodo servirà la fortuna di arrivare nelle condizioni migliori. Noi in questo periodo siamo un po’ in difficoltà, però spero che il periodaccio sia passato e che nelle due settimane di sosta riusciremo a recuperare quei giocatori che per noi sono importantissimi.
Ci tengo a sottolineare, poi, il fatto che sono passate trenta partite di campionato e questa Società è per il secondo anno consecutivo all’interno della griglia play-off senza aver mai dichiarato questo obiettivo. Lo abbiamo fatto in un modo incredibile, scegliendo la strada più complessa, quella fatta di gioco e di comportamenti sani e sportivi. Non abbiamo mai avuto espulsi, così come l’anno scorso: ciò vuol dire che la Società ha un’identità ben chiara. Abbiamo scelto le persone giuste per portarla avanti. Non riuscirò mai a ringraziare la Società e i giocatori per le emozioni che mi hanno fatto vivere in questi due anni.
A questo punto cambia mentalmente un po' il lavoro settimanale?
Per noi rimane identico. Non ci siamo allenati mai nello stesso modo, anzi, credo siamo stati abbastanza penalizzati dai vari turni infrasettimanali perché per vari motivi e contingenze abbiamo spesso anticipato perdendo giorni di allenamento. Non abbiamo mai avuto la possibilità di dare continuità a quello che è il nostro obiettivo principale nelle sedute, ovvero dare intensità e questo qualche problema ce lo ha creato.
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