Dopo il giorno libero in più concesso alla sua truppa visto il turno di riposo di domenica prossima, è mister Stefano Senigagliesi a prendere la parola alla ripresa allenamenti in casa Sangiustese.
Nel calcio non si vince ai punti, ma siete usciti a testa altissima da Matelica. Resta molto soddisfatto della prova della squadra?
Anche più di quello che si possa pensare. Vorrei di nuovo ribadire un concetto. Uscendo da una partita importante, che dopo trenta giornate ci ha tolto dalle prime cinque posizioni della classifica, la demoralizzazione sarebbe dovuta essere tantissima. Invece io non l’ho provata perché abbiamo fatto quello che dovrebbe essere fatto sempre. Abbiamo giocato a viso aperto, con cognizione di causa, volontà, impegno, ma soprattutto tantissima qualità e spensieratezza. Abbiamo perso per casualità. Questa gara potevamo vincerla, potevamo perderla, come è successo, ma onestamente mi auguro di potermi divertire sempre così.
La profondità della panchina e delle scelte, unita ad alcune assenze, hanno fatto la differenza?
E’ sottointeso, altrimenti i biancorossi non avrebbero così tanti punti e non si potrebbero permettere di lottare addirittura per la Coppa Italia e per il campionato insieme. La differenza attuale tra noi e queste altre squadre di vertice è solo quella. Noi abbiamo giocatori davvero molto bravi, forse anche più bravi di quelli del Matelica e delle squadre che stanno lottando con noi, ma loro hanno una rosa più profonda, con cambi di sostanza. Noi abbiamo fatto una scelta diversa. Questa Società, visto ciò che è stato fatto in un anno e mezzo, sta compiendo qualcosa di incredibile. La Serie D dicono sia un campionato che dovrebbe lanciare i giovani. Noi di questo siamo stati l’emblema in assoluto, senza mai perdere di vista il bilancio e l’obiettivo primario che era la salvezza. Inoltre, abbiamo fatto un percorso molto complesso, scegliendo di giocare sempre a viso aperto, con le nostre idee e provando a fare la partita ovunque. Mi voglio sbilanciare per la prima volta. Penso che se non succederà qualcos’altro, perché negli ultimi due mesi è stato davvero difficile il nostro cammino, sicuramente ci saremo anche noi”.
Finalmente un periodo di pausa da usare per il recupero fisico.
Anche questa situazione penso si sia evidenziata in modo chiaro sia nell’ultima gara in casa sia a Matelica. Con l’Agnonese abbiamo fatto 60’ minuti splendidi, a Matelica 80’. Noi avevamo bisogno di allenarci. Non siamo una squadra che può solo giocare, proprio per la mancanza di rosa profonda e alternative a cui abbiamo accennato. Penso che questa sosta sarà molto importante e ci aiuterà molto.
Shiba invece si godrà l’esperienza del Torneo di Viareggio. Cosa gli augura?
Gli auguro di essere felice e sereno e di godersi questo periodo, così come lo dico a tutti gli altri ragazzi, perché sono momenti di vita memorabili. Quando facciamo un tuffo indietro con la memoria si ritorna sempre a questa età. Gli auguro che si diverta e basta. Ci sono le porte primarie e quelle di servizio per arrivare dove lui spera, ma quello che i ragazzi non dovrebbero mai dimenticare è il divertimento. La gioventù sfiorisce presto e rimangono solo i rimorsi. Questo sarebbe un problema.
I playoff sono un sogno e un traguardo insperato.
I playoff sono il minimo risultato che potrebbe raggiungere questo gruppo di ragazzi. Hanno qualità, altrimenti non saremmo riusciti a fare in un anno e mezzo quello che abbiamo fatto. Se dovessimo riuscirci, sarebbe qualcosa di strepitoso per le difficoltà e le problematiche superate. L’ultima. La convocazione di Shiba al Torneo di Viareggio ci priva in un momento importante della stagione per tre settimane di lui, ma io ne sono contento. Sono più contento delle convocazioni dei nostri ragazzi nelle varie rappresentative di vincere magari uno scontro diretto.
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