Aggiornato alle: 09:41 Giovedì, 10 Luglio 2025 cielo sereno (MC)
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Rata, il sogno finisce all'ombra della Torre Pendente

Rata, il sogno finisce all'ombra della Torre Pendente

In semifinale play-off va il Pisa, ma la Maceratese esce fra gli applausi. La squadra di Bucchi perde per tre a uno, ma il punteggio non rispecchia fedelmente il sostanziale equilibrio che c'è stato per tutto il campionato, e anche oggi, fra due squadre forti e coraggiose. In questa partita, però, a fare la differenza sono stati gli episodi e le giocate dei singoli, in positivo e in negativo: la somma finale dà ragione alla squadra di Gattuso che così passa il turno.

All'Arena Garibaldi si torna a respirare aria di grande calcio: diecimila gli spettatori, un migliaio quelli provenienti da Macerata. Lo spettacolo sugli spalti è da categorie superiori.

Si comincia con qualche minuto di ritardo per un buco sulla rete, ma al fischio d'inizio si capisce già che la partita sarà avvincente. Malgrado nelle primissime battute i due portieri risultino sostanzialmente inoperosi, tutte e due le squadre danno l'impressione di voler giocarsela fino alla fine. Anzi, a dire il vero subito c'è decisamente più Maceratese che Pisa: i tre davanti pressano come ossessi i portatori di palla nerazzurri, mettendo il Pisa in difficoltà.

Il signor Amoroso fa capire che non vuole che la gara di incattivisca e dopo appena sei minuti sventola il giallo in faccia a Imparato per un fallo su Mannini che forse neanche c'era. Stessa sorte all'11' per Di Tacchio, autore di un brutto intervento proprio su Imparato. Al 16' il primo vero brivido: Fioretti lascia partire un tiro verso il primo palo sul quale Bindi nulla potrebbe, ma la sfera si stampa sul montante e dice no al bomber biancorosso. La risposta del Pisa arriva al 19' con un tiro-cross di Varela respinto da Forte.

Al 33' Mannini inventa un tiro a giro da 25 metri che finisce di poco sopra la traversa della Maceratese. La squadra di Bucchi ha una doppia occasione al 36', quando sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Fissore non trova la palla di testa e poi Buonaiuto da posizione favorevolissima svirgola clamorosamente mandando sul fondo. Inesorabile, la legge del calcio punisce la Maceratese. Al 38', anche stavolta sugli sviluppi di un corner, Crescenzi deposita di testa la palla in fondo al sacco senza neanche staccare. E' il vantaggio del Pisa che, però, non intimorisce più di tanto la Maceratese che ricomincia a macinare gioco. L'arbitro lascia correre qualche contatto duro da entrambe le parti e la partita si innervosisce un po', complici anche gli atteggiamenti un pizzico teatrali della panchina del Pisa, e si arriva al riposo con i nerazzurri in vantaggio.

La ripresa si apre all'insegna della confusione: tanti, troppi errori da entrambe le parti. Il primo lampo è di Varela al 54', ma il suo destro non impensierisce Forte che lascia sfilare sul fondo. Velleitaria la conclusione di Buonaiuto un minuto e mezzo dopo: nessun problema per Bindi.  Al 64' Fissore abbatte Verna in area e l'arbitro indica senza esitazione il dischetto. Va a battere Mannini che non sbaglia e fa esplodere l'Arena Garibaldi portando il Pisa sul due a zero.  A un quarto dalla fine, Gattuso deve sostituire il portiere Bindi infortunato. Anche Bucchi prova a mettere una pezza in difesa, togliendo un Fissore in evidente difficoltà e inserendo Altobelli. Una mossa che porta subito insperati frutti. Infatti, all'81', di colpo, la partita si riapre quando proprio Altobelli devia in rete una punizione di Buonaiuto. La gara, che sembrava chiusa dopo il rigore di Mannini, improvvisamente cambia volto: la Maceratese non ha niente da perdere e ci crede, lasciando però inevitabili ampie praterie alle ripartenze toscane. All'82' slalom incredibile di Ciani che riesce a calciare su Forte in uscita, ma poi cade in area: si scatenano le proteste della panchina nerazzurra, anche se il rigore chiaramente non c'era, in quanto l'attaccante del Pisa aveva calciato e Forte non poteva di certo smaterializzarsi. Ma il match si chiude definitivamente all'85', quando Buonaiuto, troppo lezioso, perde un bruttissimo pallone sulla propria trequarti e dà il la a Peralta che con un sinistro a giro mette alle spalle del portiere biancorosso, mettendo una pietra tombale sulla qualificazione. Mannini all'88' si divora un gol fatto che avrebbe reso il passivo a carico della Maceratese oggettivamente troppo pesante. I biancorossi finiscono in dieci perchè Colombi si infortuna e Bucchi non ha più cambi. I cinque minuti di recupero non cambiano nulla nell'economia di una partita che non rende giustizia a quanto si è visto in campo e condizionata da diversi episodi. Una sconfitta che non cambia nulla sul giudizio straordinariamente positivo di un gruppo che, insieme alla società che l'ha costruito e sostenuto, ha comunque scritto una pagina di storia del calcio maceratese.

 

Pisa: Bindi (76' Brunelli), Fautario, Lisuzzo, Di Tacchio, Varela (69' Peralta), Crescenzi, Verna, Golubovic, Mannini, Tabanelli, Eusepi (80' Ciani). All. Gattuso

Maceratese: Forte, Imparato, Kouko, Fissore (76' Altobelli), D'Anna (63' Orlando), Foglia, Fioretti (80' Colombi), Buonaiuto, Faisca, Sabato, Giuffrida. All. Bucchi

Arbitro: Amoroso di Paola

Marcatori: Crescenzi al 38', Mannini al 65' (r), Altobelli all'81', Peralta all'85'

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