Questo pomeriggio prima della seduta di allenamento i giocatori della Maceratese hanno ricevuto la visita del presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi. Ad accompagnarlo il suo vice Umberto Calcagno e Andrea Fiumana collaboratore di zona. La squadra si intrattenuta a parlare per circa un’ora con i rappresentanti dell’AIC, dopo che il 16 febbraio scorso è scaduto il termine per ricevere lo stipendio di novembre e dicembre 2016.
Damiano Tommasi, quale situazione ha trovato all’interno dello spogliatoio, cosa le hanno detto i giocatori, come stanno vivendo in questo periodo.
“E’ una di quelle situazioni che un giocatore non vorrebbe mai attraversare. Per noi è un dovere essere al loro fianco, capire lo stato d’animo, i problemi che ci sono, comprendere la situazione burocratico - finanziaria della società. Le notizie che abbiamo sono quelle che si evincono dagli organi di stampa. C’è preoccupazione, bisogna vedere quali risorse saranno messe a disposizione dalla società e con quali tempistiche. Vogliamo avere ben chiaro il quadro della situazione, quali sono i rischi, le problematiche che ci potranno essere da qui alla fine del campionato per una squadra che ha una classifica che non è da buttare, ma non può rilassarsi”.
Ha parlato con qualche dirigente oggi?
“No, non ne abbiamo avuto modo”.
Avete preso qualche decisione?
“Ancora no, siamo in contatto con la squadra, speriamo di avere qualche aggiornamento da parte della società, la settimana prossima rifaremo il punto della situazione. All’interno della squadra c’è un consigliere dell’associazione, che è Rocco Sabato. La prossima settimana faremo il punto della situazione anche insieme alla Lega”.
La Maceratese dovrebbe finire il campionato?
“La Maceratese deve finire il campionato nel migliore dei modi, che vuol dire avendo le retribuzioni nei tempi dovuti”.
E se non ci dovessero essere i pagamenti?
“La testa ce la fasciamo quando ce la siamo rotta. Mi sembra di capire che la società è presente o quanto meno ha fatto sapere che c’è la volontà di intervenire per fare fronte agli impegni presi. Almeno questa è la promessa che è stata fatta ai giocatori”.
Il calcio in Italia sta vivendo un periodo particolare?
“In questa situazione, in questo momento, non ci sono tantissime società. Messina e Latina sono situazioni che abbiamo sotto controllo, abbiamo avuto un inizio di campionato particolare con il Pisa. Purtroppo la situazione di alcune squadre di serie D è più preoccupante, Grosseto in questi giorni. Foligno e Chieti invece hanno interrotto il loro campionato. Purtroppo la normativa fra i dilettanti non ci consente di intervenire durante la stagione. La serie D ha meno controlli anche se è un campionato quotato, purtroppo ci sono delle crepe nelle quali si possono infilare i malintenzionati”.
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