Presentato il libro “Le sfide dei campioni”: tra i protagonisti anche Andrea Giaretti dell'Avis Santo Stefano
“Un onore essere in un libro, accanto a tanti grandi campioni”. Andrea Giaretti, giocatore dell'Avis Santo Stefano, è emozionato e sinceramente onorato di essere tra i protagonisti de “Le Sfide dei Campioni: emozionanti imprese tra i grandi dello sport”, libro del giornalista e scrittore Federico Vergari.
Una pubblicazione, che si fregia di avere la prefazione del Presidente del Cip Luca Pancalli, dedicata alle grandi sfide nel mondo dello sport e che, in uno dei capitoli ospita propria la storia di “Giarre” insieme a quella di Filippo Carossino, amico fraterno e collega di basket in carrozzina che milita con la Briantea Cantù.
Nella pubblicazione, edita da Tunuè e presentata nei giorni scorsi al PalaPrincipi, oltre al beniamino di casa Andrea Giaretti ci sono i grandissimi dello sport, accomunati da un rapporto di rivalità-amicizia. Nino Benvenuti e Sandro Mazzinghi, Francesco Moser e Giuseppe Saronni, Valerio Bianchini e Dan Peterson. E poi Roberto Valori e Luca Pancalli. Italia-Cuba dei mondiali di pallavolo del '90. Roberto Di Donna e Wang Yifu. Valentina Vezzali e Elisa Di Francisca. Valentino Rossi e Marc Màrquez. Andrea Rubei e Gabriele Caleca. Valerio Catoia. Skull e Motorella. Sofia Goggia e Lindsey Vonn. Gianluigi Buffon e Gianluigi Donnarumma. Luca Formilli Fendi.
Alla presentazione hanno preso parte ovviamente il curatore della pubblicazione Giovanni Di Giorgi, il Sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini, l’On. Francesco Acquaroli e il Presidente del Santo Stefano Sport Mario Ferraresi.
“Parlare di sport significa prima di tutto raccontare di persone – ha detto l’autore Federico Vergari - ognuna di queste, sia che abbia vinto le olimpiadi o perso all’ultimo secondo, ha una propria storia. Vergari ha raccontato le sfide più epiche, contrapponendo,divisi da una rete, dal colore di una maglia, di una bandiera o da una corsia,i più grandi dello sport italiano e dei loro avversari. La rivalità che c'è nelle curve e nelle derapate di Valentino Rossi e Marc Marquez, in un assalto della Vezzali e della Di Francisca o nel tempo di un respiro che divide una medaglia d'oro da una olimpica, come accadde ad Atlanta tra Di Donna e Wang. Atleti che hanno fatto di tutto per imporre la loro potenza e alla fine ci sono riusciti, oppure hanno dovuto accettare la sconfitta per poi rimboccarsi le maniche e ripartire, perché nello sport, come nella vita, c'è sempre qualcosa per cui valga la pena lottare”.
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