“La sconfitta con la Samb non ha lasciato scorie, piuttosto ci ha fatto capire quali possono essere le nostre potenzialità e soprattutto che nel corso di un incontro non bisogna avere fretta, perché certi match si possono pareggiare anche al 90’”. Armando Perna, l’ultimo arrivato in casa biancorossa, sale in cattedra alla vigilia del match con il “suo” Modena. “Contro i rossoblù avremmo meritato di chiudere il primo tempo in vantaggio, ma abbiamo avuto il torto di allungarci troppo dopo aver subìto il rigore dell’1-2. Non dobbiamo commettere errori simili. Questa sconfitta può farci crescere in fretta”.
Perna, come è arrivato alla Maceratese?
“Il direttore Stambazzi ha parlato con il mio procuratore, volevo avvicinarmi a casa, vivo a Fano con la mia compagna Laura e la piccola Ludovica di sette anni e in breve abbiamo concluso la trattativa. A Macerata mi trovo bene, il gruppo mi ha accolto altrettanto bene, facendomi sentire uno di loro”.
Come vive la settimana che precede la sfida con il Modena? Lei è un ex.
“Non sarà una partita come tutte le altre per me che a Modena ho vissuto la bellezza di nove stagioni, quattro delle quali indossando la fascia di capitano. Scendere in campo di nuovo al Braglia sarà suggestivo, avrà un’intensità particolare. Ma per un’ora e mezzo dimenticherò tutto e darò il massimo per la Maceratese. Dobbiamo riprenderci al più presto”.
Che ricordi ha di Modena?
“Fra i tanti un gol di Cristian Bucchi, quando militava nell’Ascoli, che ci stoppò la strada per la serie A. Poi è stato al mio fianco, con Pioli in panca, nella sua strepitosa stagione in cui arrivò a quota 29 gol”.
Ai tifosi della Maceratese cosa sente di dire?
“Faccio una promessa sincera. Dal campo usciremo sempre avendo dato davvero tutto. Ci hanno accolto a braccia aperte, hanno capito il nostro impegno contro la Samb, applaudendoci. C’è già del feeling con loro. Faremo di tutto per rinsaldarlo, per essere un tutt’uno, un’unica Rata. Noi e loro”.
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