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Pantofola d’Oro: la storia di un’icona del Made in Italy tra calcio e artigianato

Pantofola d’Oro: la storia di un’icona del Made in Italy tra calcio e artigianato

Fondata nel 1886, Pantofola d’Oro è oggi una delle più autorevoli testimoni dell’eccellenza del Made in Italy applicata al mondo dello sport. Un’eccellenza che nasce nel cuore delle Marche, ad Ascoli Piceno, e che si traduce da sempre in una cura artigianale unica, nell’uso di materiali pregiati e in un design capace di fondere tradizione e innovazione. Ogni scarpa è il frutto di una lavorazione attenta e appassionata, che riflette la maestria tipica della migliore manifattura italiana.

Oggi il brand continua a essere un punto di riferimento per chi cerca qualità e autenticità nelle calzature sportive, senza mai perdere il legame con le proprie radici. Con il modello CLASSIC, Pantofola d’Oro celebra ancora una volta la tradizione artigianale marchigiana, offrendo una scarpa che non solo risponde alle esigenze tecniche dei calciatori, ma si impone anche come oggetto di stile senza tempo.

Il Classic riprende i codici stilistici storici del marchio, arricchiti da dettagli moderni. Il grande logo laterale, impresso sulla pelle con timbro a caldo e nastro oro, richiama l’heritage del brand, mentre la cucitura trasversale sulla tomaia evidenzia la leggera imbottitura del pellame, offrendo un comfort superiore. La morbida pelle italiana garantisce sostegno ottimale e controllo perfetto del pallone, con uno stile classico e raffinato.

La storia di Pantofola d’Oro affonda le sue radici nella piccola bottega di via della Fortezza, nel cuore della città vecchia di Ascoli Piceno. Qui, negli anni Quaranta, Emidio Lazzarini – calzolaio e lottatore – si trova costretto a indossare scarpe da lotta rigide e scomode. Forte dell’esperienza trasmessagli dal padre e dal nonno, entrambi artigiani, decide di realizzarsele da sé: crea scarpe morbide, leggere, perfettamente aderenti al piede. Il risultato è sorprendente. Emidio capisce che quel tipo di scarpa può essere utile anche ad altri atleti e si rivolge alla squadra di calcio locale, l’Ascoli. Il successo è immediato.

Col tempo le sue scarpe vengono perfezionate e iniziano a calzare i piedi di campioni del calibro di Müller, Puskás e Di Stéfano nel Real Madrid. Negli anni Sessanta, Pantofola d’Oro è su tutti i campi di gioco: Sivori, Rivera, Mazzola, Riva, Haller, Burgnich e Amarildo scelgono la scarpa marchigiana. Anche Lev Jašin, leggendario portiere sovietico, affida alle Pantofola i suoi celebri piedi taglia 47. Negli anni Settanta la calzano, tra gli altri, Capello, Conti, Morini, Pruzzo, Spinosi e soprattutto Roberto Bettega, protagonista di una carriera straordinaria con sette scudetti. Negli anni Ottanta tocca a Falcão, Cerezo, Dirceu e Roger Milla. Negli anni Novanta e Duemila, Pantofola d’Oro accompagna le vittorie di Roberto Mancini e si rilancia come simbolo di un calcio che non vuole dimenticare la propria anima: passione, qualità artigianale, attenzione ai materiali e rispetto per la tradizione.

Pantofola d’Oro non è semplicemente un marchio di scarpe sportive. È una storia italiana che parte dalle Marche e arriva nel mondo, portando con sé i valori di un territorio che sa trasformare l’artigianato in arte. In un’epoca in cui l’industria punta tutto sulla produzione di massa, Pantofola d’Oro sceglie la via dell’eccellenza, quella che nasce tra le mani esperte dei maestri calzolai ascolani, nel segno di una tradizione che continua a brillare come l’oro del suo nome. Un nome che, ancora oggi, racconta il calcio di ieri, vive quello di oggi e sogna quello di domani.

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