Maceratese, solo cinque giorni per pagare stipendi e iscrivere la squadra al campionato
Prepariamoci al peggio. La Maceratese non da segni di vita da parecchio tempo e negli ultimi giorni la situazione si è aggravata. Ai piedi del Vesuvio l’amministratore unico, Claudio Liotti, in un colpo solo si è rimangiato due mesi di promesse. Gli avvoltoi hanno cominciato a roteare sulla carcassa del sodalizio biancorosso, dalla Sport Man a Giovanni Monorchio.
Fra cinque giorni scade il termine ultimo per pagare gli stipendi arretrati alla squadra, entro il 30 giugno dovrà essere formalizzata la domanda di iscrizione al prossimo campionato di serie C. Il tempo delle chiacchiere è finito.
Se Claudio Liotti (o chi per lui) non mette mano al portafoglio, la S.S. Maceratese srl dovrà dire addio al calcio professionistico, diritto acquisito sul campo da Federico Giunti ed i suoi ragazzi.
Memori di quanto accaduto nei mesi scorsi a Novi Ligure, dove gli stessi personaggi hanno portato al fallimento della Novese, la cosa non sorprende più di tanto.
Un presidente che non si degna in assoluto di fare visita alla squadra, di presentarsi ai tifosi e alla città e che parla con la stampa attraverso i comunicati, manca di credibilità. Una società che costringe la propria squadra a giocare la partita con il Venezia a porte chiuse per un debito di poche migliaia di euro è vergognoso. Una dirigenza che nega finanche con le minacce accostamenti a Gaetano Battiloro, mentre invece lavorano fianco a fianco, è stucchevole.
Per non parlare della trasferta a Santarcangelo di Romagna, pagata con una colletta dei tifosi, e la venuta a Macerata del neo direttore generale Salvatore Matrecano, che ha chiesto di essere rimborsato in loco dei soldi spesi per il tragitto. Tralasciamo l’oscuramento del sito internet, un’inezia, ma anche questo dovuto al cattivo “vizio” di non saldare i conti. Soprassediamo sul resto.
C’era da aspettarselo. Non sarà facile far ripartire il calcio a Macerata. Bisognerà tornare sui polverosi campi di periferia. Quanti bocconi amari.
Nelle prossime ore l’avvocato Fabio Marinelli, legale di Claudio Liotti, sarà a Macerata per provare a risolvere tutti i problemi. Ma ha già fatto sapere, Marinelli per conto di Liotti, che il suo assistito non è disposto a spendere altri soldi (sarebbe curioso sapere come e per cosa ha speso gli altri?) se l’ex presidente Maria Francesca Tardella non rinuncerà al diritto di ricompera sulle quote, mai pagate da Filippo Spalletta.
E se San Gennaro facesse la grazia?
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