Maceratese, salta la vendita ai romani. Caira: "Situazione difficile, ma ancora risolvibile"
Sembrava cosa fatta il passaggio di proprietà della Maceratese da Filippo Spalletta alla cordata romana formata da Marco Fantauzzi e Luca Macaluso. E invece?
“Anche a me hanno detto che Fantauzzi e Macaluso sarebbero stati i nuovi proprietari della Maceratese – dice Stefano Caira, direttore generale del sodalizio biancorosso - La trattativa è stata portata avanti dal presidente Filippo Spalletta, dall’amministratore delegato Simone Sivieri e dall’avvocato Federico Valori. Credo che abbiano firmato una scrittura privata, una promessa di acquisto, sicuramente non vincolante. Lunedì scorso il presidente Spalletta mi ha detto al telefono che doveva scendere a Macerata per andare dal notaio. Io ed Antonio Loschiavo ci siamo fermati quando abbiamo sentito che il presidente stava chiudendo questa operazione, ci stavamo dando da fare anche noi per mettere insieme delle persone che potessero essere interessate alla società”.
Stefano Caira, che succederà alla Maceratese dopo il 31 marzo?
“Non so chi abbia messo in piedi lo spauracchio, il fantasma del 31 marzo. A fine mese scadono i termini per il decreto sul terremoto. E’ vero che ci sono decreti ingiuntivi nei confronti della Maceratese, ma che il 1 aprile segnerà la morte della Maceratese non sta scritto da nessuna parte. Mettere il terrore dicendo che dopo il 31 marzo ci sarà una catastrofe non credo sia intelligente. Bisognerebbe piuttosto fare un appello alla calma, a remare tutti dalla stessa parte. Stemperiamo un po’ i toni. Chiediamo ai creditori intenzionati ad attivare richieste di fallimento di aspettare la fine del campionato. I soldi della Lega sono indirizzati esclusivamente ai calciatori, non ai fornitori. La situazione è sicuramente difficile, ma con un po’ di buona volontà risolvibile. Ci sono società di Lega Pro che stanno peggio della Maceratese. Il campo, il calcio giocato, è stato quasi completamente dimenticato”.
Secondo lei ci sono i tempi per provare a trovare una soluzione?
“In questo momento chi entra nella Maceratese deve mettere almeno duecentomila euro. Potrebbero esserci sia i tempi che le persone. Certo ci vuole la buona volontà da parte di tutti ed il buon senso. Non bisogna attaccare persone come Paoloni che si era reso disponibile ad acquistare la Maceratese. Non conosco personalmente Paoloni, ma è un imprenditore di un certo livello, se fa un’operazione del genere alla sua età non è per cercare pubblicità”.
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