Armando Perna è di buon umore, nonostante il brutto infortunio di Lumezzane che dovrebbe precludergli l’utilizzo in campo per la restante parte della stagione. Lo spirito guerriero dell’indomito numero 24 biancorosso non viene mai meno e rinvigorisce la truppa alla vigilia di un confronto che sulla carta sembrerebbe segnato.
Maceratese senza chance al Tardini, Armando?
“Ma neanche per sogno! Del resto due giornate fa anche il Fano (che Perna conosce bene, visto che a Fano vive, ndr) ha dimostrato che i crociati non sono imbattibili. Il calcio è bello perché la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Del resto giocheremo undici contro undici. Abbiamo sempre destato una buona impressione fuori casa. Niente è impossibile. E poi sarà un onore calcare il terreno di gioco di una società gloriosa, di cui serbo un bel ricordo e che mi sarebbe piaciuto poter affrontare ancora da avversario. Certi incontri si preparano da soli. Vedrete che la Maceratese saprà reggere l’urto”.
Il tuo di urto, invece, come lo stai assorbendo?
“Sto migliorando. Dovrei togliere il gesso il 18 aprile. L’unico neo è che, per far calcificare bene la parte fratturata, non posso neanche correre. La possibilità di rientrare nell’attuale stagione la vedo dura. In passato non mi era mai capitato un infortunio di tale entità, per cui non mi sento a mio agio. Insomma, restare fuori dalla mischia è dura. Scalpito… Però cerco di stare vicino ai ragazzi più possibile. La difficoltà sta nel fatto che per venire a Macerata ho bisogno… dell’autista”.
Credi veramente in un risultato positivo a Parma?
“Noi stiamo bene, l’avversaria alimenta da sé stimoli da vendere e chi verrà chiamato a scendere in campo darà il massimo”.
Come vedi la difesa biancorossa per domenica?
“Non ci sarò io e neanche Marchetti per squalifica, ma mister Giunti sa di poter contare su validi sostituti, ragazzi in gamba che hanno dato l’anima per tutta la stagione e che non vedono l’ora di potersi rendere utili in gare ufficiali. Per loro sarà una vetrina di spicco e sa la meritano tutta perché se i titolari hanno avuto un buon rendimento nel corso del campionato è stato anche merito di chi si è allenato con loro garantendo costantemente alta intensità. La nostra forza è stata la compattezza di un gruppo fantastico”.
Come state vivendo l’ennesimo colpo di scena in società?
“A questo punto del torneo e dopo aver vissuto i momenti difficili di un’intera stagione, dico che siamo diffidenti con chiunque si avvicini alla Rata. Dopo tante parole abbiamo bisogno di fatti concreti. Si prospetta, tra le altre ipotesi, anche quella del fallimento ed è una brutta cosa, non tanto per noi giocatori, quanto per i fedelissimi tifosi biancorossi e per l’intera città che non merita di perdere la categoria dopo i tanti sforzi profusi da un gruppo che ha dimostrato di meritare i 42 punti finora conquistati sul campo. Lotteremo fino alla fine per guadagnarci la salvezza sul terreno di gioco. Poi, speriamo bene”.
Il guerriero ferito ma mai domo meriterebbe un positivo epilogo di stagione. La strada per la salvezza domenica passa per il Tardini. In attesa di buone nuove sull’altro, più ingarbugliato fronte.
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