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Maceratese, fine di una pagliacciata

Maceratese, fine di una pagliacciata

Sabato scorso, dopo la firma di chissà che cosa, si erano fatti immortalare nello studio dell’avvocato Federico Valori. Luca “Dolce” Macaluso, Marco “Er patata” Fantauzzi e Filippo Spalletta. C’è il closing, si era affrettato a dire “Er Patata” che aveva scelto di fare il presidente e di puntare dichiaratamente alla serie B. La sera stessa il misfatto. L’avvocato Angelo Massone (noto anche alle cronache rumene e scozzesi) che rappresenta “Dolce” e “Er Patata” dice di aver subito insieme ai suoi clienti un tentativo di aggressione verbale davanti al ristorante “Da Secondo” a Macerata. “Non ho visto nulla di particolare salvo schiamazzi all’esterno che avevo attribuito al solito assembramento serale davanti al bar Firenze” spiegherà Claudio Moretti, titolare del noto ristorante. 

Dopo due giorni passati a sfogliare la margherita, ma con i telefoni rigorosamente spenti, Fantauzzi e Macaluso, definiti “seri, autorevoli e solvibili” dall’avvocato Valori, hanno gettato la spugna. L’ultima bestialità “Dolce” e “Er Patata” l’hanno scritta nella lettera di disimpegno: “Sognavamo un nuovo Leicester a Macerata”.

Fine della pagliacciata.

Al capezzale di Filippo Spalletta era accorso il sindaco Romano Carancini ma anche il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina. L’appuntamento nella sala stampa dello stadio Helvia Recina, il  giorno 21 di questo mese, era stato però disatteso dal massimo dirigente biancorosso, già tentato dalla cordata capitolina. “Il primo incontro con Filippo Spalletta c’è stato circa 20 giorni fa” dirà il 25 marzo l’avvocato Angelo Massone. 

La messa in scena con la cordata romana di fatto è stata solo una perdita di tempo. E’ servita semmai a far allontanare altri possibili acquirenti; i legali di Spalletta avevano contato cinque cordate interessate a rilevare il club otto giorni fa.

Bluffare è un’arte nel gioco del poker. Nel calcio, soprattutto a certi livelli,  bisogna avere altri requisiti. Forse è arrivato il tempo che Filippo Spalletta, (ma anche Simone Sivieri) spieghi alla città cosa lo ha spinto a rilevare le quote della Maceratese. Già, rilevare, perché Gianni Piangiarelli ancora aspetta una parte sostanziosa del pagamento. 

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