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Lube, è addio con Gianni Rosichini dopo oltre 30 anni: "Il momento più esaltante? Il primo scudetto"

Lube, è addio con Gianni Rosichini dopo oltre 30 anni: "Il momento più esaltante? Il primo scudetto"

Nell’anno in cui la Lube Volley vive la più grande rivoluzione della sua storia, tra staff e organico, per l’ambiente biancorosso è alle porte un altro cambiamento importante che, però, interesserà il vivaio. Il tecnico Gianni Rosichini, figura chiave in panchina nel percorso dalla C verso la Serie A e allenatore di riferimento della cantera con oltre 30 anni di Lube alle spalle da coach tra prima squadra e giovanili, ha esaurito il suo secondo ciclo con il club cuciniero.

Tra il 2017/18 e il 2020/21 per il tecnico c’era già stata una finestra con due annate a Pineto intervallate dalla stagione come head coach della GoldenPlast Civitanova, team del Volley Potentino che però all’epoca era sotto l’egida della Lube come seconda squadra in Serie A3 Credem Banca. Solo pochi giorni fa Rosichini ha portato i suoi ragazzi a centrare un quarto posto nazionale nella categoria U17, un sesto posto nazionale nella categoria U19, impiegando un team quasi esclusivamente di U17, e ha chiuso al settimo posto la fase finale della Del Monte Junior League 2024, riservata ai gruppi U20.

"Se guardo indietro non posso che ripensare al periodo iniziale, la strada che dalla Serie C ha permesso alla Lube di approdare in Serie A. Poi ho scelto di essere una guida per gli emergenti e i 13 scudetti giovanili da coach biancorosso mi hanno riempito di orgoglio - sottolinea Gianni Rosichini -. Una storia bellissima che si chiuderà con tanti ricordi significativi. Ora i tifosi sono abituati alla Lube di SuperLega, ma tutto è partito con un lavoro di programmazione, basato anche sui giovani, per scalare le tappe. Il momento più esaltante con il vivaio? Il primo scudetto, la vittoria del titolo U18 nel ‘98 contro Falconara, all’epoca una corazzata".

"Mi fa effetto pensare che in squadra c'era Alessandro Paparoni, grande atleta che si è messo in luce ai massimi livelli in Serie A per poi unirsi al mio staff vincendo anche in panchina - aggiunge Rosichini -. Pure gli ultimi titoli giovanili sono stati gratificanti: la Junior League conquistata contro la formazione trentina in cui giocava Alessandro Michieletto e lo scudetto U19 battendo Castellana Grotte in cui all'epoca militavano rivali come Daniele Lavia".

"Trionfi che mi sono rimasti nel cuore. Quest’anno avremmo potuto centrare un bel podio U17, ma abbiamo affrontato una semifinale con Torino due ore dopo un quarto stupendo e stancante contro Trento. Un peccato essere scesi in campo a corto di energie. Il titolo lo avrebbe vinto lo stesso Treviso, superiore alle altre, giusto dirlo. Mi ha emozionato ricevere ringraziamenti degli atleti per il lavoro tecnico e il rapporto umano, ma oggi sono io che ringrazio la società che mi ha dato la possibilità di lavorare ad alti livelli e che ho ripagato con passione e risultati. Il mio è un addio al club, non al mondo del volley perché ancora mi appassiona. Ai giovani talenti dico che bisogna lavorare tanto senza sentirsi mai arrivati, solo così è possibile crescere e maturare in un contesto ideale", conclude Rosichini.

(Credit foto: Spalvieri) 

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