"La più grossa soddisfazione da quando sono Presidente": Mariella Tardella a ruota libera su presente e futuro biancorosso
"E' stata la più grossa soddisfazione da quando sono Presidente della Maceratese. Ci sono state altre partite bellissime, storiche, però questa è un'altra dimensione dal punto di vista mediatico, dello splendido scenario di Ferrara, città dove c'è una tradizione calcistica straordinaria": non usa mezzi termini Maria Francesca Tardella per commentare l'impresa della sua squadra contro la Spal.
In visita alla redazione di Picchio News, la dottoressa Tardella ha parlato a 360 gradi della splendida stagione dei biancorossi, partendo per da una constatazione e da un complimento alla tifoseria estense. "Ero in giro per Ferrara con la giacca della Maceratese e la gente mi fermava per farmi i complimenti: devo ringraziare tutti, dalla società alla tifoseria spallina per come ci hanno accolto, per come ci hanno trattato, per la loro straordinaria cultura sportiva".
"Tornando alla Maceratese, forse parlare a posteriori sembra fin troppo facile, ma devo dire che la squadra aveva motivazioni spontanee: quando si affrontano gare come questa, non c'è bisogno di stimoli esterni. E i giocatori hanno fatto vedere quanto tengono alla città e alla maglia.
Quello che proprio non si è capito ancora è oggi siamo in un campionato di professionisti dove la visibilità è nazionale. Non possiamo essere legati a piccole discussioni e chiacchiere locali. Qui la squadra va sostenuta senza se e senza ma. Vanno sostenute la squadra, la città e la visibilità che tutto questo porta a Macerata. Noi portiamo una media di 100-120mila persone a Macerata nell'arco di un campionato fra settore giovanile, famiglie, spettatori e quant'altro. L'indotto che raccogliamo è importante per la città e questo va, credo, a merito della Maceratese".
Cosa cambia la vittoria di Ferrara? "Ai fini societari cambia l'idea di programmazione, nel senso che noi affrontavamo un campionato di Lega Pro con l'intento di salvarci e quindi con una prospettiva, con un budget che credo sia il più limitato della Lega Pro, di rimanere in Lega Pro. Ora si aprono anche altri scenari. Non voglio dare falsi messaggi, ma è chiaro che guardiamo al futuro con un altro occhio. Se entriamo nelle prime otto della graduatoria siamo in Tim Cup e destinati a giocare con formazioni di Serie A e B e questo già è un punto di grande orgoglio. Questo potrebbe già essere un risultato non dico acquisito ma quasi. Poi, la possibilità di guardare ai playoff, ma senza dare false aspettative perchè ci sono ancora otto partite e in otto partite può succedere di tutto. Noi adesso dobbiamo programmare la permanenza in Lega Pro e dare un'occhiata a quel che succede nel prossimo futuro. Adesso dobbiamo più di prima mettere la Maceratese al centro degli interessi di tutti e questo credo che lo stiamo facendo ed è l'impegno da parte del consiglio di amministrazione e della società, con un occhio attento a ciò che potrebbe essere lo sviluppo futuro con grande serenità".
L'innesto del nuovo consulente come si inserisce in questo contesto? "Diciamo chiaramente anche questa cosa. Il cda ha ritenuto di dover valutare che fosse in scadenza di contratto per fare la giusta programmazione sia dello staff tecnico sia del direttore sportivo, sia dei giocatori. Lo staff tecnico ha un contratto biennale e a fine stagione faremo le giuste valutazioni. Al direttore sportivo si è deciso, per tutta una serie di motivazioni, di non rinnovare il contratto. Le dichiarazioni del tutto inopportune rilasciate dal direttore sportivo non trovano riscontro in società, dove non è pervenuta mai nessuna dichiarazione ufficiale in tal senso. Nè al cda, nè alla segreteria sono mai pervenute le dimissioni di Giulio Spadoni che solo a mezzo stampa ha dichiarato di voler lasciare la Maceratese. Ora, tanto per voler essere chiari e precisi, con la possibilità di disputare i play off, con la possibilità di grandi risultati, non capisco alcuna dichiarazione per le quali lui afferma di voler andarsene via. Verso quali altri lidi? Dove? Quindi, mettiamo le cose in chiaro. E' la società che ha deciso, per motivi ben valutati, di prendere un consulente che abbia scadenza il 30 giugno 2016 per valutare i contratti dei giocatori e la situazione. Si è deciso contestualmente che a scadenza di contratto Giulio Spadoni non sarebbe stato riconfermato. Lui oggi resta in direttore sportivo, ma quello che attiene la programmazione, che in una società come la nostra va fatta adesso, non è più suo compito. Lo staff deve sapere adesso qual è l'idea della società".
E la presidente chiama tutti a raccolta per lo sforzo finale... "La Maceratese è una società piccola che sta facendo grandissimi sforzi. Questi sforzi sono stati anche riconosciuti dalla presenza del sindaco alla partita a Ferrara e nei saluti fatti prima della partenza della squadra. Io credo che sia giusto e corretto stare il più possibile vicino alla squadra della propria città: in questo finale di stagione è giusto che i ragazzi abbiano il sostegno della loro tifoseria, senza se e senza ma. Tranquillamente. Venite allo stadio perchè questi ragazzi meritano la vostra vicinanza, meritano di essere sostenuti".
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