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La Maceratese cambia pilota. Amadio: "Invertire il trend negativo per conquistare la salvezza"

La Maceratese cambia pilota. Amadio: "Invertire il trend negativo per conquistare la salvezza"

Una storia che si ripete: la Maceratese cambia direttore d’orchestra dopo un burrascoso – per usare un eufemismo – inizio di campionato. Lo scorso anno fu mister Trillini a prendere il posto in panchina biancorossa a stagione iniziata, sostituendo l’esonerato Francesco Nocera. Lo stesso mister Trillini che, dopo le controversie a fine estate che lo hanno riconfermato alla guida della Rata, ora deve cedere quel posto a Giuseppe Amadio, ascolano classe 1971 reduce da tre ottime stagioni con l’Azzurra Colli.

Il tecnico, intervenuto ai nostri microfoni dopo la nomina arrivata lunedì, racconta le prime impressioni dall’arrivo a Macerata, il contatto con la squadra e i progetti per il futuro. Progetti che hanno il chiaro scopo di “ricompattare la squadra”, rimettendo in discussione quanto costruito finora con il fine di salvarsi dai playout dopo il tanto atteso ritorno in Eccellenza.

“Sono molto felice di poter allenare la Maceratese – ha esordito Amadio - una piazza importantissima per il calcio marchigiano e la categoria. Non so quanti potrebbero permettersi di rifiutare un posto sulla panchina della Maceratese in Eccellenza: questa squadra ha valori importanti e sono sicuro che alla lunga emergeranno”.   

Da quanto tempo era in contatto con la società? “Nelle settimane passate c’erano state le prime voci ma la chiamata ufficiale è arrivata solo recentemente: lunedì c’è stato il primo incontro con la squadra e il primo allenamento insieme”.

Che idea si è fatto dopo aver incontrato i giocatori? “Le impressioni che ho avuto sono tutto sommato positive, anche se non posso negare di aver trovato un gruppo col morale basso. Quando capitano un po’ di sconfitte di fila è normale che cali l’autostima, ma ho visto che c’è voglia di rimettersi in gioco, di invertire questo trend e questo mi lascia fiducioso”.

Quali crede siano stati i limiti della squadra in questo inizio campionato? “Se la situazione è quella che è ci sono state sicuramente delle difficoltà fino a questo momento: fra costruzione della squadra e infortuni i giocatori non stanno giocando al pieno delle loro possibilità. In queste situazioni l’unica medicina è cercare di ricompattarsi, lavorare sul campo e negli spogliatoi per risollevare gli animi”.

Come ha intenzione di intervenire per risollevare la Maceratese? “Rimettersi tutti in discussione deve essere la base per cambiare: in casi come questo è il mister ad assumersi le responsabilità, ma ora anche determinate situazioni individuali dovranno essere riviste. Il mio credo è lavorare a testa bassa durante gli allenamenti settimanali e, nel frattempo, aggiungere qualcosa di mio”.

L’obiettivo in questo momento deve essere la salvezza: dobbiamo essere realistici e puntare immediatamente a uscire fuori dalle zone pericolose della classifica – aggiunge il nuovo mister biancorosso -. Io ho chiesto ai ragazzi di vivere alla giornata, pensando solo alla prossima partita e cercando di dare il massimo volta dopo volta, senza troppi progetti”.  

Ci sono squadre che vede come favorite a questo punto? “Questo è un campionato molto equilibrato in cui tutte le squadre possono competere ad armi pari, come si è visto nelle 9 giornate disputate fin qui: nonostante l’Atletico Ascoli sia la favorita del torneo, anche le dirette inseguitrici – come Azzurra Colli, Osimana, Urbino e Valdichienti Ponte – possono darle del filo da torcere”.

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