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Sport Treia

Il Bracciale di Treia patrimonio condiviso: dal protocollo di Verona al riconoscimento Unesco

Il Bracciale di Treia patrimonio condiviso: dal protocollo di Verona al riconoscimento Unesco

Si è tenuto a Verona, presso la Sala Convegni di Palazzo Pompei del Sanmicheli, il seminario “Tocatì. Un patrimonio condiviso – Le Giornate dell’Immateriale” dal 18 al 19 novembre per la salvaguardia dei Giochi e Sport Tradizionali.

Anche il Comune di Treia e l’Ente Disfida del Bracciale, rispettivamente con l’Assessore allo Sport David Buschittari e il Presidente Giorgio Bartolacci, accompagnati dal campione di tante disfide e campionati italiani Luigi Fiorani, hanno partecipato a questo primo appuntamento, orientato su due obiettivi principali: la costruzione di una rete italiana per la salvaguardia del patrimonio ludico tradizionale basata sullo scambio di pratiche ed esperienze locali tramite la partecipazione diretta ed attiva delle comunità ludiche italiane, già in dialogo con l’Associazione Giochi Antichi e protagoniste di Tocatì fin dalla nascita del Festival e la condivisione di un programma di salavaguardia dei giochi e sport tradizionali, nell’ambito di un progetto di candidatura multinazionale di Tocatì al Registro delle buone pratiche di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale: strumento di dialogo con le Istituzioni, il mondo della ricerca e di cooperazione a livello nazionale ed internazionale.

Il progetto prevede una stretta cooperazione tra l’Associazione Giochi Antichi, l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia – ICDE (MiBACT), la Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici – SIMBDEA, l’Associazione Nazionale Beni Patrimonio Unesco, l’UNPLI, L’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, la Regione Veneto, il Comune di Verona e una rete di Università e cattedre Unesco italiane.

In particolare nelle giornate di Verona sono state coinvolte le Università di Milano Bicocca, Verona, Firenze, Roma La Sapienza, Matera e Palermo.

Hanno partecipato all’incontro tredici comunità ludiche italiane, provenienti da Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana, Basilicata, Sicilia, Sardegna, e chiaramente Treia per le Marche, che nei prossimi mesi dovranno aderire formalmente al Protocollo di Verona, prima tappa di un lungo ed entusiasmante percorso storico e culturale in uno spirito partecipativo e progettuale.

Il lungo percorso che dovrà condurre al prestigioso riconoscimento Unesco per il gioco del Bracciale, è fortemente sostenuto dalla Città di Treia, disponibile ad ospitare il prossimo seminario di lavoro del 2018.

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