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Diciannove giornate di squalifica comminate a EtaBeta e Trecolli dopo la rissa dello scorso match

Diciannove giornate di squalifica comminate a EtaBeta e Trecolli dopo la rissa dello scorso match

La sfida di sabato 18 dicembre tra i fanesi dell’Etabeta e gli anconetani della Trecolli Montesicuro si è conclusa con il pesante provvedimento del giudice di gara che ha deciso di sanzionare e punire i molteplici comportamenti scorretti e antisportivi perpetrati da entrambe le compagini durante tutta la partita. Match molto teso quello disputato al Circolo del Tennis della Trave di Fano e terminato 1-0 in favore dei fanesi, macchiato dai ripetuti episodi di violenza verbale e fisica iniziati durante l'intervallo e sfociati in rissa dopo i tempi regolari. 

Le due società sono state multate, rispettivamente,  con 500 euro (Etabeta, per indebita presenza di propri sostenitori a fine gara nello spazio antistante gli spogliatoi che unitamente a propri tesserati non identificati, provocavano e prendevano parte ad una rissa con tesserati e sostenitori della squadra avversaria) e 700 euro (Trecolli, “perché propri sostenitori in campo avverso nel corso dell'incontro rivolgevano reiterate frasi offensive e minacciose nei confronti degli arbitri. Per indebita presenza di propri sostenitori a fine gara nello spazio antistante gli spogliatoi che unitamente a propri tesserati non identificati, provocavano e prendevano parte ad una rissa con tesserati e sostenitori della squadra avversaria”).

Oltre le multe, anche la squalifica per cinque giornate ad un tesserato della Trecolli (“per aver rivolto agli arbitri frase gravemente irriguardosa al termine della gara partecipava attivamente alla rissa cominciata nello spazio antistante gli spogliatoi colpendo con calci e pugni diversi calciatori avversari”), e per tre gare invece a ciascuno dei due allenatori (“Perché al termine della gara teneva un comportamento offensivo e minaccioso nei confronti dell'allenatore della squadra avversaria al seguito del quale si scatenava una rissa che coinvolgeva i componenti di entrambe le squadre, alla quale il predetto tesserato prendeva parte attiva spintonando più volte l'allenatore avversario). Tre turni di stop inoltre a due giocatori – uno Trecolli e uno Etabeta - in quanto “al termine della gara partecipavano attivamente alla rissa cominciata nello spazio antistante gli spogliatoi colpendo con più schiaffi al volto un tesserato della squadra avversaria”. Un turno di squalifica, infine, ad altri due giocatori (uno per compagine) sanzionati in campo, di cui uno per recidività in ammonizione.

Riportiamo di seguito i comunicati apparsi sui profili social delle due società in merito alla questione:

Trecolli Montesicuro "La società Montesicuro Tre Colli, in seguito ad alcuni articoli apparsi su "AnconaToday" e "Corriere Adriatico", tende a precisare che, pur riconoscendo alcuni fatti accaduti, smentisce parte delle ricostruzioni fatte da tali organi di stampa. A fine gara c'è stato un minuto di parapiglia al rientro negli spogliatoi tra le due squadre per frasi offensive che hanno portato a gesti condannabili. Tra l'altro sono stati i dirigenti di entrambe le società a riportare la calma placando gli animi. Pur riconoscendo un comportamento non consono all'etica sportiva, di cui ci scusiamo e per cui verranno presi provvedimenti, la società smentisce le versioni dei fatti usciti sugli organi di informazione"

Etabeta: "La società EtaaBeta c5, in riferimento agli articoli pubblicati da AnconaToday e Corriere Adriatico, smentisce in parte quanto riportato dai suddetti organi di stampa, i quali hanno farcito quanto scritto nel comunicato n.398 della Divisione Calcio a 5, con particolari fantasiosi volti ad ingigantire la reale situazione, che non è stata una “maxi rissa” come riferito dai suddetti organi di stampa, ma un parapiglia per lo più verbale, durato neanche sessanta secondi al termine dell’incontro e subito placato dall’intervento dei dirigenti di entrambe le società. La società oltre a condannare i comportamenti dei suoi tesserati, non consoni all’etica sportiva, chiede la pubblicazione della presente smentita e pari visibilità della stessa rispetto quanto pubblicato, riservandosi di tutelare la propria immagine e quella dei propri tesserati in ogni e opportuna sede. Grazie".

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