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Dal 4 all'8 ottobre a Macerata la settima edizione dell'Overtime Festival per vivere lo sport

Dal 4 all'8 ottobre a Macerata la settima edizione dell'Overtime Festival per vivere lo sport

Overtime, festival nazionale del racconto e dell’etica sportiva, giunge alla settima edizione. Dal 4 all’8 ottobre la città di Macerata vivrà il racconto dello sport a 360 gradi, diventando la capitale italiana dello sport e il cuore del romanzo di settore. Overtime non poteva non dedicare uno dei suoi appuntamenti di punta (previsto giovedì 5 ottobre alle ore 21:30 presso gli Antichi Forni) al ricordo di Michele Scarponi, il campione di ciclismo marchigiano vittima il 22 aprile scorso di un tragico e fatale incidente stradale in sella alla sua bici.

Un omaggio sentito e fortemente voluto per un grande amico del Festival, di cui aveva inaugurato l’edizione 2015 raccontando aneddoti di vita e ciclismo con la consueta delicata ironia. Stimolato dalle domande dell’ex parlamentare Valerio Calzolaio, Scarponi aveva amabilmente dialogato con la folta platea presente, amalgamando mirabilmente scherzo e serietà, battute esilaranti e profondi spunti di riflessione. Confessò ad esempio di affrontare inconsciamente le discese con più prudenza dopo la nascita dei suoi figli. E raccontò di come, rispetto agli inizi di carriera, la lingua “ufficiale” del gruppo non fosse più l’italiano ma l’inglese rammaricandosi del fatto che così solo in pochi potevano ormai godere degli articoli di Gianni Mura, ospite di Overtime 2014.

Un ricordo quanto mai dovuto in un’edizione, quella 2017, dedicata alle storie di “Gregari & Campioni”, ruoli che l’Aquila di Filottrano ha ricoperto entrambi nel corso della sua lunga e straordinaria carriera. Conosciuto e apprezzato per le sue doti umane, uno dei corridori più amati in gruppo, Michele è stato un vincitore di Giro d’Italia capace con umiltà e abnegazione di mettersi al servizio negli ultimi anni dei capitani di turno. La sua generosità e la sua intelligenza tattica sono state ad esempio fattori decisivi della vittoria del Giro d’Italia 2016 da parte di Vincenzo Nibali. E la tragica morte è arrivata proprio quando, dopo la vittoria della prima tappa del Tour of the Alps, si stava accingendo a correre il Giro 2017 da protagonista e in splendida forma, con di nuovo i gradi di capitano della sua squadra.

Hanno già confermato la presenza all’incontro di giovedì 5 il fratello Marco, Lino Secchi, Presidente Comitato Regionale Marche Federazione Ciclistica Italiana, il giornalista Marco Pastonesi, splendido cantore delle imprese dei ciclisti, Francesco Moser, uno dei grandi del nostro ciclismo, che in carriera ha vinto Giro d‘Italia, Milano-Sanremo, 3 Parigi-Roubaix, 2 Giri di Lombardia, 2 Campionati del Mondo (uno su strada e uno su pista) e conquistato 3 Record dell‘Ora. A ricordarlo anche l’amico Luca Panichi, lo “scalatore in carrozzina” che affronta e percorre tutte le più impegnative ascese italiane con la sola forza delle braccia e che non sì è mai arreso al drammatico incidente che lo privò dell’uso delle gambe durante una cronoscalata del Giro dell’Umbria 1994.

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