Tremila euro di multa. E’ l’ammenda inflitta alla Maceratese per il “caso Faisca”. La Procura Federale aveva chiesto una sanzione di euro quattromila e cinquecento.
Il 19 settembre scorso il procuratore federale aggiunto aveva deferito innanzi al Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare Marco Nacciarriti, all'epoca dei fatti amministratore delegato della Maceratese, e la società stessa.
Nacciarriti doveva rispondere "della violazione dell'art. 1 bis, comma 1, CGS anche in relazione all'art. 93 NOIF, per aver sottoscritto in tale sua qualità l'accordo economico, disconosciuto dalla Società, riguardante il calciatore Faisca Teixeira Vasco Manuel, afferente al periodo 1° febbraio 2016 fino al 30 giugno 2016, relativo alla stagione 2015-2016, contenente la pattuizione di compenso fisso lordo di € 68.750,00 ed in parte variabile sino a un massimo di ulteriori € 10.000 ed oltre compensi secondo risultati sportivi individuali e di squadra, senza la firma congiunta del presidente prevista dagli atti societari ed in particolare dal verbale del C.D.A. 14.06.2015, così come descritto nella parte motiva".
La Maceratese era stata deferita a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell'art. 4, comma 1, CGS, in conseguenza delle violazioni ascritte a Nacciarriti. Il deferimento promosso nei confronti di Marco Nacciarriti è stato dichiarato irricevibile.
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