Osmany Juantorena resterà per un altro anno alla guida della Lube campione d’Italia. Una scelta che smentisce le parole del capitano biancorosso dello scorso dicembre. In quella occasione il capitano della Lube aveva fatto preoccupare i tifosi paventando una separazione fra l'ex nazionale italiano e la società civitanovese.
In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Juantorena aveva infatti confidato la sua volontà di dire addio ai cucinieri al termine della stagione: "Ho maturato l’idea di andare via a fine anno, sono stanco, non è semplice trovare le motivazioni. Ho vinto tutto". Sulla destinazione futura, lo schiacciatore italo-cubano aveva dichiarato: "Deciderò insieme alla società, di sicuro non resterò in Italia perché non andrei mai in un club diverso dalla Lube. Magari giocherò in Asia, Giappone o Cina, vedremo".
La decisione di non rescindere in anticipo il contratto, giunta dopo la vittoria del campionato e la conquista del settimo scudetto per la Cucine Lube Civitanova, rincuora gli appassionati e accende le speranze per la prossima stagione, in attesa delle mosse di mercato per vedere ai nastri di partenza una Lube ancora una volta favorita per il titolo.
“Tornare a vincere non è mai stato così bello”. Simone Buratti si laurea – in anticipo rispetto alla Laurea accademica – campione ai nazionali di kickboxing, conquistando un posto fra i selezionabili per la squadra nazionale. Il classe ’99 originario di Amandola e residente a Pollenza, torna agli allori dopo due anni di pausa forzata al fianco di un nuovo allenatore: Franco Antonelli, maestro alla Pro fighting di Apiro e alla Mirror di Appignano, che ha saputo guidare il giovane atleta lungo un durissimo percorso di preparazione atletica e psicologica.
Com’è stato tornare a competere dopo il lungo stop degli ultimi anni? “È sempre bellissimo tornare sul ring, erano due anni che covavo quest’emozione. Dopo l’ingresso in nazionale nel 2019 ho dovuto fermarmi per parecchio tempo: prima per il Covid, poi l’infortunio che mi ha costretto ad abbandonare i campionati a una settimana dal via”.
Quindi il tuo obiettivo era la vittoria fin dall’inizio? “Non avrei accettato risultati diversi, questo è il ritorno che volevo e che mi aspettavo. Per questa competizione ho dato tutto me stesso: mi sono trasferito ad Apiro per allenarmi con il mio nuovo maestro, Franco Antonelli, sostenendo 5 allenamenti a settimana in una condizione generalmente non semplicissima”.
Hai subito il peso delle aspettative prima della gara? “Le pressioni non mancavano prima del torneo, ma sono riuscito a reggerle bene tutto sommato. Conoscevo già alcuni degli avversari, ne avevo battuti due durante il 'criterium' - la fase di qualificazione per gli assoluti – e questo mi tranquillizzava. Anche se non avessi vinto, mi sarei buttato subito sulla prossima gara, prevista per il 17 giugno prossimo a Montegranaro. Non avevo intenzione di fermarmi prima e non ce l’ho tutt’ora: voglio concentrarmi sulla possibile convocazione in nazionale e sugli Europei di ottobre”.
Che progetti ci sono nel tuo prossimo futuro? “Beh, nell’immediato direi che prima di tutto c’è la laurea: studio ‘Informazione scientifica sul farmaco e Scienze del Fitness e dei prodotti della Salute’ presso l’Università di Camerino e venerdì prossimo ho la consegna della tesi triennale. Una volta che mi sarò finalmente laureato, avrò circa due settimane di tempo per prepararmi alla prossima sfida nel fermano, sempre ammesso che riescano a trovarmi un avversario”.
Non ci sono abbastanza atleti nelle Marche? “Purtroppo no, probabilmente dovranno far venire lo sfidante da fuori regione. Non abbiamo neanche lontanamente i numeri del calcio o della pallavolo, in particolare per quanto riguarda l’agonismo: praticanti di kickboxing ce ne sono, a scarseggiare sono gli atleti competitivi a contatto pieno, la disciplina ufficiale che si pratica sul ring, in cui è contemplato il KO”.
E secondo te qual è il motivo di questa scarsa diffusione? “Credo che tanti perdano la motivazione e la fiducia in sé stessi lungo la strada. Molti magari si chiedono perché dovresti salire su un ring per ‘prenderti a schiaffi’ con qualcun altro: non c’è un ritorno economico, almeno fintanto che la kick non entrerà a far parte delle olimpiadi, quindi per ora lo stimolo deve essere la passione”.
Tu allora perché sali sul ring? Qual è la tua motivazione? “Non conosco un altro modo di vivere, ho sempre fatto questo. Ho iniziato a 12 anni e grazie alla kick sono maturato tantissimo, sia emotivamente che fisicamente. Sono sempre stato – e sono tutt’ora – abbastanza minuto, peso 60kg e gareggio in una delle gare più leggere. Non potrei lasciare il ring tanto facilmente, non voglio farlo. Il combattimento mi da quegli stimoli che nient’altro sa darmi, abbandonare adesso sarebbe come lasciare un lavoro a metà”.
Il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi hanno ricevuto questa mattina, in sala consiliare, le atlete della CBF Balducci Helvia Recina che sabato sono state promosse in serie A1 di volley femminile dopo aver vinto 3 a 2 contro Mondovì in gara 3 di spareggio finale playoff. Alla compagine vincitrice del titolo nazionale è stato consegnato il premio Macerata Più, il riconoscimento simbolico che l’Amministrazione ha istituto per sottolineare il valore dello sport e premiare le eccellenze sportive sia sotto il profilo dei risultati che dell’etica.
«Vogliamo ringraziarvi per aver fatto sognare la città di Macerata regalandoci una grandissima emozione dopo un percorso fatto di sacrifici, responsabilità e, infine, di grande gioia – ha detto il primo cittadino alla squadra, allo staff e alla dirigenza -. Avete dimostrato, sul campo, l’importanza del valore della squadra raggiungendo l’obiettivo e in questa occasione rinnoviamo il supporto massimo e costante dell’Amministrazione soprattutto per il futuro che ci attende».
«Un successo che arriva proprio nell’anno di Macerata Città Europea dello Sport e questo non può che renderci ancora più entusiasti – ha aggiunto Sacchi -. Come Amministrazione, nel rinnovare ancora una volta il nostro sostegno, abbiamo già preso in mano la questione relativa a eventuali interventi immediati di adeguamento del palazzetto in vista della prossima stagione di A1, nella quale ci auguriamo ancora di vivere straordinari successi. Macerata è orgogliosa di voi».
«Ringraziamo l’amministrazione comunale, il sindaco Parcaroli e l’assessore Sacchi, per l’attenzione che ci hanno sempre mostrato - ha dichiarato il presidente della CBF Balducci HR Pietro Paolella -. Le istituzioni ci sono sempre state vicine in questi anni e per noi averle ripagate in questo modo è un grande onore. In questa stagione già si è iniziato a migliorare il palas, ci sarà ancora altro da fare e per tutti ci sarà molto da lavorare. Questa bellissima città lo merita».
La scuola di ginnastica ritmica Asd Sport Fire di Civitanova Marche sbanca i Campionati Nazionali, conquistando prima e terza piazza di Serie A e un ottimo secondo posto in Serie C. Le insegnanti Irina Pakhomova e Anna Ogarkova si complimentano con tutta la squadra per gli straordinari risultati ottenuti.
Al termine del Campionato Nazionale di Serie A categoria Junior 1, tenutosi il 21 maggio a Osimo, Alessandra Micucci ha conquistato il primo posto con l’attrezzo palla e il terzo posto nel corpo libero. Per quanto riguarda la Serie C categoria Allieve - gare sono state disputate il 28 aprile -, Sofia Djoric ha ottenuto un pregevole secondo posto con l’attrezzo fune e nel corpo libero.
È, con ogni probabilità, la sfida più attesa delle semifinali playoff del girone F di Serie D quella che vede contrapposte, nel derby marchigiano, il Tolentino e la Sambenedettese. Le due squadre hanno concluso la stagione regolare divise soltanto da un punto, ma saranno i cremisi ad avere il vantaggio del fattore campo visto il terzo posto con il quale hanno terminato il campionato, nonostante la sconfitta patita contro il Montegiorgio.
Il fischio d'inizio è fissato per le 20:45 di mercoledì 25 maggio, allo stadio "Della Vittoria". La partita si gioca con la formula ad eliminazione diretta: chi vince affronterà, in finale, la vincente dell'altra semifinale che vede opposte Trastevere e Vastese; chi perde è fuori.
Si tratta della riproposizione di un match andato in scena non più di due settimane fa. In quell'occasione la sfida terminò in pareggio, sullo 0-0 (leggi qui). La società cremisi ha reso noto come, in occasione della partita, non saranno validi gli abbonamenti. Per acquistare i biglietti è prevista una prevendita online sul circuito Vivaticket. In alternativa i tagliandi potranno essere acquistati presso il botteghino dello stadio "Della Vittoria" lunedì 21 e martedì 22, dalle 18:30 alle 20.
Gran finale ai Campionati Nazionali Universitari di Cassino per il CUS Camerino, che chiude con 3 ori nell’atletica, due firmati da Ahmed Abdelwahed uno da Michele Antonelli, con 3 argenti nel judo ed un bronzo nel tennis.
Abdelwahed e Antonelli sigillano nel migliore dei modi una stagione da ricordare per l’atletica camerte, il primo sbaragliando la concorrenza nei 1500 ed in particolare nei 5000 con un pazzesco 13’48’’ (distacco abissale di 45’’ dalla medaglia d’argento vinta da Riccardo Martellato), il secondo laureandosi campione italiano universitario di marcia, chiudendo con un ottimo 19’41’’ la gara dei 5000 metri.
Judo che, dal canto suo, si conferma come sport di eccellenza nella tradizione del CUS Camerino ai CNU con un 7° posto complessivo tra tutti i CUS partecipanti, frutto di 3 medaglie d’argento: Nicola Becchetti nella categoria +100 kg maschile; Kevyn Perna nella categoria 100 kg maschile e Raffaella Ciano nella categoria 70 kg femminile.
Bronzo nel tennis, con il terzo posto nel singolare femminile di Elena Pavolucci. Molti di questi ragazzi seguono il percorso della Dual Career dell’Università di Camerino, fortemente sostenuto anche dal Rettore prof. Claudio Pettinari.
Si chiude così l’edizione 2022, con la delegazione del CUS Camerino presente a ricevere la bandiera dei CNU per la preparazione ad un’edizione 2023 tutta da vivere.
Dopo uno stop durato tre anni, il trofeo giovanile under 20 della Lega Pallavolo riparte dalla 29a edizione. Giovani provenienti dalle migliori squadre della Serie A si sfideranno per tre giorni a Fano, città che ospiterà la Del Monte Junior League. La Med Store Tunit si giocherà l’accesso alle Final Eight proprio contro la Vigilar Fano in un doppio confronto che si svolgerà venerdì 27 e domenica 29.
La fase conclusiva del torneo si terrà invece da giovedì 9 giugno con le Semifinali, a sabato 11, per la Finalissima. Una tre giorni di grande pallavolo che vedrà le otto squadre qualificate contendersi l’ambito trofeo organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A, in collaborazione con la FIPAV, con la Vigilar Fano e il Comune di Fano. Le gare della Del Monte Junior League saranno ospitate dal Palasport Allende e dalla palestra comunale di Lucrezia di Cartoceto, e saranno visibili in streaming sul canale YouTube di Legavolley.
La Del Monte Junior League rappresenta un’importante occasione per conquistare un trofeo ma soprattutto mettere in mostra le proprie qualità per tanti giovani che saranno il futuro della pallavolo di Serie A. Non faranno eccezione i ragazzi biancorossi della Med Store Tunit Macerata, guidati per l’occasione dal nuovo coach Flavio Gulinelli e ansiosi di confrontarsi con i migliori giovani della Serie A.
L’appuntamento è quindi per venerdì 27, con la gara di andata tra Med Store Tunit e Vigilar Fano, e domenica 29 con la sfida di ritorno al Banca Macerata Forum.
Sabato 21 e domenica 22 maggio il Palasport di Sarnano ha ospitato la finale Nazionale del Campionato Squadre Allieve Gold 2022 della Federazione Italiana di Ginnastica Ritmica. Trecentoventi giovani atlete da settantanove squadre provenienti da tutta Italia, tra cui tre marchigiane, Ancona, Fabriano e Senigallia, si sono contese il titolo giovanile A1, A2, A3. Con a seguito oltre 150 tecnici, familiari e sostenitori.
La gara è stata organizzata dalla Società Ginnastica Fabriano, realtà d’eccellenza che per sei volte consecutive si è aggiudicata il titolo di campione d’Italia, e da cui proviene la Farfalla azzurra Martina Centofanti, oltre alle individualiste Sofia Raffaelli e Milena Baldassarri.
"A Fabriano manca temporaneamente un impianto per organizzare questi eventi" spiega la vicepresidente della società Maila Morosin "così abbiamo preferito spostarci a Sarnano per portare nelle Marche una gara nazionale".
Una gara che ha visto come protagoniste bambine tra i 9 e i 12 anni che si allenano dalle quattro alle otto ore al giorno per inseguire il sogno di entrare nella nazionale delle Farfalle Azzurre. Tanta emozione sia da parte delle partecipanti, che delle tecniche, degli accompagnatori e del pubblico che ha assistito a esercizi individuali, in coppia e di gruppo, a corpo libero e con gli attrezzi: uno spettacolo di coordinazione e destrezza che esprime tutto l’impegno, la dedizione, le capacità e la disciplina di queste ragazze.
Grande anche la soddisfazione dell’amministrazione comunale di Sarnano che, attraverso le iniziative sportive, tiene alta la vocazione turistica del territorio anche fuori stagione. "Lo sport è un’occasione di visibilità per il territorio soprattutto quando si tratta di eventi di portata nazionale come questo che generano un ingente flusso di persone da tutta Italia" ha commentato il Sindaco Luca Piergentili.
"Questa gara, in un weekend, ha portato a Sarnano moltissime persone tra giovani atlete, tecniche, giurate, ma anche familiari e accompagnatori che hanno soggiornato nelle nostre strutture ricettive, hanno scoperto le bellezze del nostro Comune e, ci auguriamo, torneranno a trovarci in altre occasioni. Ringraziamo ancora una volta la Società Ginnastica Fabriano e la Federazione Italiana Ginnastica per aver scelto Sarnano e ci diamo appuntamento a novembre prossimo per una nuova gara nazionale di ginnastica ritmica".
Riccardo Pianosi è medaglia di bronzo al Campionato Mondiale Giovanile della nuova classe velica olimpica "Formula Kite", tenutosi ad Oristano il 23 maggio. "Un podio non è mai da buttare, ma non è quello il gradino a cui puntavo", ha commentato il 17enne kiter in forza al Club Vela Portocivitanova (CVP), lasciando la Sardegna.
Velocissimo in acqua rispetto al resto della flotta, Pianosi è arrivato a Torre Grande al top della forma e ha regatato bene fino a venerdì scorso per poi inciampare in due brutte prove nella giornata conclusiva. Entrato nella caldissima fase delle finali da secondo assoluto, a un soffio dal coetano Max Maeder, suo rivale di sempre che veste la maglia della nazionale singaporiana, Pianosi è finito 2° e 3° nelle prime due manches della bella, a cui sono arrivati soltanto i migliori 4 della classifica generale provvisoria.
L’atleta marchigiano conclude il campionato in terza posizione (bronzo), scavalcato dal cinese Qibin Huang (argento). Oro per Max Maeder. "Non è stata una buona giornata - spiega - Ho commesso due errori oggi in acqua, complice un giro del vento che non ho saputo interpretare. In una situazione meteo difficile, non sono stato bravo a leggere il campo di regata e ho finito terzo overall con un po' di rammarico, peggio dello scorso anno, in cui portai a casa la medaglia d'argento”.
Fra le ragazze, migliore delle azzurre è Sofia Tomasoni, quarta assoluta, mentre Gaia Falco chiude più indietro, 19esima. Così il podio femminile: 1. Nina Arcisz (POL), 2. Maya Ashkenazi (ISR), 3. Heloise Pegourie (FRA).
I “Formula Kite Youth Worlds 2022” sono stati organizzati da Open Water Challenge e Asd Eolo Beach Sports nelle acque di Torre Grande, più volte teatro di manifestazioni prestigiose delle tavole con aquiloni.
Con un perentorio 80-61 la S.Stefano-Avis recupera ampiamente il gap dei 7 punti con cui aveva perso una settimana prima gara 1 a Padova e, nel palazzetto amico del PalaPrincipi, in gara 2 conquista il terzo gradino del podio.
Un successo che i ragazzi di coach Ceriscioli volevano fortemente dopo aver dovuto rinunciare ad arrivare, per il terzo anno consecutivo, in finale scudetto e doversi fermare prima nella “finale anticipata”, in semifinale, contro la Briantea Cantù che poi in questo week end si è laureata campione d’Italia contro Giulianova.
Una gara di ritorno contro una formazione veneta allenata da coach Fabio Castellucci davvero agguerrita e ben organizzata che è rimasta sempre attaccata alla partita fino a pochi minuti dalla sirena conclusiva.
Sempre in vantaggio Santo Stefano con un vantaggio che ha costantemente pericolosamente ballato attorno ai 7 punti di limite. Poi con un’accelerazione importante i portopotentini hanno messo in cassaforte il risultato nell’ultimo quarto arrivando a più venti e con i patavini che stavano accusando la stanchezza e le conseguenze di una panchina ridotta al minimo.
In casa marchigiana solita prova di grandissima determinazione da parte di Bedzeti, ma bene tutti. Nelle file del Millennium basket Padova ennesima prova incredibile di Raourahi, giocatore straordinario.
Ora si chiude la stagione per la S. Stefano-Avis. Un pò di meritato riposo per i giocatori e società che inizierà fin da subito a fare un bilancio della stagione ed a ragionare sulla prossima. Rimangono un pò di amarezza per la mancata finale scudetto ma grandissima soddisfazione per la conquista della Coppa Italia 2020-2021 conquistata lo scorso 6 novembre.
La Vis Civitanova si impone per 2-0 in casa dell’Atletico Oristano ed agguanta matematicamente il treno dei play-out. Le rossoblu colgono un prezioso successo in trasferta che gli permette di poter giocarsi la salvezza con l’opzione dei play-out. Una rincorsa importante quella delle “ragazze de citanò” che sono riuscite a cogliere questo obiettivo a due giornate dal termine del campionato, che saranno utili per prepararsi al meglio in vista di questo passaggio fondamentale per tenere la categoria.
Rossoblu che si presentano all’appuntamento senza Giorgia Comizzoli, fuori per infortunio, e Gabriella Piscitelli ancora out per squalifica. Un match condizionato dal caldo, dove nella prima frazione non ci sono stati particolari sussulti con una traversa colpita dalle locali. Nella ripresa a sbloccare il match ci pensa al 55’ Uzqueda, su corner di De Luca, con la Vis Civitanova che riesce bene a gestire il vantaggio e a chiudere la questione nel finale con una super punizione dai 30 metri di De Luca.
“Grande vittoria, un successo meritato – afferma Giulia De Luca - É stata una partita tirata nel primo tempo, mentre secondo tempo abbiamo avuto diverse occasioni, sbloccando il risultato su calcio d'angolo e chiuso la partita su un mio calcio di punizione. Sono contenta di aver segnato in una partita così importante che ci permetterà di accedere ai play out”.
Grinta, sacrificio e umiltà, così Fabrizio Ravanelli ha incantato i soci del Panathlon Club Macerata ospitati per l’occasione dalla suggestiva location del teatro della Filarmonica. Giocatore simbolo della Juventus degli anni ’90, ha raccontato la sua incredibile carriera alternando aneddoti e ricordi del passato a commenti sul campionato in corso e l’attualità.
È stato uno degli attaccanti più apprezzati del calcio italiano. Cresciuto nelle giovanili del Perugia, nel 1992 è approdato alla Juventus, divenendo un’autentica leggenda, capace di infrangere record (prima cinquina bianconera in Coppa UEFA nella partita contro il CSKA Sofia) e di far diventare pura moda la sua esultanza dopo il gol, che consisteva nel coprirsi la testa con la maglia di gioco e continuare a correre con le braccia divaricate. Con la Juve “Penna Bianca” in 4 anni ha conquistato 8 trofei, tra cui la Champions del '96 in campo in tridente insieme a Vialli e Del Piero. Nella finale di Roma contro l’Ajax bellissimo il suo gol del momentaneo vantaggio, ricordato con commozione in sala dall’atleta perugino.
Ottimo finalizzatore, attaccante dinamico e forte fisicamente, ha collezionato gol e presenze anche in Premier League e in Francia. Fu infatti tra i primissimi calciatori italiani a sperimentare la carriera all’estero (Middlesbrough e Marsiglia). Tornato in Italia nel 1999, con la maglia della Lazio ha vinto 1 scudetto, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa Italiana. Nell'intera carriera ha inoltre collezionato 22 presenze in Nazionale, segnando 8 reti.
“La mia favola è cresciuta grazie alla forza e al sacrificio – ha esordito Fabrizio Ravanelli intervistato dal presidente del Panathlon Club Macerata Michele Spagnuolo – grazie alla mia famiglia e a mio padre. Da bambino dopo una partita in cui non mi ero impegnato, mio padre a 4/5 chilometri da casa mi fece scendere dall’auto per farmi capire che in quello sport l’impegno era fondamentale.
Ho avuto la fortuna di conoscere a 23 anni un ambiente come quello della Juventus, un presidente come Giampiero Boniperti e uno spogliatoio incredibile. Mi sembrava di vivere una cosa non reale – ha continuato “Penna Bianca” – di vivere una favola. La firma del contratto, gli allenamenti in cui poter dimostrare di essere all’altezza di giocatori del calibro del mio mito Gianluca Vialli. Ho vissuto quei momenti come occasione di crescita mia personale, poi piano piano, allenamento dopo allenamento, ho preso consapevolezza e mi sono conquistato il posto.
Quello che mi manca di più del calcio giocato è l’adrenalina prima delle grandi partite, quella che non fa dormire la notte, ma soprattutto lo spirito di squadra. Nel calcio attuale, rispetto a quello dei miei tempi, c’è più cura tattica, più attenzione ai dettagli, ma si è perso lo spirito di un tempo e la voglia di stare insieme.È cambiato tutto.”
Durante la serata non sono mancati riferimenti al campionato attuale di serie A, apertissimo fino all’ultima giornata così come non accadeva da tempo, ma anche un pensiero affettuoso all’Ucraina e al suo popolo, conosciuto da Ravanelli in occasione dei suoi mesi da allenatore all’Arsenal Kiev. “Un grande onore poter ospitare una conviviale così partecipata e così importante. Ringrazio Fabrizio per essere qui con noi in nome dell’amicizia che ci lega da anni – ha affermato il presidente del Panathlon Club Macerata Michele Spagnuolo.
“Il calcio e lo sport significano passione, umiltà, sacrificio. Valori che hanno accompagnato Ravanelli fin da bambino, quando si andava ad allenare a Perugia in autostop. Penso che dalle sue parole dobbiamo tutti portarci a casa un insegnamento, quello di credere nei nostri sogni. Sognando e sudando tutti possiamo raggiungere grandi risultati. Permettemi anche di segnalare – ha concluso il suo intervento Spagnuolo – come il Panathlon Club Macerata sia sempre più radicato sul territorio. Gli ingressi dei nuovi soci testimoniano come il direttivo stia lavorando bene, portando avanti con determinazione e concretezza i veri valori dello sport”.
Nel corso della conviviale sono stati infatti cinque gli ingressi come nuovi soci del Panathlon Club Macerata. Nello specifico: Julia Fedorova (personal trainer e “StudioPPT” Founder), Mauro Giustozzi (Direttore Generale Università di Macerata), Marco Scarponi (Presidente Anfass Macerata), Giovanni Torresi (vice presidente vicario del Coni Marche e Presidente del Tennis e Padel Team di Macerata) e Fabiano Tombolini (Presidente dell’Associazione Tennis Macerata).
Tra gli 80 ospiti della serata anche il consigliere internazionale Panathlon International Luigi Innocenzi, il Governatore Area 5 Panathlon D.I. Francesco Franceschetti, il vice Governatore Area 5 Panathlon D.I. Stefano Ripanti, i presidenti dei Panathlon club marchigiani di Senigallia, Jesi, Osimo e Ascoli, il presidente del Coni Marche Fabio Luna, l’artista Nazareno Rocchetti, una delegazione degli Juve Club di Potenza Picena e Treia. Il prossimo appuntamento conviviale sarà giovedì 9 giugno 2022 in occasione dei Campionati Italiani di Scherma Paralimpica organizzati dal Comune di Macerata in collaborazione con Macerata Scherma Asd.
Non è ancora finita. La Virtus Civitanova cede anche in gara 4 e perde la serie di playout contro la General Contractor Jesi per 1-3. Ma se per i leoncelli la retrocessiane è solo un ricordo, per gli aquilotti la strada verso la salvezza, seppur molto irta, è ancora aperta: il ko di Montegranaro contro Cesena, infatti, spedisce i gialloblu in Serie C Gold a causa del peggior piazzamento durante la regular season e manda la Virtus agli spareggi-salvezza (in programma nel weekend del 4-5 giugno) con le rappresentanti degli altri tre gironi: in palio, in una sorta di Final Four con semifinali e finale in gara secca, c’è ancora una salvezza.
Che sia una serata importante lo si capisce dalla tensione con la quale le due squadre approcciano il match. Gay scioglie il ghiaccio dalla lunetta per l’Aurora, si scatena Costa sul fronte civitanovese (10 sei primi 16 punti virtussini portano la sua firma), ma la difesa della squadra di coach Schiavi è svagata, lascia troppi spazi nel pitturato e gli ospiti ringraziano.
Rocchi brucia la difesa a suon di penetrazioni alimenta la prima fuga della General Contractor, che sulla tripla di Rizzitiello è già scappata a +9 (12-21 all’8’). A inizio secondo quarto Civitanova rischia il tracollo come in gara 1 e gara 3: Jesi tocca più volte il +14 sfruttando con sagacia le falle della difesa di Civitanova, che però ha il merito di non mollare la presa: il -9 firmato da Felicioni a metà gara non è poi così male (32- 41).
La musica cambia totalmente a inizio terzo quarto. Coach Francioni rischia il claudicante Gloria per preservare dai falli Cocco e Rizzitiello, ma Vallasciani è un leone, colpisce da fuori, colpisce a sotto, è ovunque sulle due metà campo e a Jesi, che pure apre il quarto con tre triple della coppia Gay-Rocchi, d’improvviso viene il braccino.La Virtus rosicchia punto su punto, spreca pure qualche occasione di troppo, ma corona la sua rincorsa con due liberi di Vallasciani che valgono il pareggio a quota 60 all’ingresso nell’ultimo minuto del terzo periodo.
È Rocchi, da buon ex dell’incontro, a ricacciare in gola le urla virtussine: una sua tripla da fantascienza tiene l’Aurora avanti a fine terzo periodo (60-63), poi ritorna Gay e la General Contractor mette le ali su un parziale di 2-14 (62-74 a 5’ dalla sirena).L’orgoglio di Musci riporta per un attimo la Virtus sotto la doppia cifra di svantaggio (68-76 con 3’ da giocare), ma i buoi sono scappati: Jesi va al mare, mac’è ancora vita sul pianeta Civitanova.
Si chiudono i giochi al Mapei Stadium di Reggio Emilia: il Milan batte 3-0 il Sassuolo ed è "Campione d'Italia" per la stagione 2021-2022. A pochi minuti dal triplice fischio finale, anche i tifosi maceratesi si sono riversati per le strade a festeggiare fra cori, bandiere e spumante il diciannovesimo scudetto dei "diavoli".
Da Macerata a Tolentino, fino a San Severino e Civitanova si celebra un successo che mancava da undici anni, e che già sta facendo impazzire il mondo dei social.
Ecco il video-servizio:
Termina con una sconfitta la stagione regolare del Tolentino, che alla 34esima e ultima giornata di campionato conclude 2-1 la trasferta a Montegiorgio. “Siamo soddisfatti del terzo posto – commenta mister Mosconi -, oggi non abbiamo giocato male, ma la Samb rimane una grande squadra”.
I cremisi cedono, oltre ai tre punti, anche la seconda posizione in graduatoria in favore del Trastevere. Dopo un primo tempo sofferto, dove i padroni di casa hanno trovato il sorpasso grazie alla rete di Marchionni, i ragazzi di Mosconi cambiano marcia nella ripresa e cercano di recuperare.
Zammarchi ristabilisce il pareggio con un gran gol e riapre la partita. Dopo un finale di gara combattuto, Perpepaj beffa all’ultimo l’estremo ospite e conquista la vittoria.
La sfida playoff per il Tole sarà quindi contro la Sambenedettese, mercoledì prossimo a orario da definire. Il Trastevere affronterà in casa la Vastese.
La cavalcata della Recanatese termina con un pareggio in casa contro Chieti per 1-1. Match ininfluente in termini di classifica per i leopardiani, data la vittoria proclamata già tre giornate fa.
Primo tempo povero di emozioni con le due squadre poco incisive in fase offensiva. Al fischio del direttore di gara, la frazione si chiude a reti inviolate.
Nella ripresa i ritmi si alzano e i giallorossi arrivano a minacciare il sorpasso. A trovare la conclusione in rete è Marafini (61’) che sigla l’1-0. Ma il Chieti è determinato a difendere la posizione in graduatoria e parte in cerca del pari. Al 74’ Fabrizi salva il risultato trasformando per l’1-1 finale.
Chiesanuova ottiene una vittoria sudata e di misura al famigerato 'Nicolai' di Centobuchi, assicurandosi il vantaggio sulla Maceratese diretta inseguitrice. Meno fortunati i “lupi” di Monturano che a Porto Recanati trovano una sonora sconfitta per 3 a 0, cedendo la seconda piazza in solitaria ai biancorossi di Trillini. Cade l’Aurora Treia in un finale al cardiopalma contro l’Atletico Centobuchi. Tutto facile per la Futura nel derby fermano contro la Palmense, che riconquista un posto nella zona calda.
Calcio Corridonia – Montecosaro (2-0) Il Corridonia torna a sorridere conquistando tre punti d’oro in ottica salvezza. I padroni di casa trovano presto il vantaggio con Richichini (13’) che conclude il calcio piazzato di Cartechini dalla trequarti. La prima frazione termina sull’1-0 con il Corridonia a un passo dal raddoppio. Nella ripresa il Montecosaro cerca una reazione, ma Corridonia regge bene e blinda il risultato: Ogievba (65’) ribadisce in rete servito dal lancio illuminante di Marcelli. Il triplice fischio sancisce il 2 a 0 definitivo.
Futura 96 – Palmense (4-2) Derby fermano conquistato dalla Futura 96 che cala il poker contro la Palmense. Vittoria che vale a Capodarco il sorpasso in classifica sull’Aurora Treia e il ritorno in zona playoff. Dopo un'iniziale fase di studio, Gentile (20’) sblocca il risultato. Il raddoppio non tarda ad arrivare, con Cingolani che capitalizza su uno scivolone della difesa avversaria. Il primo tempo termina 2-0. A inizio ripresa, il gol di Conte (49’) sembra chiudere la partita, ma la Palmense reagisce e accorcia prima con Ferranti (55’), poi con Pomiro (70’) dagli undici metri. A spegnere ogni velleità di rimonta arriva il gol di Murazzo (72’), che sigla il definitivo 4-2.
Aurora Treia – Atletico Centobuchi (1-2) L’Atletico vince in rimonta sull’Aurora Treia e riaccende le speranze di salvezza. Dopo un primo tempo poco emozionante e privo di guizzi, nella ripresa succede tutto. Treia passa presto in vantaggio con il gol di Gobbi (64’), ma gli ospiti non si lasciano intimorire e continuano a spingere a caccia del pari. Bravo Tedeschi (71’) a cogliere al volo l’occasione su errore della difesa di casa, insaccando in rete. Testa a testa che dura fino al 90’, quando Andrea Liberati conquista il tiro dal dischetto, battuto in rete per il 1-2 finale.
Centobuchi 1972 MP – Chiesanuova (0-1) Il Chiesanuova non cade nelle insidie del ‘Nicolai’ e conquista i tre punti con una vittoria di misura. Partenza bruciante della capolista che fulmina a neanche un giro d’orologio l’estremo del Centobuchi: Monteneri (1’) insacca di testa su corner. La prima frazione scorre in controllo dei biancorossi. Ripresa con un Centobuchi più determinato, ma i ragazzi di Migliorelli fanno buona guardia non lasciando spazio per una rimonta. Vittoria sudata, soprattutto per un secondo tempo dove, oltre all’incognita campo, il Centobuchi ha saputo dare filo da torcere agli ospiti.
PortoRecanati – Monturano Campiglione (3-0) Impresa del PortoRecanati che cala il tris contro l’ormai terza della classe, e macina punti necessari per continuare a inseguire la salvezza diretta. Inizio di gara acceso con gli Orange che conducono. Il vantaggio arriva al 22’ con Donati che conclude di testa sugli sviluppi di un corner. Primo tempo che si chiude sull’1-0. Ripresa inizialmente in pieno controllo dei ragazzi di Bugiardini, che nonostante le migliori qualità dimostrate, non riescono a trasformare in gol. L’uno-due bruciante sul finale chiude la contesa: Leonardi (90’) e capitan Pantone (93’) certificano il 3-0 finale.
Trodica – Monticelli Calcio (0-0) Termina a reti bianche lo scontro di metà classifica fra Trodica e Monticelli. Pesante l’assenza di Gibellieri per gli ospiti, sostituto da D’Angelo, che hanno peccato di precisione senza riuscire a concretizzare. Primo tempo molto equilibrato che vede il Trodica leggermente più sbilanciato, senza mai però risultare pericoloso. Ripresa che segue il copione della prima frazione: da segnalare il bell’intervento di Paolini sulla punizione di Cuccù (53’), a sventare il sorpasso.
Potenza Picena – Monterubbianese (3-0) La Monterubbianese perde la trasferta a Potenza Picena e vede assottigliarsi le chance di accesso ai playoff. I giallorossi conquistano tre punti importanti per consolidare la salvezza diretta. Pronti via e il Potenza Picena trova il doppio vantaggio: prima Abbrunzo (3’) trasforma dagli undici metri, poi Perrella (4’) ribadisce immediatamente siglando il 2 a 0. Un buon controllo congela il risultato fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa Perrella (62’) trova anche la doppietta personale, siglando il 3 a 0 che chiude definitivamente i conti.
La Maceratese supera la Cleuntina 1-0 all’Helvia Recina e consolida il secondo posto, interrompendo la serie positiva degli avversari. Ottava vittoria di fila per la squadra di Trillini - maturata dopo una partita tesa e poco pulita, ma sicuramente ricca di emozioni - che sembra finalmente aver trovato la chiave del proprio successo.
Primi 45' di gara dominati dai biancorossi, specialmente nel finale dove sono piovute le occasioni da gol, fra cui un rigore parato da Scoppa. Il vantaggio arriva solo nella ripresa grazie al solito Dieme: quinto centro in stagione per lui. La buona difesa maceratese e la maiuscola prestazione di Santarelli congelano il risultato sull’1-0 finale.
La Cronaca. Primo tempo che parte equilibrato, con le due formazioni in fase di studio. Man mano che i minuti passano i biancorossi alzano i giri e si fanno sempre più pericolosi. Ottimo l’estremo ospite Scoppa che prontamente riesce a sventare ogni offensiva, dimostrandosi il migliore in campo in questa prima frazione.
La tensione culmina nel finale dove la Rata si mangia di tutto: su tutti è Ripa ad andare più vicino al gol, ma la ribattuta termina fuori. Sugli sviluppi del sesto corner biancorosso, l’arbitro segnala un fallo di mano in area e Tittarelli batte dal dischetto. Ma Scoppa dice ancora di no e salva con un miracolo il risultato allo scadere.
Inizio di ripresa nervoso con la Maceratese che si affretta a caccia del gol. Il vantaggio arriva al 58’ con Dieme che riesce a concludere in rete la brillante azione di Perez. Mister Canesin cerca di cambiare le carte con una girandola di cambi, inserendo forze fresche in campo.
La Cluentina riesce ad uscire dalla propria metà campo e la coppia Montserrat-Gianfelici inizia ad impensierire Santarelli. La stanchezza inizia a farsi sentire e gli ospiti incalzano cercando di ribaltare il risultato, ma la Maceratese è brava a smorzare il ritmo mantenendo un buon possesso palla. Salvataggio in extremis di Santarelli che sventa il tentativo di Porfiri diretto verso l’incrocio dei pali.
(Fonte foto: pagina Fb Maceratese)
Ennesima gioia tricolore per l’Anthropos ai Campionati Italiani di Atletica Promozione FISDIR - Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali, valevoli anche per l’assegnazione della Coppa Italia per società. La kermesse si è chiusa oggi allo Stadio delle Palme di Palermo con il sodalizio civitanovese in festa per la quinta Coppa Italia consecutiva (la sesta totale).
“Ancora un grande successo e un riconoscimento per il nostro lavoro – ha dichiarato il presidente Nelio Piermattei - per l’attaccamento ai colori dei ragazzi, per la passione e competenza dei tecnici, per la presenza delle famiglie. A rendermi orgoglioso di quello che facciamo, oltre all’ennesimo trionfo, c’è anche l’aver potuto e saputo regalare ai nostri ragazzi un bel fine settimana di amicizia, condivisione, divertimento e crescita. Non posso non ringraziare tutti coloro che collaborano con noi nel raggiungimento degli obiettivi”.
L’Anthropos sin da venerdì era in Sicilia con 16 atleti, 6 tecnici e numerosi familiari al seguito. Una due giorni intensissima di gare e successi anche a livello individuale dei nostri ragazzi, che fino dalle prime prove del sabato mattina hanno dimostrato di puntare alla conferma di un titolo che dal 2017 vede il nome del team marchigiano nell’Albo d’Oro dei vincitori.
La spedizione in Sicilia ha coinvolto Paola Abbadini di Sant’Elpidio a Mare, Sara Marinelli di San Severino Marche, Giorgio Morresi di Civitanova Marche, Patrizia D’Elia di Castelfidardo, Morgana Gallicchio e Paolo Catinari di Fermo, Davide Capponi di Grottazzolina, Nicola Carletti di Jesi, Matteo Delfino di Monsano, Edoardo Compagnucci di San Marcello, Davide Cesini di Montecassiano, Alessandro Greco di Recanati, Matteo Marinsalda di Tolentino, Alessandro Paglialunga e Luca Sbrolla di Porto Sant’Elpidio, Leonardo Volatili di Monte San Giusto, allenati dagli istruttori Alice Sacconi, Fabio Battellini, Andrea Croia, Andrea Donninelli, Francesco Marchetti, Alceste Nepi (in collaborazione con la SAF Fermo), Riccardo Panza, Federico Pergolini e Marco Salvatelli.
Il nuovo Matelica di Sabrina Orlandi, moglie dell’ex-presidente dell’Ancona Matelica Mauro Canil, si assicura il titolo di Prima Categoria – Girone C – alla 29esima e penultima giornata di campionato, festeggiando così fra le mura amiche il ritorno in Promozione.
Il Giovanni Paolo II rimane inviolato e i biancorossi travolgono con un due gol per tempo il Villa Musone. Firma in calce ad una stagione straordinaria, una cavalcata che, con 18 vittorie, 9 pareggi e 2 sconfitte, ha portato la formazione matelicese a trionfare per distacco sulle contendenti. 63 punti totalizzati, così come i gol realizzati che eleggono il Matelica a miglior attacco del girone. Meriti anche al comparto difensivo, migliore del campionato con sole 22 reti subite.
(Fonte foto: pagina FB Matelica)