"Ghiande: una risorsa del paesaggio e della tradizione alimentare marchigiana da riscoprire e valorizzare" è il tema del progetto di ricerca "BioAcornScape", di cui sono responsabili le professoresse Antonietta La Terza ed Elena Vittadini della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino e che è stato finanziato dalla Regione Marche nell'ambito del Psr 2014-2020.
Le ghiande costituiscono una risorsa alimentare che è stata largamente impiegata nei tempi passati e che è importante riscoprire, anche alla luce delle recenti crisi geopolitiche e climatiche, così come della pandemia ancora in corso, che hanno mostrato sostanzialmente la vulnerabilità dei sistemi alimentari globalizzati.
"L'obiettivo primario di questo progetto - sottolinea la professoressa La Terza – è quello di riscoprire una risorsa alimentare dimenticata rappresentata dalle ghiande, in particolare dalle ghiande di roverella, una quercia molto diffusa non solo nel territorio dell'alto maceratese ma anche in tutto il territorio alto-collinare italiano. L'ambizione del progetto è proprio quella di stabilire una filiera agroalimentare e innovativa e con alto valore aggiunto attraverso la trasformazione delle ghiande in prodotti alimentari quali pane, farine, olio o altre tipologie di snack".
Le querce, inoltre, costituiscono un elemento identificativo del paesaggio marchigiano rappresentato in larga parte, da seminativi arborati con querce camporili e filari quercini. Un'altra ambizione del progetto è infatti proprio quella di preservare in maniera funzionale, estetica e anche produttiva i paesaggi agricoli delle Marche.
"Dopo aver identificato le querce che potevano essere più adatte – ha affermato la professoressa Vittadini – abbiamo già fatto una prima raccolta di ghiande. Abbiamo, inoltre, individuato il modo migliore di conservarle fino al momento del trattamento dato che sono prodotti con un alto contenuto d'acqua, e stiamo studiando il metodo di essiccamento migliore per poterle poi trasformare in farina da impiegare in applicazioni alimentari".
"I diversi processi di pretrattamento individuati verranno poi anche studiati in relazione al contenuto di tannini e di polifenoli che sono presenti, e questo lo faremo in collaborazione con il gruppo di ricerca Unicam in chimica degli alimenti, in particolare con il professor Giovanni Caprioli - ha concluso la professoressa -. Cercheremo poi di mettere a punto metodi per estrarre l'olio dalle ghiande, che è ricco di acidi grassi insaturi, in collaborazione con la professoressa Dennis Fiorini".
Contemporaneamente è iniziata anche una prima sperimentazione nella realizzazione di prodotti alimentari con una farina di ghiande per capire in quali quantità utilizzarla per ottenere un alimento gradevole al gusto e valido dal punto di vista nutrizionale. Le informazioni ottenute in laboratorio saranno poi messe a disposizione delle realtà produttive locali sia per la produzione che pereffettuare analisi sensoriali con il consumatore.
Anche quest’anno il Consiglio delle donne ha promosso il progetto ‘sull’educazione all’affettività e la discriminazione di genere’ nelle scuole. L'Istituto "Fermi" di Macerata ha tenuto gli incontri con le psicologhe Chiara Marmorè e Claudia Pettinari della cooperativa il Faro.
La presidentessa del consiglio delle donne e insegnante della stessa scuola, Sabrina De Padova, ha ringraziato le psicologhe per la loro disponibilità e accennato ai ragazzi le varie forme di discriminazione e di violenza, soffermandosi sulla violenza psicologica che a volte è più logorante di quella fisica.
“I ragazzi hanno interagito con le psicologhe con diversi interventi caratterizzati da video, questionari e riflessioni che li aiuterà a ragionare su varie situazioni riguardanti la discriminazione di genere che probabilmente, prima dell’incontro, davano per scontate”, ha affermato De Padova. “Con la speranza che questi incontri rappresentino un ulteriore stimolo per i ragazzi a essere migliori cittadini del mondo”.
Grazie ad un finanziamento ottenuto con i fondi del Next Generation EU, l’Università di Camerino avvia un progetto di ricerca di durata biennale incentrato sulla produzione e il consumo sostenibili.
Con una serie di misure legislative e finanziarie, infatti, l’Unione Europea supporta la trasformazione in chiave eco-sostenibile delle attività di impresa e, più in generale, delle comunità. Un gruppo composto da quaranta ricercatori provenienti da otto diversi 8 Paesi, Italia, Giappone, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Croazia, Romania, individuerà casi di successo e analizzerà i principali problemi posti dalla trasformazione in chiave Green del mercato.
Il progetto si occuperà della transizione energetica e delle possibilità offerte alle aree interne dal Pnrr: i piccoli comuni saranno, infatti, beneficiari di erogazioni anche a fondo perduto per attivare comunità energetiche sfruttando le fonti rinnovabili.
Nel gruppo di ricerca, coordinato dalla professoressa Lucia Ruggeri, direttrice della scuola di specializzazione in diritto civile, è presente anche una unità di biologi guidata dal dottoor Alberto Vassallo, il quale in sinergia con le imprese operanti nella produzione della carta svilupperà una sperimentazione di produzione eco-sostenibile di cellulosa.
Il gruppo di ricerca opererà in stretto rapporto con un gruppo di stakeholder impegnati nella promozione di uno sviluppo economico sostenibile: municipi italiani e stranieri, imprese, associazioni dei consumatori e associazioni ambientaliste.
Nei giorni scorsi si è tenuto l’incontro di lancio del progetto, moderato dal giornalista Flavio Fabbri ed aperto dai saluti del ProRettore vicario professor Graziano Leoni, del direttore della Scuola di Giurisprudenza professor Rocco Favale e delle autorità territoriali locali coinvolte nel progetto.
In occasione dell’inaugurazione del 733° anno accademico, l’Università di Macerata celebrerà lo scenografo maceratese premio Oscar Dante Ferretti con il conferimento del dottorato honoris causa in Umanesimo e tecnologie.
Ospite d’onore sarà il Ministro all’Università e alla ricerca Anna Maria Bernini, nel solco di una consuetudine che ha visto presenti in passato le più alte cariche istituzionali. Ad annunciarlo è stato il rettore John McCourt oggi durante la presentazione del programma insieme alla prorettrice Catia Giaconi e al direttore generale Mauro Giustozzi.
"È la mia prima inaugurazione – ha detto il rettore - e personalmente mi emoziona. Ma è soprattutto un momento solenne per tutto l'ateneo in cui voglio portare un augurio per un futuro positivo. Annuncerò i nuovi progetti per il prossimo anno a cui stiamo già lavorando per realizzare l’idea di una università-comunità, accogliente e aperta. La presenza del Ministro Bernini e del Maestro Ferretti, un maceratese nel mondo, ci onora doppiamente".
Ricorrendo quest’anno l’ottantesimo compleanno del pluripremiato artista amato da Hollywood, l’Università ha voluto onorarlo con il più alto titolo accademico honoris causa, rilasciato per la prima volta dall’Ateneo, per "il profondo valore umanistico del suo lavoro – è scritto nel dispositivo di conferimento - e l’alta specializzazione delle sue opere, che alla maestria artigiana della terra d’origine uniscono la più sofisticata ricerca tecnologica".
Questa assegnazione valorizza i percorsi avviati dal corso di dottorato in Umanesimo e Tecnologie nell’ambito delle arti figurative e musicali e delle innovazioni tecnologiche a supporto delle stesse.
Per gentile concessione della Diocesi di Macerata, la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico si terrà lunedì 13 marzo alle 15 nella splendida cornice della Collegiata di San Giovanni, divenuta Cattedrale, riaperta al pubblico pochi mesi fa nella stessa giornata in cui è stata dichiarata la venerabilità di Padre Matteo Ricci, simbolo e precursore del dialogo tra i popoli.
La manifestazione sarà aperta alle 14:30 dal corteo degli accademici. Durante la prima parte, che si aprirà con un saluto del vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, il rettore John McCourt terrà la sua relazione. Seguiranno gli interventi dei rappresentanti degli studenti e del personale tecnico amministrativo e, in chiusura, del Ministro Bernini. La seconda parte, introdotta dalla prolusione curata dalla direttrice della Scuola di dottorato Laura Melosi, vedrà Dante Ferretti dialogare con il docente di cinema e critico cinematografico AntonGiulio Mancino.
La conduzione dell’evento sarà affidata agli speaker della web radio di Ateneo Rum Vittoria Sigismondo e Matteo Musto. All’accompagnamento musicale della cerimonia contribuirà anche il quartetto d’archi “UniMc Orchestra” con Matteo Calosci e Alice di Monte ai violini, Matteo Torresetti alla viola e Davide Moretti al violoncello.
Lo scorso venerdì, 24 febbraio, la dirigente scolastica Roberta Ciampechini ha presentato al comitato studentesco, riunito nella sala Giovannetti, nella sede succursale del Liceo scientifico “G. Galilei” di Macerata, il calendario delle iniziative del Centenario, che inizieranno sabato 1 aprile con un’occasione unica di ritrovo dei 900 liceali in piazza della Libertà, per presentare alle autorità locali e alla cittadinanza il “Galilei” e le sue attività.
Coadiuvata da numerosi docenti, che con sollecitudine hanno costituito un vero e proprio comitato del Centenario, la dirigente scolastica ha accolto gli studenti con un entusiastico benvenuto, presentando subito gli eventi della mattinata del primo aprile.
Si inizierà con il flash mob, coordinato dai docenti di Scienze Motorie, e la simulazione delle onde sismiche, a cura del Dipartimento di Scienze, con la collaborazione del geologo Piero Farabollini, docente di Unicam.
La visita, per gruppi classe ordinatamente predisposti, della mostra di Scienze, allestita nel foyer del teatro “Lauro Rossi” della città e, dulcis in fundo, l’accesso al tavolo di Poste italiane, opportunamente allestito in teatro, per l’annullo filatelico della cartolina affrancata, realizzata dal Liceo, su disegno del professor Maurizio Bravetti.
La giornata dunque sarà ricordata, oltreché per l’emozione del riunirsi tutti in piazza della Libertà, docenti, studenti, familiari, “Amici del Liceo” e quanti vorranno intervenire, da quella cartolina con il timbro postale che successivamente Poste Italiane continuerà ad utilizzare per almeno due mesi e che consacrerà il connubio tra gli studenti liceali maceratesi e Galileo Galilei, a cento anni dalla nascita dell’Istituto maceratese, primo Liceo scientifico delle Marche, voluto dall’allora ministro Giovanni Crocioni, con la riforma Gentile.
Di seguito, Roberta Ciampechini ha illustrato le altre numerose iniziative che si svilupperanno fino al 16 dicembre 2023, data della serata di gala conclusiva del Centenario, prevista al Teatro “Lauro Rossi”, con ex allievi del Galilei che si siano distinti in ambito lavorativo e che avranno il piacere di ricordare gli anni formativi del Liceo.
Il 5 aprile, alle ore 17,30, sarà la volta delle riflessioni filosofiche, nell’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, dal titolo “Galileo Galilei tra scienza, arte e fede”, a cura del Dipartimento di Storia e Filosofia del Liceo.
Il 14 aprile, invece, ospite del pomeriggio di studi presso la Sala “Giovannetti” di via Gramsci, intitolato “Il Galilei e la fisica: 100 anni tra curiosità e paradossi”, sarà Francesco Vissani, ex allievo e dirigente di ricerca presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso, dell’Infn.
Nella stessa giornata la sede succursale di via Gramsci accoglierà quanti vorranno conoscere la mostra di Fisica, il cui allestimento sarà a cura degli “Amici del Liceo”: “Cose mai viste, l’esperienza straordinaria di Galileo Galilei”.
Il 10 maggio, con Centarte, gli studenti esporranno opere realizzate con i loro docenti di Disegno e Storia dell’Arte nella sala Giovannetti e nella Galleria Scipione. Quattro artisti di rilievo internazionale, marchigiani, del Novecento saranno oggetto di approfondimento e d’interesse, oltre alla relazione del dottor Malatini della Poliarte di Ancona.
Questo evento chiuderà la prima parte delle iniziative, che riprenderanno poi in ottobre, con l’anno scolastico 2023/2024. Si ripartirà infatti martedì 10 ottobre con un pomeriggio letterario dal titolo “La Marca della poesia”, con la preziosa partecipazione di Filippo Davoli e del dipartimento di Lettere del liceo scientifico presso il nuovissimo Auditorium di Banca Macerata, gentilmente messo a disposizione dell’Istituto.
“In attesa di vivere tutti insieme l’emozione dell’inizio dei festeggiamenti, saranno gli stessi allievi del comitato studentesco a diffondere il programma degli eventi nelle loro classi e nelle loro famiglie, nella consapevolezza che il Centenario sarà principalmente frutto del prezioso supporto degli studenti e docenti del liceo”, si legge in una nota dell’Istituto.
“I ragazzi saranno infatti coinvolti in prima persona in tutte le attività laboratoriali di scienze naturali, matematica, fisica e arte, oltre che nel musical “Il nostro Galileo" previsto per il 1 dicembre ore 21.00 presso il teatro “Don Bosco” di Macerata, in cui si cimenteranno nel ruolo di ballerini, cantanti e attori, grazie al prezioso coordinamento del regista Giuseppe Riccardo Festa.
Si terrà mercoledì 1° marzo alle 15 all’Università di Macerata, sede di via Garibaldi 20, l’incontro “La laurea in Filosofia è inutile… per chi non la possiede”, inserito in una strategia volta a mostrare come i laureati in filosofia possano valorizzare la propria formazione e le proprie competenze in ambito imprenditoriale e a sfatare il falso mito dell’inefficacia di questa laurea a fronte della ricerca di un’occupazione.
“Parteciperanno esperti del mondo del lavoro che, ancora una volta, ricorderanno quanto la filosofia sia bella ma anche utile” spiega Arianna Fermani, docente di filosofia antica e organizzatrice dell’iniziativa. Interverranno, infatti, Antonio Galliano, Learning Creation Director della Digital Business School; Esther Intile, Executive Assistant People & Organisation Director dell’Enel e Luciana De Laurentiis, Head of Corporate Culture & Inclusion della Fastweb.
Da anni i corsi di laurea in filosofia e scienze filosofiche dell'Università di Macerata organizzano incontri di questo tipo con esponenti del mondo del lavoro, che hanno lo scopo di mettere in risalto le competenze e le potenzialità dei laureati in filosofia, più che mai ricercati nel mondo del lavoro per le loro caratteristiche. Un esempio sono i laboratori seminariali che vanno sotto il nome di Futurità e che si svolgono regolarmente due volte all’anno riscuotendo forte apprezzamento.
Studenti alla scoperta dell’antica arte incisoria, che ha avuto in città un illustre esponente: Arnoldo Ciarrocchi. È stata presentata oggi, proprio nella Sala Ciarrocchi di Civitanova Alta, la cartella artistica che colleziona i lavori dei ragazzi del IV A del liceo classico dell’IIS Leonardo Da Vinci, che nell’ambito dell’orientamento Pcto (ex alternanza scuola-lavoro) sono stati ospitati alla Pinacoteca civica Marco Moretti.
Qui il suo direttore, Enrica Bruni, ha aperto le porte al laboratorio calcografico della Pinacoteca - chiuso dal periodo del Covid - e con il maestro incisore Debora Torresi si sono tenute lezioni teoriche e pratiche, che hanno portato gli studenti dal disegno alla stampa di una lastra da loro creata e realizzata con le tecniche dell’acquaforte e dell’acquatinta. Le undici opere d’arte realizzate ritraggono soggetti di tutta Civitanova: da Porta Marina fino al porto.
Il direttore Bruni, presentando il progetto, ha parlato di un “lavoro prezioso e pregevole fatto dai ragazzi, viste ad esempio le difficoltà nell’operare con una tecnica come quella dell’acquaforte. Voglio ringraziare proprio gli studenti, perché con loro abbiamo potuto riprende questo laboratorio”.
Il professor Stefano Papetti ha evidenziato la sensibilità avuta dagli allievi “nell’inquadrare le immagini, creando opere valide dal punto creativo”. Il dirigente scolastico dell’IIS Da Vinci Francesco Giacchetta, assieme alla docente Maria Grazia Baiocco, ha poi detto: “Sono felice che la scuola rinsaldi legami con il territorio. Questo laboratorio è un’attività da ripetere”.
“Anche io ho studiato al classico - le parole della presidente dell’Azienda dei Teatri Maria Luce Centioni rivolta ai liceali -: è stato un percorso stupendo che sono sicura vi renderà tantissimo. Oggi, con queste opere, avete fatto un grande regalo alla città. Grazie”.
Le conclusioni, al sindaco Fabrizio Ciarapica: “La nostra Pinacoteca promuove tantissime iniziative e siamo contenti che i liceali abbiamo potuto riscoprire un’antica tecnica, legata a Civitanova anche per il nome dell’illustre concittadino Ciarrocchi. I lavori dei ragazzi sono davvero significativi e fanno risaltare scorci davvero speciali della nostra Civitanova”.
In occasione dell'approvazione del Decreto Milleproroghe, il comitato maceratese dell'Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca in Italia (Adi) si è ritrovato - a partire dalle 14:00 - in piazza della Libertà per dire "basta al precariato sistemico dei giovani ricercatori" con un gruppo di soci, attivisti e diretti interessati delle categorie rappresentate.
Presente all'iniziativa anche l'Associazione Studentesca Officina Universitaria. I giovani hanno manifestato con vari cartelli, al grido di "Non ci rASSEGNIamo!", in cui si legge: "Ciao Mamma, vado in Germania dove ricerca è lavoro", "Ricerca o famiglia. Scelgo o parto?", "Formati qui per andare altrove", "Liberté di emigrare".
"Da troppo tempo il lavoro di ricerca si regge principalmente su un ricatto ai danni dei giovani precari - spiegano i manifestanti -: avere a disposizione risorse di famiglia, partner, lavoretti aggiuntivi, oppure abbandonare la carriera accademica che paga poco, male e in modo discontinuo. Una vera e propria giungla dove quei pochi che resistono sono spesso costretti ad andare all’estero".
"I precari costituiscono una parte consistente dei lavoratori nell’ambito della ricerca e della didattica: conducono esperimenti, gestiscono progetti, insegnano e contribuiscono alla rilevanza internazionale delle nostre università e dei nostri enti di ricerca - aggiungono -. La macchina accademica, di cui i precari rappresentano il motore, è sotto-finanziata a tutti i livelli, e a pagarne le spese sono soprattutto i giovani che si affacciano alla professione".
"Una volta conseguito il dottorato di ricerca, la legge Gelmini configurava per i giovani ricercatori italiani un inquadramento anomalo, controverso, unico in Europa e condannato dalle istituzioni europee come inadeguato: l’assegno di ricerca - puntualizzano Rebecca Marconi, Martina Tullio e Giulia lapucci del coordinamento Adi Macerata -. Si tratta di posizioni parasubordinate di durata annuale, eventualmente rinnovabili, generalmente finanziate a progetto".
"Posizioni intermittenti e saltuarie - continuano Rebecca, Martina e Giulia -: si registrano lunghi periodi di disoccupazione tra un assegno e l’altro. Oltre a prevedere una remunerazione insufficiente a mantenersi autonomamente nelle principali città universitarie italiane, non garantiscono alcun accesso ai diritti basilari, come maternità e paternità, malattia e tredicesima. Il tutto a fronte di un lavoro che impegna ben più delle tradizionali 40 ore settimanali e che si rivela di fondamentale importanza per la formazione dei giovani studenti e la tenuta dei gruppi di ricerca nei dipartimenti universitari".
Per queste ragioni, molti giovani dottori di ricerca scelgono di emigrare all’estero, in Europa così come in tutti quei Paesi extra-europei che garantiscono migliori condizioni di lavoro e maggiori prospettive per il futuro. Secondo i dati recentemente diffusi dalla rivista Nature, fra i professori assunti nelle Università più prestigiose degli Stati Uniti, il 35% ha conseguito il dottorato di ricerca in Italia.
"La nostra richiesta di abolizione dell’assegno aveva trovato un parziale riscontro con la conversione del Decreto Legge 36/2022 ed è diventata parte delle misure di attuazione del Pnrr. Questo intervento normativo, infatti, ha introdotto in sostituzione dell’assegno di ricerca un inquadramento più sicuro e con tutele più estese: il contratto di ricerca. - precisano le rappresenti di Adi Macerata -. A sei mesi dall’approvazione della normativa, del contratto di ricerca non c’è traccia: il Ministero ha scelto di prorogare la fattispecie dell’assegno senza finanziare i contratti che, essendo migliorativi sotto il profilo dei diritti e della retribuzione dei ricercatori, costano ovviamente di più".
"La cifra necessaria a finanziare il contratto di ricerca è esigua, se paragonata tanto alle finanze pubbliche allocate su altre voci, quanto ai benefici che esso porterebbe: basterebbero 165 milioni di euro per invertire la rotta e garantire il contratto di ricerca a tutti gli assegnisti delle nostre università - concludono Rebecca, Martina e Giulia -. Si tratta di un investimento necessario in formazione e ricerca, sui nostri giovani e per il nostro Paese. Lo scandalo tanto gridato dei cervelli in fuga è, in realtà, un semplice caso di sottofinanziamento strutturale delle università: è ora di dire basta a questa vergogna tutta nostrana".
Il 28 febbraio, presso la località Santa Maria Maddalena di Sarnano, si svolgerà una giornata sulla neve organizzata dall’Istituto Comprensivo Sant'Agostino di Civitanova Marche, che - grazie al progetto "White day" - ha permesso a più di 350 alunni della scuola secondaria di I grado di fare esperienza sciistica presso gli impianti locali.
L’iniziativa si è svolta in sette giornate, che hanno dato spazio anche ad una formazione sulla sicurezza per tutti gli alunni partecipanti grazie all’intervento della polizia di Stato che ha svolto un mini-corso direttamente sulle piste a tutti i partecipanti, inserito nell’iniziativa "Neve Sicura", presentato dalla Sassotetto srl.
Proprio nella mattinata del 28, dopo la dimostrazione sulla motoslitta degli agenti della Polizia di Stato che avverrà alle ore 12:00 nell’ambito del servizio "Neve Sicura", si svolgerà un momento conclusivo di saluto ad alunni e docenti da parte dei rappresentanti delle pubbliche istituzioni a sottolineare la sinergia tra enti e privati nella promozione del territorio. Interverrà, tra gli invitati, l’atleta Adriano Macchiati che porterà ai ragazzi la sua personale testimonianza del valore inclusivo ed educativo dello sport.
L’iniziativa"“White days", si inserisce nell’ambito della promozione dell’attività sportiva, di cui l'istituto civitanovese ha fatto una cifra distintiva della propria offerta formativa. L’obiettivo è favorire l’acquisizione di corretti stili di vita e far ripartire pienamente le attività motorie, che hanno subito un rallentamento anche in relazione alla pandemia.
Tra gli altri ospiti della manifestazione sulla neve il sindaco di Sarnano Luca Piergentili che accoglierà alunni e docenti, i rappresentanti del comune di Civitanova Marche e di Montecosaro e referenti del mondo della scuola, a testimonianza dei legami reciproci per la valorizzazione e la promozione del territorio di cui l'Istituto Comprensivo "Sant’Agostino" si è reso protagonista.
Sono oltre 900 le studentesse e gli studenti delle scuole superiori che, nella giornata di oggi venerdì 24 ed in quella di domani sabato 25 febbraio, sono giunte e giungeranno a Camerino per “Porte Aperte in Unicam”, il consueto appuntamento dedicato all’orientamento alla scelta degli studi universitari, che rappresenta ormai un momento importante per conoscere da vicino i corsi di laurea e i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con docenti, tutor e personale dei servizi dell’ateneo.
Docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, sono stati a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per ogni approfondimento ed informazione. Le registrazioni dei partecipanti si sono tenute presso il Centro di Ricerca ChIP, dopodiché per tutta la mattinata si sono svolte le attività dei corsi di studio attivati da tutte le cinque Scuole di Ateneo (Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie), dislocate nei diversi poli didattici. Nella giornata di domani 25 febbraio saranno ripetute le stesse attività.
“Questa iniziativa rappresenta sempre – ha sottolineato la professoressa Valeria Polzonetti, delegata del rettore per l’orientamento – un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che interverranno avranno l’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a ‘costruire il proprio futuro’. Queste giornate dedicate alla scelta del proprio percorso universitario rappresentano un appuntamento importante per conoscere i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, i servizi, le opportunità e le agevolazioni messi a disposizione da Unicam, attraverso un confronto diretto con i docenti e gli studenti dell’Ateneo”.
“Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha ribadito il rettore Unicam Claudio Pettinari – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro ateneo, un ateneo vivo e vivace che non si è mai fermato, che le studentesse e gli studenti continuano a scegliere tanto da farci registrare un +13% nelle immatricolazioni rispetto allo scorso anno. Anche per il prossimo anno accademico, inoltre, ci saranno importanti novità nell’offerta formativa per porre l’attenzione su tematiche sempre più attuali e richieste dal mondo del lavoro, che sono anche tra i punti di forza e di eccellenza di Unicam”.
L’Università di Macerata apre le porte anche dopo cena offrendo appuntamenti culturali per il grande pubblico nelle accoglienti sale della biblioteca didattica nell’ex Palazzo del Mutilato in piazza Oberdan. Si comincia con il ciclo “Dentro e oltre la guerra. Incontri sulla Russia, l’Europa occidentale e orientale”, che vedrà ospiti giornalisti, politologi e storici e che ha preso il via in questi giorni con l’inaugurazione della mostra in via Garibaldi 20 dedicata al fisico russo e premio Nobel per la Pace Andrej Sacharov, promossa dalla cattedra di lingua e letteratura russa.
“A un anno dall’inizio della guerra in Ucraina – sottolinea il rettore John McCourt - è doveroso riflettere con tutta la comunità universitaria e cittadina su questi temi. È necessario approfondire la storia per capire le origini di questo terribile conflitto che sta distruggendo l'Ucraina e rischia di estendersi in altre zone d'Europa. Dobbiamo impegnarci perché l’opinione pubblica sia informata, attenta, responsabile, e non ingabbiata nelle semplificazioni".
"È necessario accendere, anche in questi tempi bui, qualche luce che ci possa guidare verso una pace o un processo di pace inevitabilmente difficile ma assolutamente urgente. La guerra si inizia in un attimo, ma la pace è frutto di un dialogo paziente, un processo diplomatico lentissimo che deve pur cominciare da qualche parte e l’Università è uno di quei luoghi dove poter iniziare”.
In quest’ottica sono stati pensati gli incontri che si terranno dall’8 marzo fino al 20 aprile, principalmente il mercoledì alle 21 nella sala Sbriccoli della biblioteca in piazza Oberdan. Rientra nel programma anche il prossimo appuntamento di lunedì 27 febbraio alle 11 all’Auditorium UniMc in via Padre Matteo Ricci 2 con lo storico Andrea Graziosi, autore di saggi sull'Urss tradotti in tutto il mondo,che presenterà il volume “L’Ucraina e Putin tra storia e ideologia” in dialogo con Angelo Ventrone.
“Dentro e oltre la guerra – spiega la delegata alle relazioni internazionali Benedetta Barbisan – è un titolo che spinge a ragionare sullo scenario di guerra odierno, ma anche su quello che la guerra non riassume e che invece la Federazione russa continua ad esprimere. Abbiamo cercato di individuare delle linee di riflessione che potessero toccare gli aspetti più vivi e controversi del conflitto. I docenti del nostro ateneo si sono resi molto disponibili e alcuni ospiti hanno accettato di integrare la nostra riflessione, come lo storico Andrea Graziosi, la giornalista Anna Zafesova, il politologo Vittorio Emanuele Pars e gli storici di Memorial Nadia Cigognini e Francesca Gori”.
Gli eventi sono aperti al pubblico, senza necessità di prenotare. Il programma completo è disponibile sul sito www.unimc.it/oltrelaguerra. L’Università di Macerata conferma la sua voglia di operare per la comunità e di diventare sempre di più un luogo da vivere anche oltre gli orari delle lezioni e oltre i paradigmi accademici.
“Terzo settore, cultura e territori” è il tema del percorso di formazione avanzata per l’innovazione di servizi, processi e modelli organizzativi, rivolto a volontari e operatori del Terzo settore, avviato dall’Università di Camerino a conclusione del progetto "C'entro. Insieme per le terre del sisma" promosso dal Csv Marche in collaborazione con Fondazione Carima, Arci Macerata, Bottega del Terzo Settore e Comune di Amandola.
Lo sviluppo di sistemi territoriali resilienti e sostenibili implica la necessità e capacità degli operatori pubblici e privati di rispondere in tempi rapidi alle richieste di innovazione di servizi, processi e modelli organizzativi per rispondere alle istanze dei cittadini, degli stakeholder e dei finanziatori.
Ecco, dunque, un percorso formativo altamente qualificante per tutti gli operatori del Terzo settore, al fine di preparare figure professionali aperte all’innovazione ed alla sperimentazione, capaci di creare e governare “spazi aperti” alle idee che diventano progetti finanziabili, sostenibili e realizzabili in tempi brevi, con risorse adeguate e supportate da reti di conoscenza e istituzioni locali, regionali, nazionali ed anche internazionali. Obiettivo generale dell’intervento è fornire gli elementi conoscitivi minimi per lo sviluppo di competenze di base e specialistiche, in uno schema di azione che deriva direttamente dal principio del “think globally, act locally”.
Il percorso formativo, di cui è referente scientifico il professor Francesco Casale della Scuola di Giurisprudenza Unicam, si articola in cinque incontri, che hanno avuto inizio lo scorso 7 febbraio e che si svolgono ad Ascoli Piceno e ad Amandola. I primi due incontri hanno trattato i temi di “Innovazione, cultura e territorio” e “Terzo settore, economia circolare e sostenibilità” e sono stati tenuti dal professor Casale.
Prossimi incontri: “Management della cultura ed economia della condivisione” tenuto da Davide Pellegrini ed in programma il 27 febbraio presso la Bottega del Terzo Settore di Ascoli Piceno; “Progettazione e marketing territoriale” tenuto da Alberto Monachesi ed in programma il 28 febbraio sempre presso la Bottega del Terzo Settore di Ascoli Piceno. Il 7 marzo è invece in programma il workshop conclusivo presso la Sala Consiliare Comune di Amandola
Marco Ugo Filisetti lascia la guida dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche dal prossimo marzo per raggiunti limiti di età. Giunto ad Ancona, il 16 dicembre del 2015 con l’incarico di direttore generale, Filisetti corona, dopo più di sette anni nel capoluogo marchigiano, una lunga carriera nel mondo della pubblica amministrazione.
A Roma lo aspettano nuovi impegni, chiamato dalla segreteria tecnica del ministro Valditara a partecipare ai tavoli sull’attuazione dell’autonomia differenziata e sull’autorevolezza dei docenti.
“In questi anni ad Ancona Filisetti ha contribuito alla creazione di un modello marchigiano dell’amministrazione scolastica, tutto centrato sulla priorità della programmazione condivisa con gli altri attori del sistema d’istruzione (Regione, enti locali, Camera di commercio, Coni, Consulte provinciale degli studenti etc.) sulla cui base poi declinare e attuare le singole decisioni operative”, si legge in una nota dell’Ufficio scolastico regionale”.
“Frutti di questa impostazione sono stati, per esempio, il sistema centralizzato per la pianificazione dell’organico delle scuole, di supporto alle scuole sulla privacy, il progetto 'School-Work', finalizzato a collegare la programmazione dell’offerta formativa in raccordo con le con le richieste di figure professionali espresse dal territorio, o, sul piano più strettamente formativo e culturale, la creazione di 'Eroica', l’orchestra sinfonica delle scuole marchigiane, il progetto 'Tutti In Campo' integrativo dei campionasti studenteschi, che ha portato 60.000 studenti delle secondarie a sperimentare la pratica sportiva, le attività con le consulte degli studenti quali la ricerca studio “Genius Loci” o l’esperienza per il centenario del Milite ignoto”.
“Laureato in giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano, Filisetti, dopo una breve esperienza come docente e l’esercizio dell’attività legale, nel 1987 entra in ruolo alla Provincia di Bergamo come funzionario direttivo e nel 1993 diventa dirigente”.
"Tre anni dopo è dirigente di ruolo in Regione Lombardia dove resta fino al 2003 per poi tornare in Provincia su delega regionale per occuparsi di sistemi informativi, attività produttive e programmazione. Nel 2009 approda al Ministero dell’istruzione come dirigente di prima fascia per occuparsi via via di politica finanziaria, bilancio, contratti e acquisti e sistemi informativi. È stato anche, per un breve periodo, direttore reggente dell’Usr Calabria”.
Nel frattempo, ricopre diversi incarichi di collaborazione professionale come segretario generale Ipab Bergamo e poi direttore della Fondazione Isb (ex IPAB), direttore amministrativo del Conservatorio “Donizzetti” della città e direttore del periodico d’informazione del Comune di Gorle (di cui è stato sindaco) “Gorleinforma” in quanto iscritto nell'elenco speciale dei direttori responsabili di periodici o riviste annesso all'Albo dei Giornalisti della Lombardia.
È stato, tra l’altro, anche componente dei consigli di amministrazione del Cnr e dell’ASI, membro del gruppo di lavoro per l’elaborazione delle linee strategiche per il sistema nazionale di valutazione del Miur e coordinatore del gruppo di lavoro Miur-Consip per le procedure di gara per i servizi esternalizzati nelle istituzioni scolastiche, componente del Consiglio superiore dei Lavori Pubbici, della Commissione tecnica paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale presso il Ministero dell’economia e Finanza, Comitato interministeriale FAR per il finanziamento dei progetti di ricerca.
Gli studenti del progetto "Global Marketing" e dell’indirizzo relazioni internazionali per il marketing dell'Ite "Gentili" di Macerata hanno avuto la possibilità di incontrare il dottor Marco Pecoraro, funzionario dell’Unione europea presso il servizio Antifrode (Olaf), all’interno del progetto "Viaggio alla scoperta dell’Unione europea", in collaborazione con Unimc e Comune di Macerata.
Il prestigioso ospite ha da prima raccontato alcuni aspetti della propria formazione e carriera personale che lo ha visto al servizio della Guardia di Finanza con la scorta del Giudice Giovanni Falcone presso il Tribunale di Palermo, la formazione con l'Fbi e il percorso all’interno delle istituzioni europee che lo hanno poi portato a ricoprire il delicatissimo compito all'interno dell’ente che si occupa di pratiche antifrode, di beni contraffatti, di elusioni doganali sulle materie e merci importate in Ue.
Una testimonianza in prima persona di primissima importanza, che con uno stile vivo e coinvolgente ha attirato l’attenzione dei giovani studenti che hanno potuto ascoltare e chiedere ad una fonte diretta quale sia il percorso formativo da seguire, quali le possibilità post diploma in Europa e quali le competenze su cui insistere per un efficace collocamento: tra queste la solida preparazione nelle lingue straniere e nel diritto internazionale.
Il team che ha coordinato l’attività, composto dalle docenti Cinzia Cecchini, Maria Melfi e Paola Palmucci hanno sottolineato quanto la testimonianza diretta degli “addetti ai lavori” abbia un riscontro molto positivo sui ragazzi che possono “toccare con mano” le potenzialità del futuro che li attende e comprendere l’importanza di una solida formazione scolastica come lasciapassare per una carriera in ambito europeo. Gli alunni del progetto “Viaggio alla scoperta dell’Unione europea” partiranno a marzo per Bruxelles dove visiteranno le Istituzioni europee e la delegazione della regione Marche presso l’Unione Europea.
L'Università di Macerata è tra i protagonisti del 25° Congresso mondiale di filosofia, che si terrà a Roma nell’estate del 2024, il principale momento di incontro tra le comunità accademiche e intellettuali del mondo intero, che si riuniscono ogni cinque anni. Già cinque docenti dell’Ateneo maceratese sono nei comitati organizzativi del Congresso: Carla Danani, Arianna Fermani, Marco Buzzoni, Guido Giglioni e Benedetta Giovanola.
Oggi il rettore John McCourt ha incontrato il presidente del Congresso nonché presidente della Federazione internazionale delle società filosofiche Luca Maria Scarantino in questi giorni a Macerata su invito dell’Ateneo insieme a Supakwadee Amatayakul, membro del gruppo di lavoro "Gender and Queer" per il seminario introdotto del direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Roberto Mancini.
"Ho voluto assicurarmi - commenta il rettore - il coinvolgimento di docenti, studenti e dottorandi in filosofia di Unimc in questo evento di portata internazionale che, nelle precedenti edizioni, (Atene 2013 e Pechino 2018) ha superato i 4.000 iscritti provenienti da oltre 120 paesi. Erano quasi settant’anni che questo appuntamento non si teneva in Italia. Sarà un momento molto importante per la filosofia italiana, che vedrà migliaia di esponenti della comunità filosofica internazionale, per la prima volta riuniti a Roma, confrontarsi sui problemi del mondo contemporaneo".
Sotto l'ambito generale "Pensare oltre le frontiere", si affronteranno temi legati alle relazioni interculturali, alle questioni di genere, alle forme di organizzazione politica e alle diseguaglianze sociali, ai temi ambientali e bioetici, ai diritti, all'Agenda Onu 2030 e alle modalità di sviluppo sostenibile. La partecipazione di studentesse e studenti, giovani ricercatrici e ricercatori sarà una priorità.
È stato firmato stamattina in ateneo l’accordo di collaborazione tra l’Università di Camerino e la Fondazione Lions per la Solidarietà del distretto 108A. A sottoscrivere il documento il rettore Unicam Claudio Pettinari e la presidente della Fondazione Lions clubs per la solidarietà Francesca Romana Vagnoni, alla presenza tra gli altri del direttore generale Unicam Andrea Braschi e del governatore del distretto 108A Francesca Ramicone.
“Lions Clubs International – sottolinea la presidente della fondazione Vagnoni – associazione Internazionale per la solidarietà, la sussidiarietà, la promozione sociale e civile, particolarmente apprezzata per efficienza ed efficacia nei suoi interventi in tutto il mondo nelle cause globali quali vista, giovani, attività umanitarie, diabete, cancro infantile, fame, ambiente pone sempre al centro attività umanitarie intese a migliorare le condizioni di vita nel mondo. In questo caso, i Lions intendono dare un contributo fattivo alla ricostruzione del centro storico della città di Camerino e al contestuale ripopolamento della città da parte degli studenti universitari che da sempre sono il motore vivace e dinamico delle attività camerti”.
Proprio per questo, grazie alla raccolta fondi mondiale promossa nel 2016 dalla sua fondazione Internazionale e coordinata dal comitato nazionale Lions per il terremoto centro Italia, Lions Clubs International finanzierà la costruzione di una nuova sala studio, un progetto di grande e concreto valore del costo di oltre 600.000 euro, nell’aria cortiliva dell’ex dipartimento di Chimica, attualmente in corso di ristrutturazione, che ospiterà i laboratori didattici e le aule dei corsi di laurea di Chimica e Farmacia.
“Ringrazio di cuore, anche a nome dell’intera comunità universitaria – ha dichiarato il rettore Claudio Pettinari – la Fondazione Lions per il fattivo contributo a sostegno del nostro Ateneo con particolare attenzione alla componente studentesca. Le nostre studentesse ed i nostri studenti sono posti sempre al centro delle nostre attività e delle scelte strategiche: sono molto contento che con questo accordo possiamo dare loro un altro spazio per quei momenti di aggregazione e di socialità che sono necessari per una formazione completa”.
Lunedì 20 febbraio, presso il campus universitario di Camerino, sede della facoltà di Giurisprudenza dopo il sisma del 2016, sono state affisse gigantografie raffiguranti la sede storica della facoltà, situata nel palazzo ducale di Camerino in piazza Cavour, l’annesso quadriportico, l’originario stemma di Unicam, il cancello d’ingresso della facoltà, la biblioteca giuridica e alcune tra le varie aule, quali: la Sala della Muta, la Sala degli Stemmi, l’aula Scialoia e l’aula Allara e Grosso.
Il progetto, ideato e fortemente voluto da un gruppo di ragazzi della facoltà di Giurisprudenza (Carlo Alberto Pierdominici, Nicoletta Imperatori, Simone Remigi, Giovanni Bova, Davide Schiavone e Giacomo Cantiello) approvato e patrocinato dall’Università di Camerino, ha lo scopo non solo di valorizzare l’attuale nuova sede, ma soprattutto di far rivivere, seppur, per ora, tramite le riproduzioni fotografiche, l’antico edificio situato in piazza Cavour, facendolo apprezzare a tutti quei ragazzi che non hanno avuto l’occasione di poterlo vivere e visitare in seguito ai gravi danni e diversi crolli riportati con la sequenza sismica dell’ottobre 2016.
Altra significativa iniziativa dello stesso progetto è l’intitolazione delle sei aule dell’attuale facoltà in memoria dei sei presidenti della Repubblica italiana che hanno conseguito la laurea in Giurisprudenza, quali: Luigi De Nicola, Oscar Luigi Scalfaro, Giovanni Leone (docente in Diritto e Procedura Penale presso l'Ateneo camerte negli anni 30 del secolo scorso) Antonio Segni, Sandro Pertini, Francesco Cossiga. Un progetto sicuramente di auspicio in attesa della riapertura della sede storica della facoltà
Tutto pronto in Ateneo per accogliere le centinaia di studentesse e studenti delle scuole superiori che i prossimi 24 e 25 febbraio arriveranno a Camerino per "Porte Aperte in Unicam", il consueto appuntamento dedicato all’orientamento alla scelta degli studi universitari, che rappresenta ormai un momento importante per conoscere da vicino i corsi di laurea e i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con docenti, tutor e personale dei servizi dell’ateneo. Docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, saranno a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per ogni approfondimento ed informazione.
Le registrazioni dei partecipanti inizieranno alle ore 9.00 presso il Centro di Ricerca ChIP in Via Madonna della Carceri, mentre alle ore 9.30 si avvieranno le attività dei corsi di studio attivati da tutte le cinque Scuole di Ateneo (Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie), che dureranno per tutta la mattinata, dislocate nei diversi poli didattici.
“Questa iniziativa rappresenta sempre – ha sottolineato Valeria Polzonetti, delegata del Rettore per l’Orientamento – un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che interverranno avranno l’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a ‘costruire il proprio futuro’. Queste giornate dedicate alla scelta del proprio percorso universitario rappresentano un appuntamento importante per conoscere i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, i servizi, le opportunità e le agevolazioni messi a disposizione da Unicam, attraverso un confronto diretto con i docenti e gli studenti dell’Ateneo”.
“Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha ribadito il rettore Unicam Claudio Pettinari – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro Ateneo, un Ateneo vivo e vivace che non si è mai fermato, che le studentesse e gli studenti continuano a scegliere tanto da farci registrare un +13% nelle immatricolazioni rispetto allo scorso anno. Anche per il prossimo anno accademico, inoltre, ci saranno importanti novità nell’offerta formativa per porre l’attenzione su tematiche sempre più attuali e richieste dal mondo del lavoro, che sono anche tra i punti di forza e di eccellenza di Unicam”.
Il programma completo di tutte le giornate ed il modulo di partecipazione sono disponibili nel sito dell'Università di Camerino (clicca qui).
Il rilancio e la valorizzazione di un territorio possono passare anche attraverso videogiochi ed edutainment. Lo dimostra la cordata di imprese, enti pubblici, associazioni culturali e docenti universitari che, sotto il coordinamento di PlayMarche srl – spin off dell’Università di Macerata e dell’Istituto Omnicomprensivo Amandola, hanno presentato presso il Cinema Teatro Europa di Amandola il progetto “Borghi e sentieri dei Sibillini” finanziato dal bando per le scuole "Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione".
"I progetti che puntano a valorizzare il patrimonio culturale, economico e sociale del territorio – ha ribadito il coordinatore scientifico Roberto Perna, professore di archeologia dell’Università di Macerata – devono basarsi su un’approfondita conoscenza di quelle caratteristiche che lo rendono unico e inconfondibile, soprattutto in un’epoca di globalizzazione nella quale anche l’uso delle nuove tecnologie rischia di farci porre l’attenzione più sui mezzi che sui contenuti".
Il percorso "Borghi e sentieri dei Sibillini", a cui partecipano gli alunni delle scuole secondarie di primo grado di Amandola, Montefortino, Santa Vittoria in M., dell’Istituto Comprensivo Interprovinciale dei Sibillini e gli studenti di alcune classi dell’Istituto Tecnico Economico, mira, infatti, alla valorizzazione del territorio con l’utilizzo di nuovi linguaggi, sviluppando competenze di programmazione digitale negli studenti delle classi superiori, attraverso la realizzazione di un pacchetto di serious game per raccontare in maniera innovativa il territorio.
"L’idea di realizzare un videogioco per promuovere il territorio dei Sibillini è nata dalla consapevolezza che veicolare dei contenuti attraverso il gioco stimola la motivazione, l’interesse e la creatività, permettendo agli alunni di memorizzare le informazioni in maniera significativa e a lungo termine" afferma la dirigente scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo di Amandola, professoressa Rita Di Persio.
"Le strategie didattiche basate sul gioco - continua - trovarono definizione già a partire dai lavori dei noti pedagogisti Vygotskij e Piaget, tra i primi a comprendere il ruolo evolutivo del gioco e la sua funzione formativa. Il fatto che gli alunni seguiranno tutte le fasi del processo di costruzione del videogioco, dall’ideazione e stesura dello storyboard alla creazione dei personaggi fa sì che siano posti al centro del processo formativo, diventando costruttori del proprio apprendimento".
Entusiasta della partecipazione anche la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Interprovinciale dei Sibillini, la professoressa Alessia Cicconi, che ha sottolineato l’importanza della sinergia tra le scuole coinvolte per favorire la conoscenza e la valorizzazione delle aree interne e stimolare tutta la comunità, a partire dai giovani, a "restare" nel proprio territorio.
"Il progetto è rivolto agli studenti dei territori montani delle province di Ascoli Piceno e Fermo e nasce - dichiara l’amministratore delegato di PlayMarche Michele Spagnuolo - in partenariato con l’Università di Macerata, Rainbow Spa, Eli Srl, ETT Spa, OCG Officina di Computer Grafica, dalla volontà di rendere fruibile alle nuove generazioni la scoperta e la riscoperta del territorio di riferimento, ampiamente colpito dagli effetti del sisma del 2016".
"La realizzazione di un pacchetto di serious game sarà finalizzata allo sviluppo di competenze in termini di “hard skill”, di carattere tecnico, e di soft skill, di matrice trasversale, che possano introdurre ad una metodologia di lavoro fruibile in un futuro professionale, in ambito progettuale scuola-lavoro, universitario e aziendale. Una bellissima esperienza che ci accingiamo a vivere in gruppo, dopo la fortunata e bella esperienza di PlayMarche 2.0 sviluppata in occasione del Distretto Culturale Evoluto" conclude Spagnuolo.
"Abbiamo deciso di partecipare al bando con la realizzazione di un videogioco che ha come protagonista il Guerrin Meschino. Nel suo pellegrinare, per giungere alla grotta della fata Sibilla, incontrerà diversi ostacoli e nello stesso tempo conoscerà e racconterà del territorio. Dopo ampia ricerca di possibili partner la scelta è stata quella di affidare il compito a dei formatori esperti, la società Play Marche, così come di collaborare con l’Istituto comprensivo Interprovinciale dei Sibillini, scuola sempre attenta all’innovazione didattica" ha svelato la referente del progetto professoressa Norma Bellini.
In occasione del primo evento pubblico di presentazione presso il Cinema Teatro Europa di Amandola, sul palco Diego Mecenero della casa editrice Eli che ha spoilerato: "Abbiamo contenuti di grande qualità da comunicare, cercheremo di creare e realizzare una sceneggiatura avventurosa facendo lega su miti e leggende dei Sibillini".
In occasione del triste anniversario dell'invasione russa in Ucraina, l’Università di Macerata organizza per giovedì 23 febbraio la tavola rotonda “Andrej Sacharov e le culture del dissenso” alle 17, nella sede di via Garibaldi 20 dedicato al fisico russo inventore della bomba a idrogeno sovietica, premio Nobel per la pace nel 1975.3
Preoccupato per le conseguenze del suo lavoro sul futuro dell'umanità, Sacharov tentò di far prendere coscienza del pericolo rappresentato dalla corsa agli armamenti nucleari. I suoi sforzi furono in parte coronati dal successo con la firma, nel 1963, del trattato contro i test nucleari.
Considerato nell'Unione sovietica un dissidente dalle idee sovversive, fu esiliato a Gor'kij dalle autorità sovietiche. Nel 1987 il Parlamento europeo gli intitolò un premio per la libertà di pensiero. La tavola rotonda sarà aperta dal direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Roberto Mancini.
Seguiranno gli interventi della delegata del rettore all’internazionalizzazione Benedetta Barbisan, di Francesca Gori di Memorial Italia e di Giorgi Rimondi dell’Università Stranieri di Siena. Introduce e coordina Giuseppina Larocca, docente di lingua e letteratura russa.
Alle 18 sarà poi inaugurata la mostra “Sacharov. I diritti umani nel cuore dell’Europa” che giunge alla sua ottava tappa in Italia. L'esposizione presenta la biografia e l'attività di Andrej Sacharov, nonché la storia del Premio Sacharov e delle personalità che negli anni hanno ricevuto questo prestigioso riconoscimento. Entrambi gli eventi mirano a riflettere sull'altra Russia, la Russia del dissenso e della dissidenza che vede in Sacharov uno dei suoi massimi esponenti.
Sarà possibile visitare la mostra fino all’8 marzo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19.30. L’ingresso è gratuito. L’iniziativa apre il ciclo “Dentro e oltre la guerra. Incontri sulla Russia, l’Europa occidentale e orientale” in programma fino al 20 aprile.
Di guerra e di pace, tra classico e contemporaneo, si parlerà anche nel ciclo di incontri della delegazione maceratese dell’Associazione italiana di cultura classica “Domi bellique”. Il primo appuntamento è per martedì 20 febbraio alle 15 sempre nella sede di via Garibaldi.
Previsti gli interventi di Federica Piangerelli e Arianna Fermani a partire dal pensiero di Platone. Altri incontri si terranno quasi tutti i martedì successivi fino al 18 aprile. Il calendario completo è consultabile sul sito studiumanistici.it