Mercoledì 6 dicembre alle 21 alla Biblioteca del Casb in piazza Oberdan, l’Università di Macerata ospita la presentazione del libro di Gabriele Del Grande “Il secolo mobile. Storia dell’immigrazione illegale in Europa”. Dialogano con l’autore le docenti dell’Ateneo Lina Caraceni, Rosita Deluigi, AriannaTaddei. Interviene anche Vito Fiorino, testimone e soccorritore del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013.
Giornalista documentarista, da oltre 10 anni Gabriele Del Grande lavora sul tema delle migrazioni. Nel 2006 ha fondato il blog Fortress Europe, primo osservatorio europeo sui naufragi dei migranti nel Mediterraneo. La partecipazione è libera fino a esaurimento posti.
Cent'anni fa non esistevano passaporti, si viaggiava senza permessi né lasciapassare. Oggi, al contrario, il regime dei visti di Schengen vieta di entrare in Europa ai ceti poveri e prevalentemente non bianchi dei paesi a medio e basso reddito di Africa, Asia e Caraibi. Ne “Il secolo mobile”, con il rigore dello storico e il piglio del narratore, Gabriele Del Grande scrive la prima storia dell'immigrazione illegale in Europa.
Una storia che spazia dallo sbarco delle truppe africane a Marsiglia nel 1914 fino alla crisi delle Ong a Lampedusa, passando per la stagione della libera circolazione con le ex colonie, il divieto di espatrio dal blocco comunista, i riots razzisti nelle capitali europee, la messa al bando dell'immigrazione non bianca, il crollo del muro di Berlino, il doppio cortocircuito dell'asilo e dei ricongiungimenti familiari e la stretta sui visti che dal 1991 alimenta il mercato nero dei viaggi. Nella sua ricostruzione Del Grande non perde di vista il contesto globale della decolonizzazione, della segregazione razziale oltreoceano, della guerra fredda, dell'ascesa dei movimenti islamisti, del ritorno della Cina e dell'India sulla scena mondiale e del boom demografico - e in prospettiva economico - dell'Africa.
Il risultato è una narrazione avvincente, che intreccia le vicende dell'immigrazione con quelle dell'emigrazione e, al contempo, contrappone ai fantasmi del passato suprematista euro-atlantico uno sguardo cautamente ottimista sul futuro. Porre fine agli sbarchi e ai naufragi, infatti, è possibile. Prima però è necessario rimuovere l'ultima invisibile linea del colore. Quella dell'apartheid alla frontiera.
Il tema del “Made in Italy” è stato al centro del dibattito che ha coinvolto le classi terze e quarte dell’ITE “Gentili” di Macerata con un’ ospite d’eccezione: la dottoressa Su Sue, presidente della Società Via Soccer, realtà attiva nello sviluppo di scambi culturali tra i comuni maceratesi e la città di Taicang. La dottoressa Sue ha tenuto la conferenza interamente in lingua inglese, con uno stile fresco ed accattivante, affiancata da due studenti dell’Istituto, Omaima Bihi della 5G e Alessandro Marchionni della 3G che hanno tradotto i passaggi più complessi; la stessa ha portato con sé tutta l’esperienza del proprio vissuto dato che trascorre sei mesi negli Usa e sei mesi in Cina, con alcuni periodi di permanenza in Italia.
Ne è scaturita una interessantissima attività in cui i giovani hanno potuto conoscere la percezione degli statunitensi e dei cinesi sui prodotti italiani, la loro ricezione nei rispettivi mercati e il marketing che è alla base della diffusione del Made in Italy.
La professoressa Paola Palmucci, referente del progetto “Global Marketing” ha sottolineato che per i ragazzi è decisamente prezioso avere un riscontro concreto su queste tematiche che rientrano anche nella possibilità di realizzare un soggiorno all’estero presso la città cinese di Taicang, dove una delegazione di studenti dell’ITE si è recata la scorsa estate. La dirigente scolastica Alessandra Gattari, presente all’incontro, ha evidenziato che queste finestre sul mondo permettono di ampliare gli orizzonti dei ragazzi ed avere una visione sulle opportunità da cogliere nel futuro.
Al teatro Don Bosco di Macerata è andato in scena il musical "Il nostro Galileo". Protagonisti assoluti dello spettacolo sono stati gli studenti del Liceo Scientifico Galileo Galilei, per una sera diventati attori, musicisti, cantanti e ballerini.
Il musical fa parte degli eventi che celebrano i 100 anni del Liceo e anche il personaggio di cui porta il nome. "Il nostro Galileo" infatti ripercorre le vicende dello scienziato pisano e dell'autonomia del sapere scientifico.
Uno spettacolo con temi impegnativi, così come i mesi dedicati dagli studenti per prepararsi all'appuntamento teatrale. Ad accompagnarli nel percorso sono stati il regista Giuseppe Riccardo Festa, autore anche dei testi insieme a Lucrezia Ercoli, e la coreografa Serenella Pagnanini.
Un lavoro pregevole che ha catturato l'attenzione del pubblico in un gremito teatro Don Bosco. Un susseguirsi di danze, recitazioni e tanta musica, da David Bowie a Frank Sinatra, dai Pink Floyd alla Tarantella, concluso da Il Mondo di Jimmy Fontana danzato e con un grande mappamondo rotante nel mezzo del palco, molto significativo in tema galileiano.
Alla fine applausi convinti e grande soddisfazione per l'operazione, non solo di spettacolo ma anche didattica e culturale, compiuta dal Liceo Scientifico Galileo Galilei di Macerata diretto dalla professoressa Roberta Ciampechini.
Il cast dello spettacolo è composto dagli attori, musicisti e cantanti Sofia Angelozzi, Arianna Cioli, Davide Compagnucci, Alice Falappa, Gianmarco Giorgi, Riccardo Mozzoni, Lucia Pagnanelli, Elena Palpacelli, Caterina Polci, Gloria Properzi, Vittoria Quattrini, Francesco Zappelli.
Con loro i colleghi liceali del corpo di ballo Mattia Bettucci, Agnese Cacchiarelli, Francesca Cesolari, Ludovica Mazzoni, Silvia Mei, Francesco Nogara, Alissa Salvucci, Carlotta Serafino, Agnese Sergolini, Bianca Sulzer, Alice Turchetti.
“Informarsi e studiare”: è il consiglio rivolto da Carlo Cottarelli alle studentesse e agli studenti delle classi 3°-4°-5° a conclusione dell’incontro dedicato all’Istituto “Alberico Gentili”, tenutosi nella sala Congressi di Sarnano.
L’intervento si iscrive nel ciclo di conferenze sulla situazione economica italiana, anche in relazione al contesto internazionale, nel quadro del programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali (PESES) promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e diretto da Cottarelli.
"Questo progetto ha offerto ai nostri studenti e studentesse la straordinaria opportunità di confrontarsi con un protagonista assoluto della scena economica italiana. Nella prima parte dell’incontro le ragazze e i ragazzi dell’Istituto “Gentili” hanno apprezzato la possibilità di essere informati su concetti di economia e finanza importanti per la loro vita", come sottolineato dalla dirigente scolastica Annamaria Marcantonelli, "per prepararsi al ruolo di futuri protagonisti della rinascita del territorio duramente colpito dal sisma attraverso la ricostituzione del tessuto economico e sociale, ha aggiunto il vicesindaco di Sarnano Franco Ceregioli.
Cottarelli ha poi conversato con gli studenti, concedendo ampio spazio alle loro domande di approfondimento, e ha condiviso il suo percorso formativo e la sua esperienza per far comprendere ai ragazzi la centralità del ruolo dello studio.
In chiusura la dirigente scolastica ha ringraziato il professore per la preziosa opportunità, donandogli la cravatta del liceo “Alberico Gentili” (Scientifico, Scienze Applicate, Linguistico e Scienze Umane), simbolo di affetto da parte dell’intera comunità scolastica.
Supera le distanze intergenerazionali il legame che l’Università di Macerata oggi ha celebrato con la Giornata del laureato. A vent’anni esatti dalla prima edizione della manifestazione, dopo aver festeggiato 400 laureati dell’ultimo anno accademico nei giorni precedenti, l’Ateneo ha accolto oggi al cinema Italia due generazioni di dottori, ritornati nel loro ateneo dopo 25 o, in alcuni casi, addirittura dopo 50 anni dal conseguimento del titolo. Un invito, che parte dall’Associazione laureati Alam, sempre molto atteso e ricevuto con grande emozione. Settanta quest’anno i presenti, tra laureati del 1973 e del 1998.
“Siamo una rete internazionale – li ha salutati il rettore John McCourt – perché, se molti dei nostri laureati sono rimasti sul territorio, tanti sono all’estero, ma vogliono mantenere legami con noi. Attiveremo una piattaforma web per creare una rete di Alumni che sia di supporto ai nostri laureati e li aiutino a rimanere nella Regione e in Italia che di loro ha bisogno per crescere e che invece i numeri collocano al penultimo posto in Europa”.
“Siamo una Università presente sul territorio, che continua a puntare sulla qualità della didattica e della ricerca, in sintonia con gli altri atenei delle Marche, ha proseguito il rettore, rivelando una tendenza all’aumento del 4% nel numero di iscritti al primo anno, dopo gli anni difficili del sisma e della pandemia. Un ricordo commosso è andato al giovane laureato Pietro Polverini, prematuramente scomparso quest’anno.
“Un ponte che supera ogni differenza anche temporale e di cui la vostra partecipazione è una preziosa testimonianza, rinsaldando i legami della comunità universitaria”, così ha descritto la giornata la presidente dell’associazione dei laureati Alam Daniela Gasparrini, mentre l’assessore Riccardo Sacchi ha portato il saluto del sindaco di Macerata, descrivendo l’Ateneo come un “fantastico incubatore di rapporti che non deve sciogliersi alla consegna della pergamena”.
Oltre alla consegna degli attestati ricordo dell’anniversario, la Giornata del laureato è sempre l’occasione per assegnare premi simbolici, tratteggiando i tanti volti dell’Ateneo. A partire dall’educazione dei giovani ai valori dell’Europa e di una cittadinanza attiva, come il premio di laurea dedicato ad Antonio Megalizzi, quest’anno assegnato a Paolo Cantore, laureato con lode all’Università di Bologna. È intervenuta da remoto la vicepresidente della Fondazione dedicata al giovane studente universitario vittima dell’attentato di Strasburgo, nonché sorella, Federica Megalizzi. “Il 3 dicembre – ha ricordato - saranno quattro anni esatti dalla nascita della Fondazione, che non solo vuole tenere viva la voce di Antonio, ma ha accolto l’esigenza di tanti giovani di seguire il suo percorso per colmare il gap comunicativo tra istituzioni europee e cittadini”.
E ancora, i premi Alumni hanno parlato dell’importanza del legame con la scuola, di formazione umanistica ma anche imprenditoriale con uno sguardo internazionale, con le assegnazioni a Roberta Ciampechini, dirigente scolastica; Evita Greco, scrittrice; Harmany Itoua Elègan, responsabile export per una grande azienda marchigiana; Allegra Paci, archivista; Elisabetta Pieragostini, imprenditrice.
Ad essere proclamato laureato dell’anno è stato il garante regionale dei diritti alla persona Giancarlo Giulianelli, “perché nel suo impegno professionale si rispecchia la nostra missione di formare cittadini consapevoli, preparati, responsabili” recita la motivazione, mentre il premio Oscar Olivelli è andato a Stefania Cinzia Maroni, “per il suo impegno nell’arricchire la Stagione lirica dello Sferisterio e nel valorizzare figure di donne avvocato, che hanno aperto strade inedite e continuano ad indicarci, con il loro esempio, sempre nuovi orizzonti”.
All’istituto agrario Garibaldi di Macerata si è tenuto oggi l’incontro intitolato In’formare’ contro la discriminazione di genere. La presidentessa del Consiglio delle donne, Sabrina De Padova, ritiene “che sia molto importante che la formazione inizi dalle scuole e principalmente dalla famiglia, che dovrebbe dare l’esempio ai propri figli che sono i pilastri sociali, per questo è fondamentale che le scuole offrano diversi spunti di sensibilizzazione".
“Esistono diversi tipi di discriminazione di genere – afferma De Padova - la discriminazione nel linguaggio è generalmente sottovalutata e comunemente accettata con un uso marcatamente sessista del linguaggio. Il linguaggio è lo specchio della nostra società, delle regole che la governano, dei rapporti che la costituiscono.
“Infatti spesso si accetta l’uso di espressioni sessiste, solo perché esse sono ormai considerate comuni, perché percepite come prive di connotazione offensiva. Non solo nel parlare quotidiano, ma anche nei libri di testo, sui giornali, nelle dichiarazioni rilasciate da esponenti politici, si registra frequentemente un uso improprio e sessista della lingua, mostrando una grande disattenzione circa le conseguenze dell’uso di un linguaggio discriminatorio”.
Nel corso dell'incontro è stato presentato anche il libro della scrittrice Michela Murgia, che da sempre si è occupata della lotta contro la discriminazione di genere. Il suo libro intitolato Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più, è una raccolta di espressioni discriminanti pronunciate dagli uomini alle donne, in cui le donne vengono deprofessionalizzate con frasi come “la madre di/la moglie di”, oppure appellate solo col nome e non con titolo professionale.
Pertanto si è iniziato con la presentazione di alcune citazioni di questo saggio, grazie all’interpretazione della professoressa Eliana Leoni dell’ Istituto Agrario. Il dottor Marco Sigona ha presentato, infine, le malattie sessualmente trasmissibili e a seguire c’è stato l’intervento della psicologa Roberta Vitelli la quale ha illustrato i vari tipi di discriminazioni della violenza di genere e dei ‘comportamenti pericolosi’ a cui prestare attenzione. Al termine ci sono stati gli interventi degli alunni.
La vicepresidente Ninfa Contigiani ha suggerito i centri dove poter rivolgersi in caso di bisogno. “Ci si augura che questa giornata trascorsa insieme agli alunni sia un ulteriore spunto di riflessione sugli accadimenti sempre più frequenti che inondano i notiziari nazionali”, conclude De Padova."Purtroppo ogni giorno è il 25 novembre e tutti i giorni è nostro dovere sensibilizzare i ragazzi sulla tematica della violenza e della discriminazione di genere".
Silvia Calamandrei, nipote del grande giurista Piero, ha incontrato gli studenti dell’IIS “Garibaldi”. La scrittrice e traduttrice, il giorno precedente aveva partecipato anche all’incontro pubblico tenuto presso la biblioteca scolastica, con gli interventi dei docenti Luigi Lacchè e Monica Stronati dell’Università di Macerata.
Gli studenti hanno dialogato sulla figura di Calamandrei e in particolare sull’opera Inventario della casa di campagna pubblicata nel 1941 che rappresenta il “diario verde” dell’autore. Paesaggio, cittadinanza e Costituzione sono state le parole chiave della interessante conversazione: le studentesse e gli studenti hanno scoperto, dalla suggestiva prospettiva ambientale, il lato più sincero e autentico di Calamandrei, la sua vocazione antitotalitaria e democratica, il suo impegno a difesa della Costituzione.
Frutto di un progetto didattico interdisciplinare, l’incontro ha aperto un ciclo di eventi pubblici aperti alla cittadinanza che si terranno durante l’anno scolastico presso la biblioteca scolastica. Il prossimo appuntamento si terrà 6 dicembre 2023 ore 16.30 con la presentazione del volume Il secolo mobile. Storia dell’immigrazione illegale in Europa. Sono previsti gli interventi del rettore dell’Università di Macerata John McCourt, dell’autore Gabriele Del Grande, della professoressa Lina Caraceni (Unimc) e del “Giusto” nelle migrazioni Vito Fiorino.
Ancora un successo per l'università di Camerino: sono in costante aumento le immatricolazioni e, fino ad ora, rispetto allo scorso anno accademico coloro che hanno scelto un corso di laurea o di laurea magistrale Unicam hanno fatto registrare un aumento del 5%, percentuale ancora in crescita.
"Siamo estremamente soddisfatti per questo risultato - ha sottolineato il rettore Unicam Graziano Leoni - che conferma la qualità della nostra offerta formativa e didattica e dei servizi che mettiamo a disposizione delle nostre studentesse e dei nostri studenti, certificati ormai da diversi anni non solo secondo le norme Iso 9001:2015, ma anche da autorevoli classifiche quali quelle del Censis che ci vedono al primo posto assoluto tra tutti gli Atenei italiani e ormai da venti anni consecutivi al primo posto tra gli Atenei di pari dimensioni".
"I dati sono una ulteriore dimostrazione - ha affermato il rettore Leoni - che l’Ateneo non solo è solido ma è in costante crescita e assumono un importante significato anche in considerazione della reintroduzione delle tasse universitarie e della difficoltà di ingresso degli studenti stranieri. Le studentesse e gli studenti sono sempre stati al centro della nostra mission e delle nostre azioni strategiche, rappresentano l'anima pulsante dell'Ateneo e Unicam vuole offrire loro una formazione di qualità, ben organizzata e ricca di opportunità".
L’Università di Camerino ha scelto di proporre un’offerta formativa moderna e innovativa, frutto anche di confronti con il mondo produttivo e imprenditoriale. Negli ultimi anni, ai corsi che da sempre caratterizzano l'Ateneo, unitamente ai percorsi tenuti in lingua inglese, sono stati attivati anche nuovi corsi di studio su tematiche di stringente attualità che formeranno le nuove generazioni in grado di vincere le sfide sociali indicate dall'Europa. Ed altre novità sono in fase di progettazione per il nuovo anno accademico.
Sono stati inoltre completati i lavori di recupero di diversi spazi per la didattica, sia aule che laboratori, e nel prossimo futuro ne saranno messi a disposizione ulteriori. "Stage in Italia e all’estero in aziende leader, corsi di approfondimento sulle competenze trasversali richieste dal mondo del lavoro - prosegue il Rettore Leoni - job placement per i laureati, impianti sportivi funzionali ed innovativi, opportunità di seguire la 'dual career' per sportivi che praticano a livello agonistico, numerose borse di studio per gli studenti meritevoli, percorso formativo di eccellenza grazie alla Scuola di Studi Superiori 'Carlo Urbani', possibilità di ottenere il double degree grazie a strette partnership con atenei stranieri, sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzano l’Università di Camerino e che rappresentano alcuni esempi del valore aggiunto che chi si iscrive ad Unicam può acquisire nel corso della sua formazione".
Seppure in un contesto in cui a livello nazionale il trend di iscrizioni all’università fa registrare un calo, Unicam dunque si conferma un ottimo Ateneo da scegliere per la propria formazione universitaria.
“Oggi concludete un lungo viaggio personale e collettivo e raggiungete un traguardo importante, frutto della vostra determinazione, curiosità, impegno e passione. Spero che possiate guardare alla laurea come un punto di arrivo e di orgoglio ma al tempo stesso di ripartenza”.
Così il rettore John McCourt ha salutato oggi i primi 150 laureati che l’Università di Macerata celebrerà nelle due giornate dei Graduation Day. Nella mattina a colmare di sorrisi e commozione sono stati i dottori in lettere, lingue, filosofia, storia e mediazione linguistica del Dipartimento di Studi Umanistici insieme a parenti e amici. Il pomeriggio è stata la volta dei laureati in economia, scienze politiche e relazioni internazionali e scienze della comunicazione.
A portare loro il saluto, anche la presidente dell’Alam, l’associazione dei laureati, Daniela Gasparrini, che ha ricordato come i Graduation Day siano nati come un’estensione della Giornata del laureato per celebrare tre generazioni di laureati e che sabato prossimo riporterà a Macerata tanti studenti di venticinque e cinquant’anni fa. “Tutti voi, tutti noi laureati a Macerata facciamo parte di una comunità e sarebbe bello che questa comunità continuasse ad alimentarsi. Questo è lo scopo dell’Alam”, ha detto.
Laureate e laureati tutti hanno indossato una fiocco bianco come segno della lotta contro ogni forma di violenza, a partire da quella contro le donne, nel ricordo della loro giovane collega che non ha potuto condividere la loro stessa festa. La stessa Gasparrini ha dato voce al pensiero comune verso Giulia Cecchettin. “Oggi per voi si celebra un traguardo, che purtroppo non si è realizzato per Giulia, a cui è stato sottratto con violenza”.
Da ottobre 2022 a luglio 2023 l’Università di Macerata ha laureato 1.900 studenti, di cui oltre una cinquantina di provenienza internazionale, tra corsi triennali, magistrali e a ciclo unico. “Non smettete mai di studiare, non smettete di essere curiosi. Gli anni qui a Macerata vi hanno dato gli strumenti non solo per entrare nel mondo del lavoro ma per entrare, a pieno titolo, nel mondo come cittadini consapevoli, preparati, responsabili, pronti a fare la vostra parte”, ha proseguito McCourt ricordando come l’Italia produce un numero di laureati pro-capite molto basso, collocandosi al penultimo posto in Europa e costituendo un freno per la crescita della società. “Cesare Pavese scriveva che “l'unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante.” Ebbene, allora, cominciate, volate con le vostre ali. Per noi sarà bello da qui vedervi spiccare il volo”.
I Graduation day proseguono il venerdì con i laureati di scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo e di giurisprudenza e sabato con l’anniversario dei 25 e 50 anni dalla laurea.
Una serata di storia, ospiti, spettacolo e tanti ricordi. È l’appuntamento più atteso dagli ex studenti del liceo classico Filelfo di Tolentino, "i Filelfiani", per celebrare tutti insieme i 70 anni della loro scuola. Quella scuola che - ricordando i versi di Teognide - ha dato loro le ali. E se le ali li hanno fatti volare, inseguendo i loro sogni e raggiungendo i loro obiettivi, le radici che li legano al Filelfo sono rimaste così salde negli anni da rendere l'evento di sabato un momento a cui non si può mancare.
Doppio l'appuntamento del 2 dicembre per festeggiare la scuola. Nel pomeriggio, alle 17, al Politeama di Tolentino, è in programma un incontro (a ingresso libero e fino a esaurimento posti) dove momenti di spettacolo e proiezioni video si alterneranno agli interventi di chi ha fatto e vissuto la storia del liceo classico Filelfo. Tra questi, ci sarà il sociologo Alberto Pellegrino, ex studente del primo ciclo di studi del liceo, diplomato nel 1954.
Interverranno anche Anna Grillo Sileoni, ex dirigente scolastica e custode di gran parte della storia del Classico tolentinate; l’ex docente di storia e filosofia Enzo Calcaterra; Laura Mocchegiani, guida della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, e Alessandra Belloni, dirigente reggente dell'Ambito territoriale di Macerata.
Saranno presenti anche il sindaco Mauro Sclavi, il dirigente dell'IIS Filelfo Donato Romano, il presidente dell'Associazione Filelfiani Carlo Conti e il vice presidente Andrea Mosca. A condurre l'evento pomeridiano la docente e coordinatrice del Liceo Classico, Claudia Canestrini, e l'ex studente Carlo Cartuccia.
Dopo l’incontro dedicato al valore umano, storico, culturale e territoriale del classico Filelfo, aneddoti e ricordi continueranno a farsi spazio al ristorante Chiaroscuro di Belforte del Chienti dove si terrà, alle 20.30, una cena con i Filelfiani: ex docenti ed ex studenti che nel percorso di studi o in quello professionale portano un tassello della scuola di Tolentino, o addirittura da studenti sono poi diventati loro stessi insegnanti.
Un momento conviviale per il quale sono arrivate oltre 370 prenotazioni, anche dopo il termine stabilito. In tanti continuano a chiamare per chiedere di partecipare, consapevoli di quanto possa essere bello ritrovarsi con i compagni di scuola e gli insegnanti con cui hanno condiviso gli anni più belli.
Dalla collaborazione tra Università di Macerata e Liceo Classico Linguistico Giacomo Leopardi, nell’ambito di un progetto di educazione civica, nasce il convegno "Optime Iure. Educazione alla cittadinanza": una riflessione sulle modalità della comunicazione politica, ai fini di una lettura critica degli eventi storici e per la formazione di una memoria e di una coscienza storica necessarie per l'esercizio attivo della vita democratica.
Venerdì primo dicembre all’Auditorium Unimc si confronteranno sul tema Simona Antolini, docente di storia romana e epigrafia latina, Benedetta Barbisan, docente di diritto costituzionale comparato e il Garante regionale per i diritti della persona Giancarlo Giulianelli. A introdurre i lavori, i saluti del rettore John McCourt, della vicesindaco Francesca D’Alessandro e della dirigente Angela Fiorillo.
Da domani, giovedì 30 novembre, fino a sabato, 2 dicembre, l’Università di Macerata insieme all’Alam, l’associazione dei laureati dell’ateneo, celebra i suoi laureati, di ieri e di oggi. Dal 2020, la tradizionale Giornata del Laureato, ideata nel 2003 per riunire insieme generazioni diverse di dottori UniMc, si è estesa su più giorni per risarcire con una festa collettiva quanti avevano conseguito il titolo finale in lockdown. Sono nati così i Graduation Day che nei prossimi giorni porteranno a Macerata circa quattrocento laureati dell’anno accademico appena concluso insieme ai laureati del 1973 e del 1998.
Le cerimonie si terranno al cinema Italia: giovedì sarà la volta dei Dipartimenti di Studi Umanistici la mattina alle 12; di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali e di Economia e diritto alle 16; venerdì sarà la volta del Dipartimento di Scienze della Formazione, beni culturali e turismo alle 13 e di Giurisprudenza il pomeriggio alle 16.
Sabato 2 dicembre alle 10 si terrà, invece, la 19° edizione della “Giornata del Laureato”, evento nato per riunire insieme e far tornare nella loro università i laureati di 25 e 50 anni fa. Nell’occasione saranno conferiti i premi “Laureato dell’Anno”, “Oscar Olivelli”, istituito in memoria del giurista scomparso nel 2015, e Alumni.
Ecco i nomi dei vincitori di quest’anno. Il premio laureato dell’Anno andrà al garante regionale dei diritti alla persona Giancarlo Giulianelli. Il premio Oscar Olivelli a Stefania Cinzia Maroni, avvocato cassazionista, organizzatrice degli aperitivi culturali dello Sferisterio.
Ecco invece i premi Alumni: la scrittrice Roberta Ciampechini, dirigente del Liceo Scientifico Galilei di Macerata; la scrittrice Evita Greco, che nel 2016 ha ricevuto il premio Rapallo con “Il rumore delle cose che iniziano”; Harmany Itoua Elègan, responsabile area vendite per l’Africa alla Simonelli Group; Allegra Paci, già presidente per le Marche dell'Associazione nazionale Archivistica Italiana e general manager di Ebla, società cooperativa operante nel settore delle biblioteche, archivi, didattica e musei; Elisabetta Pieragostini, amministratrice dell’azienda Dami, premiata da GammaDonna fra le 50 imprenditrici italiane più innovative del 2023.
L’Auditorium dell’I.I.S. Da Vinci ha ospitato, ieri, l’incontro conclusivo di formazione sull’educazione e la sicurezza stradale, un’iniziativa organizzata dal Comune di Civitanova Marche (Assessorato ai Servizi Educativi e Formativi, nell’ambito del progetto “Civitanova città con l’Infanzia”), in collaborazione con la polizia stradale di Macerata, a coronamento della giornata del “Pullman Azzurro” della polizia di Stato, un’innovativa aula multimediale itinerante che ha fatto tappa in città lo scorso 13 ottobre.
Nel secondo appuntamento del progetto sono stati sviluppati approfondimenti sulle norme di comportamento sulla sicurezza stradale, anche tramite la proiezione di video improntati a diffondere una più radicata cultura della sicurezza stradale, un senso di responsabilità alla guida e un comportamento consapevole in strada.
All’incontro conclusivo di formazione hanno partecipato più di 200 studenti delle classi IV, che avevano preso parte alla visita del Pullman Azzurro. Per l’Amministrazione comunale era presente l’assessore ai Servizi educativi e formativi Barbara Capponi, insieme al comandante della polizia stradale di Macerata, Luigi Alberto Valentini, all’Ispettore Stefano Ronconi e al sostituto commissario Franco Carpineti.
"Ringrazio la polizia per la straordinaria collaborazione nel mettere in piedi questo percorso di prevenzione, partito con il pullman azzurro e terminato in una plenaria interattiva con video, dati e consigli ai ragazzi – ha detto l’assessore Capponi. È stato importante capire sia l'origine che l'esito di alcuni fenomeni sulla strada, e vedere con i propri occhi quanto alcune leggerezze possano costare care. L'invito ai ragazzi è, anche con queste informazioni, di tenere alta l'attenzione sempre, per tutelare la loro vita e quella di coloro che hanno accanto, facendosi anche moltiplicatori delle buone prassi che sono state donate".
La lezione si è conclusa con numerosi interventi degli studenti. che hanno rivolto domande di chiarimento sul tema ai referenti del progetto e al personale docente.
Continuano gli appuntamenti del corso di formazione sulla leadership democratica, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata in collaborazione con la Scuola Superiore Leopardi dell’ateneo e con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata.
Il prossimo incontrò si svolgerà venerdì 1 dicembre alle ore 18, nell’Aula Magna della sede universitaria di via Garibaldi 20. Questo incontro sarà dedicato al tema della leadership nell’azione collettiva per la tutela dei diritti umani da parte di movimenti sociali e associazioni della società civile.
La prima relazione sarà affidata a Yvan Sagnet: nato in Camerun e formatosi come ingegnere, Sagnet è stato un autorevole leader sindacale nella lotta contro il caporalato. Autori di numerosi libri, è stato nominato Cavaliere della Repubblica dal Presidente Mattarella. Per continuare nella lotta per i diritti umani e contro il caporalato ha fondato l’associazione internazionale “NoCap”.
Dopo di lui prenderà la parola l’avvocato Alessandra Ballerini, del Foro di Genova. Legale, tra gli altri, della famiglia di Giulio Regeni, Alessandra Ballerini lavora da sempre nei processi per stupro, in difesa dei diritti delle donne, delle persone migranti e dei lavoratori. La partecipazione a questi incontri è libera e tutte le persone interessate sono invitate a intervenire.
"Ai piedi dell’Arte", martedì 28 novembre dalle ore 16:00 presso l'Aula 2 del Dipartimento di Giurisprudenza, Piaggia dell’Università, 2. Prende il via il ciclo di incontri volti ad analizzare le dinamiche aziendali sul territorio marchigiano con un focus sul settore calzaturiero, per un rilancio delle competenze e dell'eccellenza Made in Italy.
"Ai Piedi dell'arte" è il titolo del seminario coordinato da Giuseppe Rivetti, docente di diritto tributario dell'università di Macerata e presidente del corso di laurea che dialogherà con l’imprenditore e presidente dell’azienda Romit Enrico Ciccola e con Sara D'Angelo, dottoressa di ricerca in Human Sciences.
Un incontro finalizzato a dare rilievo e consistenza alla figura dell'artigiano come autore di bellezza che grazie alla sapienza delle mani e delle sue competenze caratterizza la nostra produzione di qualità. Si partirà da un'analisi antropologica legata al mondo della scarpa e del suo significato simbolico e iconico e di come la nostra cultura sia intrisa di significati che vedono questo oggetto legato a un percorso di crescita e di cambiamento.
La produzione calzaturiera artigianale rappresenta un’eccellenza ed è indubbiamente al centro del mercato del lusso e del fashion. Per l'occasione si andranno ad evidenziare le caratteristiche che permettono a un oggetto di trasformarsi in un prodotto artistico, quali siano le prassi del processo creativo, quali le difficoltà e quanto l’arte sia ancora la prima ispiratrice del mondo del lusso. Uno scambio multidisciplinare sul lavoro ma anche sulla creatività e sull’arte che vanno preservate, tramandate alle nuove generazioni ed integrate con i nuovi sistemi produttivi.
Prosegue il ciclo dei Colloqui eum, organizzati dalla casa editrice dell'università di Macerata insieme alla Scuola di Studi Superiori "Giacomo Leopardi" e alla Scuola di Dottorato, con l'incontro "Preoccupati per l'Umano".
Simona Antolini, Presidente delle eum, dialogherà con Marcello La Matina, docente di Filosofia e teoria dei linguaggi, Adrián N. Bravi, bibliotecario e scrittore, e Lucia Copparoni, allieva della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi”, martedì 28 novembre alle 17:30 nella Sala Sbriccoli del Casb (Piazza Oberdan, 4 – Macerata).
Saranno presentati, inoltre, i volumi "Lo specchio untore. Riflessi di umanismi possibili," a cura del prof. La Matina con Andrea Ponso, e il libro di racconti di Adrián Bravi "Variazioni straniere". Gli umanismi, vecchi e nuovi, tendono a cristallizzare le questioni. Prospettano modelli e, in nome di ideali ritenuti immutabili, autorizzano processi selettivi e costrittivi che a volte mortificano le diversità o spengono la complessità nel crogiuolo di una formula.
Il fine consolatorio prevale sull'intento conoscitivo e la riflessività dello specchio offusca la trasparenza della finestra. Agli umanismi che si propalano come unzioni mortifere non si può contrapporre un modello – che sarebbe anch’esso espressione di un suprematismo della ragione. I testi raccolti nel volume "Lo specchio untore. Riflessi di umanismi possibili" offrono spunti tutti legati al tema della specularità, dell’immagine riflessa, della conoscenza di sé attraverso l’esperienza dell’altro (dell’Altro).
I punti di vista dei singoli autori sono qui solo aggettati, senza la pretesa di costituire, nell'insieme, un manifesto o una teoria dell’umanismo futuro. E però rappresentano la traccia, e il bordo, di un pensiero che al lettore apparirà corale, polifonico malgré soi, poi che attraversando in modi diversi le loro scritture, vi deposita una identica inquietudine circa l’umano.
"Variazioni straniere" di Adrián N. Bravi è una raccolta di nove racconti, scritti in anni diversi, sul ruolo dei migranti nella nostra società. I protagonisti sono coloro che si perdono nella notte, esiliati, espatriati, ospiti e ospitanti, uomini e donne relegati ai margini, senza approdo, oppure gente per la quale approdare diventa un’ulteriore sofferenza, perché hanno perduto la patria senza acquistarne un’altra.
Un albino che all’interno del suo villaggio si trasforma in un forestiero, un anziano che dopo essere stato ucciso dalla propria moglie racconta la storia della sua badante ucraina, gli immigrati arruolati per la costruzione di un muro che impedirà l’ingresso degli stranieri dell’est, un paraguaiano impossibilitato a ballare il tango o un’anziana indiana che decide di andare a morire nella propria terra sono alcune delle figure che tessono queste trame di storie variegate. Con la sua prosa trasparente e ironica, Adrián N. Bravi mette in luce uno dei temi più spinosi dei nostri tempi trasformandolo in un’avventura surreale.
Venerdì prossimo (1 dicembre) torna “La notte dei Divini”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune e alla sua seconda edizione, rappresenta un’esperienza unica e stimolante che unisce cultura, orientamento e divertimento. A promuoverla docenti e studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale settempedano.
Esperti del settore parleranno del ruolo significativo delle donne nell’ambito scientifico, coinvolgeranno gli studenti, attraverso il gioco, alla scoperta dell’offerta formativa del “Divini”, stimolando una riflessione attiva sulla scelta della scuola superiore. Il tutto allietato dalla musica delle ragazze, dei ragazzi e dei prof.
Questo il programma dell’evento, cui collabora anche l’Università degli studi di Camerino, che si aprirà alle ore 18,30 per chiudersi alle 22,30. Alle ore 18,30 tavola rotonda dal titolo: “La scienza è donna. Donne, scienza e creatività”. Dopo il saluto del dirigente scolastico, professor Sandro Luciani, e delle autorità cittadine Barbara Re, docente di Unicam, parlerà di: “Informatica: ispirazioni e aspirazioni al femminile”.
A seguire Eleonora Santecchia di Univpm presenterà il proprio intervento su: “Ingegneria meccanica e creatività”. Jurek Mosiewicz tratterà invece del “Ricordo di Agar Sorbatti, la prima ingegnere donna delle Marche” mentre Federica Faedi dell’University of Leicester discuterà de “La bellezza della scienza non ha genere”. Le conclusioni saranno affidate a Egizia Marzocco, responsabile dell’area Comunicazione dell’Ateneo camerte.
Alle ore 20 pausa poi la Notte del Divini riprenderà alle 20,30 con il “Divini game”. In chiusura, dalle ore 21,45, momenti musicali a cura dei docenti e degli studenti.. Sarà possibile partecipare anche via social o ai contest usando l’hashtag #nottedeldivini23
Nei giorni scorsi il rettore John McCourt ha partecipato, in rappresentanza dell’Università di Macerata, al 16° congresso della International Association of Universities tenutasi in Qatar all’Università di Doha, unico rettore di un ateneo italiano fra i 300 rappresentanti da tutto il mondo.
“L’evento di Doha – commenta - è stato l’occasione di uno scambio molto proficuo fra università di tantissimi paesi diversi. Il sistema universitario cambia di continuo e il dialogo fra diverse realtà e diversi punti di vista è necessario e arricchente. Da più parti è emersa la necessità di valorizzare in modo più consistente gli studi umanistici e le scienze sociali. Ho avuto molti incontri bilaterali, che sono serviti a far conoscere l’Università di Macerata in paesi come il Canada, la Turchia, il Sud Africa, la Nigeria, gli Stati Uniti. Ho rilevato una forte attenzione sulla necessità di promuovere forme di apprendimento interculturale e interdisciplinare”.
“C’è anche grande consapevolezza della necessità che le università non siano solo luoghi di eccellenza nei campi della ricerca e della didattica, ma che debbano avere anche un forte impatto propositivo all’interno della comunità e del contesto di riferimento. L’impegno degli atenei nel costruire conoscenze per i propri territori ma anche fra i popoli, nell’essere 'local' e 'global' contemporaneamente, è più importante che mai. Lo sforzo deve essere teso a creare cittadini globali, consapevoli e responsabili, in grado di affrontare le sfide della contemporaneità. I problemi della sostenibilità ambientale e delle migrazioni, dei troppi conflitti in atto, delle potenzialità e dei rischi dell'intelligenza artificiale sono stati tutti all'ordine del giorno. Trovarsi di persona fra colleghi da diversi mondi è stata un’esperienza stimolante, che porterà dei collegamenti a beneficio della nostra comunità nei prossimi mesi e anni”.
L'International Association of Universities è un'organizzazione che comprende oltre 600 istituti e organizzazioni di istruzione superiore in oltre 130 paesi. L’associazione è partner ufficiale dell'Unesco
L'Istituto Alberghiero di Cingoli ha partecipato mercoledì 22 novembre all'inaugurazione del Polo per l’Infanzia ZeroSei, il primo dei due lotti del progetto "ABF Hub Educativo 0-11" di Sforzacosta. Questo ambizioso progetto è stato ideato e promosso dalla Andrea Bocelli Foundation in collaborazione con il Comune di Macerata, con l'obiettivo di fornire un ambiente educativo di eccellenza per i bambini della zona.
Gli studenti del Varnelli di Cingoli hanno svolto un ruolo fondamentale in questa prestigiosa occasione. Le classi di Sala, Cucina e Pasticceria (3BC, 4AS, 4AP) hanno collaborato con dedizione e maestria per allestire un buffet lunch che ha deliziato i presenti con i profumi autentici e i sapori tipici del nostro territorio. Il buffet, curato nei minimi dettagli dagli studenti sotto la guida attenta dei loro insegnanti, ha evidenziato l'eccellenza della formazione offerta dalla Scuola Alberghiera di Cingoli.
La Scuola Alberghiera di Cingoli desidera esprimere la sua gratitudine alla Andrea Bocelli Foundation per aver rinnovato la fiducia nell'istituto e, soprattutto, nei nostri studenti. La collaborazione in questo importante evento testimonia l’impegno dell’Istituto nel formare giovani talenti non solo nell'ambito culinario ma anche nel promuovere valori di dedizione, passione e responsabilità sociale: è un orgoglio poter essere parte di iniziative significative come il Polo per l’Infanzia ZeroSei e contribuire positivamente alla crescita culturale ed educativa del territorio.
Lunedì 27 novembre, alle ore 16:30 inizia il ciclo di incontri culturali, "Ambiente, cittadinanza, identità" per la prima volta aperti al pubblico organizzato dall’Istituto "G. Garibaldi" di Macerata.
L’appuntamento approfondisce la figura dell’insigne giurista Piero Calamandrei in relazione al legame tra ambiente e cittadinanza. Focus del dibattito, con interventi della dirigente scolastica Maria Antonella Angerilli, di Silvia Calamandrei e dei professori Luigi Lacchè e Monica Stronati dell’Università di Macerata, è il “diario verde” scritto dall’avvocato fiorentino: Inventario della casa di campagna.
Redatto tra l’agosto 1939 e l’estate 1941, nel pieno della tragedia della guerra mondiale, l’Inventario è il tentativo di Calamandrei di recuperare un tempo diverso, il tempo della gioventù e della speranza, dominato da figure familiari e luoghi cari (Montauto, Montepulciano), tra micologia e mitologia intima.
L’iniziativa "Ambiente, cittadinanza, identità" si svolge nella Biblioteca scolastica e vanta numerosi patrocini: Università di Macerata, Comitato 3 Ottobre, Macerata Racconta, Università della Terza Età di Macerata, Associazione Culturale “Le Casette”, FAI di Macerata. La partecipazione è libera, info su https://www.iisgaribaldimacerata.edu.it.