È stato approvato il progetto esecutivo per la realizzazione della nuova scuola innovativa in contrada Lornano, che ospiterà gli studenti dell’Istituto per geometri “Bramante” e dell’Istituto professionale “Pannaggi”.
Il presidente Sandro Parcaroli, infatti, ha firmato il decreto per il via libera al progetto esecutivo, redatto interamente dall’ufficio tecnico della Provincia, che prevede un complesso innovativo dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica, della sicurezza strutturale e antisismica, che verrà realizzato a Macerata accanto all’istituto agrario “Garibaldi” e potrà ospitare fino a 500 studenti, offrendo 20 aule, otto laboratori, una biblioteca, una palestra e un auditorium con 200 posti.
“L’aumento dei prezzi e l’aggiornamento dei prezziari regionali ha comportato un ingente incremento dei costi, dai 12 milioni previsti inizialmente, ai 19 attuali – spiega il presidente Parcaroli -, ma il progetto è molto importante per un territorio come il nostro a forte vocazione professionale. Questo progetto permetterà di realizzare un vero e proprio campus dove verranno trasferiti l’Itg Bramante e il Pannaggi e si andrà a integrare con il vicino Istituto agrario”.
Tutto è stato ora inviato all’Inail che dovrà provvedere sia alla valutazione tecnico-economica del progetto, sia al relativo finanziamento e dovrà occuparsi anche della gara d’appalto e dell’esecuzione dei lavori (come previsto dal bando “Scuole innovative” del Ministero)
L’edificio scolastico si sviluppa su un’area di oltre 4.300 mq, ed è realizzato con una struttura antisismica mista, in acciaio e legno. La scuola si compone di due corpi, ciascuno su due piani: il corpo A ospiterà i laboratori e l’atrio al piano terra, mentre le aule saranno al primo piano; il corpo B ospiterà la palestra, l’auditorium e la biblioteca al piano terra e le aule al primo piano. Rispetto alla progettazione definitiva, che era stata redatta dallo studio di architettura Homu, quella esecutiva si è concentrata maggiormente sulla possibilità di ottimizzare gli spazi interni e le pareti vetrate, sull’integrazione con il paesaggio, sulla facilitazione negli accessi e sugli aspetti di prevenzioni degli incendi.
“Seguendo le ‘Nuove linee guida per l’edilizia scolastica’ pubblicate dal Miur nel 2013 sugli spazi educativi – aggiunge la Consigliera delegata all’Edilizia scolastica, Laura Sestili -, il progetto sviluppa varie tipologie di spazi legati alla didattica immaginando l’edificio scolastico come un paesaggio stimolante che lo studente esplora e di cui si appropria, sviluppando la propria autonomia e curiosità. Tutti gli ambienti, formali e informali, sono pensati per favorire il coinvolgimento attivo degli alunni e i legami cooperativi, lasciando alla libertà e alla creatività dell’individuo la decisione di come appropriarsi degli spazi”.
Quattro milioni di euro per garantire l’accesso ai servizi educativi 0-6 e sostenere le donne e le famiglie nella gestione delle spese e dei tempi della vita quotidiana.
La giunta ha approvato oggi la revisione contenente il documento attuativo del Programma Regionale (PR) – Fondo Sociale Europeo plus (FSE+) 2021/2027 che si propone una modifica della scheda intervento OS 4.c “Voucher di cura”.
“Si tratta di un provvedimento importante a cui tengo molto – spiega il presidente Francesco Acquaroli –. Con questa delibera abbiamo potenziato il contributo regionale sugli asili nido, destinando 4 milioni di euro per favorire l’accesso dei bimbi ai servizi educativi 0-6. Nello specifico per prolungare l’orario pomeridiano dei servizi e della scuola dell’infanzia e per sostenere le donne e le famiglie nella conciliazione dei tempi vita-lavoro, con l’erogazione di voucher come contributo per le rette di frequenza. Un provvedimento a cui tengo particolarmente e che sarà operativo non appena espletate le procedure necessarie”.
“La misura – prosegue l’assessore all’Istruzione Chiara Biondi – si rivolge alle donne occupate o disoccupate a seguito di una maternità, più in generale l’obiettivo è tendere una mano alle famiglie nella gestione delle spese e dei tempi di vita quotidiana, sia appunto con l’erogazione di voucher che con l’ampliamento dell’orario degli asili nido”.
In particolare la nuova scheda, sulla quale vengono allocati i 4 milioni di euro, stabilisce il finanziamento di linee di intervento finalizzate: all’erogazione di voucher per la frequenza di servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia pubblica o privata accreditata e/o autorizzata in favore di famiglie in condizioni di disagio; all’erogazione di voucher per la frequenza di servizi per l’infanzia pubblici e privati accreditati e/o autorizzati; al finanziamento del prolungamento dell’orario pomeridiano dei servizi e della scuola dell’infanzia.
Il provvedimento rientra nel Programma regionale FSE+ 2021-27 della Regione Marche che declina una strategia di intervento in materia di istruzione e formazione professionale, politiche attive del lavoro e inclusione sociale da attuare entro il 31 dicembre 2029.
Alessia Ciriaco della 5D dell’ITE “Gentili” di Macerata ha ricevuto il premio “Pagella d’Oro” della Carifermo al Teatro dell’Aquila di Fermo; l’evento, giunto alla sua 61esima edizione, ha avuto come ospite il presidente dell’ISTAT Francesco Maria Chelli che ha pronunciato un profondo discorso sulle prospettive che il futuro può riservare ai giovani; Il riconoscimento è riservato agli studenti segnalati come migliori da tutte le Scuole secondarie di primo e secondo Grado con sede nei comuni delle province di Fermo, Ascoli Piceno, Macerata, Ancona e Teramo.
I premiati, insieme al diploma di Benemerenza, hanno ricevuto una somma in denaro messa a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.
Alessia Ciriaco ha dichiarato che “non esiste nessun segreto dietro questo successo, solo duro lavoro e tanta costanza; è molto consapevole e soddisfatta del percorso che sta per concludere, percorso segnato da delle significative e profonde esperienze coi compagni di scuola e coi docenti”. Riguardo il proprio futuro Alessia si è detta” ancora indecisa ma consapevole del fatto che la preparazione maturata all’ITE “Gentili” le permetterà di affrontare sia gli studi universitari che il mondo del lavoro”.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari non ha nascosto la propria emozione nei confronti di Alessia che “rappresenta tanti giovani che con forza affrontano ogni giorno il fondamentale cammino della formazione per il futuro”.
Moda Metrics, spin-off del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Macerata, segna il suo ingresso nell’industria della moda con un approccio innovativo che fonde creatività, tecnologia e intelligenza artificiale. Nata grazie alla vincita del premio E-Capital 2022 da parte di alcuni dei suoi soci, si basa sull'innovativa piattaforma B-people che valorizza informazioni chiave per l'industria della moda, rivolgendosi sia ai clienti finali sia alle aziende del settore.
"È una grande soddisfazione per il nostro Ateneo vedere studi e ricerche concretizzarsi in modelli di business innovativi che valorizzano la visione e le idee di giovani preparati e intraprendenti - commenta il rettore John Mc Court -. Questo risultato, insieme all’altro recente spin off, sempre sull’intelligenza artificiale, testimonia il dinamismo di UniMc nel guardare al territorio in un’ottica globale, contaminando tra loro diverse discipline e professionalità”.
La collaborazione con l'Università di Macerata rappresenta un ponte tra il progresso tecnologico e le tradizioni distintive del territorio, esplorando nuove frontiere in uno dei principali settori del made in Italy.“La Spin off – sottolinea la presidente Francesca Spigarelli - è nata da una innovazione premiata dal nostro territorio e frutto del lavoro e dell’intuizione di giovani talenti. In Ateneo l’abbiamo sviluppata, definendo il corretto modello di business e aprendo le traiettorie di crescita in ottica globale, guardando anche alle relazioni con il mercato asiatico. E’ un privilegio far parte di un gruppo di giovani motivati e desiderosi di valorizzare la propria ricerca e creatività, integrando scienze umane e sociali, con lo sviluppo digitale”.
L'obiettivo principale dello spin-off è rendere il servizio di analisi armocromatica più accessibile, fondendo la consulenza d’immagine con l'acquisto di abbigliamento online, partendo da una app. Attraverso l'analisi delle caratteristiche fisiche degli utenti e algoritmi di intelligenza artificiale, l'app rilascia consigli personalizzati per scegliere outfit, capi d'abbigliamento e make-up. Servizi aggiuntivi saranno il guardaroba digitale e il Fashion Tips, che permette agli utenti di ricevere consigli da consulenti d’immagine esterni. La collaborazione con i brand della moda consentirà di personalizzare suggerimenti per gli acquisti.
Ulteriore obiettivo è adattare il servizio a diversi contesti culturali e linguistici, con un focus particolare sul mercato asiatico e cinese, così da supportare strategie di ingresso e posizionamento solide, basate su decisioni informate, aumentando le probabilità di successo in questi contesti. Sensibile ai temi di genere, diversità e multiculturalità, Moda Metrics crea servizi nuovi nel mondo del fashion, con un particolare focus sulla valorizzazione dell’individuo e sull'adozione di pratiche sostenibili. Sono soci della start up: Lorenzo Compagnucci, ricercatore di economia applicata, Paolo Sernani, di ingegneria informatica, Giorgia Vulpiani di diritto privato, Marina Paolanti, di ingegneria, Sixuan Liu, dottoranda in diritto e innovazione, Francesca Spigarelli, professoressa di economia applicata, oltre che Francesco Alborino, tra i fondatori di Aidapt, e Michele Wajchenberg, esperto di comunicazione.
Si è tenuta, nel pomeriggio di ieri in Ateneo, la cerimonia di consegna della prima borsa di ricerca in memoria di Clementina ed Ernesto Berdini ed erogata dall’Università di Camerino grazie alla donazione effettuata dalla famiglia Berdini.
L’iniziativa è nata dalla volontà della dottoressa Maria Clementina Colangelo Berdini, farmacista e laureata Unicam, che, in memoria della figlia Clementina prematuramente scomparsa nel 2021 ed anche lei laureata Unicam, e del marito Ernesto Berdini, ha voluto effettuare una donazione all’Ateneo camerte per un importo di 10.000 euro l’anno per dieci anni, da destinare all’erogazione di borse di studio annuali per attività di ricerca destinate a laureati e laureate dei corsi di laurea magistrale in Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, per attività finalizzate a proseguire o perfezionare la ricerca oggetto della tesi di laurea su temi relativi a piante medicinali, nutrizione oncologica e tematiche afferenti a queste discipline.
La prima borsa di studio è stata assegnata alla dottoressa Arianna Caprodossi, per la sua tesi di laurea sul tema “Analisi fitochimica delle diverse popolazioni di Sommacco (Rhus coriaria L.) della Sicilia.
La borsa di studio è stata assegnata dalla commissione composta dal rettore Graziano Leoni, dal direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute Gianni Sagratini e dai docenti della Scuola Rosaria Volpini e Filippo Maggi e dall’avvocato Angelo Salvatore Piscopiello in rappresentanza della famiglia Berdini, tutti presenti alla cerimonia di consegna.
"La Provincia ha sempre lavorato in silenzio per dare agli studenti di Recanati la migliore soluzione possibile, senza spreco di soldi pubblici". Il presidente provinciale Sandro Parcaroli e la consigliera delegata all'edilizia scolastica Laura Sestili intervengono per spiegare alcuni spostamenti che interesseranno le scuole superiori recanatesi dal prossimo anno.
"Come avevamo già detto più volte nelle scorse settimane, da gennaio le cinque classi del liceo 'Leopardi', trasferite temporaneamente per carenza di spazi da Palazzo Venieri alla scuola media 'Patrizi', saranno sistemate al vicino Iis 'Bonifazi'. La Provincia ha incontrato le dirigenti scolastiche dei due istituti e concordato lo spostamento, dopo un sopralluogo effettuato a novembre a cui hanno partecipato anche il sindaco Antonio Bravi e i tecnici comunali. Le cinque classi rimarranno al 'Bonifazi' fino al termine del corrente anno scolastico".
Da luglio 2024, invece, nell’immobile dell'ex Monastero dovranno partire gli interventi di miglioramento sismico e si valuterà con la ditta aggiudicataria dei lavori, il cui nominativo non si avrà prima di aprile, la possibilità di una cantierizzazione per blocchi.
"Per il prossimo anno scolastico 2024-2025, quindi, l'Iis 'Bonifazi' sarà trasferito nell’immobile in via Rodolfo Buschi, zona industriale Squartabue, dove il Comune di Recanati aveva già effettuato, nel 2020, dei lavori di adeguamento funzionale ad uso scolastico ai fini della prevenzione incendi - continuano Parcaroli e Sestili -. La superficie complessiva (oltre 1.600 mq) è in grado di ospitare tutto l'Iis Bonifazi e la sua palestra ma, seppur capiente, non le cinque classi del liceo che, tra l'altro, rimarrebbero troppo lontane dalla sede principale del centro. Per quest’ultime, quindi, si è preferito la soluzione dell'ex Monastero".
Il presidente e la consigliera spiegano anche perché è stato scartato l’immobile, visionato in un primo momento, dell'ex Agenzia delle Entrate. "Gli spazi non sarebbero sufficienti né per accogliere le classi del liceo, né eventualmente tutto il Bonifazi - spiegano gli amministratori -, senza considerare che la Provincia avrebbe dovuto pagare un affitto di oltre 120mila euro l’anno, fondi di cui l’Ente non dispone. La soluzione di Squartabue, invece, risulta essere idonea e immediatamente disponibile. La scelta di assumere la locazione per l'istituto 'Bonifazi', anziché per parte del liceo Leopardi, inoltre, troverebbe copertura per l’affitto nei finanziamenti stanziati dall’Ufficio Ricostruzione per il miglioramento sismico del fabbricato ex Monastero che, nel bilancio provinciale, provinciale, risultano già previsti".
Tempo di bilanci e sguardo al prossimo futuro all’Università di Macerata. Ieri, in occasione dello scambio di auguri con la comunità universitaria e cittadina, il rettore John Mc Court ha tracciato le traiettorie di sviluppo dell’Ateneo. “Abbiamo lavorato tanto, in un’ottica di condivisione e collaborazione, per tracciare la road map che ci guiderà nei prossimi anni”.
Per la prima volta dagli anni della pandemia, l’Ateneo registra un incremento incoraggiante nel numero di matricole, attualmente del 7%. “Dobbiamo far capire alle famiglie che una Università di dimensioni contenute assicura maggiore attenzione agli studenti e, allo stesso tempo, dobbiamo fermare l’esodo dei giovani fuori dalla regione Marche, dove fanno fatica a trovare un lavoro all’altezza della loro preparazione”.
In questo senso, Unimc è impegnata in molteplici progetti, da un social hub per dare evidenza alle attività di terza missione a un bando di prossima pubblicazione per incoraggiare l’imprenditorialità. Approvate due nuove spin off, “Gaia”, che ha l’obiettivo di fornire assistenza e supporto nello sviluppo di prodotti e di servizi basati su sistemi di intelligenza artificiale, e “Moda Metrics”, che utilizza tecnologie innovative per fornire servizi digitali alle aziende del settore moda, nonché il primo brevetto, il software “Disclosure applicabile in ambito forense. Aumentate anche le convenzioni e le attività svolte per conto terzi.
Accolta con soddisfazione la notizia del finanziamento da 14 milioni di euro per trasformare in uno studentato l’ex convento Corpus Domini, o delle “Monachette”, in via Armaroli. Ma suscita grande preoccupazione l’annuncio che la Giunta regionale taglierà 4 milioni di euro al budget dell’Erdis, l’Ente regionale per il diritto allo studio. “L’auspicio è che non si verifichi un conseguente taglio ai servizi”, rimarca il rettore Mc Court.
Per quanto riguarda la ricerca, il rettore ha ricordato il numero elevato di progetti di interesse nazionale, Prin, vinti da docenti e ricercatori Unimc: sono nove quelli che vedono l’Ateneo come coordinatore principale e altri 25 quelli che lo coinvolgono in collaborazioni con prestigiose realtà accademiche. “Ma dobbiamo puntare sui bandi Europei per il futuro che vedrà, temo, meno risorse nazionali a disposizione della ricerca”. In questo senso, è di grande importanza l’ingresso dell’Università di Macerata, unica tra gli atenei marchigiani, in un’Alleanza con altre sette università europee, per un finanziamento complessivo di quasi 13 milioni di euro tra tutti i partecipanti, poco meno di 1,3 milioni di euro per Macerata. Inoltre, saranno avviati percorsi formativi interni nell’ambito della progettazione europea.
Sul fronte del welfare, da segnalare la riqualificazione di spazi e biblioteche per gli studenti con la conclusione dei lavori alla Loggia del Grano e all’ex seminario in piazza Strambi, l’avvio dei lavori per i nuovi impianti sportivi a Santa Croce, la prossima firma, prevista a febbraio, per l’acquisto dell’ex sede della Banca di Italia. È stato approvato il primo Bilancio di genere e, dopo anni di blocco, sono state riattivate le progressioni verticali interne per il personale tecnico e amministrativo.
Nella giornata di ieri il rettore ha salutato con un brindisi le autorità civili e militari. Sono intervenuti l’assessore comunale ai rapporti con l’Università Katiuscia Cassetta, il viceprefetto vicario Emanuele D’Amico, il vicario del questore Rocco Carrozzo insieme alla dirigente della Digos Maria Nicoletta Pascucci, il presidente del Tribunale Paolo Vadalà, i comandanti provinciali dei carabinieri Nicola Candido e della guardia di finanza Ferdinando Falco, il comandante dei vigili del fuoco Mauro Caprarelli, il vicecomandante della polizia municipale Fabrizio Calamita. Incontro pomeridiano anche con i dirigenti scolastici o loro rappresentanti: Roberta Ciampechini per il Liceo scientifico Galilei, Angela Fiorillo per il Liceo Classico Linguistico, Roberto Gentili per l’Itis Divini di San Severino e Donato Romano per l’Istituto Filelfo di Tolentino.
Il professor Massimo Sargolini, direttore della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” dell’Università di Camerino, è stato tra i relatori del convegno “Ricostruire e riparare adattando ai cambiamenti climatici”, che si è tenuto nei giorni scorsi nel Padiglione Italia del COP 28 di Dubai, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Il modello di ricostruzione dei territori dell’Appennino centrale colpiti dalla sequenza sismica avvenuta nel 2016 tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria è stato riconosciuto come una best practice che risponde alla sfida dello sviluppo sostenibile: per questo la Struttura Commissariale Sisma 2016 guidata ora dal Sen.
Guido Castelli ha organizzato l’incontro al quale ha preso parte anche il professor Sargolini nella sua veste di esperto della Struttura stessa. Era presente all’incontro anche il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.
Nel corso del suo intervento, il professor Sargolini ha sottolineato come “si stiano vivendo profonde trasformazioni ecologiche, sociali ed economiche che hanno stimolato lo sviluppo di nuove visioni strategiche, volte alla transizione verso la sostenibilità. I cambiamenti climatici sono non solo lo scenario ma anche gli attori di queste trasformazioni: sono fenomeni ciclici che non possiamo fermare, ma di cui possiamo ridurre la rapidità agendo su alcuni specifici fattori della trasformazione territoriale”.
“L’area del cratere sismico del Centro Italia – ha proseguito il professor Sargolini – dove la ricostruzione post sisma 2009 e 2016 rimette in gioco gli assetti organizzativi delle città e dei territori, è divenuto un caso studio per molte di queste ricerche. Nell’Appennino centrale si sta sviluppando dunque un grande laboratorio sperimentale, da replicare, con gli opportuni adattamenti, in altre situazioni in ambito nazionale ed europeo”.
L'ex Monastero Corpus Domini di Macerata sarà acquistato e ristrutturato per diventare uno studentato universitario. È quanto stabilisce l'ordinanza speciale in deroga approvata oggi in cabina di coordinamento sisma, presieduta dal commissario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli. L'investimento programmato è di 14 milioni di euro e a gestire l'intervento sarà l'ente regionale diritto allo studio (Erdis).
L’edificio del XVII secolo è uno dei simboli della città, si trova nel centro storico di Macerata e ha subito nel corso dei secoli diverse trasformazioni. I danni subiti dalla struttura a causa del sisma 2016 hanno reso necessari interventi approfonditi. Si procederà, dunque, con un restauro conservativo mirato, che non solo ne preserverà il valore storico e architettonico dell'ex monastero, ma lo renderà anche sicuro e funzionale rispetto agli standard moderni, migliorandone la resistenza sismica e l'efficienza energetica.
L'ordinanza, inoltre, consente di semplificare le procedure, accelerando così i tempi di approvazione e realizzazione del progetto. Attraverso la Conferenza dei servizi speciale e procedure amministrative accelerate, il progetto avanzerà con tempistiche più rapide rispetto a quelle che normalmente caratterizzano i grandi interventi.
Per quanto riguarda il finanziamento, l'investimento di 14 milioni di euro è sostenuto dalla somma di fondi provenienti dal Ministero dell’Università e della Ricerca (8,3 milioni di euro), dalla Struttura Commissario Sisma 2016 (3,9 milioni) e dall'Erdis (1,8 milioni).
La restituzione alla città dell’ex Monastero rappresenta una risposta concreta alla necessità di ulteriori alloggi per studenti universitari. Con 91 posti letto, suddivisi in 27 camere doppie e 37 singole, l'ex monastero si trasformerà in una residenza studentesca moderna e accogliente. Oltre agli spazi abitativi, il progetto prevede aree dedicate allo studio e al tempo libero, tra cui una biblioteca, una sala studio, una sala polifunzionale situata nella ex chiesa, spazi per la preparazione e consumazione dei pasti, depositi, lavanderia, archivio e un magazzino.
Vivacità intellettuale, fine sensibilità estetica, grande talento nelle arti (dal flauto traverso al disegno), passione per lo sport in generale e l’equitazione in particolare, bernoccolo per l'e-Learning, curiosità, tenacia, umiltà, organizzazione ferrea e spiccata generosità nello spendersi per gli altri. Questo il perimetro umano della migliore alunna del Convitto Nazionale "Giacomo Leopardi" nell'anno scolastico 2022/2023, Giada Quagliani, premiata con la prestigiosa Pagella d’oro, alla sua 61ma edizione, nel sontuoso frame del Teatro dell’Aquila di Fermo lo scorso 16 dicembre.
"Vorrei ringraziare in questo momento tutti i miei insegnanti: ho avuto la fortuna di incontrare docenti che hanno saputo far crescere le mie passioni e l’amore per lo studio". Tra gli oltre cento ragazzi e ragazze segnalati per il proprio valore dalle scuole secondarie di I e II grado di Macerata, Fermo, Ascoli, Ancona e Teramo, Giada Quagliani porta con sé la stima, senza eccezioni, di tutto il personale della scuola che ha avuto il pregio e la possibilità di conoscerla e vederla in azione, dal dirigente scolastico Roberta Ciampechini alla coordinatrice di classe Maria Chiara Paparelli, dall’educatrice Emanuela Storani, all’insegnante di flauto traverso Marta Montanari, dai docenti tutti ai collaboratori scolastici.
Il diploma di merito e il premio in denaro che vi si accompagna rappresentano non solo, com’è naturale, un trampolino di lancio per un futuro di successi, ma anche, in senso individuale e collettivo, il segno di un raccolto ben seminato nel passato, il simbolo e la soddisfazione di una formazione completa raggiunta al Convitto Nazionale "Giacomo Leopardi" che, nel panorama scolastico maceratese e marchigiano, si distingue proprio per l’interazione di molteplici linguaggi e la possibilità per i suoi studenti di sperimentare sé stessi nel confronto con gli altri, in una comunità educante che valorizza l’unicità di ogni discente.
Giada in tal senso ha vissuto a pieno, da semiconvittrice, tutte le risorse del Convitto Nazionale e in questa scuola ha saputo mettere in luce i suoi talenti, ottenendo risultati eccellenti in ogni disciplina e spendendosi in tutti i progetti: dall’Orchestra d’Istituto, in cui si è distinta per la sua abilità, all’Hackaton civico regionale “Students for sustainability", che ha potuto sperimentare insieme ai migliori studenti di classe terza; dalla vittoria con la sua classe del primo premio “Massimo De Nardo” a Macerata Racconta Giovani edizione 2021/2022 e del primo premio al contest “L’Europa per me” ed. 2022/23 fino all’affermazione nella Sfida “Campioni Digitali” del Progetto Red e ai tanti altri concorsi nazionali cui ha dato negli anni il suo prezioso contributo.
Dal Tour de France culturel organizzato dalla scuola al raggiungimento con buonissimi risultati delle certificazioni Pet, passando attraverso la sperimentazione CLIL, e DELF B1, esempio raro nella scuola secondaria di I grado; dai tornei sportivi di “Tutti in campo” e dai Campionati Studenteschi alle manifestazioni per Unicef e altri enti umanitari come “Gariwo”, il Giardino dei Giusti, toccando i tanti laboratori in Cooperative Learning che costellano la didattica di questa scuola. Il tutto con grande modestia, “sprezzatura” di rinascimentale memoria e abnegazione collaborativa verso i compagni, soprattutto quelli più in difficoltà, come testimoniano all’unanimità i suoi insegnanti.
Giada incarna lo spirito versatile e interdisciplinare del Convitto, esprimendone al massimo la mission educativa, e di questo il Dirigente Scolastico e tutto il corpo docente ringraziano l’ex alunna augurandole il meglio per l’avvenire, nella certezza che, con le sue qualità umane e quanto ha tesaurizzato, potrà sperimentare ancora grandi gioie, onorando se stessa e la scuola italiana.
Inaugurato dal rettore Graziano Leoni dell'Università di Camerino "il muro del no", sul quale ognuno potrà esprimere il proprio pensiero e contribuire a contrastare la violenza sulle donne. La parete, stante al di fuori del rettorato, d’ora in poi ospiterà una lavagna nera sulla quale ognuno potrà dire la sua e sensibilizzare sempre di più l’attenzione riguardo al tema della violenza sulle donne.
Presenti all’evento il rettore, il presidente del Consiglio studentesco Nicolò Palombi, la prorettrice alla Didattica, orientamento e formazione Giulia Bonacucina, la delegata alla Parità di genere Maria Paola Mantovani, la delegata all’orientamento Isolina Marota, la presidente del Cug Stefania Silvi, e una folta rappresentanza di studentesse e studenti componenti del Consiglio Studentesco.
“Un muro per continuare a dire no alla violenza sulle donne, ma soprattutto dirlo con continuità”. Queste le parole di Leoni, che ha voluto sottolineare come un tema così importante non vada ricordato solo durante la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, ma vada costantemente affrontato nella vita di tutti i giorni attraverso il confronto e il dialogo.
Da qui l’iniziativa promossa dagli studenti di Unicam, al fine di accendere un dibattito continuo e non lasciare che questa delicata problematica sociale rimanga trascurata.
“A nome di tutta la comunità studentesca dell’Università di Camerino – ha sottolineato il presidente del Consiglio studentesco Nicolò Palombi – voglio esprimere la più grande soddisfazione per avere potuto realizzare questo spazio di confronto, uno spazio fisico, una bellissima, parete in cui poter scrivere, lasciando quindi un segno permanente, i nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre difficoltà e le nostre proposte. Ringrazio quindi il rettore e tutta la governance perché ci ha dato questa ulteriore opportunità di espressione”.
La prima firma è stata apposta proprio dal rettore, che ha poi invitato studenti, professori e personale tecnico amministrativo a fare la stessa cosa, scrivendo una frase significativa sul muro del No e rendendo il proprio gesto il più visibile possibile tramite i social e le pagine web dell’ateneo.
Finanziamenti per aziende private per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Nella mattinata di martedì 19 dicembre, presso la sala conferenze dell’Università di Camerino, il rettore Graziano Leoni e il direttore generale Andrea Braschi, hanno presentato il bando a cascata “Ecosistema Vitality”.
Il bando sostiene progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale attraverso l’erogazione di opportuni finanziamenti alle imprese e organismi di ricerca. Le agevolazioni possono essere richieste da Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI), in modalità singola o collaborativa, così come da Grandi Imprese (GI), in modalità collaborativa a condizione che persista il requisito di collaborazione con almeno una MPMI.
Così il rettore Graziano Leoni ha presentato il progetto: “Parliamo di un momento importante, che rappresenta l’atto che ci consente di entrare nel territorio distribuendo un finanziamento attratto dall’Università tramite il progetto Vitality, uno degli undici ecosistemi nazionali che vede coinvolte tutte le università delle regioni Marche, Abruzzo e Umbria. In questa maniera l’università mette a disposizione di aziende private un finanziamento che ha avuto per sviluppare delle attività di trasferimento tecnologico. Per noi è un’esperienza unica, perché bandire progetti nei confronti di soggetti privati non è usuale per le università. Da qui infatti la dicitura “bandi a cascata”: riversiamo sul territorio qualcosa che abbiamo ottenuto partecipando ad un bando”.
La cifra complessiva messa a disposizione dall'Ateneo per il finanziamento è pari a circa 1.400.000 euro, ripartita in sei diversi ambiti di progetto: sistemi di monitoraggio indoor e outdoor nel governo del territorio, monitoraggio e sicurezza per i contesti urbani e gli edifici, sistemi di arredo e soluzioni innovative per gli ambienti di vita in eventi sismici, trafsormazione digitale nella casa e negli ambienti di vita, apporcci innovativi nell'agrifood e servizi per il benessere e la qualità della vita delle persone e delle comunità, modelli e strumenti innovativi nella formazione.
Le domande potranno essere presentate sulla piattaforma predisposta all’indirizzo bandi.fondazionevitality.it entro le ore 12:00 del 31/01/2024.
Le ragazze e i ragazzi della 5B e C del Progetto Sport dell'Ite "Gentili" di Macerata, nell'ambito dell'orientamento in uscita, hanno incontrato la professoressa Luciana Vallorani e il ricercatore Marco Gervasi dell'università di Urbino; la mattinata ha avuto come tema quello della presentazione dell'ateneo marchigiano e in particolare i percorsi relativi alla facoltà di scienze motorie.
I delegati hanno presentato agli studenti tutte le peculiarità della città del Montefeltro, la sua ricca storia e tradizione universitaria dopodiché si è passati allo specifico del corso di laurea, una delle possibili prosecuzioni del percorso di studi, come hanno sottolineato le tutor di orientamento, le professoresse di economia Eleonora Giannangeli e Silvia Pasquali.
Al termine dell'incontro i delegati hanno risposto alle diverse domande e curiosità degli alunni che hanno potuto anche eseguire alcune prove pratiche come il "test della forza" attraverso un misuratore manuale.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari ha evidenziato. "Le porte dell'Ite sono sempre aperte al dialogo tra alto livello di formazione e scuola secondaria superiore, in una tradizione di lunga data che si rinnova ed arricchisce anno dopo anno; un dovere fondamentale nella formazione, quello di fornire ai giovani tutte le scelte possibili per un futuro di piena realizzazione umana e professionale".
Questa mattina si è concluso il primo importante passo che porterà alla realizzazione della nuova scuola secondaria di primo grado "Falcone e Borsellino" di Montefano.
È stato infatti sottoscritto il contratto per la progettazione e direzione dei lavori tra il Comune di Montefano e la società S.P.M. S.r.l. di Roma, la quale si è aggiudicata l’appalto a seguito della procedura di evidenza pubblica curata dalla Cuc di Recanati.
L’iter che ha interessato la scuola media di Montefano è stato piuttosto tortuoso e complicato: a seguito degli eventi sismici del 2016 il Comune di Montefano è stato inizialmente assegnatario di un contributo di 1.400.000 euro per l’esecuzione dei necessari interventi sul fabbricato.
È stato necessario avviare un percorso con l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione attraverso il quale l’importo complessivo del contributo è arrivato a 2.809.700,00 che serviranno per realizzare una nuova scuola, efficiente, funzionale e sicura per l’intera popolazione scolastica.
Questa rappresenta soltanto la prima importante opera montefanese finanziata grazie ai fondi stanziati per la ricostruzione post sisma 2016 ad essere avviata. Il Comune di Montefano ha infatti conseguito anche 3.400.000,00 euro per la costruzione di una nuova casa di riposo, 3.000.000,00 euro per interventi di miglioramento sismico e mitigazione dei dissesti fondali del civico cimitero e 460.000 euro per il miglioramento sismico del Municipio, per il quale è già stata affidata la progettazione. È stato avviato l’iter per l’affidamento della progettazione anche per la casa di riposo e il civico cimitero.
Il sindaco Barbieri ha espresso la sua soddisfazione per l’affidamento e commenta l’operato dell’Amministrazione “Nella mia qualità di Sindaco, desidero ribadire il costante impegno di questa Amministrazione nel reperire fondi per progetti di grande rilevanza pubblica, con particolare attenzione alla sicurezza dei nostri cittadini".
Ringrazio il senatore Castelli per "l'ottimo lavoro svolto dall’ufficio speciale per la ricostruzione post sisma 2016 che guida, il cui impegno è stato determinante per il progresso di tali iniziative. La collaborazione tra l'amministrazione e l'ufficio Speciale ha rappresentato un passo significativo verso la realizzazione di opere cruciali per la nostra comunità”.
L’Università di Macerata arricchisce i propri programmi a doppio titolo di laurea grazie all’accordo con l’Università Europea Viadrina di Francoforte.
Quest’ultima accoglierà gli studenti e le studentesse della laurea magistrale in International Relations (LM-52), curriculum relazioni economiche internazionali dell’Ateneo maceratese. Gli iscritti al primo anno possono infatti candidarsi al programma a doppio titolo e trascorrere così il secondo anno del loro corso presso l’Università partner, ottenendo, oltre alla laurea magistrale maceratese, anche quella in Amministrazione aziendale internazionale dell’Università tedesca.
Grazie a una rete di accordi internazionali, l’Ateneo maceratese permette a tutti i propri studenti di entrare in possesso, tramite bandi che offrono anche sostegni economici, di titoli di studio doppi o multipli validi sia in Italia che nei paesi dell’Ateneo partner. In particolare, sono attivi diversi accordi con università francesi per i corsi di laurea in giurisprudenza, economia internazionale, lingue e scienze filosofiche.
L’Università Europea Viadrina, è stata fondata nel 199, si trova vicino Berlino e ospita studenti e studentesse da più di 100 paesi, indice di una forte vocazione multiculturale.
«Con Dante bisogna fare i conti e se i vostri insegnanti vi invitano a misurarvi con uno dei più grandi geni dell’umanità è perché vi vogliono bene e vi stimano». L’altra mattina, all’auditorium del Liceo “Da Vinci” di Civitanova Marche, Davide Rondoni, poeta, critico letterario e autore televisivo, ha esordito così davanti a duecento studenti di tutte le scuole superiori della città, che avevano raccolto l’invito dell’Associazione Dantesca Civitanovese.
E partendo dalla "selva oscura", il poeta ha fatto capire l’attualità di uno che ha scritto la Commedia settecento anni fa. «Con la “selva” – ha spiegato Rondoni – Dante ci vuol dire che quando si cresce ci si accorge che la vita è un rischio; non accettarlo significa vivere in modo banale, dimenticando i propri desideri».
Per Rondoni, Dante ci dice che si deve imparare a vivere, e che per farlo occorre scegliere una buona compagnia di amici e di maestri. I social e la televisione, a cui tutti fanno ricorso, non sono la risposta.
«Nella Commedia, Dante si sceglie bene guide e compagni di viaggio – ha ricordato Rondoni – come se li era scelti in vita. Uno dei suoi maestri nella vita reale era stato Brunetto Latini, che poi lui metterà all’inferno, fra i sodomiti. Ma Dante non vuol togliere nulla alla figura di Brunetto, perché è convinto che un uomo non possa essere ridotto ai suoi peccati».
Rondoni, grazie anche alle domande dei ragazzi, ha passato in rassegna vari personaggi della prima cantica: Virgilio («un vero maestro, che al momento opportuno, consapevole dei suoi limiti, si fa indietro e lascia Dante»), Paolo e Francesca («due che si fanno guidare da un libro, come voi, quando pensate di imparare che cos’è l’amore dai social o dai programmi televisivi»), gli ignavi («perseguire il quieto vivere è un errore, perché così i colpi della vita si esauriscono in una bolla di sapone che poi svanisce; voi invece dovete impegnarvi con la vostra vita»), fino allo sprofondo dell’inferno.
«Laggiù – ha osservato – nella parte più cupa dell’inferno dantesco non ci sono fuoco e fiamme, c’è il gelo, c’è un lago ghiacciato. Quando ti senti freddo, è allora che tocchi l’inferno. L’intelligenza è fredda e per questo non basta per vivere: occorre l’affectus, cioè l’amore, la volontà di vivere».
Prima di congedarsi, Rondoni ha messo in guardia ancora una volta dai cattivi maestri, «da coloro che diseducano il vostro gusto e vi allontanano dal bello, da chi vi dice che dovete cercare il vostro equilibrio in voi stessi, che dovete fare da soli. La legge della vita è la relazione, non il guardarsi allo specchio: il narcisismo è sterile, solo dalla relazione può nascere qualcosa».
All’incontro era presente anche l’assessore Barbara Capponi, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale e dei Teatri di Civitanova che hanno reso possibile il progetto. Il prossimo appuntamento sarà per il prossimo febbraio, con lo scrittore Daniele Mencarelli.
Roberto Canullo, professore ordinario di Ecologia vegetale e Botanica applicata, è il nuovo Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino per i prossimi quattro anni. Direttore Vicario sarà Matteo Cerquetella, professore associato in Clinica medica veterinaria.“E’ per me un grande onore – ha affermato il professor Canullo – essere stato scelto per guidare la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam. Sarà mia intenzione, nel corso del mandato, proseguire lungo la strada tracciata dai quattro “pillars” di sviluppo che caratterizzano la nostra Scuola e che sono sostenibilità ambientale, salute umana, salute animale e nutrizione, tematiche sulle quali tra l’altro sono stati già ottenuti importanti risultati. Contribuiremo agli obiettivi strategici dell'Ateneo nelle sue missioni, partendo dalla ricerca e dalla didattica, perseguendo il consolidamento di quanto raggiunto ed una più marcata qualificazione della Scuola, attraverso una crescente condivisione di buone pratiche, obiettivi ed azioni”.L’intera comunità universitaria di Unicam si congratula con il prof. Canullo e gli augura buon lavoro.
Tornano a riunirsi a Pechino gli Istituti Confucio di tutto il mondo dopo il lungo stop della pandemia. A rappresentare l’Istituto maceratese alla Conferenza mondiale di lingua cinese organizzata dal Ministero dell'Educazione della Repubblica Popolare Cinese dal 6 al 9 dicembre sono stati i direttori Giorgio Trentin e Jia Xinqi. “Si tratta – spiega Trentin - di una manifestazione imponente, su cui il governo centrale investe moltissime risorse in termini di organizzazione e visibilità mediatica e rappresenta un'importante occasione di incontro e confronto che riunisce duemila delegati di centinaia di università e altre realtà accademiche”.
Al termine delle giornate, si è svolta anche la riunione tra la Normal University di Pechino, rappresentata dal suo vicepresidente Zhou Zuoyu, e gli Atenei partner per gli Istituti e le Classi Confucio: Macerata per l’Italia, insieme a quelli di Stati Uniti, Inghilterra, Canada e Norvegia.
“Il nostro era l’unico Istituto modello e ci hanno dedicato grandissima attenzione – racconta il direttore Trentin -. Abbiamo presentato il nostro lavoro, che è stato accolto molto positivamente come esempio per lo sviluppo di scambi internazionali. Ci hanno chiesto il permesso di utilizzare le riprese del nostro Capodanno Cinese per mostrare il livello di collaborazione internazionale. E sono rimasti contentissimi alla notizia che il nostro rettore si recherà da loro in visita il prossimo aprile”.
Sono state confermate le attività di collaborazione e la vicinanza tra i due atenei che si traducono ogni anno nelle numerose attività di insegnamento della lingua cinese nelle scuole di vario ordine e grado, nell’organizzazione congiunta di summer school, nella collaborazione per la realizzazione di attività di ricerca. “Abbiamo avuto altri incontri con i colleghi della Normal – prosegue Trentin -, in particolare con quelli del dipartimento di filosofia da cui vengono le decine di studenti che da anni vengono per frequentare la scuola estiva sulla cultura e la civiltà occidentali”. La delegazione maceratese ha incontrato anche studenti e studentesse attualmente residenti in Cina per studio e lavoro.
Alla fine dei conti, servono 300mila euro per salvare il destino del Liceo Giacomo Leopardi, che il prossimo anno scolastico rischia di dover dire parecchi no a chi vorrà iscriversi. È il succo di quanto emerso dall'assemblea pubblica indetta dal sindaco di Recanati Antonio Bravi per cercare di trovare una soluzione alla mancanza di spazio di Palazzo Venieri, edificio quattrocentesco in centro città e una delle due attuali sedi dell'istituto scolastico insieme a quella di via Aldo Moro.
Attualmente cinque classi sono ospitate temporaneamente alla scuola media Patrizi in via Aldo Moro, e dopo le vacanze natalizie dovrebbero essere spostate all'istituto Bonifazi per arrivare alla fine dell'anno scolastico. Data la norma secondo cui in mancanza di posti non si debbano accettare iscrizioni, oltre al disagio per chi oggi viene sballottato da una parte all'altra della città di aggiunge la triste prospettiva di dover rinunciare a nuovi ragazzi e ragazze nel 2024.
"L'aumento di iscrizioni dovrebbe essere solo una cosa da celebrare - ha detto il primo cittadino - e non essere un problema". Presenti, tra le decine di partecipanti all'incontro, anche il vice Scorcelli, gli assessori Soccio e Nicolini, la dirigente scolastica Marcantonelli, il neonato Comitato a Sostegno del Liceo e Michele Casali, ad del Gruppo Editoriale Eli. Grande assente la Provincia, che pure ha la competenza in materia di edilizia scolastica.
Il piano da qui a tre anni, così come riferito dalla presidente del consiglio d'istituto, è svolgere i lavori di ristrutturazione presso l'ex-convento di Santo Stefano già in programma - circa 7 milioni di euro dal fondo per il terremoto - al termine dei quali un intero indirizzo del Liceo sarà trasferito nei rinnovati locali, insieme agli studenti dell'istituto Bonifazi.
Nel mentre, però, mancano i finanziamenti per affittare una struttura che funzioni ora da succursale, e in questo senso la Provincia avrebbe espresso esplicitamente una richiesta di aiuto economico ai privati. Dai sopralluoghi sul territorio, iniziati lo scorso marzo, sono emerse sostanzialmente due soluzioni: l'edificio scolastico sito in zona Squartabue, potenzialmente pronto all'uso ma scomodo sotto il profilo del trasporto pubblico, oppure l'ex-Agenzia delle Entrate in via Mattei, opzione migliore anche per la scuola data la posizione strategica.
In quest'ultimo caso, l'affare sembrava chiuso all'ultimo incontro con tutte le parti in causa avvenuto il 7 luglio: "Mancava solo la sottoscrizione del contratto di locazione con i proprietari, poi tutto si è interrotto per motivi finanziari", ha raccontato il sindaco Bravi. Nello specifico, sarebbero in ballo circa 100mila euro per lavoro di adeguamento più 70mila euro annui di canone. "Il Comune - ha specificato il primo cittadino - purtroppo non può metterci i soldi: sarebbe come rifare l'asfalto di una strada di competenza provinciale". Per ora gli studenti "in eccedenza" sono 150 e le iscrizioni per l'anno scolastico 2024/2025 cominciano ad arrivare.
Il rettore dell'Università di Camerino Graziano Leoni ha ricevuto nel pomeriggio di oggi in rettorato la prefetta di Macerata Isabella Fusiello. Un incontro cordiale nel corso del quale il rettore, dopo aver dato il benvenuto alla dottoressa Fusiello nella provincia di Macerata e in Ateneo, ha illustrato le principali peculiarità dell'Università di Camerino, nonché nuove progettualità ed iniziative che si potrebbero realizzare in collaborazione, per poi accompagnarla a visitare due eccellenze dell'Ateneo, il centro di ricerca ChIP ed il laboratorio integrato sui nuovi materiali Marlic.
Il rettore e la prefetta si sono soffermati anche di fronte al palazzo ducale, simbolo della storia dell'Ateneo, reso inagibile dagli eventi sismici del 2016. Nel ringraziare per l'accoglienza, la prefetta si è dimostrata molto interessata alle iniziative e alle attività promosse dall'Ateneo.