E’ nello scenario affrescato di palazzo Cima che si è tenuto il passaggio di testimone alla guida dell’istituto alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli. La prof.ssa Maria Rosella Bitti ha accolto la nuova Dirigente, prof.ssa Antonella Canova, con un caloroso benvenuto e un cordiale augurio per la sua nuova esperienza all’alberghiero di Cingoli.
Gli studenti, le famiglie e tutto il personale docente e non docente dell’istituto Varnelli hanno potuto apprezzare le qualità professionali e umane della prof.ssa Maria Rosella Bitti; il suo curriculum si è sempre arricchito di esperienze significative vissute anche all’estero e di occasioni che le hanno permesso di rendere particolarmente qualificata ed apprezzata la sua professionalità, unita ad una grande umanità, al rigore e ad un atteggiamento brioso e sempre pronto a trovare le migliori soluzioni, anche nelle situazioni più difficili.
La prof.ssa Bitti ringrazia lo staff dirigenziale, la Dott.ssa Marcella Maccioni, i membri del Consiglio d’istituto, del Comitato Tecnico Scientifico, i docenti e tutto il personale della comunità scolastica per averla supportata in ogni occasione, per l’entusiasmo e l’affetto costantemente dimostrati e rivolge un augurio speciale per un anno scolastico proficuo e ricco di soddisfazioni alla nuova Dirigente, docente e vice preside per lungo tempo all’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini” di Porto S. Elpidio.
“Sono stata accolta con molta ospitalità e calore, ho trovato una dirigenza molto efficiente ed una scuola viva e integrata nel territorio, così come anticipato dalla fama che l’istituto riveste”, le parole della Dirigente entrante accolta dal Collegio dei docenti con empatia e spirito collaborativo.
Al Varnelli è dunque tutto pronto per la ripresa delle attività didattiche, dagli incontri collegiali, alle attività di recupero e ai corsi serali, nel pieno rispetto dei Protocolli e delle Linee guida emanati dagli organi competenti in riferimento alla peculiare situazione emergenziale che stiamo vivendo.
A tal proposito e per ottemperare alle normative vigenti è stato siglato un Accordo di Rete con vari convitti a livello nazionale per far ritornare nel bell’alloggio cingolano i centoquindici alunni provenienti dalle zone più distanti, in piena sicurezza e con il massimo rispetto delle norme previste.
La Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, con il patrocinio ed il contributo della Commissione delle Pari Opportunità tra Uomo e Donna della Regione Marche, sta attivando la seconda edizione del Corso di formazione professionale in “Esperto ed analista di buone pratiche sociali e legali contro la discriminazione”, coordinato dalla prof.ssa Catia Eliana Gentilucci.
Il corso risponde ai mutamenti politici, sociali ed economici degli ultimi anni che hanno influenzato l’attuale e nuovo scenario geopolitico internazionale e si pone l’obiettivo di formare esperti socio-giuridici nel contrasto dei comportamenti discriminatori.
Il focus del corso verterà sulle misure esistenti, nel sistema giuridico ed informativo italiano ed europeo, che contrastano gli squilibri del sistema delle pari opportunità e sulle modalità attraverso le quali è possibile adottare misure socio-giuridiche e comportamentali per contrastare le discriminazioni di genere, religione, etnia e disabilità.
L’esperto ed analista di buone pratiche sociali, infatti, è una figura professionale sempre più richiesta in vari ambiti (scolastici, pubblica amministrazione, settore privato, società civile) poiché in grado di riconoscere ed individuare la discriminazione nelle sue varie forme e di fornire consulenza in ambito giuridico e della mediazione a tutela delle vittime.
Il corso affronterà tali tematiche sotto l’aspetto giuridico e sociale, con approccio teorico e pragmatico.
Il corso, organizzato dalla Scuola di Giurisprudenza, si svolgerà a Camerino dal 5 settembre al 14 novembre 2020. Tutte le informazioni sono disponibili nel sito https://juris.unicam.it/
In tutti i mezzi di trasporto locale, compresi quelli ferroviari, sarà consentita una capienza pari all'80%, privilegiando i posti a sedere e rispettando precise regole per ridurre al massimo i rischi di contagio. La mascherina sarà obbligatoria ed è inoltre prevista la sanificazione degli ambienti e un adeguato ricambio d'aria. Si è concluso ieri sera alle 21 il terzo tavolo di confronto tra Stato e Regioni (Commissione, Conferenza dei presidenti, Conferenza unificata che si sono svolti nel corso della giornata) sui due punti all’ordine del giorno: le linee guida per il trasporto pubblico locale in vista dell’inizio dell’anno scolastico e lo stanziamento delle relative risorse necessarie. Per la Regione Marche erano presenti in videoconferenza gli assessori alla Scuola e ai Trasporti.
Le proposte delle Regioni, per quanto riguarda le linee guida a contrasto del Coronavirus nel settore trasporto pubblico locale automobilistico, metropolitano, tranviario, filoviario, lacuale, lagunare, costiero e ferroviario di interesse delle Regioni e delle ferrovie non interconnesse alla rete nazionale, sono state ampiamente accolte.
Per quanto riguarda in particolare i treni a bordo saranno in vigore le seguenti regole:• i passeggeri dovranno indossare necessariamente una mascherina, per la protezione del naso e della bocca.• posizionamento di dispenser di gel igienizzanti su ogni veicolo, ove ciò sia possibile;• eliminazione della temporizzazione di chiusura delle porte esterne alle fermate, al fine di facilitare il ricambio dell'aria all'interno delle carrozze ferroviarie;• sanificazione sistematica dei treni;• potenziamento del personale dedito ai servizi di igiene e decoro;• individuazione dei sistemi di regolamentazione di salita e discesa in modo da evitare assembramenti in corrispondenza delle porte, anche ricorrendo alla separazione dei flussi di salita e discesa;• sono attuabili le stesse misure di deroga previste per il trasporto pubblico locale circa la previsione degli indici di riempimento purché sia previsto un corretto utilizzo in verticale delle sedute non adiacenti e siano accuratamente evitati gli assembramenti nei vestiboli. Tali servizi aggiuntivi, dichiarati indispensabili dagli Enti di Governo del trasporto pubblico locale in ciascuna Regione per assicurare il servizio con l’avvio dell’anno scolastico, sulla base di un piano che tenga conto del numero di utenti e degli orari di ingresso e di uscita dagli istituti scolastici, sono considerati come essenziali anche ai fini del finanziamento a carico di un fondo straordinario. Il Governo ha quindi previsto risorse aggiuntive immediatamente disponibili, al fine di garantire agli enti concedenti la copertura finanziaria e amministrativa. La stima delle Regioni è stata quantificata, per il solo 2020, in 300 milioni di euro per tutte le Regioni e Province autonome. Il Governo ha reso immediatamente disponibili 200 milioni attraverso la legge di Bilancio e gli altri in itinere, a consuntivo, in base alle esigenze che emergeranno in più o in meno. Di fatto sono stati svincolati 400 milioni dal Decreto Agosto ma andrà verificato l’andamento della bigliettazione.
Anche con un coefficiente di riempimento all’80% infatti, il sistema può reggere solo con l’integrazione dei servizi ordinari con servizi aggiuntivi, per fornire copertura alla percentuale residua pari al 20% del fabbisogno totale. Alle risorse va affiancato un sistema di regole chiare, certe e snelle per garantire l’avvio celere e urgente di tali servizi aggiuntivi che vanno affidati al Gestore del servizio nell’ambito di riferimento e da questi eventualmente subaffidati a soggetti esterni, anche in deroga ai contratti di Servizio in essere.Al fine di garantire procedure snelle per l’affidamento degli eventuali servizi aggiuntivi in subconcessione si propone l’estensione delle procedure previste per le aggiudicazioni in “Urgenza” secondo quanto previsto dall'art.163 co.7 del codice dei contratti, che posticipa il controllo dei requisiti.
Kit e corredi didattici standard e innovativi, strumenti per la didattica digitale integrata, quaderni, astucci, diari per le ragazze e i ragazzi meno abbienti. Sono tutti materiali che potranno essere acquistati dalle scuole marchigiane con i fondi stanziati dal Ministero dell’Istruzione. Per le Marche si parla di 77.600 euro, di cui beneficeranno 97 istituti scolastici scelti sulla base di precisi parametri: è stata data priorità a quelli con indici più alti relativi a dispersione scolastica e disagio negli apprendimenti e in base allo status socio-economico della popolazione di riferimento. Una misura voluta dalla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Intanto, nelle scorse settimane, sono state anche distribuite le risorse che consentiranno di fornire agli studenti delle famiglie in difficoltà libri gratis. Un beneficio che nelle Marche riguarderà 11.305 fra ragazze e ragazzi delle secondarie di primo e secondo grado.
“Questa estate, insieme alle misure e alle risorse per la ripartenza - sottolinea la Ministra Lucia Azzolina - abbiamo voluto dare un segnale concreto alle famiglie in difficoltà. Abbiamo dato soldi direttamente alle scuole per libri e kit didattici. Un finanziamento diretto che consente di venire subito incontro, con acquisti immediati, alle esigenze delle studentesse e degli studenti”
E’ stata inaugurata giovedì scorso la nuova “aula multimediale” realizzata all’interno della scuola primaria “A. Frank” di Pollenza grazie alla sinergia tra l’Istituto Comprensivo V. Monti ed il Comune di Pollenza. Il progetto è rientrato tra quelli finanziati nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) azione 7 per la creazione di “Ambienti di apprendimento innovativi”.
La scuola ha ricevuto un finanziamento di euro 20.000,00 che ha utilizzato per acquistare arredi didattici innovativi per allestire uno spazio di apprendimento attrezzato con risorse che rendano possibile l’integrazione della tecnologia con la didattica : banchi modulari, sedie, una libreria corredata da pouf colorati, chromebook con carrello caricatore e robottini per il coding. All’inaugurazione hanno partecipato la dirigente scolastica Catia Scattolini, il sindaco Mauro Romoli con gli assessori Menichelli e Primucci, la fiduciaria Daniela Lepri ed altri insegnanti della scuola oltre al rappresentante dell’azienda Sistema 3 di Montecassiano che ha fornito le attrezzature e collaborato al progetto. Tutti i presenti hanno espresso soddisfazione per il raggiungimento di questo importante obiettivo per il sistema educativo e formativo dei ragazzi.
“The blue way - il futuro tra l’innovazione digitale e la logistica” è il tema di un incontro inedito, una vera e propria Agorà organizzata dall’Università di Macerata in collaborazione con l’Autorità di Sistema del Mare Adriatico Centrale.
Condotto da Marco Ardemagni, voce nota di RAI Caterpillar AM, il confronto è in programma per martedì 1° settembre alle 17.30 ad Ancona nella sede dell’Autorità di Sistema, ma sarà fruibile in diretta Facebook sulle pagine ufficiali degli enti organizzatori e consentirà di scoprire le opportunità offerte dal corso di laurea Unimc in “Scienze Giuridiche per l’innovazione”.
Algoritmi, privacy, contrattualistica, digitale e big data: “parole chiave” di un mondo che si evolve a grande velocità e che richiede competenze adeguate al cambiamento. Attraverso le voci di primari interlocutori dei settori interessati, l’Agorà traccerà un quadro di esigenze e competenze che si possono trasformare in opportunità professionali e occupazionali.
Il presidente dell’Autorità di Sistema, Rodolfo Giampieri, aprirà i lavori insieme al rettore dell’Università di Macerata, Francesco Adornato. A seguire si parlerà delle possibilità offerte da “Scienze Giuridiche per l’innovazione” con Guido Luigi Canavesi, presidente del corso di laurea, e Chiara Bergonzini, docente di diritto costituzionale delle nuove tecnologie; Matteo Paroli, segretario generale dell’Autorità di Sistema, illustrerà le nuove esigenze professionali nel settore della logistica e dei trasporti marittimi.
Parteciperanno altrettanti “testimonial” dei mondi interessati dalle competenze fornite dal nuovo percorso accademico: il comandante del Porto di Ancona Enrico Moretti, l’assessore al porto del Comune di Ancona Ida Simonella insieme a Alberto Rossi, amministratore delegato ACT Terminal S.r.l., Massimo Di Giacomo, legale rappresentante di ANEK Lines Italia, Andrea Morandi, presidente dell’Associazione agenti marittimi Marche-Abruzzo, e Davide Tucci, presidente del Comitato del Porto di Ortona, Giorgio Fanesi, amministratore delegato di Pluservice, Angelo Serri, direttore di Tipicità in Blu.
Completeranno l’approfondimento gli interventi dei docenti Unimc Alessio Bartolacelli e Arianna Alpini, e della Politecnica
La Provincia di Macerata ha risposto all’avviso pubblico del Ministero dell’Istruzione del 19 agosto scorso, per accedere ai 70 milioni di euro destinati agli Enti locali dal decreto “Agosto”, per l’affitto di spazi e per l’acquisto, il noleggio o il leasing di strutture temporanee da utilizzare per le attività didattiche, per garantire il distanziamento e, dunque, la sicurezza di studentesse, studenti e personale scolastico.
Questo avviso concede fondi per reperire spazi esterni agli edifici attualmente in uso, mentre in precedenza la Provincia ha ricevuto 750 mila euro, sempre da parte del Ministero, per gli edifici già adibiti a sedi scolastiche e solo per la manutenzione straordinaria, e ulteriori 80 mila euro, finanziati in due tranche per la manutenzione ordinaria. In aggiunta l’Ente ha aggiunto circa 200 mila euro, impegnati con risorse proprie di bilancio.
“Siamo costretti a lavorare con modalità improprie, tuttavia l’Amministrazione provinciale - afferma il presidente Antonio Pettinari - è intenzionata a utilizzare tutte le opportunità. Abbiamo fatto già presente al’UPI (Unione Province Italiane) e all’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che i fondi stanziati nel decreto Agosto di 70 milioni per i circa 2000 enti locali, tra comuni e province che hanno istituti scolastici, sono insufficienti, poiché le richieste ammontano a 300 milioni. Inoltre lo stanziamento è in clamoroso ritardo, la scuola inizia tra due settimane”.
La Provincia ha risposto all’avviso pubblico con una richiesta di finanziamento di circa un milione e 600 mila euro, prevedendo quindi spese per affitti, lavori, acquisti e traslochi.
Il Gores ha comunicato oggi il primo caso positivo al Covid-19 nel percorso screening scuola della Regione Marche. Si tratta di un insegnante che era risultato positivo al test sierologico, in seguito confermato con il tampone. L'insegnante, asintomatico, è in isolamento ed è stato inserito nel percorso attivo di sorveglianza sanitario. I test sierologici effettuati ad oggi nel percorso scuola (personale docente e non docente), iniziato il 24 agosto, sono 2347.
I risultati sono in fase di elaborazione.
In merito alla dichiarazione rilasciata dal Direttore Generale, dott. Filisetti, a giustificazione dell’ulteriore taglio di personale educativo ai danni del Convitto Nazionale di Macerata, intervengono i Sindacati SNALS CISL CGIL UIL Scuola.
Già nel mese di marzo, a firma congiunta, i Sindacati avevano chiesto al Direttore chiarimenti in merito alle dichiarazioni “il Convitto non è una scuola” e ai provvedimenti di taglio delle classi adottati nei confronti del Convitto di Macerata. Nessuna risposta è arrivata, se non quella di un ulteriore taglio di personale educativo datato 10 agosto.
“Il Direttore dichiara – si legge nella nota congiunta dei sindacati - "di aver operato nel rispetto dei propri doveri d’ufficio” che, vorremmo ricordare, vanno sempre esercitati nei limiti previsti dalle norme. In questo caso, l’organico del personale educativo viene determinato nel rispetto delle tabelle di calcolo ministeriali previste della legge 6 agosto 2008, n. 133.
Con 440 semiconvittori e 40 convittori, tra maschi e femmine, il Convitto Nazionale avrebbe diritto a 32 educatori: 22 per la semiconvittualità, 5 per il convitto maschile e 5 per il femminile: questo in virtù della deroga concessa al numero minimo di convittori e convittrici per essere l’unico Convitto Nazionale delle Marche .
Il condizionale è d’obbligo perché, per il secondo anno consecutivo, il Direttore conferma per il Convitto un primo taglio di 10 unità di personale educativo nel mese di luglio e opera un secondo taglio di 2 unità nel mese di agosto. Ad oggi il Convitto può disporre in totale, in base ai Decreti dell’USR Marche, di 20 unità di personale a fronte delle 32 spettanti. Il Direttore Generale mantiene 5 educatori per il notturno maschile, 5 educatrici per il femminile e riduce a 10 le unità di personale a fronte di 440 semiconvittori regolarmente iscritti”.
Cosa supporta tale “esercizio dei doveri di ufficio” a livello normativo?
Secondo il Direttore, la motivazione principale sta nella disponibilità di un organico regionale bloccato all’anno scolastico 2011/2012 pari a 94 unità di personale, a fronte di una richiesta regionale di 102 educatori.
Sono otto le richieste di educatori in più rispetto alle disponibilità complessive, ma al Convitto vengono tolti 10 educatori. Perché? Attendiamo una risposta.
Nel mese di agosto, il Convitto Annesso all’Alberghiero di Cingoli, vista la necessità di attivare un’altra sede, richiede ulteriori due educatori che, apprendiamo, vengono di nuovo prelevati dall’organico di diritto del Nazionale.
Ora, riconoscendo legittime le richieste del Varnelli di Cingoli, apprezzando anche che il Direttore voglia mantenere la realtà Convittuale dell’IPSIA Guazzaferro di San Benedetto assegnando 6 educatori anziché nessuno come vorrebbe la tabella ministeriale, a fronte di 20 convittori, 8 convittrici, 15 semiconvittori, continuiamo a non comprendere le decisioni assunte nei confronti del Convitto Leopardi”.
“Esso – spiegano i sindacati - è l’unico nella regione, collocato in area terremota, con una sede storica totalmente inagile, una dislocazione in tre sedi, 440 semiconvittori iscritti e 40 convittori che in pratica rappresentano la capienza massima della sede provvisoria. Dati che confermano come questa realtà risponda pienamente alle esigenze del territorio e rendono ancora più difficile giustificare i continui tagli di personale.
Il Direttore ricorda e calcola percentuali in merito ai convittori, dimentica però i 440 semiconvittori iscritti al Convitto Nazionale per i quali, da tabelle ministeriali, spettano in organico di diritto 22 educatori a fronte dei 10 assegnati. Si tratta di 440 famiglie che, principalmente per motivi lavorativi, necessitano dei servizi offerti dal Convitto e che potrebbero trovarsi in forte difficoltà qualora dovessero rinunciarvi”.
“Se di percentuali vogliamo parlare – continuano i sindacati - il Convitto è l’unica istituzione educativa delle Marche ad aver risentito dell’organico bloccato al 2011 con tagli, rispetto alle tabelle ministeriali, pari al 62.5%: di fatto è stato utilizzato come serbatoio al quale attingere per soddisfare le necessità emerse da tutti gli altri Convitti della Regione.
Un inciso sul ricorso al Tar da parte delle famiglie degli esclusi in seguito al taglio delle classi: il Tar in via cautelativa ha accolto solo le richieste di reintegro della secondaria, rimandando a febbraio 2021 il giudizio di merito, solo allora si saprà se sarà confermato il provvedimento dell’ufficio scolastico regionale.
A questo punto crediamo che sia necessario e fortemente auspichiamo un intervento del Ministero a tutela della normativa, della pari dignità di tutte le Istituzioni e del diritto costituzionale di scelta del percorso formativo da parte delle famiglie, concludono i sindacati della scuola”.
Il Monastero delle Clarisse di Camerino e i professori Giuseppe Capriotti e Pierluigi Feliciati del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata hanno organizzato per i prossimi 27-29 agosto un Workshop residenziale presso lo stesso monastero, destinato a studenti universitari, dottorandi e post-doc in materie letterarie, storiche, documentarie e storico-artistiche. Hanno partecipato alla selezione giovani studiosi da tutto il mondo, tra cui sono stati selezionati 6 laureati, dottorandi e specializzati.
Questa iniziativa si inserisce nel progetto Wiki: AppenninoCentroItalia, per implementare o aggiornare contenuti Wikipedia sul patrimonio culturale del territorio colpito dal sisma del 2016, nel progetto Erasmus+ DiTEMP: Digital Transformation and Employability: acquiring transversal competences in curricular education e si svolge nel decennale della canonizzazione di Suor Battista da Varano, la più grande scrittrice mistica del Rinascimento marchigiano. L’obiettivo è costruire, aggiornare e implementare contenuti nell’ecosistema Wikimedia su santa Camilla Battista da Varano, sul monastero di Santa Chiara di Camerino, oltre che sulle fonti e opere d’arte.
Il workshop, infine, condotto nel pieno rispetto delle norme sanitarie anti-covid, viene realizzato in previsione del convegno internazionale di studi Suor Battista da Varano e i contesti europei dell’Osservanza francescana femminile: scrittura, architettura, immagini che si terrà il 27 e il 28 novembre 2020.
I trasportatori privati di persone si mettono a disposizione del trasporto scuolabus, del TPL che in questo periodo per via delle limitazione COVID deve essere riorganizzato per garantire la sicurezza degli studenti che ai vari livelli dovranno frequentare la scuola.
L'apprezzamento viene rivolto dalla Confartigianato Imprese di Macerata - Ascoli Piceno - Fermo settore Trasporto Persone, per la misura approvata dalla Regione Marche che, accogliendo anche la richiesta delle imprese artigiane, ha stanziato 1.100.000 € per un primo intervento finalizzato ad ampliare le percorrenze minime dei servizi del Trasporto Pubblico Locale extraurbano e potenziare i servizi di trasporto scolastico.
La Giunta Regionale infatti, con delibera del 5 agosto, ha stanziato le risorse per l’annualità 2020 e queste potranno essere utilizzate anche per l’impegno di NCC e taxi privati che supporteranno i servizi svolti dagli attuali concessionari.
Una proposta, questa avanzata da Confartigianato, che consente quindi l’utilizzo di aziende private quali NCC con vetture, con pullman o taxi. La Confartigianato sottolinea che in questo modo si potrà garantire il regolare avvio dell’anno scolastico, della ripresa del lavoro in sede e nel contempo per sostenere i Bus Turistici, Scuola Bus, gli NCC ed i taxisti, che sono in crisi di lavoro.
La Confartigianato non condivide la scelta di alcuni territori di rinviare l’avvio del servizio di scuolabus nel tempo, cosa diversa sarebbe stato in presenza di situazioni di particolari difficoltà rinviare di una o due settimane. La non attivazione del servizio, infatti, rappresenterebbe una grande penalizzazione per cittadini e lavoratori che, pur avendo accettato di contribuire ai costi del trasporto a mezzo scuolabus, rischiano di trovarsi senza servizio.
Il settore del trasporto persone (Taxi, NCC, Scuolabus ed Autobus Turistici) attraversa in questo periodo una grave crisi e sta subendo le peggiori conseguenze dell’emergenza da Covid 19. Il fermo, iniziato ben prima del lockdown e che sta proseguendo, riguarda nelle Marche circa 370 aziende con quasi 1.000 addetti. Anche nel periodo di agosto, solitamente più impegnativo, la situazione non è cambiata.
I servizi Taxi e NCC per norma sono integrativi al trasporto di linea e con questo stanziamento ad hoc si permetterà alle imprese di operare come supporto al Trasporto Pubblico Locale, dove questo risulti strutturalmente inadeguato o troppo oneroso per la fornitura dei servizi ai cittadini. L’intero settore ha contribuito fino a pochi mesi fa a sostenere la mobilità collettiva in modo efficace, lo ha fatto con un patrimonio di micro e piccole imprese che rappresentano eccellenze sul territorio regionale e non si può correre il rischio di disperderlo.
Taxi e NCC svolgono un servizio pubblico di trasporto a costo zero per la Regione e grazie alle risorse stanziate produrranno importanti vantaggi: meno bus congestionati per gli studenti delle scuole superiori, meno problemi per anziani e minori. Confartigianato, che da sempre segue la strada della collaborazione e della proposta, auspica una reale collaborazione fra imprese del TPL con gli NCC o Taxi, nell’interesse comune a beneficio dei passeggeri.
Riapriranno regolarmente il primo settembre i nidi d’infanzia comunali di Macerata, grazie al progetto organizzativo dell’Amministrazione comunale, elaborato dal coordinamento dei nidi insieme alle educatrici, in linea con le attuali disposizioni normative in materia di sicurezza Covid-19. L’apertura riguarderà cinque dei sei nidi comunali, mentre il Gianburrasca, all’interno del polo universitario Bertelli, riaprirà il 10 settembre al termine dei lavori programmati dall’Università e non ancora conclusi.
Tenendo in considerazione le peculiarità di ciascun nido, i nidi comunali garantiranno i consueti tempi di erogazione del servizio alle famiglie con bambini 0/3 anni, l’accesso allo stesso numero di bambini, secondo le normali capienze, in sicurezza e senza compromettere la qualità dell’esperienza educativa. L’inserimento dei nuovi iscritti sarà dal 7 settembre.
Tra gli aspetti contenuti nel patto c’è quello relativo alla organizzazione dei bambini in gruppi stabili, con lo scopo prioritario di adottare le misure di contenimento del contagio salvaguardando nel contempo il diritto dei bambini all’educazione e alla socialità attraverso la corporeità, l’esplorazione, il movimento e una serena vita di relazione con il gruppo e le figure di riferimento stabili. La composizione, la dimensione, l’eterogeneità o l’omogeneità dei gruppi sarà stabilità dall’equipe educativa di ciascun nido sulla base delle caratteristiche dei bambini e degli spazi disponibili. I gruppi saranno formati nel rispetto del rapporto numerico consentito dalla legge regionale. Si considera gruppo stabile anche quello formato da due educatrici e 14 bambini o da due educatrici e 10 bambini.
Altro aspetto riguarda gli spazi (sezioni, saloni, atrii, laboratori, refettori, spazi esterni) che saranno riorganizzati in spazi distinti e separati per accogliere stabilmente gruppi di relazione e gioco, utilizzando materiali, oggetti e giochi che saranno frequentemente sanificati e assegnati in maniera esclusiva a ciascun gruppo o puliti nel caso di passaggio del loro utilizzo a altri bambini.
Orari e norme da seguire: I bambini saranno accolti al nido dalle 7.40 alle 9.30 secondo orari scaglionati che saranno concordati con le famiglie, con un numero massimo di coppie adulto-bambino da poter accogliere contemporaneamente definito da ciascun nido sulla base della capienza degli spazi di accoglienza.
Fin dall’esterno saranno indicati con apposita segnaletica distanze da mantenere, aree di attesa e modalità di ingresso. I bambini potranno essere accompagnati da un solo genitore o adulto che dovrà compilare e firmare il registro delle presenze giornaliero dove si tiene traccia dell’automonitoraggio delle condizioni di salute. L’ambientamento può essere fatto con il genitore in presenza, preferibilmente all’esterno, scaglionando opportunamente gruppi e orari nei diversi spazi, un genitore per volta per ogni gruppo di bambini.
La precondizione per la presenza nei nidi è l’assenza di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37,5 °C anche nei tre giorni precedenti, non essere stati in quarantena o in isolamento domiciliare, non essere stati a contatto con persone positive, negli ultimi 14 giorni.
Sono stati avviati i lavori di adeguamento alle norme anti Covid-19 presso la Scuola per l'Infanzia di Valfornace in vista della riapertura dell'anno scolastico.
Le opere, consistenti nell’istallazione di nuovi container utili per accogliere fino a 13 bambini della scuola per l’infanzia, consentiranno a tutti gli studenti di mantenere il distanziamento sociale, favorendo la ripresa delle lezioni in piena sicurezza per i ragazzi ed il personale docente.
I lavori rientrano nel programma di adeguamento sanitario degli edifici scolastici così come previsti dal Decreto del Ministero dell’Istruzione ed avranno un costo pari a circa 65.000,00 euro.
Pertanto il 14 settembre, il giorno di riapertura delle scuole nelle Marche, Valfornace avrà predisposto tutti gli strumenti per poter garantire la ripresa delle lezioni in totale sicurezza sia per i ragazzi che per i docenti come anche per le famiglie degli alunni.
Nella seduta di ieri sera, la giunta, ha approvato i criteri per la riapertura degli asili nido comunali.
Luca Macellari, il funzionario per Servizi Educativi e Formativi, informa che gli asili saranno aperti dal 1 settembre.
Fino all'11 settembre i nidi resteranno aperti fino alle ore 13:00, con organizzazione in tre gruppi per ciascun nido e con la capienza massima di 21 bambini. Dal 12 settembre invece l'orario di apertura verrà poi prolungato fino alle ore 17:00.
Per ogni eventuale informazione è possibile contattare l'ASP Paolo Ricci, ente gestore degli stessi asili nido, al numero 073378361.
L'Amministrazione Comunale di Porto Recanati dopo aver programmato i lavori di adeguamento delle aule all’inizio del mese di luglio con apposita variazione di bilancio ed a seguito di incontri con la Dirigenza Scolastica dopo aver ripetutamente contattato la Contram in relazione al problema dell’inizio prossimo dell’anno scolastico, comunica quanto di seguito:
"Sono già iniziati da tempo i lavori necessari per l'adeguamento degli spazi aula in modo da avere dimensioni delle classi tali da poter osservare scrupolosamente le direttive anticovid -si legge nel comunicato - i lavori in particolare sono in avanzata fase di esecuzione e tutto sarà pronto nei tempi previsti. Nel nostro Comune, quindi, non sarà necessario reperire spazi collocati in strutture diverse e distanti con grande vantaggio per gli alunni in termini di spostamento, per le famiglie e per le attività didattiche e per quanto riguarda i trasporti devono ancora essere emanate le linee guida definitive da parte del Governo".
"Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha intanto emanato alcune disposizioni di sicurezza sul trasporto degli alunni che frequentano fino alla scuola secondaria di primo grado - si precisa - Vige l'obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale per l'autista, al quale non è consentito avvicinarsi o di chiedere informazioni. La distribuzione degli alunni a bordo verrà definita mediante segnaposto e prima di salire gli studenti dovranno verificare di non avere la febbre con modalità da definire".
"È chiaro e scontato che la capienza degli autobus sarà pressoché dimezzata e saranno necessari piú turni di trasporto e iiò potrebbe comportare un ritardo quotidiano nell'inizio dell'orario scolastico e nel ritorno a casa degli studenti - spiega l'Amministrazione di Porto Recanati - appena saranno chiare e definitive le linee guida del Ministero, il Sindaco in accordo con il Dirigente Scolastico ed il Consiglio d'Istituto, convocherà una conferenza di Servizi (Comune-Scuola-Contram) per pianificare le misure necessarie per il trasporto degli alunni nella sicurezza del rispetto di tutte le norme anticovid - annunciano - nel frattempo sono stati effettuati incontri con la Contram per approfondire le difficoltà dei trasporti e impostare alcune soluzioni che dipenderanno dalle future disposizioni ministeriali".
"Si precisa che il trasporto degli alunni che frequentano gli istituti superiori non attengono a competenze comunali - sottolinenano- Ciononostante questo Comune, in accordo con altri limitrofi, si farà portavoce delle esigenze e delle criticità riscontrate dagli utenti".
"In relazione all'uso dei locali mensa tutto dipenderà dal numero degli alunni che ne usufruiranno; in ogni caso si è verificato che il massimo disagio potrà essere quello di dover fare due turni. Gli stessi saranno da concordare dopo che la compagine scolastica renderà noti gli orari definitivi dei quali siamo in attesa anche in relazione alla diversa organizzazione scolastica rispetto all’anno scorso. Menre per l'uso del plesso della scuola per l'infanzia in occasione delle prossime consultazioni elettorali, come già spiegato in una riunione avuta con un comitato di genitori ed insegnanti, non sarà possibile non utilizzare del tutto il plesso scolastico “Rodari” per mancanza di spazi alternativi in quantità sufficiente. In ogni caso sono già state valutate alcune soluzioni alternative che ci permetteranno quantomeno di ridurre il rischio in termini di contagio Covid. In particolare si riusciranno a decentrare almeno quattro sezioni utilizzando luoghi idonei dal punto di vista strutturale, della sicurezza, della facilità logistica per il raggiungimento del seggio, della controllabilità dall'esterno e della possibilità (obbligatoria) di alloggiare almeno due persone delle forze dell'ordine in maniera adeguata.
"Nessun problema per le operazioni di disinfezione e sanificazione che verranno effettuate da ditte specializzate nelle seguenti occasioni: prima dell'insediamento del seggio, ogni sera alla chiusura del seggio, prima della riconsegna dei seggi per le normali attività".
"Occorre stigmatizzare chi sui social scrive senza conoscere; non è possibile fare i seggi sotto i 'gazebo' Non siamo tra quelli teneri in tema di sicurezza però non dobbiamo neppure sconfinare nel populismo che talvolta ci viene propinato per fini politici - dichiara il sindaco Roberto Mozzicafreddo - agiamo con grande attenzione in tutti i casi che riguardano la sicurezza, e con attenzione e sensibilità nei confronti di chi ha problemi seri. Questo significa di far parte di una comunità matura e civile - econclude - sono orgoglioso di far parte di una comunità come Porto Recanati che mette la salute, con i fatti e non con le parole, all’apice dell’attenzione.
Nonostante il caldo e le precauzioni previste, l'Orto dei Pensatori era gremito di future matricole curiose e piene di domande.
Una bella sorpresa anche per il Rettore Francesco Adornato che ha dato il benvenuto a più di 400 ragazzi e ragazze future matricole Unimc. Tanti provenienti dalle Marche, ma c'era anche chi é arrivato da Bari, Termoli, Teramo, Palermo, Ragusa, Barletta, Firenze e Genova.
Il Rettore ha salutato gli studenti all'inizio di ogni presentazione sottolineando l'anima umanistica che caratterizza l'Ateneo. "I corsi umanistici ricostruiscono il passato per proiettarlo nella contemporaneità e per porre una luce sul futuro", ha detto.
I docenti di ogni sessione hanno inoltre ribadito l'elevato numero di studenti laureati che hanno trovato un impiego nei più diversi settori, spesso all'estero, a conferma della vocazione internazionale e trasversale di Unimc. Grande entusiasmo anche da parte dei partecipanti, sia per la città che ritengono a misura di studente che per l'offerta didattica. Alcuni dei presenti erano infatti studenti della triennale che hanno deciso di proseguire il loro percorso accademico a Macerata.
Nuovo incontro dell’Amministrazione comunale di Macerata con le dirigenti scolastici degli istituti comprensivi della città per preparare la riapertura delle scuole a settembre.
Durante la riunione è stato riconfermato che le scuole di Macerata da 3 a 13 anni, scuole d’infanzia, scuole elementari e scuole medie ripartono il 14 settembre con la didattica in presenza. Sono in via di completamento, infatti, i lavori di edilizia leggera per un importo di 160.000 euro concordati con le dirigenti scolastiche e necessari per l’ampliamento e la modifica di alcune aule così da consentire una nuova organizzarne degli spazi adeguandoli alle normative anticontagio.
Nonostante sia tutto ancora in evoluzione e le linee ministeriali per la ripartenza siano ancora in discussione e incerte, ci sono in piedi varie ipotesi e valutazioni per ripartire anche con i servizi scolastici alle famiglie, mense, trasporti, tempo pre-scuola, sui quali è stato ribadito da parte di tutti la necessità di organizzare servizi solo se ci sono condizioni di sicurezza e di rispetto prioritario della salute dei bambini. Un principio questo che deve essere compreso anche dalle famiglie chiamate a un patto di corresponsabilità con le Istituzioni prima di tutto per il bene dei figli.
Per quanto riguarda le mense scolastiche il Comune ha riorganizzato il servizio nel rispetto della normativa “anticovid” ma senza diminuire l’attenzione alla sostenibilità.
Sono stati introdotti vassoi in acciaio inox e a ogni bambino e ogni bambina sarà data una borraccetta personalizzata; i refettori sono stati riorganizzati nel rispetto della distanza di 1 metro e il personale delle cucine è pronto e formato sulle nuove normative della refezione scolastica. Nei prossimi giorni insieme alle scuole, sentite le famiglie e le disponibilità delle associazioni del Terzo settore, si metteranno a punto organizzazione e metodi per l’assistenza a mensa e per definire i tempi della partenza del servizio. Per i trasporti, il Comune garantisce il servizio dello scuolabus per le famiglie che non vivono nel centro abitato e si impegna a rafforzare le linee necessarie del trasporto pubblico nel rispetto della normativa. Altro tema di valutazione è stato il servizio del pre-scuola, l’apertura anticipata della scuola per garantire ai genitori lavoratori di accompagnare a scuola il figlio o la figlia prima dell’orario scolastico.
Nel corso della riunione il Comune ha ribadito l’impegno a ridurre per quanto possibile la collocazione dei seggi nelle scuole durante la tornata elettorale. Si è trattata della quarta riunione con i dirigenti scolastici delle scuole di competenza comunale ( le scuole superiori e il Convitto sono di competenza della Provincia) che si è svolta in un clima di corresponsabilità e collaborazione nello spirito del patto di comunità. Alla riunione hanno partecipato il sindaco, l’assessora alla Scuola, i dirigenti del Comune di Macerata e le dirigenti scolastiche degli Istituti Comprensivi Alighieri, Mestica, Fermi, Monti (per le scuole di Sforzacosta) e dell’Istituto San Giuseppe. Tutti hanno ribadito la necessità di continuare a lavorare in sinergia. E’ questo infatti un momento delicato che si deve affrontare con la massima responsabilità da parte delle famiglie e dei cittadini.
A settempre l'Istituto sarà pronto per accogliere gli studenti, dopo i lavori di adeguamento anti Covid . Il presidente del Consiglio d’Istituto “E. Medi” di Porto Recanati, Italo Canaletti, informato dal dirigente scolastico Corrado Giulio Del Buono, riferisce che:
"I lavori di adeguamento delle aule scolastiche alle nuove norme anti-Covid proseguono regolarmente. Dopo il sopralluogo dei tecnici del Comune e del RSPP dell'Istituto, sono state individuate le modalità di ampliamento delle aule nel plesso della Secondaria e in quello della Primaria. - afferma Canaletti - Questi lavori renderanno l'intero edificio in grado di accogliere gli alunni in sicurezza, secondo le norme dettate dal MIUR. Non sarà dunque necessario trovare altri spazi al di fuori del plesso, come sta avvenendo per molte altre scuole di comuni limitrofi: a settembre l'Istituto Medi sarà pronto ad accogliere i suoi studenti".
Non si fa aspettare la risposta dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche in riferimento all’interrogazione presentata da parlamentari delle Marche circa la vicenda relativa alla definizione dell’organico del Convitto nazionale “Giacomo Leopardi” di Macerata. (Leggi qui)
Dalla Direzione generale di Ancona si precisa infatti che "quanto al ricorso al TAR Marche proposto da alcuni genitori di alunni, richiedenti l’iscrizione alla scuola annessa al convitto stesso, per la mancata attivazione di una ulteriore classe di scuola primaria, il giudice amministrativo, con ordinanza del 22 luglio scorso, ha respinto la richiesta cautelare dei ricorrenti volta all’istituzione di un’ulteriore classe scuola primaria, confermando il provvedimento dell’ USR Marche".
"Per quanto riguarda invece la riduzione con decreto del direttore generale Filisetti di due posti presso il convitto di Macerata a favore del convitto annesso all’IPSEOA “Varnelli” di Cingoli - spiega nella nota l'Ufficio Scolastico Regionale - è stata disposta tenuto conto che i 40 convittori iscritti all’istituto maceratese fruiscono di 10 educatori (in particolare i tre studenti convittori maschili dispongono di cinque educatori maschili ) mentre i 115 convittori iscritti a Cingoli dispongono di un totale di 11 educatori. Considerato quindi che le risorse assegnare al Convitto “Leopardi” per l’assistenza ai convittori risultano di circa il 250% superiori a quelle assegnate al convitto del “Varnelli”, peraltro ubicato in area interna svantaggiata, e che la norma prevede livelli di prestazione tendenzialmente omogenei tra gli istituti educativi, si deve concludere che l’USR Marche ha semplicemente operato nel rispetto dei propri doveri d’ufficio".
Concluso il monitoraggio, realizzato tramite il sistema informativo appositamente creato dall’Ufficio scolastico regionale, delle iniziative organizzative ed in particolare delle esigenze di sdoppiamento delle classi nelle scuole eventualmente risultanti prive di aule adeguate e delle risorse aggiuntive necessarie a darvi attuazione
Il monitoraggio è stato disposto in attuazione del documento di analisi, condiviso con le organizzazioni sindacali e il tavolo operativo regionale, volto a individuare le tipologie di bisogni con un incremento del carico di lavoro necessario a consentire l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico in base alle disposizioni sulla prevenzione del contagio. Incremento che verrà coperto grazie al fondo previsto dal DM 95 del 10 agosto scorso destinato all’assunzione a tempo determinato di circa 900 unità di personale scolastico, secondo una scala di priorità su cinque livelli.
Il principale obiettivo mira a garantire al 100% l’assegnazione di insegnanti e docenti delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo (primaria e I grado) a fronte della necessità di “sdoppiare” sezioni e classi in ragione dell’inadeguatezza delle aule nonostante l’impegno profuso con generosità dagli enti locali in queste settimane.
Assicurata la risposta a questa esigenza, si procederà a valutare la copertura delle necessità poste dai livelli successivi. Verranno così garantite, a seguire, le risorse aggiuntive relative agli insegnanti di scuola dell’infanzia in presenza di sezioni con numerosi bambini e, successivamente, i contingenti necessari a integrare il personale docente curricolare e tecnico pratico a fronte dell’aumento dell’attività nei laboratori delle secondarie di II grado a causa delle norme anti Covid-19, così come, allo stesso livello, i collaboratori scolastici necessari per l’esigenza di incrementare gli standard di pulizia e sanificazione degli edifici scolastici.
Si prenderà poi in considerazione l’eventuale aumentato fabbisogno di personale educativo da assegnare ai vari convitti della regione e di un ulteriore contingente di collaboratori scolastici per le diverse mansioni collegate con la presenza di addetti beneficiari della legge 104/92, con l’aumento dei piani o dei locali esterni utilizzati temporaneamente, con la presenza di plessi numerosi o comunque eccedenti quelli previsti in organico di diritto, con l’incremento delle superfici, dei punti di afflusso e deflusso, delle ore di apertura della struttura per le turnazioni collegate con le norme antivirus e dell’erogazione del servizio mensa e degli accorgimenti per la preparazione del lunch-box.
Da ultimo, si potrà prendere in considerazione un possibile aumento di assistenti amministrativi e tecnici in ragione dell’incremento dell’attività ordinaria e straordinaria legata all’emergenza Covid-19.
Nel frattempo si è concluso anche il monitoraggio dei flussi di alunni e studenti ed è stato fornito alla Regione Marche il database in cui sono riportati, per ciascun plesso scolastico, il movimento degli studenti per orario con l’indicazione del comune di provenienza al fine di consentire la programmazione del servizio di trasporto. Su questo tema sono tuttora in corso le conferenze di servizio provinciali tra scuole e gestori del trasporto pubblico per l’affinamento della programmazione delle corse.