Sabato 12 aprile, alle 18, All Food Spa - d’intesa con l’Amministrazione Comunale di Civitanova Marche e con il Ctm - svolgerà una visita presso il proprio Centro Cottura, sito in via Maestri del Lavoro al civico 28/32. Alla giornata di apertura straordinaria sono stati invitati, oltre ai rappresentanti della Giunta comunale e ai componenti del Ctm, anche i Dirigenti scolastici e il Gruppo Consiliare Paritetico.
Durante l'Open Day sarà possibile conoscere da vicino la struttura e l’organizzazione del servizio per la preparazione dei pasti che ogni giorno arrivano sui piatti delle bambine e dei bambini di Civitanova Marche. I referenti, i cuochi e la nutrizionista della ditta, in quella giornata, saranno a disposizione nel rispondere a eventuali domande e richieste di informazioni sul servizio.
Classi pollaio o accorpate ad altri istituti: è la situazione che il Comune di Montelupone si ritroverebbe ad affrontare a partire dal prossimo anno scolastico. Per questo il sindaco di Montelupone Rolando Pecora ha scritto al dirigente Marco Ugo Filisetti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, per modificare il provvedimento.
Quest’ultimo, infatti, ha comunicato che dall’anno scolastico 2022/23 i 30 ragazzi che oggi frequentano le due classi di quinta elementare a Montelupone si ritroveranno in una sola classe di prima media. «Siccome si tratterebbe di un numero troppo alto per una sola sezione – spiega Il sindaco Rolando Pecora - è stato disposto che “un certo numero di questi venga riorientato verso una prima media di Potenza Picena”.
Bisogna considerare che per quel “certo numero” a cui si fa riferimento, si dovrà attivare un pulmino. Da quanto mi è stato riferito, inoltre – continua il sindaco - la capienza delle aule della scuola media di Potenza Picena non è tale da sopportare un esubero e, nel novero complessivo dei ragazzi interessati, ce n’è uno con disabilità».
Non è tutto. «I nostri giovani si ritroveranno - prosegue il primo cittadino - non per loro scelta o delle loro famiglie, in un diverso contesto sociale, un diverso contesto diocesano e diversi percorsi formativi rispetto ai coetanei con i quali vivono, giocano, fanno sport quotidianamente».
La legge prevede “di norma” (ante COVID) un numero minimo per classe di 16 alunni: a Montelupone ce ne sarebbero 15 + 15 nel caso di 2 classi di prima media, di cui una con un alunno disabile, che comporta una deroga, imponendo un tetto di massimo 20 alunni nella stessa classe: da ciò deriverebbe lo spostamento forzato di 10 alunni/e.
«Considerato tutto ciò, qualora venisse mantenuta la disposizione comunicata, questa risulterebbe dannosa per la nostra comunità, per la formazione dei nostri giovani, per lo sviluppo delle relazioni sociali nonchè irrispettosa delle legittime aspettative per un giovane disabile e questo è grave. Inoltre, anche se è l’aspetto a cui rivolgo meno attenzione, sarebbe una spesa in più per le casse comunali e quindi per i conti pubblici per qualcosa che non sarebbe un servizio, anzi. Chiedo in ultimo: con quale criterio si sceglieranno gli alunni che devono essere spostati a Potenza Picena?
Alla luce di queste problematiche e domande, insieme alla Dirigente scolastica, abbiamo scritto a Filisetti richiedendo una modifica del provvedimento, ma ad oggi non ho ricevuto ancora risposta. Di certo non potremo consentire che quanto teorizzato avvenga».
Dall'inizio dell'emergenza umanitaria, scaturita dalla guerra in Ucraina, nelle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado delle Marche, sono stati accolti complessivamente 191 bambini e ragazzi ucraini. A fornire il dato, aggiornato al 28 marzo, è l'Ufficio Scolastico regionale.
La provincia che ha accolto il maggior numero di alunni in fuga dalla guerra è quella di Macerata (60), seguita dalla provincia di Ancona con 51 alunni. Le province di Ascoli Piceno e Pesaro Urbino hanno accolto nel sistema scolastico 28 alunni ucraini ciascuna, 24 il Fermano.
Il capoluogo marchigiano (Ancona) è la città che ha accolto in assoluto il maggior numero di studenti ucraini nel suo sistema scolastico (32). Guardando ai capoluoghi di provincia spicca Pesaro con 25 alunni, Macerata (18) e Fermo con 12 alunni. Fanalino di coda Ascoli Piceno (3 alunni ucraini accolti), ma a trainare la provincia ci pensa Grottammare che ha accolto 16 tra bambini e ragazzi in fuga dalla guerra
No al dimensionamento scolastico basato solo sulla logica dei numeri. È questa la richiesta principale portata al tavolo dell’incontro, questo pomeriggio, con il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, dall’assessore regionale Giorgia Latini, insieme con i presidenti delle Province marchigiane. Un incontro online, anticipato di un giorno, rispetto al previsto. L’appuntamento si sarebbe dovuto tenere domani, a Roma, nella sede ministeriale, preceduto da una manifestazione pubblica. Il tutto anticipato da un documento, sottoscritto da oltre 80 Comuni, inviato al ministro Bianchi, con su scritte le richieste avanzate.
“Il ministro – spiega l’assessore Latini – ha subito accolto le nostre richieste, anticipando l’incontro”. “E’ stato un momento di confronto molto importante – continua Latini – che dimostra l’attenzione verso le nostre richieste, le quali portano con sé tutto il carico di preoccupazioni di tanti cittadini marchigiani e, in particolare, di chi vive nelle aree interne e in quelle del cratere sismico, dopo la proposta fatta dall’Ufficio scolastico regionale di creazione di pluriclassi, perdita di autonomie scolastiche, soppressione e accorpamento di prime classi. Abbiamo ottenuto garanzie sul mantenimento dello stesso organico dell'anno precedente nonostante la diminuzione della popolazione scolastica: 766 posti in più rispetto a quelli che sarebbero stati assegnati in base al numero di iscritti”.
“Al ministro e all’intero Governo – riferisce Latini - abbiamo chiesto interventi legislativi che rispettino le peculiarità dei territori e non penalizzino il sistema scolastico. Abbiamo insistito sulla necessità di disporre di criteri per il dimensionamento scolastico compatibili con le esigenze dei territori e delle famiglie e non soltanto con meri calcoli matematici. Le Marche sono penalizzate da un'interpretazione della normativa che non tiene conto della sua conformazione territoriale, degli entroterra, dei piccoli Comuni, dell'area del cratere”.
Nel corso dell’incontro, ciascun presidente di Provincia (Daniele Carnevali – AN; Sergio Loggi - AP; Michele Ortenzi – FM; Sandro Parcaroli – MC; Giuseppe Paolini – PU) ha illustrato al ministro Bianchi i problemi che si determinerebbero nei rispettivi ambiti territoriali. “Da parte del ministero – riporta l’assessore Latini – c’è stata condivisione dei problemi manifestati e la volontà di trovare soluzioni consone ai problemi. Nostra premura è evitare la perdita di autonomie scolastiche e su questo abbiamo avuto garanzie.
Abbiamo anche insistito sul prolungamento delle deroghe concesse per il sisma 2016 e sulla necessità di evitare perdite di classi e plessi. I temi posti all'attenzione riguardano le peculiarità territoriali legate al fatto che la nostra Regione è costituita da tanti piccoli Comuni, ai mancati collegamenti infrastrutturali che obbligano le famiglie e i ragazzi ad affrontare lunghe e costose trasferte, al sovraffollamento di classi nei Comuni più grandi, anche in presenza di alunni con disabilità, situazione che penalizza i percorsi educativi. Dobbiamo difendere la scuola ed evitare azioni incoerenti: con il PNRR e i fondi sisma stiamo intervenendo sull'edilizia scolastica e dobbiamo evitare che le strutture rimangano inutilizzate. Già entro questa settimana forniremo i dati sulle criticità per aggiornare il tavolo con il ministero nel corso della prossima".
Il ministro Bianchi ha mostrato piena disponibilità ad affrontare nei tempi brevi la questione, invitando a mantenere aperto un tavolo di lavoro e di confronto, procedendo nel frattempo a compiere una verifica della situazione, per poi operare scelte opportune.
Gian Maria Greco, ricercatore di lingua inglese al corso di laurea in mediazione linguistico, Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Macerata, è stato eletto tra i sei membri del consiglio (Board Member) della Marie Curie Alumni Association, Mcaa, risultando il quarto più votato su 27 candidati.
La Mcaa conta oltre 20 mila soci da 151 nazioni e riunisce i vincitori delle Marie Skłodowska-Curie Actions. L’associazione è un interlocutore privilegiato in molti contesti, per esempio è uno dei sette stakeholder invitati dalla Commissione Europea a fare parte del New ERA Forum che sta definendo le nuove linee e priorità della European Research Area.
Importante riconoscimento anche per Elena di Giovanni, professoressa di lingua inglese sempre al dipartimento di Studi Umanistici. Già vincitrice di borsa Fulbright come Visiting Chair all’Università di Pittsburgh, in Pennsylvania, nel 2019, la docente collabora dal 2020 con la Commissione Fulbright come Mentor per potenziali nuovi candidati nelle discipline umanistiche e nelle scienze sociali.
Dal 2022 è membro del Comitato di Selezione per Fulbright Italia, come parte di una commissione formata da due esperti internazionali, un rappresentante dell’Ambasciata Americana a Roma e la stessa professor Di Giovanni.
Sicurezza stradale e cittadinanza digitale sono i temi trattati dai rappresentanti della Polizia Stradale e della Polizia Postale, durante l’assemblea delle studentesse e degli studenti dell’Istituto Agrario “G. Garibaldi” di Macerata.
Davanti a un attentissimo uditorio formato dai ragazzi e ragazze che frequentano le classi prime e seconde della scuola maceratese, il vice ispettore Stefano Ronconi della Polizia Stradale ha spiegato, con competenza ed efficacia, quali sono i comportamenti a rischio mentre si guida un veicolo: uso del cellulare, mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, eccessiva velocità. Ha invitato i ragazzi e le ragazze a riflettere sul fatto che un gesto all’apparenza innocuo, possa causare incidenti anche molto gravi.
Il collega vice ispettore Claudio Tarulli della Polizia Postale ha poi parlato, con analoga chiarezza e precisione, di cittadinanza digitale, illustrando i pericoli che si corrono condividendo foto private in rete e spiegando il significato di pratiche come il sexting (scambio messaggi, audio, immagini o video - specialmente attraverso smartphone o chat di social network - a sfondo sessuali) o il grooming (adescamento online).
Grazie all’impegno della dirigente scolastica, la prof.ssa Maria Antonella Angerilli, e dei rappresentanti d’Istituto - Paolo Corradini, Alessandro Menghi, Nicolò Smerilli e Lorenzo Vallorani, che hanno coordinato l’incontro -, i giovani hanno potuto confrontarsi con te-matiche di grande rilevanza, mostrando il loro interesse e apprezzamento con interventi e domande.
L’appuntamento si inserisce nel progetto PretenDiamo legalità, organizzato dalla Polizia di Stato, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, per promuovere i valori della Costituzione, della legalità e del rispetto delle regole. Un sentito ringraziamento da parte di tutta la scuola va ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine che affiancano i docenti e le famiglie nella loro missione di educare e formare i giovani cittadini.
Venerdì 25 marzo presso l' ITE "Gentili" di Macerata si è svolta la Cerimonia di consegna dei Diplomi di Maturità alla presenza del Dirigente scolastico Roberta Ciampechini, della Vicepreside Cinzia Cecchini, delle professoresse Bonvecchi e Sargolini e del Direttore Generale dell' Associazione "Appassionata" Andrea Trettaccone.
Numerose le autorità, i docenti e gli studenti presenti in sala che, dopo i difficili anni di pandemia, hanno avuto la gradita occasione di ritrovarsi nella meravigliosa cornice dell' Aula Magna. Ad omaggiare i diplomati dell'ITE il Dirigente scolastico, Roberta Ciampechini, con due brani al pianoforte: Chopin - Ballata op. 38 e Prokofieff - Suggestione diabolica op. 4 n. 4.
Alla successiva consegna dei Diplomi di maturità degli anni scolastici 2019-20 e 2020-21 sono intervenuti, a nome del Direttore dell' USR Marche Marco Ugo Filisetti, il Dirigente dell' Ufficio Scolastico Provinciale Roberto Vespasiani e il Magnifico Rettore dell'Università di Camerino Claudio Pettinari.
L’IC Tacito di Civitanova Marche ha ospitato, nelle giornate di giovedì 17 e 24 marzo, la Polizia Ferroviaria (Compartimento di Ancona) per promuovere il progetto “Train…To Be Cool”, ideato dal Servizio Polizia Ferroviaria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno al fine di sensibilizzare i giovani all’adozione di comportamenti corretti in ambito ferroviario per la propria e altrui incolumità.
Il Dirigente Scolastico, Edoardo Iacucci crede profondamente nell’importanza della collaborazione tra istituzioni scolastiche e Polizia di Stato al fine di avvicinare le nuove generazioni a tematiche sensibili e ha voluto ampliare l’offerta formativa della scuola con un 'Progetto Legalità' ricco di momenti formativi di eccezione.
Ad introdurre gli incontri il Dirigente del Commissariato di Polizia di Civitanova, Fabio Mazza, il quale ha illustrato la sinergia tra le varie specialità della Polizia di Stato nell’ottica della prevenzione e della sensibilizzazione al fine di evitare incidenti derivanti dall’adozione di comportamenti “a rischio” o di gesti irresponsabili ed imprudenti.
Gli studenti hanno interagito in modo attivo e interessato con gli operatori Polfer: l’Isp. Sup. Gianfranco Bartolucci, il V.Sovr. Barbara Napolitano e l’Ass.C.C. David Maiola.
I ragazzi hanno potuto riflettere quindi sui pericoli presenti nelle stazioni e nei convogli ferroviari e sono stati stimolati ad “allenarsi”, “formarsi” per essere “forti”, “in gamba”, appunto “Train...to be cool”.
Il progetto è sostenuto dal Miur, con il supporto scientifico della Facoltà di medicina e psicologia della “Sapienza Università di Roma” e prevede momenti di incontro, presso le scuole, tra studenti e operatori specializzati della Polizia ferroviaria attraverso il racconto di casi reali e la proiezione di filmati volti ad aumentare la consapevolezza nei ragazzi.
A chiusura dell’incontro tanti commenti positivi da parte dei ragazzi e la promessa da parte del Dirigente Iacucci e della professoressa Giada Rogante, Collaboratore del Dirigente e referente del Progetto, di ulteriori appuntamenti con la Polizia di Stato che incontrerà a breve gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria e i più piccoli della scuola Primaria.
“Il Premio Inclusione 3.0 rappresenta uno spaccato di società, di accademia, di attività scientifica che intercetta il Paese nelle sue aspettative, nei suoi percorsi prospettici e futuri”. Così il rettore dell’Università Francesco Adornato ha spiegato il senso della manifestazione organizzata per il quinto anno dall’Università di Macerata nell’ambito del progetto di Ateneo “Inclusione 3.0” coordinato da Catia Giaconi, docente di didattica e pedagogia speciale.
Ben 63 sono state le candidature giunte quest'anno, diciassette i progetti selezionati dal comitato scientifico per essere celebrati ieri pomeriggio sul palco del Teatro Lauro Rossi, che la mattina aveva ospitato anche il convegno nazionale della Società Italiana di Pedagogia Speciale, aprendo la Settimana dell'inclusione organizzata dall’Ateneo e dall’Anffas in collaborazione con Provincia e Comune di Macerata fino al 2 aprile.
Altri 13 progetti saranno premiati durante la Giornata mondiale della Consapevolezza dell’Autismo. Menzione speciale, infine, per altri sei che sarà possibile conoscere lunedì 28 marzo sulla webradio di Ateneo Rum, rum.unimc.it/.
A consegnare i riconoscimenti, oltre al rettore Adornato, al presidente della Sipes Luigi D’Alonzo e dell’Anffas Marco Scarponi, c’erano il prefetto Flavio Ferdani, il garante regionale dei diritti della persona Alessandro Giulianelli, il vicesindaco e assessore comunale alle politiche sociali Francesca D’Alessandro e il direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi.
“Per cambiare in meglio – ha detto D’Alonzo - abbiamo bisogno di buoni esempi, di sapere che quel cambiamento si può fare. I premi servono a ricordarci che si può lavorare bene, anche in questo Paese”
Come nelle edizioni precedenti, l’assegnazione dei riconoscimenti si è trasformata nel racconto di associazioni e organizzazioni che si impegnano quotidianamente per rendere effettiva l’indipendenza e l’autodeterminazione delle persone con disabilità, attraverso processi di integrazione scolastica, universitaria e lavorativa. Attraverso il teatro e la danza, la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi con il progetto Operah avvicina al melodramma quanti hanno poca o nessuna occasione di farlo.
L’Associazione Smile Amici di Ilaria di Rocca d’Arce in provincia di Frosinone con "SuperAbili in campo" usa ilcalcio integrato per la promozione dell’inclusione sociale, del benessere fisico e dello sviluppo personale di bambini con disturbo dello spettro autistico.
A Reggio Emilia l’azienda Cirfood ha aperto “Rita Pieve”, il primo self-service completamente inclusivo realizzato in Italia, frutto della collaborazione con il Centro europeo di ricerca e promozione dell’accessibilità e con il sostegno del Centro regionale d’informazione sul benessere ambientale.
La Fondazione Bresciana per l’Educazione “Monsignor Giuseppe Cavalleri”, ha presentato la Scuola audiofonetica di Mompiano, dove anche gli studenti udenti sono esposti a linguaggi non verbali favorendo la costruzione di un’etica dell’inclusione basata sulla scoperta delle potenzialità reciproche.
Il progetto “Disability Friendly”, nato dalla collaborazione tra le associazioni venete Aps Famiglie e Abilità Onlus e Oltre il Muro, coinvolge le attività commerciali in un percorso di conoscenza, accoglienza alle persone con disabilità intellettive e motoria: un esempio virtuoso che può essere attuato in differenti comunità.
L’associazione pugliese Ecosistemi Formativi Esperienziali con “Sentirsi in alto mare” propone un modello formativo che si realizza attraverso un ambiente naturale e “speciale”, ovvero il mare, vero e proprio laboratorio di inclusione.
Il centro educativo psicopedagico Agribimbi di Galatina, Lecce, si rivolge a bambini e bambine, anche con disabilità, e fa della Natura la chiave di svolta della crescita e della relazione, in altre parole dell’inclusione.
Dalla Val D’Aosta, il percorso “A scuola di vita indipendente”, nato dall’impulso di due organizzazioni di famiglie con figli con disabilità, l’Associazione Girotondo e l’Officina della vita indipendente ha coinvolto il personale scolastico per elaborare le migliori strategie in grado di sostenere la piena realizzazione dei progetti di vita degli studenti con disabilità.
Il progetto “Confide”, dell’associazione italiana Sindrome X Fragile, promuove l’integrazione lavorativa dei ragazzi con Sindrome X Fragile, attraverso tirocini all’estero, nello specifico a Malta in strutture del settore turistico-alberghiero.
Il progetto “Oltre le sbarre” attivato nella Casa Circondariale di Larino, in collaborazione con l’Università del Molise, vuole garantire accessibilità allo studio alla popolazione detenuta, aprendo anche ai soggetti fragili prospettive di rinascita individuale e sociale.
La cooperativa Chopin di Villa d’Adda, Bergamo, promuove e valorizza un’imprenditoria etica e sociale, favorendo l’attività lavorativa anche di persone con disabilità e fragilità, attraverso la coltivazione, produzione e vendita di prodotti florovivaistici.
L’associazione iFun, in collaborazione con l’Università di Foggia, si distingue per la realizzazione di percorsi di presa in carico per famiglie che hanno figli con Disturbo dello Spettro Autistico. Il progetto “iDO – io faccio Futuro” prevede una piattaforma web per la presa in carico, il monitoraggio e la condivisione dei dati tra scuole e famiglie, la personalizzazione della didattica e un laboratorio di domotica.
Il progetto di senior cohousing “Ma maison”, dell’Ircr di Macerata supporta l’autonomia domiciliare e garantisce il permanere di una rete di sostegno sociale in contrasto alla solitudine e all’accesso improprio a soluzioni residenziali assistenziali.
L’Energy Family Project di Pomezia, Roma, rappresenta un punto di riferimento per le famiglie di bambini con agenesia ed amputazione degli arti, costruendo una rete con il territorio in grado di incidere sulla qualità di vita dei bambini e delle loro famiglie
Lo spinoff dell’Università di Foggia “Io faccio futuro” realizza percorsi di formazione, ricerca e presa in carico in grado di rispondere ai bisogni complessi e di impattare nell’attuazione di contesti sociali inclusivi.
Premi speciali, infine, al Comune di Macerata per il progetto “Ci sono anch'io”, un’importante risorsa per le famiglie con figli con disabilità, e all’Anffas Macerata per Civico 34, realtà di vita per ridare alle persone con disabilità, spazi e tempi per vivere da adulti.
"Numerosi docenti, ricercatori e personale tecnico e amministrativo degli Atenei di Ancona, Camerino, Macerata e Urbino, dell’Accademia di Belle Arti di Urbino e dell’ISIA di Urbino hanno condiviso una lettera aperta ai propri Rettori e Direttori, dichiarando di prendere formalmente le distanze dal provvedimento di sospensione dal lavoro e dello stipendio dei colleghi che, per vari motivi, hanno deciso di non iniziare o completare la profilassi anti-SARS-CoV-2".
È quanto dichiara, in una nota, il professor Vincenzo Cuteri, referente Movimento Universitario contro le Discriminazioni che definisce il Green Pass come un "cappio". I firmatari della lettera ritengono "fortemente ingiusta, sproporzionata e discriminatoria tale misura punitiva, che è lesiva della dignità, della libertà, dei diritti fondamentali dell'uomo e soprattutto del diritto al lavoro".
"Non vi sono basi scientifiche per l’obbligo vaccinale dei lavoratori dell’università, peraltro in un contesto di basso rischio" aggiunge il professor Vincenzo Cuteri "Tale provvedimento non garantisce una maggiore sicurezza contro la diffusione del virus nell’ambiente di lavoro, perché anche i vaccinati come i guariti possono diffondere il virus".
I firmatari chiedono ai Rettori marchigiani di "discutere le proposte avanzate e di trovare una soluzione che permetta ai dipendenti sospesi e deprivati dello stipendio di essere totalmente reintegrati, anche in considerazione del fatto che già numerose sentenze hanno dichiarati illegittimi i provvedimenti di sospensione".
"La raccolta firme è ancora in atto - conclude Cuteri -, pertanto i docenti e il personale tecnico e amministrativo che condividono gli assunti del Movimento Universitario contro le Discriminazioni sono invitati a contattare i Coordinatori della propria sede di appartenenza". Per l'Ateneo di Macerata la coordinatrice del movimento di protesta è la professoressa Clara Ferranti, mentre per l'Ateneo di Camerino è lo stesso Cuteri.
Studenti delle superiori in dialogo con imprese ed enti del territorio selezionati per aver adottato pratiche innovative sostenibili. Succede all’Università di Macerata, Dipartimento di Giurisprudenza, durante la tavola rotonda che oggi ha concluso un impegnativo percorso avviato nelle scuole a settembre 2021 nell’ambito del progetto Sustainable Innovation Lab.
All’incontro, coordinato da un team di ricercatori esperti di sostenibilità, sono intervenuti studenti degli Istituti Scolastici superiori Filelfo di Tolentino, Garibaldi di Macerata e Leopardi di Recanati, con i docenti che hanno coordinato il progetto: Alberto Paoloni, Grazia Di Petta e Assunta Marinelli.
Gli studiosi maceratesi - Chiara Bergonzini, Angela Cossiri, Pamela Lattanzi, Giacomo Menegus, Giulia Messere e Paola Nicolini - hanno applicato un metodo sperimentale di co-genenerazione di soluzioni innovative, con uno sguardo particolare al contesto territoriale e ai settori agrifood e turismo sostenibile, valorizzando il contributo dei giovani, spesso esclusi dai processi tradizionali di rappresentanza, quali fondamentali co-drivers di cambiamento.
In questa giornata conclusiva, ragazzi e ragazze si sono potuti confrontare con gli imprenditori, presentando i progetti elaborati in questi mesi di lavoro: Simone Baldassarri dell’Azienda Agricola "Il Giardino dell'Alpaca" di Potenza Picena, Marianna Bruscoli dell’Azienda Turistica "Tenuta Santi Giacomo e Filippo" di Pesaro, Giacomo Eupizi della Cooperativa Agricola "Agriarquata" di Pescara del Tronto, Aberto Mazzini per il "Progetto Marche Outdoor" della Regione Marche, Marino Montalbini dell’Azienda Agricola "Montalbini - Mays Ottofile" di Arcevia, Domenico Sacconi dell’azienda "Kiro Srl" di Comunanza, Francesca Petrini della "Fattoria Petrini" di Monte San Vito.
Presenti, quali partner del progetto, anche Giocondo Anzidei per Slow Food Marche, Geltrude Amatucci, Emanuela Emiliozzi e Mauro Mazzoli per Erdis Marche.
L’Università di Macerata a sostegno del Comune per “Macerata Città europea dello Sport 2022”. In aggiunta alla collaborazione scientifica per il ricco programma di iniziative in fase di definizione, il consiglio di amministrazione dell’Ateneo ha anche deliberato un contributo di 10 mila euro per assicurare un sostegno economico alla realizzazione del progetto.
“Abbiamo ritenuto importante - commentano il rettore Francesco Adornato e il direttore generale Mauro Giustozzi - ribadire il supporto a un progetto che dà risonanza e lustro all’intera città e che costituisce un’importante occasione per promuovere e valorizzare la pratica sportiva”.
Grazie al recente accordo sottoscritto dall’Ateneo con la Federazione Scacchistica Italiana, inoltre, Macerata ospiterà a settembre anche il Campionato Italiano Seniores di scacchi, che assegna due titoli italiani, si svolge in nove turni di gioco distribuiti normalmente su otto giorni.
“Accogliamo con entusiasmo una collaborazione che dimostra come l’Amministrazione sia sensibile a sinergie produttive con tutti gli stakeholders del territorio e, in questo caso, con l’Università di Macerata, il “motore” più importante della città – hanno commentato il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi -. Lo slancio di Unimc nei confronti di Macerata Città Europea dello Sport è il perfetto esempio di come possiamo costruire qualcosa di inedito a beneficio della città e per condividere, sempre più, i successi”.
Da anni l’Università di Macerata promuove lo sport sia come pratica per i propri studenti grazie al Centro Universitario Sportivo, sia come stile di vita inclusivo e formativo, partecipando a eventi come l’Overtime Festival. In questo settore è stato avviato anche un nuovo filone di studi che si declina a vari livelli.
È recente l’attivazione del curriculum in “Consulente giuridico per lo sport” nell’ambito del corso di laurea triennale in Scienze per i servizi giuridici: attivato dal Dipartimento di Giurisprudenza, conta su importanti collaborazioni con federazioni nazionali e enti di promozione sportiva. E ancora: il corso di perfezionamento in Comunicazione sportiva, con noti professionisti del giornalismo, proposto dal Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali in collaborazione con l'Associazione culturale Pindaro e con il Comitato Italiano Paraolimpico.
Un grande gesto di solidarietà, partito dai rappresentanti di istituto dell'Ipsia "Renzo Frau", per inviare degli aiuti in Ucraina. La proposta lanciata dai ragazzi Valentina Petrocchi, Iacopo Tiberi e Nada Dhoum è stata subito sposata dagli studenti, dai docenti e da tutto il personale Ata dell'Istituto.
Sono stati creati dei veri e propri hub di raccolta all'interno delle tre sedi di Sarnano, San Ginesio e Tolentino. Tanti gli aiuti umanitari raccolti in pochissimi giorni grazie al grande cuore dei ragazzi e dello staff dell'IPSIA "Renzo Frau".
I prodotti sono stati prontamente imballati e consegnati alla signora Rosena Fanelli, di nazionalità ucraina, che si sta occupando insieme alla mamma di raccogliere tutte le donazioni ed i beni di prima necessità per portarli in Ucraina.
Mercoledì 30 marzo i sindaci marchigiani delle aree interne e dei comuni colpiti dal sisma, insieme all'assessore regionale Giorgia Latini, manifesteranno a Roma davanti al ministero dell’Istruzione per la tutela dei servizi scolastici presenti sul territorio.
L'amministrazione comunale di Sarnano sarà in prima linea per difendere il proprio Liceo Scientifico, una vera eccellenza che da quasi 50 anni rappresenta un valore aggiunto per l'entroterra.
Infatti, a causa della scadenza delle deroghe concesse subito dopo gli eventi sismici del 2016, sembrerebbe a rischio la concessione della prima classe del Liceo Scientifico per il prossimo anno scolastico 2022/2023.
"Una tale eventualità va assolutamente scongiurata in quanto rischierebbe di compromettere la necessaria continuità dell'offerta scolastica e, nel medio/lungo periodo, la stessa esistenza di questo prestigioso istituto" ha sottolineato il sindaco Luca Piergentili.
"Bisogna infatti comprendere che nell'entroterra, ancor più dopo il terribile impatto che il sisma ha avuto in ambito sociale ed economico, non si può ragionare solo con la fredda logica dei numeri, ma è necessario perseguire una politica di rafforzamento dei servizi essenziali che sia in grado di invertire la tendenza allo spopolamento. Per questo, i servizi scolastici – al pari di quelli socio- sanitari – vanno garantiti con una capillarità", precisa il primo cittadino.
"Vanno dunque garantite le necessarie deroghe che tendano a perequare i territori montani rispetto a quelli basso-collinari e costieri - spiega Piergentili - perché, diversamente, si andrebbe addirittura in contrasto con le misure di alcune strategie nazionali (la SNAI prima ed il PNRR oggi) tendenti proprio a favorire la crescita di queste aree attualmente ancor più svantaggiate".
L'amministrazione comunale di Sarnano, facendosi portavoce di un ampio territorio che abbraccia i comuni montani delle province di Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno, chiede con forza che vengano adottati "tutti i provvedimenti necessari a garantire l'istituzione della prima classe del Liceo Scientifico di Sarnano per il prossimo anno scolastico 2022/2023, sostenendo altresì tutti i comuni e tutti gli istituti che si trovino nella medesima situazione di rischio".
La manifestazione di Roma del 30 marzo prossimo servirà anche a far capire che il "territorio è coeso", puntualizza il sindaco Piergentili, e che le scelte che lo riguarderanno andranno adottate "con criteri di equità e senza favoritismi di sorta".
Martedì 22 marzo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua istituita dall’ONU, il Rotary Club di Macerata, in collaborazione con l'APM, ha presentato agli alunni della Scuola paritaria secondaria di Primo grado “San Giuseppe” il progetto “Racconta con un disegno una tua esperienza in cui l'acqua ha fatto da protagonista”, giunto all’undicesima edizione.
L'iniziativa curata da Mirella Staffolani, Giorgio Mancini e Simone Panduri è stata accolta con entusiasmo dai ragazzi che hanno ascoltato con attenzione e interesse la breve relazione sull'importanza dell'acqua potabile come bene prezioso e fonte di vita. Giorgio Mancini, da sempre impegnato in iniziative volte alla salvaguardia dell'ambiente, nella sua esposizione ha posto l'accento sulle carenze, sugli sprechi e sulla diffusione di malattie trasmesse dall'acqua inquinata.
Gli alunni sono stati invitati a raccontare con un disegno un’esperienza che hanno vissuto in cui l'acqua ha avuto un ruolo centrale e, nel mese di maggio, nel corso di una visita organizzata alla Centrale di Approvvigionamento Idrico di Rotacupa a Villa Potenza, verranno premiati gli elaborati più significativi.
Il tema dell’acqua, della sua tutela e il suo essere un diritto universale è da sempre una priorità nell'agenda del Rotary International, e il Rotary Club di Macerata dedica ogni anno questo service ai più giovani per sensibilizzarli su uno degli aspetti più critici dell’era in cui viviamo
Conto alla rovescia per “La settimana dell’inclusione” organizzata dall’Università di Macerata e dall’Anffas in collaborazione con Provincia e Comune di Macerata. Convegni scientifici, laboratori per studenti, insegnanti e famiglie, mostre, spettacoli e stand animeranno la città dal 25 marzo al 2 aprile.
La manifestazione, quest’anno ribattezzata “Incorsa.me” nasce per illuminare tutte quelle realtà – istituzioni, enti, associazioni o privati cittadini – che ogni giorno, attraverso iniziative, progetti e semplici gesti quotidiani, promuovono e difendono l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità. Tra gli eventi cardini, il Premio Inclusione 3.0 venerdì 25 marzo dalle ore 17 al Teatro Lauro Rossi, che la mattina ospiterà anche il convegno nazionale della Società italiana di pedagogia.
Nel corso della settimana, docenti di ogni ordine e grado, anche universitari, e studenti delle superiori e dell’università potranno prendere parte ai Laboratori “Inclusione 3.0” per sperimentare le più recenti tecnologie volte a facilitare l’apprendimento. Saranno realizzati anche percorsi personalizzati per le famiglie con ragazzi e ragazze con disturbi specifici di apprendimento già iscritti all’Ateneo o che volessero provare le nuove strumentazioni prima di iscriversi.
Sabato 26 sarà inaugurata la nuova aula digitale TincTec al Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo e verrà attivata la Rete Nazionale sulla didattica, le tecnologie e l’Inclusione. Ai seminari prenderanno parte da Spagna, Inghilterra, California, Arizona, Brasile, Michigan, Colorado, Norvegia e Stati Uniti.
Il 26 e il 27 marzo il loggiato del Palazzo degli Studi ospiterà il Villaggio Anffas Macerata, con desk informativi, esposizione di foto e opere realizzate dai ragazzi e dalle ragazze del Centro Diurno, gadget, caccia al tesoro. Domenica 27 marzo si terrà anche la maratona non competitiva all’interno della 36^ Stramacerata organizzata dall’Associazione Polisportiva Acli di Macerata: 3km di passeggiata aperta a tutti. In programma durante la settimana anche spettacoli e concerti. Per conoscere tutte le iniziative: https://incorsa.me.
Gli alunni e le alunne dell’Istituto Comprensivo “Nicola Badaloni” di Recanati, in occasione della Giornata mondiale della Poesia, si sono riversati con le loro bandierine arcobaleno e mascherine decorate nelle vie del centro ed in Piazza "Leopardi” per diffondere attraverso il linguaggio universale dei versi il loro messaggio di pace, nell’ambito del tradizionale appuntamento delle Invasioni poetiche.
“Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio, la guerra”. È con la semplicità dei versi di Promemoria di Gianni Rodari, un fervido inno alla pace, che quest’anno gli alunni e le alunne dell’Istituto “Nicola Badaloni” hanno voluto celebrare in Piazza Giacomo Leopardi il 21 marzo, Giornata mondiale della Poesia: si sono disposti in modo da formare la scritta “Pace” ed hanno condiviso con la cittadinanza la loro esigenza di serenità e solidarietà, recitando la poesia in un flashmob tanto festoso ed allegro quanto sentito, alla presenza del sindaco Antonio Bravi, dell’assessora alle politiche culturali e alla valorizzazione del Patrimonio artistico e culturale, Rita Soccio, e della Dirigente scolastica, professoressa Annamaria De Siena.
Il sit-in ha rappresentato il momento culminante di una mattinata in cui gli studenti hanno disseminato per le vie della città, dal Colle dell’Infinito fino al Duomo, dalle Grazie al quartiere Mercato, passando per Castelnuovo, il loro messaggio di pace, regalando “poesie di pace” ai passanti e distribuendole nei negozi, inserite nelle colorate “scatole della pace”, nell’ambito di un appuntamento che è ormai tradizione per il Badaloni: “Le invasioni poetiche”.
È infatti dal lontano 2013, quando il professor Paolo Coppari, insegnante storico dalla Scuola Media “San Vito”, ideò la manifestazione, che tale avvenimento trova ampio spazio all’interno del Progetto Lettura d’Istituto, il cui titolo è quest’anno #emozionincorso.
E in giorni funestati dalle terribili notizie di guerra, al rumore insopportabile delle armi gli alunni e le alunne dell’Istituto hanno risposto con un insopprimibile e accorato grido di pace e solidarietà. Di qui il nome dell’iniziativa “#emozionincorso … risposte di pace”.
Ne è scaturito un evento spontaneo, gioioso e colorato in cui i bambini della Scuola dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria di primo grado hanno potuto esprimere i loro sentimenti attraverso la semplicità delle parole di Rodari. Nel calendario delle “Invasioni poetiche”, oltre a tale evento, è prevista, dal 21 marzo al 10 aprile, la possibilità di partecipare al secondo contest fotografico dal titolo “Una poesia in foto”: nel blog del Progetto lettura dell’Istituto Badaloni verranno pubblicate alcune poesie d’autore tra cui i visitatori di tutte le età potranno scegliere quella a cui ispirarsi per scattare una foto da postare su Facebook o Instagram con tag #invasionipoeticheicbadaloni.
Gli autori delle tre foto più votate riceveranno un attestato di merito ed un buono sconto da spendere presso le librerie del territorio. Nel mese di maggio verrà allestita una mostra con tutti gli scatti taggati. Tali eventi sono stati patrocinati dal Comune di Recanati che li ha inseriti nel calendario delle celebrazioni previste per il 21 marzo.
"Sterile polemica e voci prive di fondamento". Così il sindaco, Sauro Scaficchia, ha definito le notizie circolate negli ultimi giorni a proposito del passaggio del plesso di Fiastra all'Istituto Comprensivo Paoletti di Pieve Torina che avrebbe comportato l'istituzione di una sola pluriclasse per tutta la scuola primaria anziché le due in cui è ora organizzata la didattica.
A tal proposito il primo cittadino ha cercatoi di far chiarezza sulla questione: “Voglio sottolineare, innanzitutto, che in alcun modo l'organizzazione della didattica dipende dal fare parte di uno o dell'altro istituto. Gli uffici regionali, infatti, organizzano le classi dei vari plessi scolastici tenendo conto del numero degli alunni e, secondo il D.P.R. 81 del 2009 il numero minimo per formare una nuova classe non può essere inferiore a 15".
“Attualmente il numero degli alunni della scuola primaria a Fiastra è proprio di 15 elementi – prosegue il sindaco - ma siamo certi, ed abbiamo avuto rassicurazioni in tal senso sia dal dirigente scolastico che dagli stessi uffici provinciali, che Fiastra potrà beneficiare di una deroga mantenendo le due pluriclassi attualmente presenti”.
È proprio il D.P.R. 81/09 che prevede questa possibilità per le offerte formative localizzate in situazione di isolamento, come lo è la scuola di Fiastra che ospita i ragazzi di tutta la vallata, Bolognola compresa. Il Dirigente scolastico, professor Cavallaro, ha già inviato una nota in tal senso ai dirigenti regionali e provinciali dei rispettivi Uffici Scolastici. "Le voci che in questi giorni hanno allarmato molti fiastrani non sono altro, quindi, che una sterile polemica politica", conclude il sindaco.
Venerdì 1° aprile dalle 15 alle 18 si terrà il secondo dei tre seminari online sulla migrazione volti alla formazione e all’aggiornamento degli operatori del settore pubblico e privato organizzati dal Centro linguistico dell’Università di Macerata nell'ambito del Progetto Fami “Nuovi Cittadini Plus", coordinato dall'Ambito territoriale sociale 15. Sviluppato con il coordinamento scientifico di Edith Cognigni, docente del Dipartimento di Studi Umanistici, il progetto mira a migliorare i livelli di gestione ed erogazione dei servizi rivolti all'utenza straniera.
“Immaginari dell’alterità. Migrazioni, rappresentazioni e nuove identità” è il titolo di questo nuovo appuntamento formativo, che si focalizzerà sulle rappresentazioni della diversità linguistico culturale e identitaria in contesto migratorio attraverso un approccio interdisciplinare. Per partecipare, è possibile registrarsi entro il 31 marzo su https://bit.ly/3pQcLjg.
Dopo i saluti del rettore Francesco Adornato e della coordinatrice dirigente dell’Ambito Territoriale Sociale 15 Carla Scarponi, intervengono Francesca Chiusaroli su stereotipi e marche linguistiche per la rappresentazione identitaria dell’altro da sé; Mathilde Anquetil e Hélène David su rappresentazioni e strumenti di ricerca per indagare il repertorio plurilingue di adulti migranti francofoni; Maria Elena Paniconi sulla rappresentazione di soggetti migranti nelle narrative araba moderna e contemporanea.
A conclusione dell’evento è prevista una tavola rotonda volta a creare un dialogo tra ricercatori, enti locali ed esperti attivi nel settore della migrazione. Gli interventi si focalizzeranno sulle politiche sociali e le azioni di antidiscriminazione a beneficio dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine, con particolare riferimento al contesto regionale. Partecipano: Susanna Piscitelli, direzione "Politiche Sociali" della Regione Marche; Simone Giovanni Bucchi, presidente del Centro Servizi Volontariato Marche; Luca Romagnoli, Consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
Tre blocchi adiacenti, tre “scatole della scienza” utilmente funzionali alle attività scolastiche e laboratoriali, sportive e ludico-creative anche all’aperto, progettate su di una superficie complessiva di oltre 2.800 metri quadrati. Una struttura moderna, dotata di un impianto fotovoltaico da 40 kWp, antisismica, certificata in classe IV “costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche”.
È in sintesi il progetto di ricostruzione del nuovo IPSIA “R. FRAU” nella sede dell’antico borgo medioevale di San Ginesio che vedrà la realizzazione di un complesso scolastico progettato e sviluppato secondo le linee guida del team di esperti della Fondazione Andrea Bocelli di concerto con gli Uffici del Commissario per la Ricostruzione post Sisma per l’Italia Centrale che l’ha direttamente investita del ruolo di progettista e project manager. L'obiettivo è di realizzarla in 330 giorni
L’iniziativa, che segue la realizzazione di altri tre progetti analoghi che la Fondazione del celebre tenore italiano ha promosso e realizzato nel Centro Italia all’indomani dei tragici eventi sismici del 2016, è stata illustrata, anche attraverso la condivisione del rendering del progetto, nell'Auditorium Sant’Agostino di San Ginesio, in un momento di condivisione anche con la cittadinanza che è stata invitata a partecipare.
Una data simbolica, quella del 21 marzo, primo giorno di inizio della primavera, a testimoniare la volontà di rinascita, di voler riportare anche in questi luoghi fiducia e speranza e, soprattutto, l’opportunità di poter coltivare i giovani talenti di un territorio tradizionalmente polo e riferimento per l’industria manifatturiera italiana.
“Possiamo affermare che oggi è davvero l’inizio di una nuova primavera per San Ginesio visto il momento che stiamo condividendo tutti insieme, ha affermato il sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco. Sento la necessità prima di tutto di rivolgere un ringraziamento speciale al Commissario Straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini perché per merito della sua determinazione, competenza e impegno profuso è stato capace di dedicarci un’Ordinanza Speciale che finalmente ha sbloccato una gravissima situazione che ci ha tenuti fermi per troppo tempo.
Poi non saprei davvero come esprimere la gratitudine e l’affetto che mi lega alla Fondazione Andrea Bocelli e ai cari amici Laura Biancalani, Direttore Generale ABF, e all’Ingegner Paolo Bianchi con i quali da subito si è instaurato un rapporto di stima, amicizia e reciproca collaborazione".
"La professionalità del team messo a disposizione dalla ABF per la realizzazione del progetto consentirà a San Ginesio di avere una scuola altamente innovativa ed unica nel suo genere, rendendo il borgo attrattivo in ambito provinciale, regionale ma anche oltre".
"Questi sono i veri tasselli che ci fanno avere la visione futura, ma concreta, per la rinascita del nostro territorio da un punto di vista sociale, economico e culturale: la nuova sede dell’Ipsia per come è stata concepita, attirerà tanti nuovi studenti che ridaranno vitalità al borgo e potranno ripopolarlo a tempo pieno anche grazie all’istituzione di un Convitto.
"Inoltre, una riorganizzazione dei servizi con alla base una forte condivisione di tutti i principali attori coinvolti potrà creare una scuola forte in grado di incidere in maniera decisiva sul futuro delle nostre comunità. Un ultimo ringraziamento vorrei rivolgerlo a tutto il personale dell’ufficio tecnico comunale e ai ginesini per la tanta pazienza che hanno dovuto metterci dopo periodi davvero difficili”
“San Ginesio ha scelto di aderire alla procedura semplificata andando a redigere un accordo quadro che vede nell’istituzione pubblica e in quella privata della Fondazione Andrea Bocelli la costituzione di partner di progetto, con ruoli ben definiti e altrettanto condivisi.” – così interviene il Commissario Straordinario Legnini in collegamento telefonico che esprime soddisfazione per l’iniziativa che auspica possa essere esempio per ulteriori interventi –
“E mi unisco quindi al plauso della platea che ho sentito e che mi rende confidente nelle scelte fatte. La comunità tutta e soprattutto gli studenti e gli insegnanti auspico sapranno cogliere l’opportunità di poter beneficiare di una struttura che sono certo diventerà punto di riferimento del territorio e fucina di talenti”. Presenti all’iniziativa anche l’Ingegner Paolo Bianchi, responsabile dei progetti di costruzione ABF, l’architetto Massimo Alvisi dello studio Alvisi Kirimoto, la dirigente scolastica Ida Cimmino e il referente progetti educativi ABF Serafino Carli.
“Il progetto didattico dell’IPSIA Renzo Frau negli ultimi tre anni ha avuto come obiettivo fondante quello di realizzare la riforma, concretizzandosi come “scuola territoriale, dell’innovazione, aperta e concepita come laboratorio di ricerca, sperimentazione ed innovazione”, ha proseguito la dirigente scolastica Ida Cimmino.
"In quest’ottica, accanto all’apertura di proficui canali comunicativi con le Istituzioni, le Università e le realtà produttive del territorio, si è puntato sull’innesto nella didattica della metodologia della sperimentazione e della ricerca, proponendosi come di punto di riferimento per progetti ed azioni volte alla crescita del territorio sotto il profilo economico e sociale".
"La splendida struttura progettata dall’ ABF Foundation rappresenta il lungo ideale di realizzazione di un progetto didattico ambizioso, già avviato. Spazi fisici stimolanti e laboratori all’avanguardia consentiranno di promuovere la formazione professionale non solo come risposta dinamica e flessibile alle esigenze formative del territorio, ma anche come percorso personalizzato che consente ad ogni studente di esprimere al meglio le proprie potenzialità e di introdursi nella realtà lavorativa, o di proseguire la formazione, fornito di un sapere agile e forte e di competenze solide. Un passo importante anche per l’avvio di una riflessione sul futuro assetto della scuola sul territorio e sulle azioni necessarie per allargare quanto più possibile il bacino di utenza, anche studiando con attenzione il piano dei trasporti".
“In coerenza con la nostra missione di empowering people and communities – afferma Laura Biancalani, Direttore Generale della ABF –“crediamo fermamente, e per questo promuoviamo con convinzione, il ruolo fondamentale che gli ambienti e i contesti didattico-educativi possono svolgere nei processi di crescita e di sviluppo delle comunità, ancor più se svantaggiate. Poter dar, dunque, un contributo concreto e un futuro migliore ad una comunità straordinaria come quella di San Ginesio ci rende particolarmente orgogliosi”.
“Siamo pertanto profondamente grati, oltre che ai nostri sostenitori e al nostro team tecnico, alle autorità locali ed in particolare al Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco e al Commissario Straordinario Giovanni Legnini per averci dato questa fiducia, una fiducia che si rinnova sull’intero territorio marchigiano a noi tanto caro”.
Ed è proprio nell’ambito di questo speciale rapporto di vicinanza e progettualità nel quale nascono e si sviluppano i progetti ABF che affonda le sue radici anche il progetto di accoglienza ed inserimento delle famiglie ucraine (23 tra mamme e bambini) arrivati nel fine settimana: case e spazi da abitare, le scuole ABF sono sempre pronte ad accogliere nuovi studenti e ad attivare un sistema di supporto psicologico e culturale nell’ambito di un intervento con il quale ancora una volta la Fondazione confida di dare il suo contributo per un futuro di Pace ed opportunità.