Oltre 120 delegati in rappresentanza di 76 atenei. Per la prima volta la rete dei referenti per i dottorati delle Università italiane si riunisce e lo fa a Padova, il 14 e 15 marzo 2023. Due giornate organizzate dalla CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, ospitate negli spazi dell’Orto Botanico dell’ateneo patavino.
«Il dottorato di ricerca – sottolinea Claudio Pettinari, Delegato CRUI per la Ricerca e Rettore dell’Università di Camerino – non solo rappresenta uno step fondamentale per la formazione delle laureate e dei laureati ma è oggi anche lo strumento attraverso il quale si sviluppa un'intensa attività di ricerca in Italia. Con i dottorati innovativi, poi, non solo si ha la possibilità di far crescere e sviluppare le imprese e di conseguenza il Paese, ma si stanno anche formando ricercatrici e ricercatori che potranno avere un grande impatto sociale anche su settori non prettamente scientifici. È chiaro, quindi, come il numero di dottorati di ricerca che abbiamo e che sta sempre più aumentando, rappresenti un fattore di crescita non solamente del sistema universitario, ma dell’intero Paese: implementarlo, in Italia, ci consente di essere sempre più competitivi a livello internazionale».
«L’importanza del dottorato di ricerca, motore di uno sviluppo basato su competenze sempre più specializzate e innovative, sta crescendo negli ultimi anni – ricorda Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Ecco perché la Crui ha ritenuto importante organizzare queste due giornate di riflessione approfondita e scambio di buone pratiche sulle tematiche relative al dottorato di ricerca. Tematiche quali accreditamento, dottorato nazionale e industriale, sviluppi e opportunità derivanti dal Pnrr saranno al centro di una discussione che riguarda non solo aspetti nazionali ma anche internazionali».
«Siamo onorati di ospitare la prima edizione dell’incontro dei referenti per il dottorato. – spiega Massimiliano Zattin, prorettore al Dottorato dell’Università di Padova –. La grande risposta in termini di partecipazione permetterà, in questo modo, di mettere a fattor comune le migliori esperienze del mondo accademico italiano. Sarà anche l’occasione per una riflessione più generale sugli aspetti formativi, cruciali per dotare il Paese di risorse umane all’altezza delle sfide globali che ci attendono».
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