Partito il gemellaggio tra il Liceo Linguistico Leopardi di Macerata e il liceo francese di Barcelonnette
Un'occasione davvero irripetibile di conoscenza, approfondimento, scambio e apertura mentale: è la settimana che i ragazzi della 3E del Liceo Linguistico Leopardi di Macerata stanno trascorrendo in compagnia dei coetanei francesi del Liceo Honnorat di Barcelonnette, arrivati mercoledì 10 maggio e in Italia fino al prossimo 17 maggio.
Si tratta di un gemellaggio con un liceo francese (l’andata, nel mese di febbraio scorso, a Barcelonnette, una stazione sciistica delle Alpi francesi) che adesso vede il soggiorno italiano degli studenti d’oltralpe. Caratteristica comune di entrambe le classi è il corso di studi Esabac: entrambi i licei arriveranno alla fine del corso di studi con il conseguimento di un diploma che avrà pari valore in Italia ed in Francia.
I diciotto studenti sono accompagnati dai loro professori Émilie Leick ed Emile Müller. I colleghi italiani sono Sylvie Bartoloni e Fabio Macedoni.
Ricevuti dalla dirigente Annamaria Marcantonelli giovedì mattina scorso, i ragazzi e gli insegnanti francesi hanno poi lavorato in classe con lezioni tenuti da colleghi del liceo.
In programma, visite ad Assisi e Gubbio, a Macerata, Recanati (casa Leopardi e luoghi leopardiani), Monte Conero e Sirolo, poi di nuovo in classe con altre lezioni e ricevimento in municipio da parte del sindaco. Mercoledì 17 maggio ritorno a casa.
Gli studenti sono ospitati dalle famiglie dei loro corrispondenti, così come gli insegnanti.
Si tratta del secondo gemellaggio organizzato in questo anno scolastico per la lingua francese.
“Molto spesso sembrano scontati i benefici che apportano queste esperienze – dichiara la dirigente Annamaria Marcantonelli – eppure non è né semplice né garantito poter attivare questi scambi con soluzione di continuità. Quando è possibile il nostro liceo dà la precedenza assoluta a queste iniziative, pensando di fare gli interessi degli studenti e delle loro famiglie. Il confronto e lo scambio sono la risposta più eloquente e concreta all’integrazione”.
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