L’IPSIA “Don Enrico Pocognoni” e la sua Dirigente Scolastica, la professoressa Lucia Di Paola, hanno aderito alla Settimana del Pianeta Terra, organizzando tre interessanti incontri di formazione e informazione con il Geologo Fabio Lattanzi.
I tre eventi “La terra vista da un professionista: a scuola con il geologo da cui, nelle giornate del 30 ottobre, 06 novembre e 13 novembre, sono state animate rispettivamente le sedi di San Severino Marche, Matelica e Camerino, hanno rappresentato una preziosissima occasione, che ha portato i ragazzi a scoprire più da vicino le geoscienze, stimolandoli a riflettere sull’importanza della cura, del rispetto e della salvaguardia del territorio e dell’ambiente e ad acquisire, al contempo, un maggior livello di consapevolezza dei rischi naturali cui si è esposti e della loro possibile prevenzione o, quantomeno, mitigazione. Il dottor Fabio Lattanzi, infatti, dopo aver rapidamente illustrato l’attività e il ruolo del geologo, ha messo in luce come la Terra, in quanto pianeta “vivo”, sia, da sempre, costantemente sottoposta a continue evoluzioni e trasformazioni e come la sua immensa e straordinaria bellezza sia regolarmente minacciata dalla sua stessa fragilità, a cui, oltretutto, non cessa d’aggiungersi la colpevole e riprovevole incuria dell’uomo.
Ha fornito, perciò, strumenti indispensabili per giungere alla piena comprensione di quello che, sfortunatamente, sappiamo sin troppo bene essere il più pericoloso tra i rischi geologici, ovverosia il rischio sismico.
Partendo dalle dinamiche che generano il terremoto, ha, infatti, spiegato come i suoi effetti possano variare non solo in base alla maggiore o minore distanza dall’epicentro, ma anche, e soprattutto, in base alle caratteristiche stratigrafiche e topografiche del suolo e come, dunque, proprio lo studio approfondito di tali caratteristiche costituisca il primo, indispensabile e fondamentale passo per la prevenzione. Un’iniziativa alquanto significativa, quindi, a cui l’Ipsia “Don Enrico Pocognoni” ha scelto di prendere parte per promuovere nei ragazzi la sensibilizzazione su un tema così importante per il nostro territorio; per far loro capire che i rischi geologici sono sì inevitabili, ma ci si può difendere; per renderli consapevoli che, però, a tal fine, urge impegnarsi per sostituire la cultura dell’emergenza con quella della prevenzione. Solo così, infatti, sarà possibile evitare che gli eventi naturali si trasformino in disastri e che di vite umane e città resti solo il volto labile impresso nel ricordo.
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