L'Università di Macerata approva il bilancio 2025: "Investiremo oltre 3 milioni nonostante i tagli"
Approvato all’unanimità oggi dal Consiglio di Amministrazione il bilancio preventivo 2025 dell’Università di Macerata. "Si tratta - commenta il rettore John McCourt - di un documento che testimonia la capacità dell’Ateneo di affrontare con pragmatismo le sfide di un contesto in evoluzione, trasformandole in occasioni di consolidamento e crescita. In un anno caratterizzato da significative e dannose riduzioni dei finanziamenti pubblici per il sistema universitario nazionale, UniMC si distingue per una gestione strategica e responsabile, in linea con il Piano Strategico 2023-2025".
Il taglio del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) nel 2024, pari a circa 3 milioni di euro rispetto al 2023, e l'adeguamento Istat degli stipendi del personale (1 milione di euro), pur rappresentando una sfida, hanno stimolato l’Ateneo a intensificare le proprie politiche di monitoraggio e razionalizzazione dei costi e di rafforzamento delle attività di reperimento di risorse esterne.
L’Università di Macerata continua a destinare la maggior parte delle risorse alle attività fondamentali di didattica, ricerca e servizi per gli studenti, consolidando il proprio ruolo come promotore di conoscenza e progresso sociale. Progetti innovativi e politiche mirate supportano priorità strategiche come la didattica innovativa, la valorizzazione della conoscenza, il dialogo col territorio, la trasformazione digitale, il benessere della comunità universitaria e la sostenibilità ambientale, tutte testimonianze di una gestione solida e lungimirante.
Come in tanti altri atenei, l’equilibrio di bilancio è ottenuto prevedendo l'utilizzo di 2,4 milioni delle riserve patrimoniali. Parallelamente, l’Ateneo ha stanziato 3,17 milioni di euro per investimenti che rafforzano la sostenibilità e l’innovazione, garantendo un futuro di crescita e resilienza.
Il rettore John Mc Court si è detto soddisfatto per i risultati raggiunti e ha voluto ringraziare lo staff della divisione Bilancio Qualità e Programmazione per l’eccellente lavoro svolto. "In linea con tutti gli Atenei d’Italia, i tagli strutturali al Ffo e gli aumenti dei costi a medio termine minano la sostenibilità del sistema universitario anche in università come la nostra dove si registra una crescita nel numero delle immatricolazioni (+15%). Tutti gli atenei hanno dovuto fare i salti mortali per chiudere i bilanci e faranno ancora più fatica nel futuro. I tagli ci tolgono la possibilità di programmare al meglio le nostre attività per rafforzarci e, a breve, tutto il sistema soffrirà la mancanza anche dei fondi del PNRR, che hanno dato uno stimolo importante alla ricerca".
"La ricerca in Italia rischia una frenata senza precedenti e la perdita di molti giovani sui quali il sistema paese ha investito - avverte il rettore -. Col nuovo anno bisognerà affrontare queste sfide in modo collegiale, con le altre università delle Marche, con la rete Hamu, alla quale aderiscono gli atenei di Abruzzo, Marche e Umbria, con la Crui e in dialogo con il ministero. Nonostante il contesto di difficoltà finanziaria determinato da fattori esogeni e non sempre prevedibili, il Bilancio Preventivo 2025 esprime una visione chiara e ambiziosa: un Ateneo che, guarda al futuro, valorizzando le proprie radici e affrontando le sfide con resilienza e innovazione".
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