L'Università di Bologna apre le porte ai diversamente abili grazie ad una laureata Unimc
L’Università di Bologna strizza l’occhio alle persone diversamente abili. I soggetti portatori di svantaggio hanno conquistato l’intero dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Alma Mater tenendo loro stessi una lezione e dimostrando come il percorso per far si che i futuri docenti si specializzino nel sostegno stia proseguendo nel migliore dei modi. La professoressa Balice, plurilaureata presso l’UNIMC e organizzatrice dell’incontro conclusivo del corso di studio in didattica speciale, ha aperto la plenaria ribadendo l’importanza del ruolo di tutti nella delicata co-costruzione del progetto di vita dell’alunno disabile.
I soggetti portatori di svantaggio hanno catturato l’interesse di tutti i presenti con la loro passione, unicità, professionalità e sorprendente simpatia. Insegnando quanto sia bello sorridere alla vita, hanno guidato e aiutato i futuri docenti di sostegno della scuola Secondaria di 1° e di 2° grado in un passaggio molto importante della loro formazione mettendo a nudo la propria patologia e fornendo utili consigli.
Il connubio Università – diversità, per i brillanti risultati riscontrati e le forti emozioni suscitate, si è dimostrato essere vincente nel percorso di crescita professionale dei presenti avallando il primato dell’Alma Mater di Bologna, non solo in bellezza e attrattiva come definita dal Times Higher Education, anche nel campo dell’avanguardia e della ricchezza formativa. L’evento, unico nel suo genere, ha contato sulla partecipazione di molte importanti associazioni territoriali, quali: l’Aida fondata dall’ingegnere Simone Soria, portatore di tetraparesi spastica, che ha invitato i presenti a calarsi nella sua patologia e a sperimentare gli ausili informatici e i comunicatori per disabili da lui ideati; l’Accaparlante e Centro Documentazione per l’handicap diretto da Claudio Imprudente e rappresentata dalla dottoressa Sandra Negri e dalla dottoressa Tatiana Vitali, affetta da tetraparesi spastica che ha, invece, giocato inclusivamente con i presenti ponendo particolare accento sull’importanza di costruire una relazione con il soggetto disabile; l’Agfa presieduta dalla dottoressa Mazzeo che, in collaborazione con tre audiolesi, ha proposto numerose attività tese allo sviluppo del linguaggio orale; infine l’ITI Aldini Valeriani Sirani di Bologna, presieduta dal Dirigente scolastico Ing. Grillo e rappresentata dal professor Campagna, ha concesso strumenti della realtà virtuale aumentata fondamentali per comprendere la realtà percepita dagli alunni affetti da disturbo dello spettro autistico.
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