Giornata mondiale contro bullismo e cyberbullismo, Saltamartini a Recanati: "Sensibilizzare i giovani"
"Insieme alla scuola, alle forze dell’ordine e agli psicologi per contrastare fenomeni insidiosi generati in rete, tutelando e sensibilizzando i giovani con iniziative culturali". Così il vicepresidente della Regione Marche Filippo Saltamartini che ha partecipato questa mattina alle celebrazioni per la Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo del Liceo classico Giacomo Leopardi di Recanati.
"Le istituzioni sono a vostra disposizione - ha detto Saltamartini rivolgendosi agli studenti - per tutelare i vostri diritti fondamentali di cittadini garantiti dalla Costituzione tra cui quello alla sicurezza e contro i pericoli del web".
In aula magna la mattinata è stata dedicata alla riflessione sul concetto di educazione alla legalità aperta dalla dirigente Annamaria Marcantonelli e dalla referente dell’Istituto per bullismo e cyberbullismo Maria Letizia Capparucci, a cui hanno preso parte il vice questore della Polizia di Stato Edoardo Polce, capo di Gabinetto della Questura di Macerata; il vice questore della Polizia di Stato Mila Bocchi, dirigente del Centro operativo per sicurezza cibernetica Polizia postale e delle Comunicazioni Marche e Antonio Draisci commissario Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata.
"E’ importate riflettere insieme agli studenti su questa che è una vera e propria emergenza anche educativa - ha insistito la dirigente - Sette ragazzi su dieci, dicono le statistiche, sono coinvolti in episodi di bullismo o cyberbullismo". Scuole e istituzioni lavorano in sinergia per sensibilizzare i ragazzi: "Attraverso la formazione i ragazzi possono capire, diventare consapevoli e responsabili. Gli strumenti del digitare sono preziosi ma vanno usati in modo costruttivo come elementi di unione e collaborazione".
Il 7 febbraio si celebra anche il Safer internet day 2023, la Giornata internazionale di sensibilizzazione sui rischi della rete, istituita nel 2004 dall’Unione europea. "Occorre massima attenzione a quello che si dice on line - è l’appello rivolto dalla vice questore Bocchi - i ragazzi hanno forse scarsa consapevolezza di poter diventare vittime oppure carnefici".
Il cyberbullismo è qualsiasi forma di prevaricazione compiuta per via telematica "come mettere in ridicolo un coetaneo, vessarlo o isolarlo, e può dare vita a una serie di reati più vari, come minacce o molestie. Occorre quindi stare molto attenti a qualsiasi cosa detta su internet perché non si cancella più. Noi continuiamo nell’opera di sensibilizzazione perché crediamo molto nella prevenzione e nel far capire ai ragazzi quello che si può fare o meno online".
Post collegati

Macerata, ultimo appuntamento per Rien que la femme: la professoressa Scialdone racconta La vedova allegra

Commenti