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Scuola e università Macerata

Gino Cecchettin al Macerata Humanities Festival: “Dal dolore può nascere il cambiamento"

Gino Cecchettin al Macerata Humanities Festival: “Dal dolore può nascere il cambiamento"

"Continuate a sognare, non con la testa tra le nuvole ma con i piedi ben radicati a terra". Con queste parole, Gino Cecchettin ha chiuso uno dei momenti più intensi del Macerata Humanities Festival. Nel dialogo con il rettore John McCourt e la prorettrice dell'Università di Trento Barbara Poggio, Cecchettin, in collegamento da Vienna dove è volato per festeggiare la laurea della figlia Elena, ha condiviso un messaggio di forza e di fiducia nelle nuove generazioni, invitando a trasformare il dolore in azione e a credere nel potere dell'empatia. "Merito è di Giulia stessa, ma soprattutto di Elena, se sono riuscito a fare quello che ho fatto, perché loro per prime avevano trovato il coraggio di cambiare, di esporsi e di denunciare un problema", ha proseguito Cecchettin.

"Quando ho capito l'opportunità che Giulia aveva lasciato come messaggio, ho deciso che era giusto dare il mio contributo. Non posso cambiare quello che è successo, ma posso cambiare quello che verrà. Quando diamo sfogo alle emozioni più negative, di fatto ci facciamo del male senza nemmeno saperlo. Bisogna dare più respiro a un concetto di vita comune, dove l'empatia verso l'altro è centrale. Quando si ragiona in termini di comunità, il paradigma cambia totalmente".

Ad accompagnare le sue parole, la voce vibrante di Elena Mil, che con il solo ukulele e testi profondamente intimi ha conquistato l'anima del pubblico, suggellando un incontro che resterà tra i momenti più significativi del Festival. In apertura di serata, Lorenzo Augusto dell'Erba, presidente di Federcasse BCC: "Siamo felicissimi di sostenere la Fondazione Giulia Cecchettin".

Il Macerata Humanities Festival, promosso dall'Università di Macerata con il patrocinio della Regione Marche, del Comune di Macerata e della Fondazione Marche Cultura, e con il sostegno di iGuzzini, BCC Recanati e Colmurano, Fior di Grano, BPER Banca e Lube, prosegue oggi e domani con un programma ricco di appuntamenti che continuano a registrare una grande partecipazione di pubblico.

Questo pomeriggio, alle 18 nella sala conferenze di piazza Strambi 1, interverrà in collegamento da remoto Rossella Miccio, presidente di Emergency, per raccontare l'impegno dell'organizzazione umanitaria fondata da Gino Strada.

In serata, alle 21:15 al Teatro della Filarmonica, il Festival intreccerà poesia, musica e memoria. L'attore Andrea Pierdicca renderà omaggio a Pietro Polverini, poeta e studente UniMc prematuramente scomparso, attraverso i suoi componimenti e il ricordo di chi lo ha conosciuto. Seguiranno la riflessione della scrittrice irlandese Catherine Dunne, che da sempre esplora nei suoi romanzi la complessità delle relazioni umane, e la musica del cantautore Lorenzo Sbarbati, in una serata che ospiterà anche la cerimonia di premiazione del concorso letterario "Humanities", dedicato agli studenti universitari e delle scuole superiori.

 

Il Festival prosegue venerdì 17 ottobre. Tra gli appuntamenti della giornata: il laboratorio sul tema delle carceri, la tavola rotonda sugli aiuti di Stato e l'economia circolare, e il seminario organizzato dall'associazione Piombini Sensini per celebrare i 130 anni della sua attività, dedicato al valore della cura e delle relazioni che sostengono bambini e famiglie. Alle 11 alla Biblioteca Statale, Catherine Dunne tornerà protagonista con la presentazione del suo romanzo "Una madre", vincitore del Premio Europeo di Rapallo Bper Banca.

Nel pomeriggio, alle 15 alla Loggia del Grano, l'Istituto Confucio di UniMc proporrà "Li dadù de Li Madou", un laboratorio ludico e un percorso di trekking urbano ispirato alla figura di Matteo Ricci, aperto a grandi e piccini. Non serve prenotazione.

Alla stessa ora, nell'aula Omero Proietti di via Garibaldi 20, il fotografo e videoreporter Andrea Petinari presenterà il libro "Stare bene, un giorno", un viaggio tra volti e storie di anziani, ricco di umanità e saggezza. Alle 15:30 alla Biblioteca Statale, Giovannantonio Forabosco e Giorgio Sangiorgi analizzeranno l'Italia del dopoguerra attraverso il cinema comico d'esordio.

Il pomeriggio proseguirà con la tavola rotonda sulla giustizia riparativa (ore 16, Polo Sibillini) e il dialogo tra il rettore John McCourt e il rettore eletto dell'Università di Perugia Massimiliano Marianelli sul futuro delle Humanities (ore 17, piazza Strambi). Alle 18, nell'aula Proietti, Filomeno Lopes e Meraf Villani porteranno la voce di italiani provenienti da altre culture in un dialogo sui nuovi orizzonti dell'identità.

A chiudere la giornata, alle 21:15 al Teatro Lauro Rossi, sarà Domenico Iannacone con lo spettacolo "Che ci faccio qui? In scena", un intenso momento di teatro civile che dà spazio a storie vere raccolte ai margini, per risvegliare coscienze e alimentare partecipazione. L'ingresso è libero fino a esaurimento posti. I biglietti sono in distribuzione già da oggi, giovedì 16 ottobre, alla biglietteria dei teatri in piazza Mazzini.

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