Domenica 19 marzo, la Sala Cesanelli dell’Arena Sferisterio di Macerata ha ospitato la cerimonia di premiazione della VI edizione del Certamen Latinum, indetto dal Liceo Classico “Giacomo Leopardi” di Macerata, intitolato all’illustre studioso e preside del liceo cittadino professore Febo Allevi.
Il progetto è stato curato dalle professoresse Maria Rita Pistelli e Patrizia Zega. Alla cerimonia di premiazione è intervenuto, come ospite, il professore Fabio Macedoni, già docente presso il Liceo Classico Linguistico di Macerata e membro dell’Associazione Amici del Classico.
Il professore ha intrattenuto il numeroso pubblico con eleganza e garbo, sottolineando l’importanza della formazione classica e, in particolare, dello studio del latino per lo sviluppo dello spirito critico. La gara della manifestazione si è svolta sabato 11 marzo presso il polo didattico Diomede Pantaleoni dell'Università degli studi di Macerata.
Numerosi studenti della categoria seniores si sono cimentati in due impegnative prove di traduzione dal latino, riguardanti il valore della conoscenza in Cicerone (alunni del quarto anno) e in Seneca (alunni del quinto anno). Gli alunni del secondo anno, invece, hanno prodotto lavori in forma multimediale sui temi della civiltà romana.
Dopo il saluto della dirigente scolastica del Liceo Classico Leopardi, professoressa Angela Fiorillo, e gli interventi del vicesindaco Francesca D’Alessandro e dell’assessore alla Cultura e all’Istruzione Katiuscia Cassetta, ha brevemente ricordato la figura e l’opera di Febo Allevi il professor Sandro Baldoncini, già docente dell’Università degli Studi di Macerata e membro della Commissione giudicatrice formata da Carla Domizioli, già professoressa di Latino e Greco del Liceo Leopardi, e dalle docenti dell’Università di Macerata Arianna Fermani (Storia della Filosofia Antica) e Maria Grazia Moroni (Letteratura Cristiana Antica), che ha portato anche il saluto del Rettore di Unimc John McCourt.
Questi i vincitori: per la categoria juniores, primo premio a "Masterchef S.p.q.r." del liceo Della Rovere di Savona, secondo posto a "La cosmesi maschile nell’antica Roma" di Matteo Vissani della V A del Liceo Leopardi di Macerata, terzo posto per il Liceo Federico Quercia di Marcianise (Caserta) con “L’origine del termine Italia”. Nella categoria seniores, al primo posto Alice Gigli del Liceo Filelfo di Tolentino, seconda classificata Margherita Antolloni e terza Virginia Scibè, entrambe del Liceo Leopardi di Macerata.
Emozionante il ricordo, per voce della professoressa Zega, di Maria Grazia Capulli, indimenticabile volto del giornalismo televisivo nazionale a cui è intitolato il premio della sezione juniores, alla presenza dei familiari.
La cerimonia si è conclusa con il messaggio dell’ospite d’eccezione, il professor Fabio Macedoni, già docente del Liceo Leopardi e membro dell’Associazione Amici del Classico, che ha speso parole di plauso per il Certamen, esortando i giovani a far tesoro del loro studio in generale, e del latino in particolare, quale sicuro viatico per il futuro, perché “nella vita quello sembra non servire a niente, alla fine è utile per fare tutto”.
Il sindaco Sandro Parcaroli e il rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari hanno firmato questa mattina, alla presenza degli assessori Katiuscia Cassetta e Silvano Iommi e del professore Unicam Gerardo Doti, la convenzione tra Comune di Macerata e Università degli Studi di Camerino.
Obiettivo della convenzione è promuovere una sempre migliore e maggiore collaborazione negli ambiti istituzionali per lo svolgimento di iniziative e attività di formazione, ricerca e sviluppo tecnologico e approfondire, in modo sinergico, studi e ricerche riguardanti tutte le strategie di sviluppo urbano sostenibile definite dalle politiche nazionali ed europee. Per il Comune, il referente dell’accordo sarà l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi mentre per l’Ateneo di Camerino sarà il professore Gerardo Doti, docente della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”.
L’Università di Camerino, infatti, anche attraverso la scuola di Architettura e Design, nell’ambito della propria attività istituzionale, svolge studi e ricerche correlati alle attività che il Comune sviluppa o intende sviluppare in relazione alle diverse aree tematiche su cui focalizza l’attività amministrativa: dall’ambiente all’edilizia privata, dalle opere pubbliche al patrimonio e demanio, dall’urbanistica alla viabilità e mobilità.
“L’Università e il Comune contribuiranno, con scambi di esperienze, materiali archivistici, apparati documentali, prodotti scientifici, attività convegnistica, mostre, eventi culturali e iniziative comuni, alla conservazione, tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, architettonico-urbanistico e ambientale, facendo leva sulle rispettive conoscenze e attività e con una particolare attenzione ai complessi monumentali cittadini di grande valore e interesse territoriale – ha detto il sindaco Parcaroli -. Macerata, nel suo ruolo di capoluogo, diventa polo di riferimento di una visione che si allarga a tutto il territorio”.
“L’Università di Camerino mette ancora a disposizione del territorio, le proprie conoscenze e competenze, questa volta in particolare quelle delle ricercatrici e dei ricercatori della Scuola di Architettura e Design – ha commentato il rettore Pettinari -. L’obiettivo dell’accordo è svolgere iniziative e attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione riguardanti il territorio nelle sue diverse articolazioni o aree tematiche, con particolare attenzione per il sostegno e accompagnamento allo sviluppo di studi, ricerche e utilizzo di nuove tecnologie smart nell’ambito della pianificazione, della rigenerazione urbana sostenibile, della valorizzazione dei beni comunali e del patrimonio culturale della città e del territorio”.
La convenzione, della durata di quattro anni, prevede l’organizzazione di incontri periodici, attività di mapping e di rilievo dello stato dell’arte, realizzazione di documenti e di studi di fattibilità riguardanti strategie per la definizione degli interventi sulla città e sui suoi beni culturali.
I licei scientifico "Galilei" e classico-linguistico "Leopardi", gli istituti di istruzione superiore "Bonifazi" e "Bramante" per un totale di quasi 200 studenti sono stati coinvolti questa mattina nelle celebrazioni per la "Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della bandiera" promosse dalla Prefettura di Macerata in collaborazione con Comune, Università e Ufficio scolastico regionale, al teatro Lauro Rossi.
"La giornata di oggi - ha esordito il vicesindaco Francesca D’Alessandro - ci permette di coinvolgere le istituzioni civili, militari, religiose, ma soprattutto le scuole e i nostri giovani. Più di ogni altra istituzione, la scuola è infatti senza dubbio il luogo deputato al consolidamento delle radici e dei principi comuni che hanno rinsaldato l’unità della nostra nazione".
Il rettore dell'università di Macerata, John McCourt, ha sottolineato: "È importante che le nuove generazioni non diano per scontato, ma leggano, studino e approfondiscano la Costituzione. Una costituzione molto bella, ricca, che garantisce pari dignità sociali a tutti i cittadini che sono uguali davanti alla legge senza alcuna distinzione. Parole facili da leggere e facili da dire, ma che spesso vengono dimenticate. È per questo che è necessario capirle e tenere sempre a mente il contesto in cui queste parole hanno preso vita".
Si è rivolto direttamente agli studenti e alle studentesse il prefetto Flavio Ferdani: "Siete voi la nostra forza e la speranza che mettete nel vostro futuro sarà la componente fondamentale del cambiamento del futuro. È infatti la febbre dei giovani che mantiene a temperatura normale la temperatura del mondo".
Roberto Vespasiani, dirigente dell’ufficio scolastico di Macerata, è intervenuto con una piccola parentesi musicale: "Mi piace ricordare oggi come l’inno di Mameli, che ha come titolo originale ‘Il canto degli italiani’, sia davvero un inno vissuto, un inno di fratellanza, che veniva cantato sulle barricate e nelle trincee".
Hanno poi preso la parola i docenti Angelo Ventrone, che ha approfondito il contesto in cui è nata la Costituzione, Natascia Mattucci, con un intervento sul potere delle Costituenti e il professor Stefano Villamena, che ha parlato di scuola e Costituzione.
Quasi 80 iscritti per il corso gratuito “Genere, politica e istituzioni”, organizzato dall’Università di Macerata, che oggi, 17 marzo, ha preso il via con il primo aperto dal rettore John McCourt e dalla consigliera di parità della provincia di Macerata Debora Pantana
“È una proposta formativa che tocca temi importanti e che non poteva avere un inizio migliore che in questa giornata dedicata anche alla Costituzione che tutela i diritti fondamentali delle persone. Come Ateneo siamo impegnati ad attuare sempre di più le politiche di uguaglianza, abbiamo le carte che servono”, ha detto McCourt.
“Un’iniziativa all’avanguardia, quando fu proposto per la prima volta nel 2005 con il titolo “Donne, politica, istituzioni”, oggi il corso intercetta una sensibilità molto più diffusa e attenta verso la cultura dell'uguaglianza di genere, dimostrandosi, negli anni, non solo occasione di studio e approfondimento, ma anche di confronto e arena di accesi dibattiti sull’attualità giuridico-politica nazionale e internazionale”, spiega Natascia Mattucci, codirettrice del corso insieme a Ines Corti, prorettrice al Welfare e presidente del Comitato unico di garanzia di UniMc-
"Genere, politica e istituzioni” è una delle azioni previste dal “Piano di uguaglianza di genere” o Gender Equality Plan, un documento di pianificazione strategica che raccoglie gli impegni e le azioni per promuovere l'uguaglianza di genere attraverso il cambiamento istituzionale e culturale".
Nello stesso ambito rientra l’adozione delle linee guida per l’uso del genere nel linguaggio accademico e amministrativo formulate dal Comitato unico di garanzia e diffuse in questi giorni a tutto il personale dell’Ateneo. “Nella convinzione che il linguaggio non sia un veicolo neutro, ma possa rappresentare uno strumento di trasmissione di stereotipi e asimmetrie, anche l’Università di Macerata ha deciso di avviare un processo di riflessione sulle modalità di comunicazione e sull’uso del linguaggio presenti al proprio interno-, ponendo attenzione al riconoscimento e al rispetto delle differenze. – spiega Natascia Mattucci - Queste linee guida non intendono avere carattere prescrittivo, perché́ la lingua non può̀ essere prescritta, ma si pongono come raccomandazioni in una dimensione collettiva di reciproco rispetto, ascolto, e comprensione”.
Pienamente in linea con gli obiettivi del Piano, il corso “Genere, politica e istituzioni” si propone di fornire un insieme di conoscenze e competenze, di ordine teorico e pratico, che riguardano la sfera politico-istituzionale e sociale, anche nei profili innovativi come quelli delle nuove tecnologie digitali e dell'impatto delle politiche sui soggetti, riducendo disparità e contrastando le discriminazioni.
Sono previsti sei moduli incentrati sui temi: studi di genere e intersezionalità; politiche di welfare e gender gap; diritto ad avere diritti; il potere delle parole; corpo, salute, medicalizzazione; metamorfosi del diritto e della politica: ambiente, tecnologie, questioni Lgbtiq+; violenza di genere: prevenzione, contrasto, rappresentazione.
I Campionati nazionali universitari 2023 si svolgeranno nelle Marche, con la partecipazione di tutti i centri sportivi universitari d’Italia e l’arrivo di circa 3 mila atleti tra i 18 e i 28 anni. Giunto alla 76a edizione, il più importante evento sportivo universitario a livello nazionale si terrà, dal 17 al 25 giugno, a Camerino, Caldarola, Castelraimondo, Matelica, Pieve Torina, San Severino Marche, Serravalle di Chienti, coinvolgendo anche altri comuni limitrofi.
Il Comitato organizzatore è il Centro universitario sportivo di Camerino che vanta una lunga esperienza nell’organizzazione di eventi agonistici sia a livello locale che nazionale e internazionale. Saranno coinvolte tutte le università italiane, con una previsione di 5 mila presenze tra agonisti, accompagnatori e delegazioni.
Tantissime saranno le discipline sportive interessate, a partire dall’atletica leggera, calcio a 11, judo, karate, lotta, pallacanestro, pallavolo, rugby, scherma, taekwondo, tennis e altre opzionali (beach volley, mountain bike, ciclismo, scacchi, tiro con l’arco, calcio balilla e tiro alla fune). I Cnu 2023 sono stati presentati oggi, ad Ancona, presso la sede della Regione Marche, a Palazzo Li Madou, alla presenza del sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia Lucia Albano.
La manifestazione, secondo il presidente Francesco Acquaroli, “è una vetrina nazionale per Camerino e per la regione Marche che, grazie allo sport, continua a parlare anche di turismo e di promozione del territorio. Un’opportunità di rilancio per il territorio colpito dal sisma, che riaccende la stagione turistica, aiuta la destagionalizzazione e, tramite lo sport, porta tanti giovani a conoscere le Marche. Sarà un’occasione di confronto, sviluppo, soprattutto, di promozione per il nostro territorio”.
Il presidente della I Commissione consiliare permanente Consiglio regionale Marche Renzo Marinelli ha parlato di un “evento esteso su tutto il territorio dell’Alto Maceratese. Un territorio meraviglioso che sta vivendo momenti di difficoltà ma che crede nelle proprie possibilità di riscatto. Questo è un evento che ci può dare una grossa mano: fa vivere le nostre comunità e soprattutto ci dà fiducia e mostra come riusciamo a essere un’eccellenza anche in momenti come gli attuali”.
Alle delegazioni e agli atleti partecipanti, ha detto il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, "offriremo una città che saprà accogliere le migliaia di persone previste, così come eravamo abituati a fare prima del sisma; una comunità che saprà mostrare il meglio di sé a un palcoscenico nazionale, grazie anche alla Regione che ha voluto fortemente sostenere questa manifestazione: un segnale importante per rilanciare la nostra città che è la più danneggiata dagli eventi sismici".
I campionati universitari, ha evidenziato il rettore Unicam Claudio Pettinari, "sono l’evento 2023 più importante per le atlete e gli atleti delle università italiane. I nostri impianti sportivi rappresentano una eccellenza nel panorama italiano: nel corso degli anni abbiamo investito molte risorse perché riteniamo che lo sport costituisca un momento fondamentale per la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Potremo ospitare, nei nostri innovativi e funzionali impianti, oltre 3000 atleti, che saranno accolti per tutta la durata dei campionati negli alloggi universitari messi a disposizione dall'Erdis. Potranno così comprendere come sport, scienza e comunità costituiscano un trinomio vincente".
Stefano Belardinelli (presidente Cus Camerino) ha illustrato i contenuti della manifestazione. “Abbiamo ospitato i campionati universitari nel 2004, ma allora c’erano meno specialità agonistiche e lo sport universitario non era affermato come oggi. Come tutto lo sport italiano, anche quello universitario sta vivendo un momento felice. Non è solo competizione, ma vera aggregazione, come stiamo facendo a Camerino. Quella del 2023 sarà un’edizione al femminile, con discipline tradizionali non presenti nei campionati organizzati. Sarà anche una vetrina per l’inizio della prossima stagione estiva: ad esempio Civitanova Marche ospiterà il beach volley; avremo, per la prima volta, gare ciclistiche per promuovere il territorio. L’obiettivo è battere il record di atleti partecipanti alle precedenti edizioni e sicuramente ci riusciremo, viste le adesioni che stanno pervenendo”.
I Campionati nazionali universitari, ha riferito il presidente Coni Marche Fabio Luna, costituiscono "uno degli appuntamenti più importanti che avremo nella nostra regione nel 2023. È uno di quegli eventi sportivi che abbiamo avuto il piacere di presentare alla Bit grazie alla disponibilità delle Marche, unica Regione a farlo. Ma sappiamo anche quanto sia importante lo sport per la ricaduta economica locale. Studi della Politecnica delle Marche del 2018 dicono che ogni euro investito nella promozione sportiva assicura una ricaduta economica di 9 euro e che il 10% di turisti arriva nelle Marche a seguito di eventi sportivi. Su Camerino, colpita dal sisma, lo sport fa buona cosa nel tenere sempre accesi i riflettori per tornare quanto prima alla normalità. Grazie allo sport si riesce a dare vita a questi territori".
Al termine della conferenza stampa è stata presentata la mascotte dei Campionati: un lupo appenninico nelle vesti di un giovane cavaliere, con un’armatura medievale tipicamente Camerte e il tocco blu della FederCusi, che sfoggia la bandiera italiana come un araldo: un chiaro richiamo simbolico alla rievocazione storica di Camerino della "Corsa alla Spada e Palio". A breve verrà lanciato il contest per scegliere il nome della mascotte: nel suo fiero portamento di cavalier da torneo di altri tempi sembra incitare "Che vinca il migliore".
Anche nella mensa scolastica di Montelupone c'è stato un sopralluogo dei Nas, nell'ambito dei controlli a campione che sono stati effettuati in tutto il territorio nazionale.
“Posso dire con soddisfazione, ma ne avevo certezza – ci ha tenuto a sottolineare il sindaco Rolando Pecora- che non sono risultate irregolarità (sanzionate), dopo un meticoloso sopralluogo durato alcune ore. Anzi, ci tengo a ricordare che il servizio della nostra mensa per la sua qualità è stato ripetutamente premiato dal Ministero competente".
"Stiamo portando avanti un progetto di mensa biologica attuando la pratica dell’alimentazione a Km 0 servendoci alla Coop locali mentre le carni arrivano da aziende certificate produttrici di bovini marchigiani. Ritengo opportuni questi controlli che, nel nostro caso, hanno confermato la bontà del servizio. Al di là della mia soddisfazione, credo che questo possa dare tranquillità alle famiglie dei nostri bambini e delle nostre bambine” conclude il sindaco di Montelupone.
Sbloccato il piano per la ricostruzione delle 228 scuole che hanno aderito agli accordi quadro del Piano straordinario di ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati dal terremoto del 2016. Gli interventi su edifici soggetti a tutela sono 47, mentre gli edifici non vincolati sono 181. In totale il valore degli interventi è pari a 899 milioni di euro, di cui 643 milioni per i lavori, così ripartiti a livello regionale: 201 milioni in Abruzzo per 48 scuole; 93 milioni nel Lazio per 31 scuole; 319 milioni nelle Marche per 91 scuole; 284 milioni in Umbria per 58 scuole.
La notizia è stata data durante una riunione in videoconferenza a cui hanno preso parte il Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli e i 72 soggetti attuatori. Imprese e professionisti che avevano risposto alla gara, gestita dalla centrale di committenza Invitalia, per la formazione degli elenchi ora potranno essere reclutati dai soggetti attuatori (Comuni e altri enti proprie-tari delle scuole) per le diverse fasi della ricostruzione: dalla progettazione al collaudo.
“Le scuole e il grande servizio che garantiscono per le famiglie e le comunità locali svolgono una funzione fondamentale anche per contrastare il fenomeno dello spopolamento, che contraddistingue le aree interne e in particolare i territori dell’Appennino centrale. Per questo interventi di questo tipo hanno un valore ulteriore nell’area colpita dal sisma" – ha detto il Commissario Castelli, salutando i partecipanti alla riunione.
"L’obiettivo di tutti noi è fare presto e bene e questo significa anche assistere al meglio i Comuni e gli enti proprietari delle scuole nel delicato passaggio dai progetti ai cantieri veri e propri. Grazie al supporto di Invitalia, anche in fase di attuazione, sarà possibile la migliore e più veloce realizzazione degli interventi. Oggi finalmente i soggetti attuatori saranno in grado di attivare i servizi di progettazione e di procedere verso la cantierizzazione".
Per le scuole si rende possibile ora la partenza delle progettazioni mentre, per quelle che erano già dotate di progetto, potranno partire gli affidamenti dei lavori. Gli accordi quadro aggiudicati sono due, su 43 aree territoriali e articolati in 4 Sub lotti prestazionali: servizi tecnici, verifica, lavori e collaudo. Gli operatori economici che hanno partecipato alla gara sono stati 533 (227 per gli edifici vincolati e 306 per quelli non vincolati), per un totale di 165 offerte economiche.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le procedure e i prossimi interventi, che consentiranno di passare dagli accordi quadro ai contratti specifici per ciascun edificio scolastico. I soggetti attuatori avranno a disposizione il supporto della Struttura commissariale in tutte le fasi della procedura.
Quarantatrè ragazze e ragazzi delle quarte e quinte del Progetto Sport dell’ITE “Gentili” sono stati impegnati nella giornata di sci e snowboard a Sassotetto sulle piste della Maddalena. Accompagnati dai docenti Maya Scheggia, Mario Morbiducci, Paola Galli ed Enrico Sbaffi, gli studenti hanno potuto avvalersi della collaborazione dello staff della Scuola Sci di Sarnano sotto la guida esperta del maestro Pietro Freddi che ha diviso i giovani in gruppi, dal livello principiante ad esperto.
La Baita “Solaria” ha accolto i ragazzi nella pausa pranzo, ristorandoli con sostanziosi e gustosi piatti. Si è così svolta una piacevolissima giornata sulla neve, all’insegna del divertimento, dell’apprendimento e del potenziamento delle tecniche di sci e snowboard in un clima positivo e stimolante.
La professoressa Paola Galli, coordinatore del progetto Sport dell’ITE, ha espresso grande gioia e soddisfazione per l’attività svolta che amplia e rende concreta l’offerta dell’Istituto che punta molto sulla pratica delle più disparate discipline in modo da irrobustire e potenziare le conoscenze e le competenze degli studenti, non ultime quelle trasversali come il rispetto dei luoghi pubblici, la serena e rispettosa convivenza e collaborazione tra le persone.
Si celebra domani, 17 marzo, la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della bandiera”: anche quest’anno la Prefettura di Macerata in collaborazione con il Comune , l’Unimc e l’Ufficio scolastico regionale ha organizzato una manifestazione rivolta alle scuole che si terrà dalle 9:30 al Teatro Lauro Rossi.
“I diritti fondamentali espressi nella nostra Costituzione – commenta il prefetto Flavio Ferdani - sono la base della vita democratica e della convivenza civile. La collaborazione con il Comune, l’Università e l’Ufficio scolastico ci permette di coinvolgere tanti giovani in una riflessione condivisa sul percorso storico che ha portato all’adozione della Carta Costituzionale e sulla necessità di impegnarsi per mantenere vivi i principi in essa affermati. Come ha detto Piero Calamandrei, la Costituzione è un pezzo di carta. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, l’impegno, lo spirito, la propria responsabilità".
L’evento sarà, aperto dai saluti del sindaco Sandro Parcaroli, del prefetto Flavio Ferdani, del rettore John McCourt, del Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per l’ambito territoriale di Macerata Roberto Vespasiani. Si prosegue con gli interventi dei docenti Unimc: Angelo Ventrone, professore di storia contemporanea, parlerà della Costituzione italiana come risposta alla sfida dei totalitarismi; Natascia Mattucci, professoressa di filosofia politica evidenzierà il potere delle costituenti; Stefano Villamena, professore ordinario di diritto amministrativo, proporrà infine un approfondimento su Scuola e Costituzione.
“Si festeggia anche il 75esimo anno di un grande patrimonio, la Costituzione – sottolinea il rettore John McCourt -, che va contestualizzata, spiegata e interpretata con e per le nuove generazioni, affinché siano compresi l'importanza e l'attualità dei suoi valori e dei suoi ideali ispiratori ”.
“La nascita della Repubblica e l’approvazione della nostra Carta Costituzionale sono il risultato di una storia lunga e travagliata che è stata portata avanti grazie agli ideali di indipendenza, libertà e democrazia e su queste basi, i nostri ragazzi, oggi e sempre, devono costruire il percorso di vita e crescita personale – ribadisce il sindaco Sandro Parcaroli -. È in nome di questi ideali che, in un momento difficile per la storia dell’Europa, dobbiamo contrapporre all’odio e alla distruzione, l’umanità e la pace”.
"Mi piace ricordare – interviene il dirigente dell’ufficio scolastico Roberto Vespasiani - un passaggio dell’Inno di Mameli, particolarmente significativo, la seconda strofa, quasi mai eseguita: ‘Noi siamo da secoli calpesti e derisi/Perché non siam popolo perché siam divisi/Raccolgaci un’unica bandiera una speme/Di fonderci insieme già l’ora suonò’. Si avvertono forti e pregnanti le istanze unitarie del nostro Risorgimento che, nel passaggio dell’immaginario testimone al popolo italiano, nel 1948 saranno consacrate, rese vive e reali nella Carta Costituzionale".
La giunta comunale di Macerata ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica redatto dal raggruppamento di professionisti che si è aggiudicato il concorso di progettazione indetto dal Ministero per individuare la migliore proposta progettuale per la realizzazione della nuova scuola primaria "Enrico Medi" alle Vergini.
Nel maggio del 2022, la città si era infatti aggiudicata il bando Pnrr "Futura – la scuola per l’Italia di domani", per la costruzione della nuova scuola primaria con un finanziamento di 2.625.000 euro, dopo essersi già aggiudicata un altro bando ministeriale per la costruzione del polo dell’infanzia nello stesso quartiere delle Vergini.
Nei prossimi mesi i progettisti – l’architetto Marco Franciolini e gli ingegneri Francesco Pauciulo, Enrico Gargione e Giuseppe Faiella della Operating s.r.l. - procederanno a definire il progetto con gli elaborati esecutivi così da predisporre tutti gli atti propedeutici alla gara di appalto.
"C’è grande soddisfazione nell'amministrazione e nella maggioranza che governa la città, per aver centrato un altro importante obiettivo di programma – ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori -. Con i due bandi aggiudicati realizzeremo un polo scolastico 0-11 con le migliori tecniche costruttive, a elevata efficienza energetica, in una bellissima area di Macerata, per di più senza attingere risorse dal bilancio. Il Piano di edilizia scolastica 2021-2026 entra, dunque, nel vivo delle opere. Il grande lavoro degli Uffici che ci ha consentito di essere altamente competitivi nel bando che ci siamo aggiudicati".
C'è grande attesa tra i banchi dell'Ite “Gentili” di Macerata: martedì 21 marzo, alle ore 11.30, salirà in cattedra Kris Ward, head coach di fama internazionale, allenatore capo del Washingon Spirit nella National Women’s Soccer League (NWSL) e vincitore del campionato 2021.
Nell'aula magna dell'istituto, Ward terrà una lezione in lingua inglese sul management di un team di lavoro e sull’organizzazione sportiva americana; dunque una grande opportunità per le studentesse e gli studenti dell’indirizzo sportivo, giunta inaspettatamente grazie all’intermediazione di Dario Marcolini.
"Con l’intervento di Kris Ward - sottolinea la dirigente scolastica Alessandra Gattari - si arricchisce ulteriormente la già vasta offerta formativa dell’indirizzo sportivo del "Gentili", finalizzata a garantire una preparazione che coniughi le esigenze e la professionalità richieste dal mondo dello sport".
Ha preso il via ieri il ciclo di seminari “Sicurezza pubblica. Attività amministrativa della polizia di Stato” organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata in collaborazione con la Questura di Macerata. Ad introdurre il primo incontro, sono stati il direttore del Dipartimento Stefano Pollastrelli e il questore Vincenzo Trombadore. Ha coordinato Stefano Villamena, ordinario di diritto amministrativo.
Si tratta in tutto di tre appuntamenti nati dalla comune volontà di approfondire il tema della sicurezza pubblica anche nei suoi aspetti più specifici e attuali. “È un’importante opportunità per i nostri studenti di diritto di confrontarsi con professionisti del settore che operano quotidianamente in prima linea, un’iniziativa formativa e professionalizzante che ricade nella attività del progetto di Dipartimento di Eccellenza”, spiega il direttore Pollastrelli.
"Un sicuro arricchimento per gli studenti – ribadisce il questore Vincenzo Trombadore - per approfondire la concretezza dei lineamenti e istituti di diritto amministrativo e di diritto costituzionale in relazione agli atti, ai provvedimenti ed alla più generale attività amministrativa di competenza della Questura”.
Il primo seminario è stato con il vicequestore Edoardo Polce. I prossimi vedranno protagonisti martedì 21 marzo il vicequestore Patrizia Peroni, che parlerà delle misure di prevenzione per la violenza di genere, e il giorno successivo mercoledì 22 marzo, il commissario Anna Moffa che illustrerà l’attività amministrativa in materia d’immigrazione e di permessi di soggiorno. Gli incontri si svolgono tutti dalle 17 alle 19 nell’aula 2 del Dipartimento di Giurisprudenza in piazza della Libertà.
Il tre volte Premio Oscar Dante Ferretti, martedì 14 marzo, è tornato a visitare il Liceo Artistico Cantalamessa di Macerata, la sua scuola, quella che da ragazzo ha frequentato negli anni in cui stava maturando l’idea di diventare scenografo e che ora, in collaborazione con la Fondazione Carima, ha dedicato al suo illustre ex alunno il progetto triennale “Dante Ferretti-La fabbrica dei sogni”.
Il progetto del Liceo artistico Cantalamessa, menzionato anche nell’autobiografia di Ferretti “Immaginare prima”, scritta in collaborazione con il professor David Miliozzi, ha permesso a moltissimi studenti di confrontarsi con l’immaginario del maestro e di conoscere le sue vicende nel modo del cinema.
In occasione della visita gli studenti hanno potuto approfondire la conoscenza dello scenografo di fama internazionale e compiere, grazie alle sue parole un viaggio nel tempo ricordando gli aneddoti dell’infanzia e del percorso scolastico del maestro.
Gli studenti hanno aspettato Ferretti in Aula Magna ammirando un bellissimo documentario ricco di testimonianze e lo hanno accolto con un grande applauso. Tutta la comunità scolastica ha ricevuto con immensa gioia Ferretti e lo ha ascoltato con grande attenzione.
La dirigente scolastica, Sabina Tombesi, ha anche informato il maestro che il Liceo artistico sta organizzando una sfilata, prevista per il mese di giugno, il cui tema di riferimento saranno i suoi bozzetti e la sua opera.
Ferretti lusingato ha chiesto di poter essere presente. Infine, l’Istituto ha ringraziato Ferretti, con dei doni appositamente progettati e realizzati dagli studenti del professor Marco Franchini: un Oscar personalizzato con in mano un pennello, a indicare l’estro creativo di Ferretti, e un Oscar con le fattezze del grande Maestro per esaltare la sua figura.
In questo modo gli studenti del Liceo artistico hanno inteso omaggiare il grande scenografo e hanno voluto ringraziarlo per l’attenzione e l’affetto che ha dedicato loro durante questa terza visita alla sua scuola. L’insegnamento che Ferretti ha consegnato ai ragazzi, con il suo racconto, è che con l’umiltà e l’impegno è possibile realizzare i propri sogni.
Avviate le basi per una sinergia tra l’Università di Macerata e l’Associazione dei Comuni delle Marche. Ieri il rettore John McCourt ha incontrato ad Ancona la direttrice dell’Anci Marche Francesca Bedeschi. È stato un confronto molto positivo – racconta -. Abbiamo discusso future collaborazioni per favorire il rilancio del territorio attraverso la formazione dei pubblici amministratori”.
L’Ateneo maceratese, forte di una tradizione consolidata e autorevole nel campo degli studi e degli insegnamenti giuridici e politologici, rappresenta un partner ideale per l’aggiornamento del personale impiegato in ambito pubblico.
Nella stessa giornata, il rettore è stato ospite dell’Istituto di istruzione superiore Savoia Benincasa di Ancona dove ha tenuto una lectio magistralis sulla nascita del romanzo modernista tra Joyce e Svevo a Trieste.
Si è parlato delle difficoltà incontrato da entrambi gli scrittori nel trovare la strada verso il successo letterario, dell'importanza della loro perseveranza, e del contributo fondamentale di Trieste per le loro opere, soprattutto “L'Ulisse” e “La Coscienza di Zeno”, e nella costruzione del modernismo europeo.
A Civitanova matematica e fisica, ma anche geometria e scienze motorie si insegnano sul tavolo da biliardo. A fare da apripista a questa nuova esperienza è l’istituto Leonardo Da Vinci, in collaborazione con la Fibis. Durante l'orario scolastico gli studenti, suddivisi per classi, si recano nella sede della Civitanova Biliardi, presso il Tiro a Volo, per imparare giocando. Tredici le classi seconde coinvolte per un totale di oltre 300 alunni.
“Un metodo efficace per imparare matematica e fisica - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica che insieme a Claudio Morresi, vicesindaco e assessore allo sport e alla dirigente Antonella Castellucci hanno incontrato e giocato con gli studenti - È bello vedere così tanti giovani approcciare e conoscere questo sport che rappresenta per loro un'alternativa di impegno".
Con loro Stefano Pavoni, capo dipartimento di Scienze motorie del Liceo Da Vinci, Simone Cardelli presidente provinciale Fibis Marche, Sergio Felicetti presidente Csb Civitanova biliardi e i tre istruttori del circolo biliardo sportivo Civitanova. "Iniziative simili - ha aggiunto Morresi – stimolano aggregazione e consentono ai ragazzi di crescere in ambienti sani sviluppando anche competenze relazionali, utili per stimolare logica e ricerca di strategie risolutive”.
"Obiettivo del progetto nazionale "Scuola e biliardo - ha spiegato il professor Pavoni - è proporre una didattica che faccia conoscere il gioco del biliardo attraverso l'apprendimento di nozioni teoriche con le relative esercitazioni pratiche. Così facendo riusciamo a far conoscere ai ragazzi, e non solo a loro, il lato divertente, interessante ed utile delle materie come la matematica, la geometria, la fisica e scienze motorie".
"Parlare di biliardo sportivo, significa parlare di problemi e situazioni non standard; è quindi spontaneo legare questo concetto a quello del "problem solving". Ringrazio il dirigente Francesco Giacchetta per aver consentito agli studenti di partecipare a questo progetto e i miei colleghi Silvia Amadio, Letizia Di Chiara, Fabia Mariani, Stefano Spaccesi, Flavio Zallocco, Tiziana Vasconi e Raffaella Zaccaro per la loro collaborazione". La mattinata si è conclusa con una sfida tra sindaco e vicesindaco a colpi di boccette".
Oltre 120 delegati in rappresentanza di 76 atenei. Per la prima volta la rete dei referenti per i dottorati delle Università italiane si riunisce e lo fa a Padova, il 14 e 15 marzo 2023. Due giornate organizzate dalla CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, ospitate negli spazi dell’Orto Botanico dell’ateneo patavino.
«Il dottorato di ricerca – sottolinea Claudio Pettinari, Delegato CRUI per la Ricerca e Rettore dell’Università di Camerino – non solo rappresenta uno step fondamentale per la formazione delle laureate e dei laureati ma è oggi anche lo strumento attraverso il quale si sviluppa un'intensa attività di ricerca in Italia. Con i dottorati innovativi, poi, non solo si ha la possibilità di far crescere e sviluppare le imprese e di conseguenza il Paese, ma si stanno anche formando ricercatrici e ricercatori che potranno avere un grande impatto sociale anche su settori non prettamente scientifici. È chiaro, quindi, come il numero di dottorati di ricerca che abbiamo e che sta sempre più aumentando, rappresenti un fattore di crescita non solamente del sistema universitario, ma dell’intero Paese: implementarlo, in Italia, ci consente di essere sempre più competitivi a livello internazionale».
«L’importanza del dottorato di ricerca, motore di uno sviluppo basato su competenze sempre più specializzate e innovative, sta crescendo negli ultimi anni – ricorda Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Ecco perché la Crui ha ritenuto importante organizzare queste due giornate di riflessione approfondita e scambio di buone pratiche sulle tematiche relative al dottorato di ricerca. Tematiche quali accreditamento, dottorato nazionale e industriale, sviluppi e opportunità derivanti dal Pnrr saranno al centro di una discussione che riguarda non solo aspetti nazionali ma anche internazionali».
«Siamo onorati di ospitare la prima edizione dell’incontro dei referenti per il dottorato. – spiega Massimiliano Zattin, prorettore al Dottorato dell’Università di Padova –. La grande risposta in termini di partecipazione permetterà, in questo modo, di mettere a fattor comune le migliori esperienze del mondo accademico italiano. Sarà anche l’occasione per una riflessione più generale sugli aspetti formativi, cruciali per dotare il Paese di risorse umane all’altezza delle sfide globali che ci attendono».
A meno di essere vissuti su Marte in questi ultimi mesi, è praticamente impossibile non aver sentito parlare degli strabilianti risultati raggiunti dai sistemi di intelligenza artificiale, in particolare quelli specializzati nella conversazione con un utente umano.
Tutto ciò non può non colpire chi opera e vive nel mondo della scuola. Quale impatto queste nuove tecnologie sono destinate ad avere sul sapere, sulla didattica e sull’educazione? Quali domande etiche e pedagogiche emergono dai nuovi scenari? Come sono destinate a cambiare le modalità di insegnamento e apprendimento?
Di queste grandi questioni si è discusso lo scorso 8 marzo all'IIS Matteo Ricci di Macerata con Emanuele Frontoni, professore ordinario di Informatica all’Università di Macerata, co-director del Vrai Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab e recentemente inserito nella lista elaborata da Stanford University e Elsevier degli scienziati più citati al mondo (il 2% di tutti i ricercatori).
L’evento, organizzato dalla scuola e patrocinato dall'assessorato alle politiche sociali del comune di Macerata, si è svolto con il titolo "L’intelligenza artificiale e la scuola: applicazioni e implicazioni" presso l'auditorium dell’Istituto, al mattino per gli studenti delle classi quinte e al pomeriggio per gli insegnanti e la cittadinanza.
Con un linguaggio rigoroso e allo stesso tempo affascinante, Frontoni ha introdotto il pubblico al funzionamento degli algoritmi dell’intelligenza artificiale, mostrando numerosi esempi pratici realizzati dal suo team per le più importanti organizzazioni del territorio marchigiano e nazionale nei più svariati settori pubblici e privati, dalla diagnostica neonatale all’agricoltura di precisione, dal fashion design alla grande distribuzione, per arrivare ai sistemi di intelligenza artificiale conversazionale e alle possibili straordinarie applicazioni proprio nel campo della didattica.
Gli insegnanti e tutto il pubblico presente hanno ascoltato con vivo interesse le storie di innovazione raccontate dal professore per poi interagire con lui attraverso numerose domande e osservazioni sull’impatto che queste trasformazioni produrranno sulle vite di tutti.
"La tecnologia è sempre la stessa - ha dichiarato il prof. Frontoni - è l’impiego che l’uomo ne fa a fare la differenza: essa può essere utilizzata a fin di bene o per qualche stranezza, come è accaduto a tutte le grandi innovazioni che l’uomo ha prodotto nel corso della storia".
"Siamo orgogliosi - ha affermato la dirigente scolastica Rita Emiliozzi - di essere stati uno dei primi Istituti ad interrogarsi sull’impatto che l’intelligenza artificiale avrà sul mondo della scuola e di averlo fatto con uno dei massimi esperti al mondo: il professor Frontoni, che ringraziamo di cuore, non solo per la disponibilità, ma anche per la verve divulgativa con la quale ci ha accompagnato all’interno di una realtà complessa e ancora poco conosciuta, ma dalle enormi opportunità applicative e multidisciplinari".
L’incontro si è tenuto alla presenza dell'assessore alle politiche sociali e vicesindaco del comune di Macerata Francesca D’Alessandro, la quale nel portare il suo saluto ha tenuto a sottolineare "quanto sia importante che la scuola, l’università e l’amministrazione pubblica lavorino in sinergia affinché le prospettive insite in queste grandi svolte epocali si concretizzino a vantaggio di tutti, senza tralasciare i rischi e i legittimi timori ai quali è doveroso fornire risposte competenti e adeguate".
"Non abbiamo solo assistito ad una meravigliosa lezione sul futuro - hanno concluso i professori Vania Palmucci e Paolo Giordani, promotori dell’iniziativa - ma oggi inauguriamo un rapporto di collaborazione caratterizzato da grandi potenzialità, che consentirà al VRAI, l’Istituto diretto dal professor Frontoni, di estendere il proprio campo di ricerca-azione anche al mondo educational e a noi di accelerare i processi di innovazione metodologica già in atto da anni, con una ricaduta benefica sui nostri studenti e sull’intero territorio".
L’Università di Macerata da il benvenuto al 733° anno accademico con una cerimonia solenne. La celebrazione si è tenuta presso la collegiata di San Giovanni, oggi cattedrale tornata a nuova vita dopo 25 anni grazie alla ricostruzione post-sisma, alla presenza del rettore John Francis McCourt (al suo primo anno di rettorato), delle autorità locali – fra cui gli esponenti delle forze dell’ordine, il presidente di regione Francesco Acquaroli, il vescovo Nazzareno Marconi, il commissario alla ricostruzione Guido Castelli, il presidente della provincia Sandro Parcaroli e altri sindaci del maceratese – e dell’ospite d’onore Dante Ferretti, scenografo maceratese di fama mondiale vincitore di tre premi oscar insignito per la prima volta nella storia dell’ateneo del Dottorato Honoris Causa.
Prima di giungere nella cattedrale, il corteo degli accademici composto da studenti, docenti e rappresentanti dell’amministrazione ha sfilato per le vie del centro fino al cuore della città, in piazza Vittorio Veneto. Ad attenderli una nutrita folla di spettatori, molti dei quali hanno assistito alla cerimonia dagli schermi posizionati fuori dalla chiesa.
Presenti anche un gruppo di giovani manifestanti i quali hanno esposto uno striscione di contestazione alla cultura della competizione e del merito, colpevole delle sempre più numerosi morti fra studenti universitari causate da stress, pressione e ansia poco pertinenti all’ambiente comunitario che si dovrebbe respirare in un contesto accademico.
Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito del rettore McCourt, il quale ha sottolineato l’importanza simbolica di celebrare l’inizio dell’anno accademico in un luogo riedificato come la cattedrale di Macerata, ha preso la parola il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi: “In questa collegiata che oggi ospita l’università ancora privata della sua aula magna ha mosso i primi passi anche Matteo Ricci, padre della ‘Ratio Studiorum’ che accosta lo studio dei classici con le scienze. Oggi più che mai abbiamo bisogno di intellettuali nuovi, in grado di plasmare un domani ancora ignoto, che definiamo appunto post-moderno".
Tanti i temi toccati dal rettore nella sua relazione inaugurale, dall'unicità dell’ateneo maceratese a vocazione umanistica all’importanza della comunità, in grado di fornire una formazione personale prima che professionale con una prospettiva europea e internazionale: "Se siamo ancora capaci di esprimere una visione del futuro che non sia solo tecnica ed economica, è perché disponiamo di una tradizione culturale ricchissima. Riusciamo a guardare così lontano perché ci appoggiamo sulle spalle dei giganti che ci hanno preceduto".
"Centrale per realizzare la nostra visione è il supporto della comunità – ha aggiunto – che mette al primo posto la persona, il suo benessere fisico, psicologico e sociale. L’università campus che sogniamo si propone di dare una formazione personale prima che didattico-professionale. Le discipline Stem sono senza dubbio fondamentali, ma anche quello che facciamo noi è altrettanto importante e centrale. Il centro Italia ha un patrimonio culturale, economico ed umano immenso e il nostro obiettivo è quello di allargare i nostri orizzonti con l’estero, diventando protagonisti dello spazio europeo di istruzione e ricerca”.
La pagina finale mancante del discorso non ferma il rettore McCourt, che conclude sottolineando lo sforzo all’apertura alla comunità europea che egli stesso incarna: “Il valore dell’università risiede nella capacità di formare i giovani, di dar loro lo spazio e il tempo per crescere per poter governare le sfide del futuro”.
"Il cuore dell’università sono la comunione e il sodalizio intellettuali – ha esordito la rappresentante degli studenti e delle studentesse, Valeria Re – Se l’università deve essere una guida per i giovani, Macerata è una nutrice attenta e premurosa, in grado di offrire un ambiente familiare, circoscritto e intimo in cui tradizione e innovazione si mescolano perfettamente. La comunità è la forza dell’ateneo e attraversa essa impareremo ad affrontare la vita”.
Interviene poi Carla Bufalini, in rappresentanza del personale tecnico e amministrativo: “Lavoro per l’università da Macerata da 30 anni e qui ho sempre trovato un ambiente accogliente. Dopo tanto tempo l’ufficio diventa un po’ come casa e non nascondo di essermi emozionata spesso quando ragazzi con difficoltà, magari con DSA, riuscivano a portare a termine il percorso di studi nonostante i mille ostacoli”.
"L’università è stata duramente colpita dal sisma ma la giornata di oggi deve servire da insegnamento: oltre che ricostruire, è centrale riparare ciò che è stato distrutto e in questo UniMc ha giocato un ruolo di primo piano. Rigenerare il cratere significa tenere in vita e rilanciare il tessuto sociale e l’università ha il duplice compito di trattenere qui i nostri giovani e di allargare i contatti internazionali".
Prima della Laudatio e della consegna del dottorato Honoris Causa a Dante Ferretti (leggi qui), è intervenuta da remoto la ministra dell’università e della ricerca, Anna Maria Bernini: "Ribadisco l’importanza dei temi trattati finora: il presente e il futuro sono nella mani dei nostri ragazzi e per riuscire c’è bisogno di una visione a lungo termine, uno sguardo lungimirante che Macerata ha adottato con successo da anni. Voglio sottolineare anche l’importanza di un umanesimo che non si asservisce alla discipline Stem (scientifiche ndr), ma che le accompagna di pari passo. L’obiettivo formativo è sempre al centro ed è importante insegnare che il fallimento e la sconfitta non esistono, bisogna solo imparare ad accettarli".
Di seguito il servizio:
La scuola media di I grado E. Fermi di Macerata ha aderito al progetto "Io rispetto gli animali", che consiste in un concorso di disegno organizzato dalla LAV (lega antivivisezione, associazione ambientalista che si occupa della salvaguardia della vita e dei diritti degli animali) e dal Ministero dell’Istruzione.
La partecipazione al concorso prevede la produzione di un disegno sul tema del rispetto degli animali. Il progetto è stato promosso dall’insegnante Sabrina De Padova, consigliera comunale impegnata nella sensibilizzazione sui diritti degli animali, insieme alla docente d’arte e immagine Federica Ciavattini.
Gli alunni hanno partecipato con grande interesse all’incontro di sensibilizzazione, a cui hanno preso parte anche esperti come Michele Orlandi, responsabile della LAV, e la professoressa d’arte e immagine Cinzia Paciaroni, volontaria.
I temi principali affrontati hanno cercato di far comprendere l’importanza della vita, trasmettendo il rispetto per i sentimenti del prossimo, animale o umano che sia: “È necessario imparare a mettersi nei panni degli altri – si legge in nota – cercando di non fare al prossimo ciò che non vorremmo fosse fatto a noi”.
I ragazzi hanno dimostrato grande partecipazione, interagendo con gli esperti in diversi interventi caratterizzati da riflessioni puntuali e stimolanti. Tanti gli spunti forniti, con gli alunni portati a ragionare su questioni nuove e finora inesplorate nella speranza di formare cittadini del domani migliori.
Il progetto proseguirà con uscite didattiche al canile di Macerata, dove gli alunni potranno toccare con mano le situazioni di solitudine in cui si trovano gli animali, sensibilizzando sull’importante tema dell’adozione.
Approvato dalla Giunta recanatese il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione della nuova scuola d’Infanzia dell’istituto Comprensivo “Beniamino Gigli” per il trasferimento dei fitti passivi delle scuole d’Infanzia Mariele Ventre e Via kennedy, per l’importo complessivo di 2.588.073,66 euro.
II progetto è stato ammesso al finanziato del Pnrr dall’unione Europea Next generation EU per l'importo di 2.206.070,17 euro, la somma rimanente di 382.003,49 euro verrà sostenuta dal Comune di Recanati come quota di compartecipazione, mediante la contrazione di apposito mutuo.
“La nuova scuola dell’infanzia per l'Istituto Comprensivo Gigli accorperà le due scuole Mariele Ventre e Via Kennedy, attualmente locate in sedi non di proprietà del Comune e, quindi, con i relativi costi di affitto a carico della Pubblica Amministrazione" – ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi –.
"Oltre al grande risparmio avremo un nuovissimo edificio pubblico scolastico di ultima generazione che siamo riusciti a farci finanziare dal Pnrr e che suddiviso in quattro sezioni con relativi servizi, potrà ospitare ben 120 bambine e bambini della nostra città".
L’intervento, a firma del responsabile dell’Area Tecnica del Comune l’architetto Maurizio Paduano, previsto nel programma triennale delle Opere Pubbliche di Recanati 2023/2025, vedrà l’aggiudicazione dei lavori entro il prossimo 31 maggio e l’avvio degli stessi entro il 30 giugno 2023.
"Una nuova scuola materna a servizio della zona più popolata della città, che viene costruita nella zona degli impianti sportivi con spazi adeguati, anche esterni, grazie al parcheggio appena realizzato. – Ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo-. Il Comune ha colto ogni percorso possibile per trovare finanziamenti e dobbiamo ringraziare i tecnici e gli uffici per l'attività svolta. È il primo progetto Pnrr che approviamo, a breve arriveranno tutti gli altri" .
Il progetto prevede la realizzazione di un edificio a un piano fuori terra, dimensionato per accogliere quattro sezioni di Scuola di Infanzia con relativi servizi, oltre a locali destinati al personale, il refettorio e la zona per lo sporzionamento dei pasti, secondo quanto definito dal programma funzionale dell’Amministrazione recanatese.
L’edificio, avrà un’altezza di 4,65 m - ad eccezione del volume dell’aula polivalente che sarà alta 6,75 - e si inserisce in un’area di immediata disponibilità del Comune sottostante via Fratelli Farina, tra il villaggio delle Ginestre e il Palasport.
Una collocazione dell’edificio che consente, inoltre, una sinergia diretta con gli impianti sportivi circostanti di proprietà comunale che si possono rendere disponibili per attività scolastiche ed extra-scolastiche, oltre a offrire uno scorcio verso il panorama della campagna marchigiana e il mare. Nelle vicinanze, inoltre, si trovano dislocate scuole di altro grado, un’interessante prossimità per la logistica delle famiglie.