“Le parole del sindaco Mauro Sclavi denotano la forte carenza e la mancata conoscenza della nuova normativa nazionale in merito alla rete scolastica, per questo vogliamo informare il primo cittadino che le soglie di studenti 600-400 non sono più applicabili ai singoli istituti ai fini dell’assegnazione della dirigenza scolastica”.
Il presidente della Provincia Sandro Parcaroli e la consigliera delegata alla Rete scolastica, Laura Sestili, rispondono alle parole del sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, relativamente all’ipotesi di accorpamenti tra gli istituti del territorio (leggi qui).
“La Provincia non ha proposto alcun tipo di accorpamento tra gli istituti Don Bosco e Lucatelli – precisano Parcaroli e Sestili -. Il sindaco Sclavi, infatti, non ha inviato al nostro Ente nei tempi richiesti (scadenza 16 settembre) l’eventuale proposta di dimensionamento formulata dal Comune di Tolentino che è conoscenza del fatto che l’istituto comprensivo 'Don Bosco' è attualmente in reggenza".
La delibera di Giunta comunale del 31 ottobre, invece, è stata fatta pervenire tardivamente e acquisita al protocollo della Provincia solo in data 2 novembre, questo denota come il sindaco non si sia assunto la responsabilità di una decisione per tutelare il suo territorio e il personale della comunità scolastica nel medio e lungo periodo, mettendo così a repentaglio la territorialità delle scuole con gli eventuali disagi prodotti per gli insegnanti che potrebbero essere costretti a spostamenti nei comuni limitrofi”.
“Trovo persino imbarazzante che il sindaco di Tolentino – conclude la consigliera Sestili - sulla stampa dichiari, da una parte, di essere contrario agli accorpamenti, mentre dall’altra chieda con forza 'l’aggregazione delle scuole Lucatelli e Don Bosco', pur sapendo che sarebbe stato lui a dover formulare tale proposta. Quindi queste, da parte del sindaco, sono solo chiacchiere e non fatti”.
Momento solenne quello celebrato questa mattina a Camerino, dove è avvenuto il passaggio simbolico delle chiavi di Unicam da parte dell’ormai ex rettore, Claudio Pettinari, al nuovo incaricato, Graziano Leoni. “Tre chiavi metaforicamente pesantissime” dice Pettinari “che però non potevano trovare custode migliore di Graziano Leoni”.
Il passaggio del testimone è per il nuovo rettore un impegno notevole. Ogni chiave significa qualcosa, “e tutte e tre insieme sono il sigillo che unisce Unicam e Camerino, soprattutto dopo i drammatici eventi sismici che hanno colpito la zona”.
“Avevo preparato un discorso mentre ero in macchina - afferma commosso Leoni - ma qui davanti a voi posso solo esprimere la mia gioia e la mia emozione per questa carica - e continua - didattica e ricerca saranno i due pilastri del mio programma per i prossimi sei anni". "Sono lieto che gli studenti continuino a sceglierci nonostante le difficoltà territoriali" e "ci impegneremo per valorizzare la loro scelta in Unicam".
Il prof. Leoni ha poi presentato ufficialmente la "squadra" che lo affiancherà alla guida dell'Ateneo. Accanto a lui ci saranno il direttore generale Andrea Braschi, confermato nel ruolo che ha finora ricoperto, il prorettore vicario Emanuele Tondi, che coordinerà anche l'internazionalizzazione dell'ateneo; la prof.ssa Giulia Bonacucina, prorettrice alla didattica, orientamento e formazione; la prof.ssa Sara Spuntarelli, prorettrice alla persona, benessere e opportunità; la prof.ssa Anna Maria Eleuteri, delegata all'attuazione delle politiche di ateneo per lo spazio europeo della ricerca; il professor Guido Favia, prorettore alla ricerca e al trasferimento tecnologico e il prof. Andrea Spaterna, delegato ai rapporti con il territorio e al diritto allo studio.
Al termine della cerimonia, il presidente del consiglio studentesco di Unicam, Nicolò Palombi, ha vestito il rettore con la toga dell’università, atto che simboleggia la completa dedizione e presa in carico da parte di Graziano Leoni, e che con una frase, un mantra, congeda tutti: "siAMO Unicam".
Pomeriggio intenso e partecipato quello dello scorso 30 ottobre all’Abbadia di Fiastra per la prima uscita pubblica della Casa della Memoria di Urbisaglia Ets, nata dall'iniziativa di un gruppo di cittadini di Urbisaglia nella primavera 2022, per documentare la storia del Campo di internamento attivo all’Abbadia di Fiastra dal giugno 1940 al settembre 1943.
L’associazione vede la partecipazione del Comune di Urbisaglia, della Fondazione Giustiniani Bandini e delle Università di Macerata e Camerino. Interloquendo col titolo "Non c’è futuro senza Memoria: dal digitale, le storie" e coordinati da Egizia Marzocco, responsabile Comunicazione di Unicam, si sono succeduti al microfono per i saluti presenze istituzionali quali i sindaci di Urbisaglia e Tolentino, il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Giuseppe Sposetti, il presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi.
Particolarmente calorosa l’accoglienza riservata al professor Claudio Pettinari, alla sua ultima uscita ufficiale quale rettore Unicam, che ha sottolineato la pregnanza del termine "memoria" rispetto al ricordo, richiamandone il valore anche rispetto all’esperienza drammatica del terremoto 2016 che proprio il 30 ottobre visse la scossa più brutale.
Per Unimc ha recato il saluto il professor Angelo Ventrone, che è anche referente scientifico della Casa della Memoria, che ha sviluppato una riflessione sul valore delle storie personali, con le relazioni che sviluppano e che giungono a comporre un quadro non meno importante della storia costituita dai grandi avvenimenti.
L’intervento introduttivo è stato svolto dal professor Carlo Spartaco Capogreco, dell’Università di Calabria che ha parlato dell’internamento civile nell’Italia fascista (1940-43), notando come solo alla fine del secolo scorso abbia cominciato a svilupparsi attenzione al tema dei campi di internamento, mentre ancora nel 1993, 50° anniversario dell’8 settembre ci furono solo due eventi, a Ferramonti (Cs) e l’altro proprio a Urbisaglia, promosso dallo storico locale Roberto Cruciani (presente all’incontro).
È stata poi la volta di Giovanna Salvucci, presidente della Casa della Memoria di Urbisaglia, che ne ha ripercorso la storia, sottolineando l’intenzione di recuperare le storie delle persone che sono state detenute nel Campo dell’Abbadia di Fiastra nella convinzione che così si contribuisce a restituire loro la dignità che meritano e si contribuisce ad alimentare un tessuto di pace e democrazia.
Riccardo Ciliberti, collaboratore dell’Archivio di Stato di Macerata ha illustrato gli obiettivi del piano nazionale di digitalizzazione. L'incontro era inoltre volto ad illustrare il lavoro del gruppo di docenti e ricercatori Unicam che ha illustrato il sistema di acquisizione digitale dei documenti conservati nell’Archivio di Stato di Macerata.
Si sono alternati al microfono i professori Andrea Polini e Michele Loreti, e la dottoranda Melania Fattorini. La digitalizzazione, curata dagli studenti di Unicam, è stata effettuata utilizzando il sistema BooKeeper sviluppato dalla startup e spin-off Unicam Knoway Systems srl. In questa prima fase, che è stato possibile realizzare grazie a un contributo elargito da Fondazione Carima, sono stati digitalizzati i documenti contenuti in 6 buste: 6.725 documenti e circa 15.000 foto su un totale di circa 42.560 documenti e 94.240 foto contenute nelle 38 buste dell’archivio.
L’ultima parte dell’incontro ha visto gli interventi di Andrea Giuseppini, promotore e curatore del sito https://campifascisti.it, di Marzia Luppi, direttrice della Fondazione Fossoli e di Giordano Viozzi, presidente della Casa della Memoria di Servigliano. Ha seguito a lungo online l’incontro anche Anna Krecik, conservatore del Civico Museo della Risiera di San Sabba.
Tutti hanno apprezzato l’iniziativa e si sono detti d’accordo di dar vita a un coordinamento organico tra le realtà presenti e altre che vorranno convergere, mettendo ciascuno a disposizione degli altri le proprie competenze ed esperienze, per ottimizzare l’impiego delle risorse e ottenere la massima efficacia nelle iniziative. C’è l’intenzione di cercare anche coinvolgimenti internazionali, nella prospettiva di concorrere a bandi europei.
Si è svolta nella giornata di ieri 30 ottobre a Civitanova Marche, presso l’Area Floristica Regionale 48, l’esercitazione di rilievo e monitoraggio della vegetazione dunale con le studentesse e gli studenti di Ecologia applicata e Conservazione della Natura del corso di laurea Unicam in “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali”, curriculum Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali. L’esercitazione è stata guidata dai professori Giandiego Campetella e Stefano Chelli e dal Marco Cervellini della Struttura Operativa Biodiversità Vegetale e Gestione degli Ecosistemi.
L’area è caratterizzata da diverse specie tipiche della vegetazione delle dune litoranee, meglio note come psammofite (amanti della sabbia) e alofite (amanti dei Sali). Queste specie possiedono particolari adattamenti morfologici e fisiologici che le rendono idonee a sopportare l’elevata quantità di sali presenti nel substrato sabbioso, il vento, l’aridità e la mobilità delle dune.
Gli ecosistemi dunali sono aree di elevata importanza conservazionistica e sono caratterizzati da habitat d’importanza comunitaria, la stessa Area floristica 48 è attualmente oggetto di proposta, da parte della Regione Marche, per l’istituzione di un sito Natura 2000 (Direttiva Europea “Habitat” e “Uccelli”). Il lavoro svolto dagli studenti servirà per una prima caratterizzazione degli habitat secondo i manuali di monitoraggio ISPRA e rappresenta un esercizio applicativo di come le metodologie scientifiche di valutazione degli habitat siano determinanti nel formare figure professionali in linea con le normative europee.
Il corso di laurea triennale in “Ambiente e Gestione sostenibile delle Risorse Naturali” è strutturato in due curricula. Il primo, Gestione e Valorizzazione delle Risorse Naturali, è maggiormente incentrato sulla figura del rilevatore naturalistico ed ha come obiettivo quello di fornire allo studente le conoscenze di base sui temi della botanica, zoologia ed ecologia abbinati ad una forte acquisizione di capacità pratiche (rilevamento in campo ed analisi dati) finalizzate alla gestione sostenibile degli ecosistemi e della biodiversità. Il secondo, Sostenibilità Ambientale delle Produzioni e Green Economy), ha invece l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità di lavoro della “svolta green” dettata dalle principali economie mondiali e basata sui principi dell’economia circolare, sulla sostenibilità delle produzioni e la qualità degli ambienti rurali ed urbani.
La realizzazione dell'Itts Divini di San Severino Marche è stata una delle eredità più complicate che ho dovuto gestire fin dall'assunzione del mio incarico di commissario, lo scorso gennaio. Alla prima risoluzione del contratto da parte della ditta aggiudicatrice avvenuta nell'ottobre del 2020, si era aggiunto anche un arbitrato con la ditta subentrata che è stato avviato esattamente il giorno prima del mio insediamento".
"Dopo un lavoro certosino e particolarmente complessi durato mesi oggi abbiamo finalmente approvato la variante che consente di riorganizzare i lavori e i costi dell’attività così da eliminare il rischio di un'incompiuta. In particolare, la ditta esecutrice si è impegnata a completare il lavoro nel termine di 420 giorni a decorrere da ieri". Lo dichiara in una nota il commissario sisma 2016, Guido Castelli, in seguito alle proteste che si sono sollevate ieri da parte di docenti e studenti per i ritardi accumulati nella ricostruzione del plesso scolastico (leggi qui).
“Ho cercato di procurare con la massima determinazione lo sblocco di una delle più classiche vicende burocratiche che rischiava di danneggiare un polo di eccellenza di formazione meritevole, al contrario, della massima attenzione nel mio ruolo di commissario - dichiara ancora il commissario Castelli - ho lavorato per riunire le diverse componenti di questo complesso puzzle".
"Non ho mai perso la fiducia, anche se riconosco che la complessità e le circostanze eccezionali hanno richiesto un forte e decisivo impegno. Sebbene a luglio, dopo aver promosso un incontro fra studenti, docenti, famiglie e ditta si fosse ipotizzata la ripresa dei lavori entro settembre, i lavori sono ripresi ad ottobre, quando sono maturate le condizioni per la rimodulazione dei tempi e dei costi contrattuali".
"Desidero esprimere il mio auspicio affinché si dia sempre maggiore attenzione alla realizzazione di questa scuola, che ha richiesto un impegno straordinario. Ringrazio anche gli studenti che ieri hanno manifestato il loro affetto e sostegno per questa istituzione. Finalmente, possiamo guardare con fiducia al futuro rispetto a una realtà che si era caratterizzata per il succedersi di controversie e difficoltà di varia natura. Ora l'auspicio di tutti - conclude - è che tali problematicità vengano messe alle spalle e si possa procedere speditamente in un clima di serenità e fiducia reciproca”.
Prestigioso riconoscimento per la professoressa Catia Giaconi dell'università di Macerata. Riconoscimento che sarà assegnato nell'ambito dell'VIII Congresso Internazionale di Neuroscienze e apprendimento "Brain Connection", a Lisbona. A ricevere il premio anche il centro di ricerca in didattica, disabilità e inclusione, tecnologie educative (TincTec) diretto dalla professoressa stessa.
Il centro si propone di agire da promotore delle attività di ricerca su temi collegati allo studio della didattica, con un’attenzione particolare ai processi di apprendimento e insegnamento, alla progettazione, alla professionalità docente, all'inclusione, alla disabilità e alle tecnologie educative. Gli obiettivi del centro sono realizzati mediante attività di ricerca empirica, teorica e applicativa, promozione della partecipazione a bandi di ricerca europei o nazionali attraverso lo sviluppo di analisi multidisciplinari connesse ai temi del centro.
Inoltre, nello stesso centro, ogni giovedì, dalle 8 alle 16, sarà disponibile un "facilitatore digitale" per supportare cittadini e studenti nelle attività legate all’accesso e all’utilizzo dei servizi pubblici disponibili online come Spid, Cie, Inad e domicilio digitale, e-government, servizi sanitari, servizi scolastici e formativi, servizi fiscali e tributari.
La peculiarità del centro dell’ateneo maceratese sarà il pubblico di riferimento, collegato al mondo dell’istruzione: non solo studenti universitari, ma anche insegnanti, educatori, pedagogisti e alunni delle scuole secondarie. Sarà, infatti, sfruttata la fitta rete di relazioni acquisita da Unimc grazie alla consolidata tradizione nel campo della formazione degli insegnanti. È già partito un corso per gli oltre 250 insegnanti che stanno specializzando per il sostegno.
Grande partecipazione di pubblico e presenze istituzionali, stamattina, per l’inaugurazione del nuovo asilo nido che completa il campus scolastico di Pieve Torina, immerso nel verde al centro del paese: è la politica del riportare servizi, per essere attrattivi e tornare a vivere in questi territori.
“Siete un esempio per molti” ha esordito il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, rivolgendosi alla popolazione intervenuta. “Non posso non sottolineare anche la mia personale felicità” ha aggiunto “in una giornata simbolo come quella odierna, a sette anni dal sisma, nel vedere le prime abitazioni private ricostruite”.
Anche il prefetto di Macerata, Flavio Ferdani, ha rimarcato come l’inaugurazione odierna rappresenti “un momento di assoluta rinascita e speranza per questo territorio, che va celebrato con senso di felicità e fiducia nel futuro”.
Ad avviare l’iter procedurale per l’asilo nido fu l’allora sindaco di Pieve Torina, Luigi Gentilucci. “Un esempio, il suo, che sento vivo e forte in me, una sorta di testamento morale a proseguire alcune delle sue intuizioni lungimiranti che, purtroppo, non ha avuto il tempo di veder realizzate".
"Ma l’asilo è anche un segnale di forte fiducia per la cittadinanza” ha commentato Alessandro Gentilucci, attuale sindaco di Pieve Torina. “Dopo sette anni dal sisma, pensavamo di stare un po’ meglio ma, finalmente, oggi vediamo una luce in fondo al tunnel. Tante case in ricostruzione, quasi il 50% delle pratiche sisma già decretate qui, a Pieve Torina, per l’avvio dei lavori. È stato fondamentale ripartire dalla scuola: quando abbiamo riaperto la materna, era il 2017, avevamo soltanto 3 bambini iscritti. Oggi siamo arrivati a ben 29".
"Scegliere di riportare le scuole dentro il paese, con il campanile ben visibile alle spalle, è funzionale a rinforzare negli alunni il senso di appartenenza alla nostra comunità, alle nostre radici. L’asilo nido è una struttura architettonicamente all’avanguardia, innovativa e sostenibile, con gli alberi posizionati al suo interno. Ma non ci siamo limitati al contenitore, abbiamo lavorato anche sui contenuti, sulla metodologia didattica, avvalendoci della collaborazione di una figura di primo piano nell’ambito delle discipline d’apprendimento in età evolutiva, la professoressa Daniela Lucangeli”. E proprio la Lucangeli, impossibilitata a partecipare all’inaugurazione, ha inviato un video in cui ha dichiarato quanto sia importante realizzare “una scuola fatta perché i bambini abbiano il loro meglio, e non viceversa, ossia che i bambini si aggiustino in maniera che la scuola abbia i risultati che desidera”, invitando ad operare per una formazione creata insieme alla società civile, alle famiglie, alle mamme e ai papà".
A chiudere, prima del taglio del nastro, di nuovo il sindaco che ha salutato i concittadini presenti con parole cariche di emozione: “ogni volta che taglio un nastro è un piccolo pezzo di cuore che restituisco alla mia comunità. Ecco, oggi, questo piccolo pezzo di cuore è dedicato a tutti voi”.
Presentato a Roma e a Milano l’ultimo libro di Benedetta Barbisan "Patriottismo costituzionale. Il caso italiano in prospettiva comparata" (Editoriale Scientifica, 2021). Il primo di questi incontri si è tenuto alla Facoltà di Giurisprudenza della Università Sapienza di Roma alla presenza, fra gli altri, del presidente emerito della Corte costituzionale Giuliano Amato. La registrazione video è disponibile sul sito di Radio Radicale. Il secondo si è svolto all'Università Bocconi di Milano, alla presenza anche della presidente emerita della Corte costituzionale Marta Cartabia.
"In questo libro vedo la grandissima cultura, gli interessi eclettici, l’eloquio singolarmente nitido dell’autrice. Questo è un libro di grande teoria che però si legge come un romanzo. C’è la grande passione della professoressa Barbisan per il diritto costituzionale e i suoi valori", ha detto Andrea Longo, professore di diritto costituzionale alla Sapienza. "Un libro complesso, costruito molto in chiave di storia costituzionale che si presenta come lavoro di diritto comparato", ha rimarcato Amato.
La Costituzione italiana è una Costituzione bella e, se la guardiamo attraverso la lente della linguistica, anche piuttosto accessibile e facile da consultare. Eppure, tra esaltazioni iperboliche e riforme fallite, il rapporto degli italiani con essa è comunque travagliato. Perché è così? Dal 1948, due fattori hanno prosperato e si sono rafforzati a vicenda nelle istituzioni italiane: l’evoluzione del sistema partitico e l'inefficienza della forma di governo.
La persistente combinazione di questi due elementi durante l’era repubblicana ha educato gli italiani a dipendere dal sistema dei partiti per i propri bisogni e diritti. I partiti sono sempre stati i principali attori sulla scena, ingombrando la scena e spingendo la Costituzione dietro le quinte. Questo deve essere il momento di riconoscere finalmente l’importanza di una sorta di patriottismo costituzionale in Italia per porre l’accento sulle nostre istituzioni come corpi generati costituzionalmente invece che come entità dipendenti per la loro esistenza dalla sola amministrazione politica e per offrire nuove basi alla nostra mentalità civica.
Al grido di “ricostruiamo la nostra scuola” e “Divini ma non divisi” gli studenti dell’Istituto tecnico tecnologico statale di San Severino Marche sono scesi in strada, questa mattina, in segno di protesta contro le difficoltà che sembra continuare a trovare la realizzazione del nuovo edificio, abbattuto a seguito delle scosse di terremoto del 2016 per motivi di sicurezza e non ancora ricostruito.
Un corteo pacifico è partito dal plesso “Luzio”, sede provvisoria di gran parte delle classi delle specializzazioni che il “Divini” conta, e si è diretto fino al piazzale del nuovo plesso, in viale Mazzini. In testa al corteo, affianco al dirigente scolastico, professor Sandro Luciani, anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, con la fascia tricolore e con il gonfalone.
Presenti poi il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor l’arcivescovo emerito di Ancona – Osimo, cardinale Edoardo Menichelli, il vice presidente di Confindustria Macerata e presidente del Comitato regionale della Piccola Industria di Confindustria Marche, Paolo Ceci.
Con loro anche il nuovo padre guardiano del monastero di San Pacifico, fra Luciano Genga. Ad unirsi alla manifestazione sono stati pure il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi, l’assessore comunale all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Sara Clorinda Bianchi.
Tanti i docenti e i rappresentanti del mondo della scuola presenti, tra tutti la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, Catia Scattolini. Nel corteo insieme alle ragazze e ai ragazzi dell’Itts pure gli iscritti all’Istituto Professionale. In corteo le bandiere dei sindacati Spi Cgil e quella dell’Anpi sezione “Capitalo Salvatore Valerio” con la presidente Donella Bellabarba.
“Pensavamo di rientrare nella nostra scuola molto prima – ha esordito il dirigente scolastico, professor Sandro Luciani, prendendo la parola alla manifestazione che ha coinciso anche con il settimo anniversario del sisma e prima di proseguire – Il commissario speciale alla Ricostruzione, senatore Guido Castelli, ci ha inviato una lettera in cui ha manifestato tutto il proprio impegno per la ricostruzione. Inoltre ho ricevuto anche la telefonata del prefetto, Flavio Ferdani, che si è impegnato anche lui a monitorare strettamente la situazione per assicurarsi che i lavori vadano avanti. Il Prefetto – ha ricordato Luciani - mi ha anche riferito di una telefonata della segreteria del presidente della Repubblica con cui è stata dichiarata attenzione affinché sia riconosciuto il diritto allo studio dei ragazzi che è un diritto sancito dalla nostra Costituzione".
"Se non va avanti il nostro Istituto nemmeno le scuole elementari potranno rientrare nella loro scuola, oggi occupata dagli studenti dell’Itts, e questa è una problematica che si ripercuote su tutta la città di San Severino Marche”, ha poi concluso Luciani prima di cedere la parola al primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, che ha detto “con la fascia tricolore rappresenta tutta la comunità locale”.
“Siamo qui per dire basta perché è ora di avere il nuovo Divini – ha sottolineato la Piermattei intervenendo pubblicamente, per aggiungere subito dopo – Questa scuola doveva essere ricostruita dopo un anno poi la burocrazia e il modo in cui sono stati assegnati i lavori per questo e altri edifici che ancora attendono, con tanto di apposita Ordinanza, hanno fatto slittare tutto. Noi ci abbiamo messo una grande pazienza e abbiamo visto nei cinque commissari che si sono succeduti una buona volontà ma ora non possiamo attendere oltre. I lavori ripartiranno ma chiedo anche agli studenti di continuare ad essere vigili come sempre sono stati".
"Noi, come amministratori, saremo molto vigili d’ora in avanti. Mi dispiace per chi, ormai all’ultimo anno, non ha potuto godere della nuova scuola e mi dispiace per chi stamattina non era presente, seppure sempre pronto a criticare – ha infine concluso il sindaco che, rivolta agli studenti, è tornata a promettere – Io sarà con voi e con chi questa mattina ha voluto esserci per protestare per quella che ritengo essere davvero una giusta causa”.
La manifestazione è stato organizzata dal Comitato studentesco che, per voce di Giada, una giovane rappresentante degli alunni, ha spiegato: “Siamo stanchi di stare in una sede provvisoria senza spazi. Abbiamo diritto a studiare ma abbiamo diritto anche ad avere a una sede che è la nostra sede. Mi auguro che i ragazzi che sono entrati da poco a scuola possano finire il corso di studi nel nuovo Divini”.
La presidente del Consiglio d’Istituto, in rappresentanza di genitori, ha invece esordito: “Non abbiamo ancora visto i risultati sperati ma noi non molliamo”. Un saluto a studentesse e studenti è giunto anche dall’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Massara: “Capisco bene cosa significa non avere una casa perché lo vivo sulla mia pelle e so poi che la scuola è un po’ anche la vostra casa. Sono a voi molto vicino a sono a vostra disposizione”.
Per Confindustria Macerata settempedano ed ex studente del “Divini”, ha ricordato la vicinanza di questa realtà al mondo della scuola: “Per garantire la crescita e lo sviluppo nelle nostre aziende abbiamo bisogno di voi giovani studenti che rappresentate il nostro futuro e che siete una forza lavoro davvero specializzata”.
Tra i ragazzi del colorato corteo anche gli alunni della classe 3C del Comprensivo “P. Tacchi Venturi” accompagnati dalla dirigente, Catia Scattolini: “In questo modo abbiamo voluto anche noi manifestare il nostro disappunto che è legato alle problematiche dell’Itts perché uno dei nostri plessi è occupato dalle classi del “Divini” e quindi le strutture non consentono di avere la disponibilità dei laboratori”. Presente alla manifestazione anche la professoressa Loredana Leoni in rappresentanza della sezione provinciale di Macerata dell’Ufficio scolastico regionale. Al grido di “ricostruiamo la nostra scuola” e “Divini ma non divisi”.
I nuovi studenti delle prime classi dell’ITE “Gentili” di Macerata hanno appena terminato le molteplici attività del “Progetto accoglienza”. Nel corso delle settimane iniziali di scuola le ragazze ed i ragazzi hanno visitato i locali dell’Istituto, i laboratori di informatica e di lingue, la biblioteca scolastica per poi fare un tour attraverso la città di Macerata.
L’Associazione “Il Faro Onlus” ha curato un percorso di autoconsapevolezza/ comunicazione efficace e relazioni di gruppo attraverso il progetto “Piacere di conoscerMI” per far riflettere gli alunni sull’importanza della conoscenza di sé e delle interazioni tra pari.
A Pieve Torina è stato provato il percorso Kneipp, dove si cammina a piedi nudi in acque prima calde e poi fredde, percorrendo non solo vasche artificiali, ma talvolta anche ruscelli e torrenti che si snodano tra idilliaci paesaggi naturali insieme alle guide di “Risorse Active Tourism”. Per il “Progetto sport” sono stati effettuati i test motori di atletica sui salti, corse e lanci dove a fare da giudici e cronometristi sono stati gli alunni delle classi quarte e quinte.
Il professor Fabio Natali, docente di lettere dell’istituto e referente del progetto, ha sottolineato come la fase dell’accoglienza "sia un trampolino di lancio nel percorso di formazione all’ITE, momento in cui le informazioni sull’Istituto, le sue regole ed i suoi spazi, si uniscono ai necessari obiettivi di socializzazione e conoscenza reciproca tra gli studenti. La dirigente scolastica Alessandra Gattari sostiene ogni anno le diverse attività proposte che sono una tappa necessaria, presupposto fondamentale per stare bene a scuola ed iniziare un processo di apprendimento efficace".
Da giovedì 2 novembre Alberto Bollea, responsabile commerciale per una primaria azienda italiana del settore dell'efficienza energetica, avvierà un ciclo di quattro seminari dedicati a “Green buildings e efficientamento energetico”. Gli incontri, che si terranno giovedì e venerdì 2 e 3 novembre e 16 e 17 novembre con orario 11-13 e 14-17 al Dipartimento di Economia e diritto in piazza Strambi, avranno l’obiettivo di approfondire le tematiche di efficienza energetica e sostenibilità ambientale dal punto di vista economico, finanziario e tecnologico.
Dopo il mercato dell'energia, ci sarà spazio per trattare le principali caratteristiche e tendenze legate ai consumi energetici, con le relative metodologie e tecnologie, in volte al raggiungimento dell’efficienza energetica e dell’utilizzo di energia sostenibile. Ciò alla luce del quadro regolamentare di riferimento.
La parte finale del ciclo di seminari sarà dedicata gli aspetti finanziari degli interventi di efficientamento energetico. Il programma completo è disponibile sul sito https://economiaediritto.unimc.it.
Ottime notizie per l’Istituto Tecnico Economico “Alberico Gentili” di Macerata che nei giorni scorsi è stato riconosciuto centro di preparazione “Cambridge English Qualification”. È stata la stessa dirigente scolastica, Alessandra Gattari, a dare notizia a tutta la comunità scolastica della valutazione positiva pervenuta da parte del Cambridge University Press & Assessment per il lavoro di preparazione delle studentesse e degli studenti alle certificazioni Cambridge English durante l’a.s. 2022-2023, che ha visto 13 studenti conseguire la certificazione FCE (livello B2) e 5 studenti la certificazione CAE (livello C1).
La dirigente, nel ringraziare le docenti di lingua inglese e tutto il personale per il non indifferente impegno profuso nel condividere l’obiettivo e raggiungere questo traguardo, ha anche sottolineato con orgoglio che, nell"ambito del progetto "Global Marketing", ben 7 studenti della classe 1 G hanno conseguito il livello B1 e 4 studenti della classe 2 G il livello B2, anticipando notevolmente i tempi delle certificazioni attraverso una preparazione programmata in orario curriculare.
Una bella soddisfazione per il “Gentili” che della sinergia operativa, della promozione motivazionale e della valorizzazione di ciascuno sigla ogni giorno un patto d’impegno.
Nel quadro del corso di formazione sulla leadership democratica, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata in collaborazione con la Scuola Superiore Leopardi e con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata, lunedì 30 ottobre alle ore 18 nell’Aula Magna della sede di via Garibaldi 20 (III piano), si terrà il secondo incontro dopo il successo della giornata inaugurale.
Questo nuovo appuntamento è dedicato al tema delle dinamiche psicologiche e relazionali della leadership. Si tratterà di come le persone possano maturare un atteggiamento interiore e una forma di rapporto con gli altri che siano adatti a promuovere la crescita democratica delle comunità sociali. La relazione introduttiva sarà tenuta da Paola Nicolini, docente di psicologia dello sviluppo a Unimc. Seguirà la testimonianza di Gloria Lanciotti, coordinatrice educativa della comunità di accoglienza “Il Girasole” dell’Associazione Piombini Sensini. L’ingresso è libero e non serve l’iscrizione al corso.
La comunità socio-educativa residenziale “Il Girasole”, dell’Associazione Piombini-Sensini onlus di Macerata, è destinata a mamme con bambini e bambine (0-6 anni) che debbono essere allontanati – secondo quanto disposto dall’Autorità Giudiziaria o dai Servizi Sociali Territoriali – dal proprio contesto di vita. La comunità, oltre a rappresentare un luogo di protezione per i minori, è anche il contesto in cui accogliere e sostenere la dimensione femminile della mamma, accompagnare e supportare la genitorialità andando a definire il percorso verso una autonomia esistenziale per la donna, in un processo di interazione ed inserimento con il tessuto sociale del territorio.
Si è tenuta oggi a Camerino la finale di "Start Cup Marche", la business plan competition riservata a studenti e ricercatori che abbiano brillanti idee imprenditoriali a contenuto innovativo ed aspirino a costituire un’impresa, anche di tipo spin-off universitario.
Start Cup Marche è promossa e organizzata da tutte e quattro le Università della Regione Marche - Università di Camerino, Università Politecnica delle Marche, Università di Macerata e Università di Urbino - dando così modo ai giovani studenti e laureati intraprendere un auspicato percorso di autoimprenditorialità, che porterà benefici sia per il loro futuro lavorativo e professionale, sia per il territorio.
L’edizione 2023 può contare su 11 progetti presentati, 3 vincitori, 4 Atenei in sinergia, 4 sponsor sostenitori, 2 premi speciali, tre premi da 6.000, 4.500 e 3.000 euro, tutti sotto forma di contributo per l’innovazione da utilizzare esclusivamente per la realizzazione del progetto presentato.
Ad aggiudicarsi il primo premio il progetto “Callisia”, mentre il secondo posto è stato assegnato al progetto “Cbot “e il terzo a “CPSec”, progetti presentati da studenti e dottorandi dell’Università Politecnica delle Marche. Il progetto Green Wheel si è aggiudicato, invece, la Menzione Green&Blue mentre il progetto CBot è stato premiato con un premio speciale offerto dalla Rubino e Partners Ip Consulting.
"E’ una grande soddisfazione effettuare oggi questa premiazione di Start Cup Marche, fortemente voluta dall'Università di Camerino e resa possibile anche grazie a preziose collaborazioni. Negli anni da idee di nostri docenti e studenti sono nate diverse imprese di successo che hanno importanti ricadute nel nostro territorio, segnale estremamente positivo - ha dichiarato il rettore Unicam Claudio Pettinari -. La nostra università crede molto nelle potenzialità di studenti, laureati e ricercatori e per tale motivo riteniamo fondamentale aiutarli nel settore dell’auto-imprenditorialità, per generare occupazione giovanile con creatività ed innovazione".
"L’innovazione si costruisce e si alimenta dalle collaborazioni con il territorio e come Intesa Sanpaolo, prima banca della regione, riteniamo fondamentale essere parte attiva dell’ecosistema dell’innovazione delle Marche, a partire proprio dai rapporti con le Università - afferma la dottoressa Alessandra Florio, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo -, nel suo ruolo di motore e connettore dell’ecosistema supporta le startup e le idee di impresa, promuove l’incontro tra domanda e offerta di innovazione, individua opportunità di partnership e di creazione di nuove filiere industriali sostenibili e ad impatto positivo per tutti gli stakeholder. Contribuiamo alla crescita del business e dell’occupazione anche con i il supporto delle competenze sviluppate da Intesa Sanpaolo Innovation Center attraverso iniziative dirette di valorizzazione come Up2Stars, non è un caso che ad oggi oltre un terzo delle startup italiane abbiano colto le opportunità, finanziarie e specialistiche che siamo in grado di offrire”.
Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte la professoressa Federica Pascucci di UnivPm, la professoressa Laura Marchegiani di Unimc, la professoressa Annalisa Sentuti di Unirb, il dottor Claudio Chiti, specialista Innovazione Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, il dottor Marco Pinciaroli di Odcec e il dottor Giuseppe Rubino per Rubino e Partners Ip Consulting.
Start Cup Marche è realizzata insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e ha anche il sostegno di Intesa San Paolo, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Macerata e Camerino e Rubino & partners.
La Start Cup Marche è l’unica della Regione Marche ad essere accreditata dal Premio Nazionale dell'Innovazione, promosso dall’Associazione PNI-Cube, l’associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition accademiche italiane. Le tre idee progettuali vincitrici entreranno dunque in competizione con i vincitori delle Start Cup di altri atenei italiani, partecipando di diritto all’edizione 2023 del Premio Nazionale dell'Innovazione, che si terrà a Milano a fine novembre.
"La Provincia ha iniziato i tavoli di concertazione tra le scuole interessate al dimensionamento, ha acquisito i pareri dai Consigli dei diversi istituti e, nel caso dei comprensivi, le delibere dei vari Comuni, ma nulla è stato ancora deciso".
Laura Sestili, consigliera provinciale con delega all’edilizia e alla rete scolastica, interviene per rendere noto che "è necessario prendere posizione rispetto alle false notizie fatte circolare questi giorni in merito al futuro degli istituti Bramante-Pannaggi e dell’Ipsia Corridoni. Tale atteggiamento è assolutamente deprecabile in quanto, per attuare un preciso piano di discredito politico, vengono messe in circolazione notizie prive di fondamento e create ad arte per generare confusione e allarmismo tra le famiglie, gli studenti e il personale scolastico".
Per questo la consigliera precisa quanto segue: "Voglio rassicurare le famiglie sul fatto che nessun ragazzo verrà spostato da Macerata a Corridonia e viceversa. Non verranno eliminate scuole o stravolti i percorsi formativi, ma si farà attenzione a mantenere le nostre eccellenze, seguendo ciò che la Regione ci ha indicato di fare. Le province, infatti, procedono al dimensionamento delle Istituzioni scolastiche per il loro territorio di riferimento, secondo gli indirizzi generali stabiliti dalla regione attraverso delle linee programmatiche".
"L’organizzazione della rete scolastica, quindi, deve essere fatta tenendo conto di alcuni parametri espressamente indicati dalla Regione, tra cui: la tendenza demografica; la logistica, dei collegamenti e del sistema dei trasporti; la dotazione strutturale degli edifici; l’organizzazione dei servizi complementari; la valorizzazione delle molteplici funzioni di servizio che ciascuna Istituzione svolge - conclude Sestili -. Il discorso del dimensionamento di alcuni istituti, comunque, riguarda unicamente le dirigenze scolastiche e non le strutture".
Sono aperte le iscrizioni al seminario dell’Università di Macerata “Insegnare nella pluriclasse. Curricoli, spazi, tecnologie e soluzioni pedagogiche alternative nelle piccole scuole: a proposito di due recenti volumi”, coordinato dai professort Juri Meda e Anna Ascenzi e in programma per il 16 novembre, alle ore 17 al Polo didattico Bertelli.
L’incontro, nel quale si discuterà dei due volumi recentemente dedicati dalle ricercatrici Indire Jose Mangione e Laura Parigi all'insegnamento nella pluriclasse, è rivolto a insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado oltre che agli studenti e studentesse dell’Ateneo, in particolare, dei corsi di laurea in Scienze della Formazione Primaria e Scienze Pedagogiche. Interverranno il rettore John McCourt, la presidente di Indire Cristina Grieco, la direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale Donatella D'Amico e i docenti Lorella Giannandrea, direttrice del Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo, e Domenico Simeone. Il seminario sarà trasmesso anche in diretta streaming.
La prenotazione è obbligatoria entro il 13 novembre al form https://forms.gle/Pf853K2z92N8Ckh98 o sul sito https://www.unimc.it/it/unimc-comunica/events/2023/seminario-insegnare-nella-pluriclasse. Il seminario è riconosciuto come attività di aggiornamento del personale scolastico ai sensi della Direttiva Miur n. 170 del 21 marzo 2016 e prevede il rilascio di un attestato di partecipazione.
Va avanti l’impegno dell’amministrazione comunale verso una città sempre più plastic free, a partire dalle scuole. Stamattina (giovedì 26 ottobre) il vicesindaco Denis Cingolani e il comandante della polizia locale Giuseppe Corfeo hanno consegnato delle borracce in alluminio a tutti gli alunni delle prime classi della scuola primaria Lodi.
Un’iniziativa che si ripete ogni anno e che vede in prima fila anche le insegnanti e la dirigenza scolastica, rappresentata dalla preside Roberta Carboni che ha ringraziato per la donazione. «La borraccia non è solo uno strumento utile a tutti gli alunni – spiega Cingolani – ma è anche un simbolo di quanto sia importante il riutilizzo dei materiali, a partire proprio dalle bottigliette di plastica, uno dei beni più consumati all’interno delle mura scolastiche. Puntiamo così a ridurre l’utilizzo di plastica e soprattutto a sensibilizzare i ragazzi sul tema».
Si è tenuto ieri mercoledì 25 ottobre a Milano, la riunione di 25 enti di ricerca e organizzazioni istituzionali per il lancio del nuovo progetto Multiclimact, finanziato dalla comunità europea. Si tratta di una iniziativa per certi versi rivoluzionaria che vuole proporre nuove tecnologie per la protezione delle nostre città dalle minacce che derivano da cause naturali, come alluvioni e terremoti.
Il coordinatore del progetto, Clemente Fuggini di Rina, ha introdotto i lavori sostenendo che “Multiclimact” non è solo un progetto. È una visione comune per un futuro delle nostre comunità più sicuro e più resiliente. Siamo eccitati nell’avere messo insieme le migliori menti in Europa per guidare l’innovazione e produrre un cambiamento tangibile nelle modalità con cui affrontare le crescenti sfide prodotte dai cambiamenti climatici”.
Il progetto prevede anche l’applicazione di nuove tecnologie e nuovi metodi per la riduzione dei rischi su quattro “dimostratori” in Italia, Spagna, Olanda e Lituania. Nel caso italiano, il dimostratore sarà sviluppato a Camerino ed è prevista la sperimentazione di nuove tecnologie per la sicurezza e il benessere delle persone. Le innovazioni sviluppate nel Progetto Multiclimact saranno inserite all’interno di un edificio pubblico danneggiato dal terremoto del 2016, per il quale è previsto il miglioramento delle prestazioni sismiche ed energetiche.
A questa avventura partecipano in stretta collaborazione l’Università di Camerino e il Comune di Camerino, fornendo un contributo specifico di conoscenza sui rischi connessi al nostro territorio. Il gruppo di lavoro di Unicam sarà coordinato dal professor, Andrea Dall’Asta, e comprende esperti di ingegneria strutturale, sismica e informatica delle Scuole di Architettura e Design e Scienze e Tecnologie.
Una domenica per valutare le offerte formative degli istituti scolastici superiori del territorio, conoscere il mondo delle forze armate e dell'ordine, intraprendere percorsi di orientamento personalizzati per scegliere in maniera consapevole il proprio futuro: queste le finalità dell’iniziativa "Illumina il tuo futuro", organizzata dall’amministrazione comunale di Civitanova Marche nell'ambito del progetto "Civitanova Città con l’Infanzia", in collaborazione con la cooperativa sociale "Il Faro" e l’azienda "4D Engineering srl".
Domenica 29 ottobre, dalle ore 10:00 alle 19:00, il Varco sul Mare si trasformerà in un grande "Open space" sull'orientamento scolastico, un luogo dove trovare un ventaglio completo di proposte, consulenze e un supporto per favorire il pieno sviluppo dello studente in vista della definizione del proprio progetto formativo e occupazionale.
Questa mattina, nella conferenza stampa di presentazione che si è svolta nella sala della giunta comunale, l’assessore Barbara Capponi ha sottolineato: "Ci affacciamo con entusiasmo alla seconda edizione di questo evento formativo, che lo scorso anno ha visto girare con grande entusiasmo centinaia di studenti e genitori, provenienti anche da fuori città, a caccia di informazioni preziose per la scelta delle scuole superiori del territorio, riunite tutte insieme in un unico grande appuntamento".
"Riproponiamo la suggestiva cornice del Vaco Sul Mare, dando la possibilità di coniugare una passeggiata di famiglia a un momento di formazione dinamico e completo: infatti non ci saranno solo istituti superiori ma anche sportelli orientativi, forze armate, dell'ordine e molto altro, per una panoramica quanto più possibile esaustiva e di prospettiva concreta, che aiuti ogni giovane a immaginare il proprio percorso", ha concluso Capponi.
La coordinatrice della cooperativa 'Il Faro', Irene Ortolani ha rimarcato: "Quest'anno ci siamo occupati dell’organizzazione e del coordinamento della Giornata e a questa iniziativa seguiranno a novembre altri due incontri sulle tematiche dell’orientamento scolastico e dell’adolescenza, rivolti a genitori e ragazzi. Nel corso della manifestazione, porteremo anche l’esperienza positiva dello 'Sportello comunale Adolescenza' che, grazie all’apertura del martedì pomeriggio, sta diventando punto di riferimento per tanti giovani e famiglie".
"Siamo orgogliosi di tornare a collaborare con l'amministrazione comunale - ha spiegato Jessica Pennesi della 4D -. Teniamo molto alla formazione dei ragazzi, che hanno bisogno di partire subito con il piede giusto, individuando la scelta migliore per la loro formazione. Sarà presente anche il Cluster Exploore che è formato dalle aziende marchigiane attive nell'ambito dell'Aerospazio".
Trecento partecipanti per cinquanta tra aziende e associazioni di categoria: sono i numeri del Career Day dell’Università di Macerata, che, dopo le edizioni online degli ultimi anni, torna in presenza riempendo di laureati e laureandi le sale della biblioteca giuridica dell’Ateneo.
L’appuntamento ha potuto contare sulla collaborazione delle Associazioni di categoria – Confartigianato imprese, Confindustria e Cna Macerata – e sul supporto di Regione Marche, dei Centri per l’impiego, Istao, Eures, Anpal, Europe Direct e Dipartimento per la Funzione pubblica.
“È un orgoglio – ha sottolineato il rettore John McCourt- aver coinvolto tante aziende del territorio. Il nostro impegno è quello di preparare gli studenti al mondo del lavoro, in questo senso tutte le lauree devono essere professionalizzanti. Le Marche soffrono di un’emorragia di ragazze e ragazzi che scelgono di andare fuori per cercare lavoro. È uno spreco di risorse, che invece dovrebbero far volare il nostro territorio”.
Trecento partecipanti per cinquanta tra aziende e associazioni di categoria: sono i numeri del Career Day dell’Università di Macerata, che, dopo le edizioni online degli ultimi anni, torna in presenza riempendo di laureati e laureandi le sale della biblioteca giuridica dell’Ateneo. L’appuntamento ha potuto contare sulla collaborazione delle Associazioni di categoria – Confartigianato imprese, Confindustria e Cna Macerata – e sul supporto di Regione Marche, dei Centri per l’impiego, Istao, Eures, Anpal, Europe Direct e Dipartimento per la Funzione pubblica. “È un orgoglio – ha sottolineato il rettore John McCourt- aver coinvolto tante aziende del territorio. Il nostro impegno è quello di preparare gli studenti al mondo del lavoro, in questo senso tutte le lauree devono essere professionalizzanti. Le Marche soffrono di un’emorragia di ragazze e ragazzi che scelgono di andare fuori per cercare lavoro. È uno spreco di risorse, che invece dovrebbero far volare il nostro territorio”.
Gigliola Paviotti, referente di Ateneo per la formazione e l’impresa, ha rimarcato lo stesso dato a cui ha aggiunto “un inverno demografico non neutro per le nostre imprese a livello locale, nazionale ed europeo che, abbinato alla fuga delle persone, diventa veramente problematico”. D’altra parte, si registra invece un desiderio dei laureati di poter rimanere. “Da un nostro piccolo sondaggio interno – ha detto la professoressa Paviotti – è emerso che il 45,9% dei nostri laureati vorrebbe trovare lavoro nella regione”. La pandemia, che ha visto tante persone rimanere disoccupate a causa del lockdown, ha influito anche sulla percezione del lavoro, considerato una parte importante ma non esclusiva dell’identità personale.
Rispetto, infatti, alle caratteristiche ritenute prioritarie nella ricerca dell’occupazione, il livello di reddito è solo al quarto posto. “Il 30% del campione ha indicato di volere più tempo libero, aiutare gli altri e contribuire alla società tramite il proprio lavoro”. Infine, è stato citato un rapporto del World Economic Forum secondo il quale sono centrali il pensiero creativo, le capacità di risolvere problemi, di comunicare e di interpretare il mondo.
“Vogliamo - ha aggiunto Laura Marchegiani, delegata del rettore per il Placement, – costruire insieme nuove forme di dialogo facendo attenzione che certi stereotipi, certe forme non si fossilizzino nella mente dei nostri giovani”.
Annunciate anche le prossime novità per gli Alumni dal docente referente Marcello La Matina. “L’università non finisce quando ci si laurea – ha sottolineato -. Per promuovere la nostra identità creeremo una comunità “Alumni” che metta in collegamento tutti i laureati del nostro ateneo, in modo che l’università estenda i confini temporali e spaziali. Offriremo servizi come oggi il Career Day, una piattaforma con una card e una serie di benefit”.