Martedì 10 settembre, e fino alla fine dei lavori, per lavori edili post-sisma che interesseranno il Supercondominio Europa, sono previste modifiche temporanee alla circolazione veicolare e pedonale nello stesso viale Europa e nelle vie limitrofe, a San Severino Marche.
Lo prevede un'ordinanza della polizia locale con la quale viene istituito il divieto di sosta, con rimozione, dal civico numero 100 al civico 90 e dal civico 1 al civico 15 insieme al divieto di accesso in viale Europa da viale Eustachio.
L'ordinanza prevede anche l'istituzione del senso unico di marcia in viale Europa, dall’intersezione con via Cancellotti all’intersezione con viale Eustachio con direzione di marcia verso viale Eustachio e del divieto di transito agli autocarri in via Cancellotti, con conseguente obbligo di proseguire diritto all’intersezione con viale Europa verso viale Eustachio eccetto i veicoli espressamente autorizzati.
L'immissione da viale Europa in viale Eustachio sarà consentita in ambedue le direzioni di marcia, in deroga alle precedenti disposizioni. Inoltre verrà istituito il passaggio pedonale in viale Europa nel tratto dei civici 1 - 15 e viale Eustachio civici 90 - 100 adiacente la cantierizzazione e con collegamento agli attraversamenti pedonali preesistenti.
La traduzione “My Language Is a Jealous Lover”, firmata da Victoria Offredi Poletto e Giovanna Bellesia Contuzzi, del libro “La gelosia delle lingue” di Adrián N. Bravi e edito dalle Edizioni Università di Macerata ha vinto il Massachusetts Book Award 2024 per traduzioni letterarie.
«Questo riconoscimento - commenta il rettore John Mc Court - conferma la qualità del lavoro di Adrián Bravi e delle traduttrici, nonché l'importanza delle Edizioni Università di Macerata nel panorama editoriale. Questo premio rafforza il nostro impegno nella promozione della cultura, della ricerca e della conoscenza. Sono molto contento per Adrián, che sta godendo un momento di meritatissimo successo».
Organizzati dal Massachusetts Center for the Book, i Massachusetts Book Awards premiano annualmente le migliori opere di narrativa, saggistica, poesia, traduzione letteraria, graphic novel/autobiografia e letteratura illustrate o tradotte dai residenti del Commonwealth.
«A sette anni dalla sua pubblicazione, “La gelosia delle lingue” non ha perso la capacità di raggiungere un vasto pubblico, perché Adrián parla la lingua di ciascuno dei suoi lettori – sottolinea Simona Antolini, presidente delle Eum -. In lui la sensibilità dello scrittore è la sensibilità dell’uomo, che sa cogliere con finezza straordinaria le diverse sfumature della realtà ed è in grado di ritrarla con grande delicatezza, toccando le corde più diverse e più profonde dell’animo umano. Siamo molto fieri della sua presenza nel catalogo della nostra University Press».
«È stata una grande gioia ricevere questo riconoscimento per un libro in cui crediamo molto - commentano le traduttrici - Grazie ad Adrián Bravi per la sua costante disponibilità nei lunghi mesi della traduzione. Speriamo questo testo aiuti molti a riflettere sulla propria lingua e a capire quanto sia fondamentale conoscere altre lingue per ampliare la propria mente e rispettare la diversità di ogni cultura».
« "La gelosia delle lingue” è un libro che non finisce mai di stupirmi - afferma Adrián Bravi - sia per il grande apprezzamento che ha avuto da parte delle lettrici e dei lettori, sia per le varie traduzioni che ha avuto. Sono felice che ora si aggiunga anche questo importante premio, perché le traduttrici Victoria Poletto e Giovanna Bellesi hanno lavorato con grande passione e precisione a questo libro. Insomma, da quando è uscito, ormai sette anni fa».
Edito da Rutgers University Press nel 2023 all’interno della collana “Other Voices of Italy”, il libro “My Language Is a Jealous Lover” si apre con la prefazione di Shirin Ramzanali Fazel. La versione originale è stata, invece, pubblicata dalle Eum nel 2017.
La gelosia delle lingue esplora le difficoltà e i successi di autori che hanno vissuto e scritto in lingue diverse dalla lingua madre, da Samuel Beckett e Vladimir Nabokov ad Ágota Kristóf e Joseph Brodsky. L'autore Adrián Bravi intreccia le loro storie con le proprie esperienze di argentino-italiano, pensando e scrivendo nella lingua della sua nuova vita e ricordando quella della sua infanzia.
Adrián N. Bravi è nato a Buenos Aires e lavora come bibliotecario all’Università di Macerata. Nel 1999 ha pubblicato il suo primo romanzo in lingua spagnola, “Río Sauce” e nel 2004 ha esordito in Italia con “Restituiscimi il cappotto”. Con Eum ha pubblicato l’antologia di racconti “Variazioni straniere”, di recente portato con “La gelosia delle lingue” al centro della riflessione al Festival della Storia di Ancona, in dialogo con i libri “Filosofia della salvezza” e “Critica e libertà” di Roberto Mancini sul tema “Vox tradita”. Candidato al Premio Strega 2024, Bravi è attualmente finalista al Premio Comisso 2024 e al Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante con il romanzo Adelaida, edito da Nutrimenti.
Oggi, 7 settembre, con la discussione delle tesi alla presenza rettore prof. Graziano Leoni, sono stati proclamati gli idonei iscritti al master in “Sicurezza ambientale, energetica e transizione ecologica. Aspetti normativi e geopolitici europei”, diretto dalla prof.ssa Catia Eliana Gentilucci con la collaborazione del prof. Piergiorgio Fedeli e del dott. Giuseppe Losito.
UniCam da tempo promuove percorsi formativi su tematiche di attualità che sono di interesse per gli operatori Forze di Polizia; il master, focalizzato sulla “sicurezza” in un’ottica ecologica, ha visto la partecipazione come discenti di numerosi appartenenti all’Arma dei Carabinieri e funzionari della Regione Marche.
Le lezioni sono state tenute da docenti dell'Università di Camerino, da tecnici dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), da specialisti e funzionari del Dipartimento della Protezione Civile i quali, coordinati dal dottor Oreficini, hanno trattato argomenti di prevenzione e gestione dei disastri ambientali; il gen. Gravina ha affrontato le problematiche della criminalità ambientale, il gen. Di Stefano, il dott. Gianni Corvatta, già dirigente dell’Arpam regionale ha trattato dell’incidenza dell’inquinamento ambientale sul clima ed il prof. Fabio Indeo hanno approfondito aspetti di geopolitica.
L’elevato livello dei docenti ha consentito ai discenti, molti dei quali già impegnati nello specifico ambito, di incrementare ed aggiornare il loro bagaglio culturale con ricadute positive nella loro patica operatività in un settore di basilare importanza per lo sviluppo del Paese e per la tutela della salute dei cittadini.
Con il via del nuovo anno scolastico, in programma per mercoledì prossimo, aprirà i battenti anche il nuovo polo scolastico di Borgo Pintura, che accoglierà in un’unica struttura gli studenti delle due scuole primarie di via Piave e di via Giotto. La nuova scuola è dotata di ogni comfort, con 24 nuove aule che potranno accogliere fino a 624 bambini. Oltre alle aule sono stati realizzati servizi igienici, uffici, una palestra e una sala mensa da circa 160 posti.
Nei giorni scorsi, il sindaco Andrea Staffolani ha scritto una lettera ai genitori per informarli su questa novità che rivoluzionerà la didattica morrovallese. «Mercoledì prossimo inizierà la scuola. Le bambine e i bambini della primaria della nostra città andranno a lezione nella nuova struttura, costruita a Borgo Pintura. Un edificio moderno, accogliente, funzionale e al passo con i tempi (non lo erano più i plessi di via Giotto e di via Piave), progettato e realizzato affinché le attività didattiche possano svolgersi nel migliore dei modi. La parte esterna non è ancora conclusa, ma l’esecuzione delle opere da ultimare, che rappresentano meno del 5% del totale, non interferirà con lo svolgimento delle lezioni».
«Avremmo dovuto rinviare l’apertura a settembre 2025, perché sarebbe stato decisamente problematico effettuare il trasloco ed organizzare i servizi durante l’anno scolastico. Perché perdere l’utilizzo di una struttura pronta per le poche opere mancanti, che riguardano peraltro solo l’esterno? Come noto, la realizzazione di quest’opera, che segna una significativa evoluzione nell’edilizia scolastica cittadina, è stata una priorità per l’Amministrazione comunale, che ha voluto porla al primo posto, anche per il suo valore simbolico: rimettere al centro la formazione delle generazioni che sono il futuro della nostra società. Essa deve essere motivo di soddisfazione per tutta la comunità, non solo per quella scolastica direttamente interessata».
«L’avvio di ogni nuova impresa comporta sempre qualche problema o disagio. Inizia un nuovo servizio di trasporto, che stravolge le abitudini consolidate da decenni; anche la viabilità potrebbe soffrire fin quando non sarà completato il parcheggio. Serviranno giorni, settimane di rodaggio. Noi faremo quanto necessario per risolvere i problemi, ma chiediamo la pazienza e la collaborazione di tutti. Ciò che deve guidare i nostri comportamenti è il conseguimento del bene comune, che qui si incarna negli alunni che frequenteranno la nuova scuola. Siamo convinti che tutti, Amministrazione comunale, genitori, nonni, dirigenza didattica, docenti, personale Ata, faranno la propria parte, avendo a cuore il benessere delle giovani generazioni e della nostra città».
Il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, ha firmato un'ordinanza relativa alla chiusura dei plessi scolastici Medi e Agazzi (primaria e infanzia) dell’Istituto Comprensivo Enrico Fermi fino al 17 settembre compreso, per consentire le operazioni di derattizzazione, disinfestazione, sanificazione e pulizia dello stabile a seguito della richiesta pervenuta al Comune, dalla scuola, il 5 settembre.
"A seguito della richiesta, nello stesso giorno, sono stati effettuati due sopralluoghi, uno da parte dell’ufficio Ambiente e Tutela del Benessere Animale e uno da parte di due ditte specializzate nella derattizzazione e sanificazione degli ambienti scolastici", si legge in una nota del Comune .
"A seguito della relazione dell’Ufficio Ambiente e Tutela del Benessere Animale e valutata la necessità di procedere, per ragioni di igiene e sanità pubblica, con un’immediata operazione di derattizzazione e successiva sanificazione dell’edificio scolastico iniziata nella giornata di ieri, è stata disposta la chiusura dei due plessi fino al 17 settembre compreso". "L'Amministrazione comunale, in accordo con la dirigenza dcolastica, garantirà soluzioni alternative e idonee per la sistemazione degli alunni nei giorni di chiusura dei due plessi".
"Il valore della nostra Università europea"; questo lo slogan scelto per il nuovo anno accademico 2024/2025, presentato durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede del Rettorato in via Crescimbeni.
A illustrare le coordinate che attraversano il programma, il rettore John McCourt, Antonella Tiberi, responsabile Ufficio Mobilità Internazionale e il direttore generale Domenico Panetta. In occasione della solenne cerimonia l'ateneo ospiterà i vertici della European Reform University Alliance e della International Association of Universities.
Nel segno dell'Europa, l'Università di Macerata si prepara a inaugurare il nuovo anno accademico, il 735° dalla fondazione. Alla cerimonia, la prima a livello nazionale del nuovo anno accademico 2024/25 prevista per giovedì 12 settembre alle 16 al Teatro Lauro Rossi, parteciperanno la segretaria generale dell'International Association of Universities Hilligje van't Land, la principale associazione internazionale di Università nonché voce globale dell'istruzione superiore presso l'Unesco, insieme ai vertici e ai rettori della European Reform University Alliance (ERUA), la prestigiosa rete che collega l'Ateneo maceratese a quelli di altri sette paesi.
Si tratta dell'Université Paris 8 in Francia, la Stiftung Europa - Universitat Viadrina di Francoforte sull'Oder in Germania, la Swps University of Social Sciences and Humanities di Varsavia in Polonia, la Universidad De Las Palmas di Gran Canaria in Spagna, la Panepistimio Aigaiou o Università dell'Egeo in Grecia, la New Bulgarian University in Bulgaria e la Mykolo Romerio Universitetas in Lituania. Saranno presenti molti rettori della rete UniHamu che raccoglie le università di Abruzzo, Marche e Umbria.
Erua è un'alleanza che interessa tre fusi orari e più di 80mila studenti, otto tavoli di lavoro intorno ai temi della didattica, della ricerca, dell'inclusione, della sostenibilità, e un impegno concreto nella valorizzazione internazionale delle scienze umanistiche e sociali. Sarà una settimana intensa per Erua, che dal 10 al 13 settembre vedrà arrivare per la prima volta in Italia oltre 25 rappresentanti impegnati ogni giorno in diversi incontri di confronto e discussione per progettare e pianificare i prossimi sviluppi della rete, che nei prossimi mesi diventerà un ente giuridico.
L'inaugurazione sarà aperta alle 15:30 dal tradizionale corteo degli accademici che sfilerà da piazza Strambi fino a piazza della Libertà per l'ingresso a teatro. Dopo i saluti del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, il rettore John McCourt terrà la sua relazione.
Seguirà una sessione di interventi moderata dalla delegata ai rapporti internazionali Benedetta Barbisan. A prendere la parola saranno Hilligje van't Land, segretaria generale dell'International Association of Universities, sul valore e i valori dell'università europea nel contesto globale; Roman Cieślak, presidente del consiglio dei rettori di Erua e rettore dell'Università di Scienze sociali e umanistiche di Varsavia; Dario D'Urso, presidente del Consiglio degli studenti; Camilla Domenella in rappresentanza del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario; Bruna Vives, segretaria generale di Erua, sul tema "Celebrando 735 anni di storia universitaria e abbracciando una nuova era di cooperazione europea".
Nuova opportunità per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. L’Università Politecnica delle Marche e il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) concedono trenta borse di studio, di 8.000 euro ciascuna, a chi si immatricola per la prima volta in Ateneo, al Corso di laurea triennale in Management per la Valorizzazione Sostenibile delle Aziende e delle Risorse Ittiche nell’a.a. 2024/2025.Ad evidenziare la notizia, l’assessore alle Politiche giovanili Francesco Caldaroni, che ha disposto in questi giorni la diffusione del bando attraverso la rete social del Comune di Civitanova.
“Si tratta di un corso davvero interessante per un territorio come il nostro legato all’economia e alla cultura del mare – ha sottolineato l’assessore Caldaroni –. Si apre una nuova opportunità per i giovani, fortemente voluta dal ministro Lollobrigida, e invito gli studenti a coglierla perché unica nel suo genere per intraprendere una professione legata al comparto ittico e dell’agricoltura, approfittando di prestazioni agevolate per il diritto allo studio in base all’Isee. Servono figure sempre più specializzate per la gestione di aziende della filiera della pesca e dell’acquacoltura ed avere nelle Marche questo percorso universitario significa fare un salto di qualità per affrontare le future sfide del settore. La pesca può riservare prospettive solide anche per le nuove generazioni, ma va affrontata con moderni strumenti necessari ad uno sviluppo sostenibile per un nuovo modello di pesca”.
Per l’ammissione alla selezione sono richiesti i seguenti requisiti: il conseguimento del diploma di Scuola Secondaria Superiore di II grado con votazione compresa tra 80/100 e 100/100 e lode l’immatricolazione per la prima volta, nell’a.a. 2024/2025, al Corso di laurea triennale in Management pe la Valorizzazione Sostenibile delle Aziende e delle Risorse Ittiche il possesso di un ISEE 2024 valido per le prestazioni agevolate per il diritto allo studio.
Le domande devono essere presentate entro le ore 13.00 del 15 novembre 2024.
Si terrà domani, sabato 7 settembre, alle ore 17.00 presso l’Aula Magna del Comune di Recanati, la cerimonia di consegna delle borse di studio, organizzata dalla Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano.
L’iniziativa premia tutti i soci e i figli dei soci della BCC di Recanati e Colmurano, che hanno ultimato in modo virtuoso il proprio percorso di studi e hanno conseguito nell’anno 2024 la licenza di scuola secondaria di primo grado; il diploma di scuola superiore di secondo grado ed il diploma di laurea.
Un pomeriggio di eccellenza, dove gli studenti riceveranno il giusto riconoscimento per il loro impegno scolastico e per i risultati raggiunti. Con questa iniziativa la Banca rinnova il suo impegno e supporto verso i giovani studenti e le nuove generazioni, che rappresentano un investimento concreto nel futuro del nostro territorio. L’evento sarà animato dagli speaker dell’emittente radiofonica Multiradio Vive con Te.
Con due corsi di laurea nella top ten degli atenei statali, un tasso di occupazione dell’80%, corsi di specializzazione post lauream e dottorati di ricerca con progetti europei ed extraeuropei, il dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell’Università di Macerata unisce il mondo dell’educazione e della formazione con il mondo dell’arte e del turismo.
"L’elemento che accomuna tutti i nostri corsi di laurea è quello della cura - afferma la direttrice Lorella Giannandrea -. Sia nelle professioni educative sia nei corsi di laurea legati al territorio, ai beni culturali e al turismo, è la cura per gli altri e per l’ambiente in cui ci troviamo a vivere che ispira i lavori a cui i nostri studenti si preparano".
Ogni corso di laurea punta a creare figure professionali molto ricercate. Per l’area dell’educazione e della formazione Unimc offre un corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione, una magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria, che quest’anno ha visto aumentare il numero dei posti disponibili, e un corso di laurea magistrale in Scienze Pedagogiche. Nella classifica Censis 2024, questi ultimi due corsi conseguono un risultato complessivo che li inserisce nelle top ten degli atenei statali.
Secondo i dati AlmaLaurea, il tasso di occupazione è molto alto. Per scienze della formazione primaria quasi il 90% dei laureati dichiara di aver iniziato a lavorare già durante gli studi e circa l’80% di essere occupato a un anno dalla laurea.
Nell’ambito dei beni culturali e turismo, la triennale interclasse in Beni culturali e turismo forma specialisti in processi produttivi di competenza degli uffici del Ministero della Cultura, delle Regioni, degli enti locali, pubblici e privati. Il titolo consente l’accesso all’abilitazione come accompagnatore turistico.
Anche le magistrali in Management dei beni culturali e International tourism and destination management, erogata in lingua inglese, offrono una formazione di alto livello con prospettive innovative, come la declinazione degli studi classici di storia dell’arte e beni culturali all’interno delle dinamiche economiche e di sviluppo dei territori e l’attenzione alla dimensione internazionale.
"Tra i corsi post lauream – aggiunge Giannandrea - il più frequentato è la specializzazione per il sostegno. E la Scuola di Specializzazione per i beni storico artistici, che raccoglie iscritti selezionati provenienti anche da fuori regione".
"L’attenzione alla qualità della didattica e al rispetto reciproco tra docenti e studenti – riprende Giannandrea - sono i nostri punti di forza insieme all’eccellenza della ricerca". Le ricerche del dipartimento spaziano in molti settori con progetti di rilevanza nazionale e internazionale su tematiche legate all’educazione supportata dalle tecnologie, al genere e al benessere.
Sono in corso progetti che coinvolgono paesi extra europei, come Including Jerusalem, che vede tra i partner un ateneo Palestinese; Educ-In, educazione della prima infanzia inclusiva e di qualità in Mozambico; Devices, per lo sviluppo dell'istruzione in Vietnam e Cambogia, e Archives 4.0, sull’uso dell’Intelligenza Artificiale negli archivi informatici in collaborazione con l'associazione degli archivisti canadesi.
Con un investimento di oltre 22 milioni di euro finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito delle azioni del Pnrr, è stato avviato "Edunext - Next Education Italia", un progetto strategico per la digitalizzazione e l'innovazione della formazione in Italia. L'iniziativa, tra le più ambiziose del panorama nazionale, punta a trasformare l'educazione digitale con un modello inclusivo, flessibile e all’avanguardia, in grado di rispondere efficacemente alle esigenze attuali e future del mercato del lavoro e della società.
Anche l’Università di Camerino è tra i partner di Edunext, una vasta rete di collaborazione che coinvolge trentacinque Università, e cinque Istituzioni Afam (Alta Formazione Artistica e Musicale), con l'Università di Modena e Reggio Emilia come capofila. Coordinatrice per Unicam sarà la professoressa Silvia Barbina, delegata del Rettore per la didattica innovativa.
Il progetto è stato presentato ufficialmente al pubblico ieri a Reggio Emilia nel corso di un evento che ha visto la partecipazione dei principali attori istituzionali e accademici coinvolti. A rappresentare Unicam all’incontro di presentazione è intervenuto il rettore Graziano Leoni.
"Sperimentare tecnologie di insegnamento innovative - ha sottolineato il Rettore Leoni - è fondamentale per fornire alle nostre studentesse ed ai nostri studenti ulteriori opportunità di formazione; ad esempio, lo scorso anno accademico abbiamo avviato in Unicam un progetto sperimentale di didattica nello spazio virtuale del metaverso per il nostro corso di laurea in Informatica per la comunicazione digitale. Aderire al progetto EduNext significa per noi dare un impulso importantissimo proprio all’implementazione della didattica innovativa: crediamo molto in questa sinergia interuniversitaria, che rappresenta una grande opportunità a sostegno di studentesse e studenti con particolari esigenze logistiche e temporali e siamo quindi molto entusiasti di essere parte di questa compagine".
L'obiettivo di Edunext è chiaro: realizzare un’offerta formativa digitale di qualità, accessibile a una platea vasta e diversificata, in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato del lavoro e alle nuove esigenze educative. Il progetto si articola in diverse azioni concrete che mirano a innovare i metodi e i contenuti della formazione, promuovendo l'adozione di tecnologie avanzate e di metodologie didattiche innovative.
Tra le principali iniziative di EDUNEXT c’è senza dubbio lo sviluppo di 32 nuovi corsi di laurea e 32 master, oltre alla produzione di più di 250 contenuti formativi aperti (MOOCs), che copriranno un totale di circa 7.000 Crediti Formativi Universitari. Questi percorsi formativi saranno caratterizzati da un’attenzione particolare a settori chiave come le competenze digitali, la sostenibilità, l’energia, la data literacy e l’intelligenza artificiale, ambiti identificati come prioritari per la crescita e lo sviluppo del tessuto sociale ed economico del Paese.
Un altro elemento cruciale del progetto è la creazione di una Educational Content Library, una biblioteca digitale che metterà a disposizione dei docenti e degli studenti risorse educative innovative e che contribuirà a creare un ambiente di apprendimento integrato e condiviso tra tutte le istituzioni partecipanti. La piattaforma sarà uno strumento essenziale per favorire la collaborazione interuniversitaria e per ottimizzare l'accesso ai contenuti formativi, rendendoli disponibili in modo flessibile e personalizzato.
Edunext prevede anche l’introduzione di un sistema di micro-credentials e di e-portfolio management per la certificazione delle competenze acquisite dagli studenti. Questo sistema permetterà di riconoscere e valorizzare le competenze specifiche, al fine di promuovere una formazione continua e modulare che risponda alle esigenze del mercato del lavoro in rapida evoluzione.
Il progetto, che coinvolge oltre 700.000 studenti e più di 25.000 docenti e ricercatori, mira a essere un punto di riferimento per la trasformazione digitale della formazione in Italia; un modello che si propone di aumentare la qualità e l’accessibilità dell’offerta formativa e di sostenere una cultura della formazione digitale tra i cittadini, promuovendo l’inclusione e riducendo le disuguaglianze nell'accesso all'educazione.
Come attestato dalla guida “Il lavoro dopo gli studi” di Unioncamere, le lauree in economia si confermano le più ricercate dalle imprese italiane, con ben 223.000 richieste delle aziende nel 2023. L’Università di Macerata, in linea con questa esigenza del mondo del lavoro, ha continuato la sua opera di rinnovamento dell’offerta didattica del Dipartimento di Economia e Diritto, con corsi triennali e magistrali sempre più interdisciplinari, attenti alla sostenibilità e legati al territorio ma con una riconosciuta impronta internazionale. L’impegno svolto sull’internazionalizzazione è valso alle lauree magistrali il primo posto nella Classifica Censis delle Università Italiane per i rapporti internazionali. Le lauree triennali hanno raggiunto il primo posto a livello regionale.
«I corsi propongono materie di studio all’avanguardia e in costante aggiornamento, in grado di rispondere ai cambiamenti repentini del mercato del lavoro», conferma Elena Cedrola, direttrice del Dipartimento. Le lauree triennali si articolano in tre indirizzi principali: Economia e Management, Economia e Marketing per la Sostenibilità e, infine, Data Analysis per le Scienze Sociali.
Il corso di Economia e Management è stato aggiornato per rispondere in modo più puntuale alle esigenze delle piccole e medie imprese e offre tre diversi curricula: Banca e Finanza, Economia Aziendale, Economia e Commercio Internazionale. Questa suddivisione è stata studiata per fornire una formazione di base completa e arricchire il percorso di studio individuale con conoscenze che si adattino alle proprie preferenze e necessità.
Economia e Marketing per la Sostenibilità ha visto un rafforzamento del focus sulla sostenibilità e sullo sviluppo territoriale, con un perfezionamento del piano di studi per sopperire alle nuove domande di competenze relative a digitalizzazione, sostenibilità e sviluppo etico delle imprese. Gli studenti potranno completare la formazione economico-manageriale con competenze nel campo della comunicazione, del fundraising e del digitale.
Data Analysis per le Scienze Sociali offre una solida preparazione nell’ambito dell’organizzazione, gestione e analisi dei dati, con nozioni di Intelligenza Artificiale, Machine Learning, informatica, statistica e matematica. Il corso può vantare un approccio interdisciplinare, con spunti dal campo etico, sociale e giuridico e metodi di insegnamento innovativi, incentrati sul co-teaching, learning by doing e lavoro in gruppi.
«Il nostro obiettivo – afferma la professoressa Cedrola – è di fornire strumenti e competenze per permettere ai nostri ragazzi di svolgere la professione ambita, in Italia e all’estero.» Il Dipartimento di Economia e diritto di Macerata non si limita a formare figure qualificate per il mercato italiano.
La didattica si svolge nella sede recentemente restaurata in piazza Strambi, dotata di quattro laboratori informatici, un’aula co-working e una sala conferenze. Gli ambienti non sono solo pensati per ospitare le lezioni ma anche per accogliere gli esperti in materie economiche, aziendali, finanziarie, di marketing e di comunicazione che ogni anno partecipano ai numerosi incontri, eventi e seminari organizzati dai docenti, così da creare un ponte diretto con il mondo del lavoro.
La dirigente dell’Istituto Agrario “G. Garibaldi” di Macerata, Maria Antonella Angerilli, da questa settimana è in pensione. La sua attività per la scuola, diretta dall’anno scolastico 2011/12, è stata così importante che la comunità scolastica ha organizzato una festa per lei, per ringraziarla della nuova veste data all’Istituto. Hanno partecipato al saluto circa 150 docenti tra quelli in attività e coloro che sono andati in pensione negli ultimi anni; inoltre erano presenti anche i professori e le professoresse del Bramante-Pannaggi, che sono stati sotto la sua reggenza negli ultimi quattro anni.
La preside, nell’aula magna della scuola, ha ringraziato i presenti per aver partecipato e collaborato a questo percorso: “Abbiamo affrontato numerose sfide durante la mia presidenza, ben fuori dall’ordinario, dal terremoto al Covid. Non è un fatto solo di insegnamento e gestione, ma di rapporto con le persone e con gli alunni. Ecco il mio invito per tutti voi è di essere in armonia e cercare di capire i ragazzi di oggi. Cito Nelson Mandela, perché dobbiamo sempre ricordarci che l’istruzione è l'arma più potente che possiamo utilizzare per cambiare il mondo”.
Le sue collaboratrici hanno ricordato le tante attività promosse e sostenute dalla dirigente in un percorso di crescita e di costante ricerca di innovazione e progettualità in un settore fondamentale per la provincia di Macerata. A sorpresa, hanno anche invitato la corale Daltrocanto di Montecosaro che ha cantato God save Marì, una parodia molto divertente di God Save the Queen, che ha omaggiato la figura carismatica della preside. Poi la musica si è spostata nel giardino per una serata di festa, balli e canti.
Tantissime le collaborazioni con gli altri enti del territorio nell’ottica di un potenziamento della transizione ecologica, tante le partecipazioni a concorsi nazionali e internazionali, progetti con Cina e Stati Uniti, il rilancio e la valorizzazione dell’indirizzo vitivinicolo con l’anno di specializzazione enotecnico. Grazie alla sua gestione il convitto si è rinnovato e la nuova biblioteca, chiave di accesso al sapere e luogo di promozione alla lettura, è diventata uno stimolo culturale innovativo e sociale, trasversale alle discipline. Dal giardino didattico sperimentale ai laboratori di biotecnologia agraria a quelli di trasformazione dei prodotti al laboratorio di analisi sensoriale ogni traguardo si sommava a quella mission di creare ambienti di apprendimento polifunzionali per un rinnovamento delle metodologie interattive tra docenti e discenti.
Tutto ciò portando avanti con convinzione, tra i primi dirigenti delle scuole secondarie d’Italia, la sperimentazione delle classi 2.0 e 3.0 con gli attuali 20 ambienti di apprendimento in cui si pratica una didattica digital based. La preside Angerilli ha combattuto diverse battaglie, sia nel suo privato che nella sua carriera, uscendone sempre con la sua indiscussa eleganza e con la fierezza di chi cammina a testa alta, consapevole del proprio operato. Attraverso una accurata valorizzazione delle risorse umane, implementando percorsi formativi pertinenti ai contesti culturali della scuola e del territorio, la dirigente lascia una impronta indelebile nella storia di una scuola che oggi rappresenta un sistema educativo di riferimento non solo per il territorio maceratese.
Ancora un importante riconoscimento per la qualità della ricerca e dei ricercatori dell’Università di Camerino. Il professor Claudio Pettinari, docente di chimica inorganica presso la Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute nonché già rettore Unicam, è stato infatti invitato ed eletto come componente dell’Accademia di Ingegneria e Tecnologia – ItaTec.
L'Accademia italiana delle Tecnologie è stata fondata nel settembre 2022: l’Italia era l’unico Paese EU, insieme alla Grecia, a essere privo di un’accademia per l’ampio settore dell’ingegneria e della tecnologia ed è appunto per riempire questo vuoto che presso l’Accademia dei Lincei, è stata fondata ufficialmente l’Accademia, denominata con l’acronimo ItaTec.
È presieduta dalla fisica Speranza Falciano e nel consiglio di presidenza annovera anche il premio Nobel Giorgio Parisi, al quale Unicam ha conferito il Dottorato di Ricerca honoris causa nel febbraio 2023 in occasione della cerimonia di inaugurazione del 687mo anno accademico dell’Ateneo.
Oltre al ruolo nazionale, l’Accademia ha l’ambizione di rappresentare l’ingegneria e la tecnologia italiana nei consessi internazionali. Itatec aderisce infatti ad Euro-CASE (European Council of Applied Sciences, Technologies and Engineering), organizzazione indipendente europea senza scopo di lucro che riunisce le istituzioni di ingegneria, scienze applicate e tecnologie di 23 Paesi.
Il professor Pettinari, che è uno dei 33 membri ordinari eletti, ai quali si aggiungono sette membri junior (meno di 40 anni), porterà il suo contributo in qualità di chimico inorganico ed in particolare per quanto concerne la ricerca nei settori dello sviluppo di materiali innovativi e della sostenibilità.
“È davvero per me un onore – ha sottolineato il professor Pettinari – essere stato chiamato a far parte di questa Accademia e poter rappresentare l’Università di Camerino. Metto a disposizione le mie competenze e quelle del mio gruppo di ricerca e sono certo di poter anche contare sulla collaborazione di colleghe e colleghi Unicam di altri ambiti disciplinari per dare il nostro contributo in tematiche così importanti per per il futuro del nostro Paese”.
Un Dipartimento al top: è quello di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali dell’Università di Macerata. I suoi corsi di laurea magistrale sono tra i migliori in Italia nel suo ambito, al terzo posto secondo la più recente classifica Censis. I corsi di studio proposti contano undici indirizzi, tutti votati alla multidisciplinarietà e allo sviluppo di un costante dialogo tra mondo accademico e mondo del lavoro.
La qualità della proposta didattica è testimoniata dai fatti: 70% di laureati occupati entro un anno dal conseguimento del titolo magistrale; prospettive di carriera in aziende locali, nazionali e internazionali; l’elevata posizione, emersa nelle classifiche Censis 2024, per criteri quali la progressione della carriera e i rapporti internazionali; il perfezionamento della piattaforma e-learning. Secondo il direttore Angelo Ventrone, tutti questi aspetti concorrono a far scegliere agli studenti uno dei corsi di laurea del Dipartimento.
La proposta formativa, ampia ed eclettica, affianca a materie come le scienze della comunicazione, le scienze politiche e relazioni internazionali discipline filosofiche, psicologiche, storiche, sociologiche, giuridiche, economiche, geografiche e geopolitiche, informatiche e linguistiche. Nel Dipartimento si crea un positivo legame con il corpo docenti: il 97% degli iscritti è più che soddisfatto del rapporto con i professori.
Una liaison, frutto di un’intensa attività progettuale, offre possibilità di tirocini con importanti aziende: Tod’s e Clementoni, tra quelle in territorio marchigiano, ma anche Nintendo, Ferragamo e l’Arena di Verona. Queste esperienze permettono non solo la stesura di tesi sperimentali da presentare in sede di laurea, ma pure di stringere legami professionalizzanti per i futuri e le future laureate. “Chi ha conseguito la laurea nel Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali conosce già le dinamiche del mondo del lavoro e ha avuto l’opportunità di tessere contatti con imprese di rilievo”, spiega il direttore Angelo Ventrone.
Il Dipartimento è inserito nella contemporaneità, in particolare per l’attenzione rivolta alle nuove tecnologie del digitale, all’Intelligenza Artificiale e al suo uso etico. In tal senso sono stati avviati uno spin off e un corso di perfezionamento interuniversitario patrocinato da Microsoft Italia. Il primo è GAIA, una start up innovativa che si occupa di valutazione del rischio e dell’impatto etico e giuridico dei sistemi di intelligenza artificiale, offrendo attività di consulenza e formazione a soggetti pubblici e privati. “Etica, diritto e tecnologie del digitale” è invece il corso di perfezionamento interuniversitario volto a rispondere alla forte esigenza di figure professionali dotate di un solido bagaglio di competenze digitale interdisciplinari, sempre più richieste sia dalle imprese sia dalla Pubblica Amministrazione. Il Dipartimento offre anche un Master di consolidata reputazione per la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti della Pubblica amministrazione.
Il Dipartimento mette, inoltre, a disposizione innumerevoli opportunità, sia durante il percorso accademico che al suo termine, come i doppi titoli internazionali in convenzione con la European University Viadrina di Francoforte (Oder) e con l’Università di Campinas in Brasile, vari laboratori professionalizzanti in ambito pubblicitario o di produzione audiovisiva e, al termine della laurea magistrale, progetti di ricerca in cui perfezionare il proprio profilo accademico. La laurea magistrale in International Relations è la prima interamente erogata in lingua inglese mai attivata dall’Ateneo e in questi anni ha visto sedersi ai banchi studenti da tutti i continenti.
Tolentino - In questi giorni sono iniziate le operazioni di trasloco degli arredi della scuola secondaria di primo grado “Alighieri” dell’Istituto comprensivo Don Bosco nei locali, recentemente risistemati, dell’ex sede dei licei Filelfo, ingresso da via Tambroni.
Infatti per consentire l’apertura del cantiere che porterà alla ristrutturazione del villagio scolastico è necessario avere nuovi spazi per le attività scolastiche e, come annunciato dall’Amministrazione Sclavi, è stato deciso in accordo con la dirigente scolastica di trasferire le classi della scuola media nelle aule che un tempo, prima del sisma, ospitavano i corsi dei licei dell’istituto Filelfo.
Il sindaco Mauro Sclavi, l’assessore all’Istruzione Elena Lucaroni e il consigliere delegato Fabio Montemarani e l’amministrazione comunale tutta stanno seguendo costantemente la questione e ringraziano per la collaborazione la dirigente scolastica e gli uffici Tecnico, Lavori Pubblici e Manutenzioni del Comune, oltre al personale scolastico. "Tutti – hanno sottolineato – stanno lavorando con grande dedizione e professionalità, per consentire di avere spazi sicuri e funzionali per la ripresa delle attività scolastiche programmate entro il prossimo 11 settembre. Si ricorda che da lunedì 9 settembre 2024 il parcheggio interno, attualmente accessibile dai residenti e non solo, sarà chiuso e sarà a disposizione solo ed esclusivamente della scuola".
Ricercatori Unicam ancora protagonisti nello scenario scientifico internazionale. Fabio Arzilli, ricercatore della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, fa parte del team che ha sviluppato un nuovo apparato sperimentale trasparente ai raggi X che permette di riprodurre le condizioni di pressione e temperatura del magma al di sotto dei vulcani e di osservare i processi magmatici in tempo reale e che potrà aprire nuove opportunità per la prevenzione e la mitigazione del rischio vulcanico.
I vulcani possono presentare un'ampia varietà di stili eruttivi durante l'eruzione, che vanno da flussi di lava effusiva ad eventi altamente esplosivi che causano danni catastrofici a livello locale e spesso conseguenze globali di più vasta portata, come la chiusura traffico aereo o persino all'influenza sul clima globale. Alcuni vulcani passano da uno stile all'altro senza preavviso, rendendo il rischio vulcanico ancora più elevato.
“Un fattore importante che controlla gli stili eruttivi – ha affermato il dottor Arzilli – è il modo in cui viene rilasciato il gas disciolto nel magma. Un esempio che rende chiaro il processo potrebbe essere quello della bottiglia di champagne, la quale può essere aperta o rimuovendo delicatamente il tappo o agitando la bottiglia prima di aprirla. La stessa quantità di gas può essere rilasciata lentamente attraverso la risalita delle bollicine nello champagne, o espandendosi così velocemente da formare una schiuma che favorisce la rimozione di tutto il liquido dalla bottiglia in pochi secondi. Tuttavia, se le bollicine interagiscono e si uniscono tra loro formando canali permeabili che consentono al gas in espansione di fuoriuscire, la schiuma collassa. In un vulcano, questo meccanismo può rimuovere gran parte di quella potenza esplosiva”.
La maggior parte di questo processo avviene inosservato, in profondità nelle camere magmatiche e nei condotti vulcanici. È proprio per simulare e osservare in tempo reale questo processo in laboratorio, che un gruppo di scienziati di diverse università tra cui appunto l’Università di Camerino, l’Università di Manchester, l’Università di Bristol, l’Università di Grenoble Alpes, lo University College of London, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Etneo e il sincrotrone Diamond Light Source nel Regno Unito, hanno sviluppato un nuovo apparato sperimentale trasparente ai raggi X che permette di riprodurre le condizioni di pressione e temperatura del magma al di sotto dei vulcani e di osservare i processi magmatici in tempo reale.
Questa apparecchiatura innovativa a raggi X, che consentono di vedere attraverso il magma, permette di diminuire o aumentare la pressione in modo controllato e osservare la formazione delle bolle di gas nel magma in tempo reale. Gli scienziati sono stati in grado per la prima volta di registrare e quantificare la cinetica della formazione delle bolle di gas, l’espansione pareti delle bolle e la loro coalescenza, simulando condizioni di pressione e temperatura del magma da 10 km di profondità fino alla superficie, studio che è stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Science Advances.
“Nella mia attività di ricerca degli ultimi anni – ha sottolineato Arzilli – mi sono occupato principalmente proprio dello sviluppo di questa strumentazione unica, che ho testato al sincrotrone Diamond Light Source in Gran Bretagna; una sorta di forno che viene combinato con una linea di tomografia a raggi X, che ci consentono di vedere cosa accade all’interno”.
Questo nuovo apparato sperimentale apre quindi nuove frontiere nello studio dei processi magmatici e vulcanici, portando a una migliore valutazione dei processi che controllano le eruzioni ed a una migliore mitigazione del rischio vulcanico.
Due nuovi corsi di laurea, un doppio titolo, progetti di ricerca europei ed extra-europei, un dottorato che guarda al futuro e alle nuove tecnologie, un’offerta formativa che conta 380 insegnamenti tra corsi, seminari e laboratori, una consolidata rete di contatti col mondo delle imprese e una percentuale del 78% di occupati a tre anni dalla laurea a mostrare come chi sceglie gli studi umanistici sceglie una formazione solida, completa e trasversale: questi i numeri del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata. «Un percorso umanistico – afferma il direttore Roberto Mancini – consente di acquisire un sapere che entra nella formazione della persona. Molti imprenditori prediligono i laureati in materie umanistiche perché riescono ad apprendere in poco tempo le nozioni tecniche e vantano una maggiore capacità riflessiva e di analisi».
Trasversalità, interdisciplinarità, internazionalizzazione e ampiezza dell’offerta didattica e un contatto “a chilometro zero” con i docenti sono i punti di forza di questo Dipartimento, dove discipline come lettere classiche o moderne, storia e filosofia, lingue e mediazione linguistica, storia dell'arte e l’archeologia dialogano con l’economia, l’ecologia, la politica, il turismo, il marketing, l’informatica.
Tra gli sbocchi professionali, accanto alla voce tradizionale dell’insegnamento, compaiono anche quelle professioni in ambiti apparentemente distanti: le posizioni di mediatori e operatori culturali in istituti pubblici e privati come musei, biblioteche, pinacoteche e fondazioni; le figure di educatori e consulenti per le strategie di inserimento in cooperative sociali e comunità di accoglienza per minori, rifugiati e tossicodipendenti; il lavoro nei settori dell’editoria, della comunicazione, del giornalismo, dell’organizzazione di eventi e dell’industria culturale e creativa; infine, le figure di coordinamento, mediazione e consulenza etica nel mondo delle imprese. Il 78% dei laureati in Studi Umanistici a Unimc trova occupazione a tre anni dalla laurea, contro il 76% della media nazionale nello stesso ambito, e più del 60% a un anno. A favorire l’inserimento nel mondo del lavoro ci sono le attività di placement del Dipartimento: una rete solida di imprese amiche presso cui svolgere tirocini e cicli di incontri periodici con imprenditori per aiutare gli studenti a orientarsi e inserirsi in settori professionali specifici. Alto l’indice di gradimento della didattica, oltre il 90%.
Due sono le più recenti novità dell’offerta formativa. La laurea magistrale in Archeologia e sviluppo dei territori è «un corso finalizzato a fornire la competenza archeologica insieme a quella della gestione economica di un’attività culturale legata al turismo». La laurea triennale in Mediazione linguistica per l’impresa internazionale e i media digitali è pensata per interpreti, mediatori e operatori economici specializzati anche in lingue extra-europee come l’arabo, il russo e il cinese, richieste dalle imprese italiane per i grandi mercati internazionali.
La consolidata collaborazione con l’Istituto Cattolico di Tolosa in Francia per un doppio titolo nell’ambito della magistrale in Scienze Filosofiche, l’attenzione verso le filosofie africane e orientali, gli scavi archeologici in Grecia, Libia e Albania, i tirocini all’estero e i progetti Erasmus europei ed extra-europei dimostrano come uno dei punti di forza del Dipartimento sia l’internazionalizzazione in una prospettiva non eurocentrica. Da menzionare anche il dottorato di ricerca “Umanesimo e tecnologie” pensato per comprendere come l’innovazione tecnologica e la tradizione umanistica possano coniugarsi.
«Al centro di tutto», ribadisce Mancini, «c’è la formazione della persona: un criterio di integrità che serve all’Università per non lasciarsi trascinare nella deriva dell’aziendalizzazione, della burocratizzazione, della parcellizzazione dei saperi e della tecnocrazia e fa degli Studi Umanistici l’ultimo baluardo della formazione».
Il rettore dell’Università degli Studi di Macerata John McCourt è stato questa mattina in visita a Senigallia, ricevuto nella residenza municipale dal Presidente del Consiglio comunale Massimo Bello.
Una visita gradita, che è stata anche l’occasione per scoprire alcuni angoli storici di Senigallia, compresa la sala consiliare "Giuseppe Orciari" e la sala Giunta. Nel corso dell’incontro istituzionale, il presidente del Consiglio e il magnifico rettore si sono soffermati sull’importanza della formazione continua anche negli enti locali e nella pubblica amministrazione.
"Riportare al centro e investire nelle competenze è un punto chiave per il rilancio dell’intero Paese", è quanto afferma il rettore McCourt.
“Potenziare al massimo la formazione, l’aggiornamento professionale e lo sviluppo di competenze dei dipendenti pubblici, attraverso collaborazioni e specifiche convenzioni anche con le Università: questo è uno degli obiettivi per qualificare, sempre più, i processi amministrativi e i rapporti tra la PA e i cittadini”, ha detto il Presidente Bello.
“Di fronte alle sfide del prossimo futuro, diventa determinante il forte coinvolgimento anche dell’intero sistema universitario - hanno concordato il Presidente Bello e il Rettore McCourt -. È fondamentale che gli enti locali partecipino a questo processo formativo di qualità, proprio perché è un diritto e un dovere per le pubbliche amministrazioni formare coloro che dovranno gestire importanti trasformazioni e transizioni. Valorizzare le competenze, anche guardando al grande lavoro che ci aspetta per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza in un mondo pubblico sempre più complesso, significa investire concretamente nel personale di oggi e in quello di domani".
Sono finite le vacanze e il primo pensiero delle famiglie è quello della riapertura delle scuole. Molti genitori spesso, anticipano l’acquisto dei materiali scolastici prima dell’inizio della scuola. Quest’anno i prodotti dedicati alle scuole hanno subito rincari.
Stando all’analisi fatta dalla Federconsumatori, il rincaro medio sarà del 6,6% rispetto al 2023 per i materiali scolastici. Per i libri saranno spesi in media 591.44 euro, il 18% in più rispetto al 2023 per studente. "Vi è da notare - così nel comunicato di Federconsumatori - quest’anno, che aumentano notevolmente i costi relativi ai testi delle scuole superiori di secondo grado, mentre segnano una discesa quelli relativi alle medie". Acquistando i libri usati, invece, si risparmia oltre il 28%.
L’analisi dell’Onf, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ha preso in considerazione non solo il costo presso le cartolibrerie e la grande distribuzione, ma anche i prezzi online, dal momento che tale modalità fa risparmiare tempo. Mediamente acquistando tali prodotti online, si risparmia il 20% rispetto alle cartolibrerie e il 2% rispetto alla grande distribuzione.
"Ho una figlia e ho notato un decisivo aumento dei libri e dei materiali. È aumentato tutto. Purtroppo le buste paga non aumentano e quindi una famiglia può soffrire. - ha raccontato Andrea, un padre che qualche giorno prima dell'inizio della scuola si sta organizzando per i libri - Io li compro usati e rivendo quelli di mia figlia tutti gli anni. Ho deciso poi di comprare uno zaino buono all'inizio del ciclo scolastico che spero duri per tutti i cinque anni di elementari. approfittiamo poi degli sconti nei materiali di cancelleria".
Abbiamo anche ascoltato una madre: "Ho iniziato ora a fare acquisti per la scuola. qualche aumento l'ho visto. Soprattutto in quaderni e diari e nel materiale scolastico. Lo affronteremo facendo qualche piccolo sforzo. Per quanto mi riguarda fortunatamente alcuni libri sono forniti dalla scuola quindi non alzano la spesa che devo affrontare".
Ma andiamo dietro i numeri: “Gli aumenti dei libri sono ministeriali, non sono ne nostri ne delle case editrici. È quindi il ministero che approva questo aumento. I servizi che ho visto in tv in questi giorni esagerano un po' sull'aumento dei materiali - ci spiega il titolare di una cartolibreria della zona - Innanzi tutto c'è da capire cosa si sceglie. C'è una varietà di scelta non indifferente. Ho visto per esempio dei servizi che sottolineavano dei diari venduti a trentacinque euro. Io personalmente non ce l'ho. Credo che il massimo a cui arrivo siano venti euro. Ma anche per quanto riguarda gli zaini dipende da cosa prendi. Non generalizziamo, ci sono zaini da scuola, trolley, zaini da passeggio. I servizi televisivi che ho visto generalizzano e i dati sono medie. Con un occhio attento e con scelte giuste si può risparmiare. Noi non facciamo il servizio di ritiro e vendita usato dei libri per mancanza di spazio. Ma molti colleghi lo fanno e anche li si risparmia. Noi puntiamo sul servizio completo, con la foderatura dei libri e una fornitura continua di materiali al giusto prezzo".
Un'altra titolare di una cartolibreria di Macerata, Anna Bagnarelli, ci racconta: "I libri da copertina sono aumentati. Succede tutti gli anni. Sui materiali scolastici c'è anche un aumento. Io personalmente cerco di tenermi abbastanza bassa col ricarico. Dipende ovviamente dal tipo di quaderno, dalla qualità. Dipende da tante cose. Le preoccupazioni dei genitori sono giuste. però noi cartolibrai abbiamo la concorrenza della grande distribuzione, che si può permettere di fare degli sconti che per noi sono insostenibili. Questo magari è un discorso laterale, ma che c'entra con tutto il tema generale del mercato dei libri scolastici".
L’Università degli Studi di Macerata (Unimc) celebra oggi il secondo Open Day estivo. L’Ateneo maceratese ha accolto con entusiasmo un gran numero di partecipanti, confermandosi come un punto di riferimento per studenti e famiglie provenienti da diverse regioni italiane. L’evento, tenutosi nello storico Orto dei Pensatori, ha visto la partecipazione di visitatori dalle province marchigiane e da diverse altre aree del Paese, a dimostrazione del crescente interesse verso l'offerta formativa dell'Ateneo.
Il rettore John McCourt apre la giornata con un caloroso benvenuto, sottolineando l’impegno costante dell’Ateneo nell’offrire un’istruzione di qualità con una visione internazionale, capace di rispondere alle esigenze di un mondo del lavoro in continua evoluzione. "La nostra è una comunità universitaria dove ogni studente può trovare il suo tempo e il suo spazio per imparare, crescere e progettare il proprio futuro. Gli anni universitari sono unici. Offrono alle studentesse e agli studenti la possibilità di sviluppare una propria autonomia all’interno di una grande comunità educativa. Avendo come campus la splendida città di Macerata tutto questo viene ancora meglio," dichiara McCourt, richiamando lo slogan “Your time, your place” che caratterizza l'identità dell'Ateneo.
Tra i temi centrali dell’evento che il rettore ha voluto richiamare, l’innalzamento della "no tax area" per l'anno accademico 2024/2025, che ora copre gli studenti con un ISeeu fino a 26.000 euro, rispetto ai 24.000 euro dell'anno precedente. Questa misura rappresenta un passo importante verso un’istruzione universitaria più accessibile, con significative riduzioni delle tasse anche per redditi fino a 40.000 euro. Inoltre, sono previste più borse di studio extra, erogate direttamente dall’Ateneo, in aggiunta a quelle fornite dall'Erdis, per sostenere ulteriormente le famiglie.
Le iscrizioni per il nuovo anno accademico, avviate lo scorso 15 luglio, registrano già un incremento del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le domande di ammissione provengono da tutte le regioni italiane, confermando la crescente rilevanza e attrattività dell’offerta formativa di Unimc a livello nazionale.
L'Open Day ha visto una partecipazione eterogenea, con presenze significative non solo dalle Marche, ma anche da regioni come Abruzzo, Calabria, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Umbria, e oltre. Questo interesse conferma la capacità di Unimc di attrarre studenti da tutta Italia, grazie a un’offerta formativa innovativa e a politiche di agevolazione economica che rispondono alle reali necessità delle famiglie.
Durante l'Open Day, gli studenti e le loro famiglie hanno avuto l'opportunità di interagire direttamente con i senior tutor dei vari dipartimenti. I tutor insieme ai docenti, sono stati a disposizione per rispondere alle domande sui corsi di laurea, sui servizi offerti dall'Ateneo e sulle opportunità di carriera. Il confronto diretto con i tutor ha permesso ai partecipanti di ricevere consigli personalizzati e di orientarsi meglio nella scelta del percorso accademico più adatto alle proprie esigenze e aspirazioni.