“Università, culture, dialogo” è il tema scelto quest’anno per l’inaugurazione dell’anno accademico 2018/2019, 729° dalla fondazione, che l’Università di Macerata si appresta a celebrare giovedì 11 aprile al teatro Lauro Rossi.
L’internazionalizzazione sarà dunque il cuore della cerimonia, alla quale parteciperanno 19 rappresentanti dei principali atenei stranieri partner di Unimc provenienti da Cina, Russia, Francia, Spagna, Polonia, Albania, e che anche quest’anno cade all’interno dell’International Week: una settimana, dall’8 al 12 aprile, con circa trenta tra conferenze e seminari tenuti da trentadue esperti internazionali, visiting professor di UniMC e altri prestigiosi relatori.
“Fin dalle origini – ha spiegato il rettore Francesco Adornato - le Università hanno costituito i centri della cultura del tempo, hanno raccolto le migliori intelligenze e competenze per formare le classi dirigenti della società. Gli Atenei hanno cambiato le strutture sociali e modificato la percezione del nostro universo, rappresentando una nuova legittimazione delle istituzioni e ispirando i più innovativi processi di costruzione degli spazi pubblici.
Il contributo culturale e scientifico delle Università ha permesso di valicare contrasti istituzionali e storiche inimicizie nazionali, alimentando un dialogo capace di anticipare e orientare la politica, di far crescere nuove generazioni in un progetto condiviso di società e pace”.
Il programma degli eventi è stato illustrato dal rettore insieme alla delegata ai rapporti internazionali Benedetta Giovanola e al direttore generale Mauro Giustozzi.
La cerimonia di inaugurazione si aprirà alle 10, introdotta dal corteo degli accademici composto dal rettore, dai docenti, dai rappresentanti del personale tecnico amministrativo e degli studenti, dalle delegazioni internazionali, dai rettori ospiti e dal direttore generale che attraverseranno la piazza per fare ingresso in teatro preceduti dal gruppo Vox Ulmi della Rievocazione Storica La Margutta di Corridonia.
Come ormai rituale, interverranno Elisabetta Baldassini in rappresentanza degli studenti, Antonella Tiberi per il personale tecnico amministrativo, Giuseppina Larocca per il personale docente e il direttore generale Mauro Giustozzi.
La prolusione sarà tenuta da Gian Paolo Brizzi, professore emerito dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, su “Le Università, patrimonio dell’identità europea”. Il rettore Francesco Adornato terrà, quindi, la sua relazione sul tema della cerimonia.
Al termine, i rappresentanti delle Università straniere sottoscriveranno una pergamena a simboleggiare la visione condivisa dell’Università come luogo di educazione delle giovani generazioni al dialogo e di costruzione di un futuro di pace.
Ad aprire l’International Week sarà anche la mostra “L’Archeologia oltre Macerata: paesaggi e persone attraverso la lente di un archeologo” allestita nel corridoio della sede storica in piazza della Libertà a cura di Roberto Perna e Maria Antonietta Rizzo che illustra l’attività di ricerca condotta, da oltre cinquant’anni, dagli archeologi dell’Università di Macerata in tutto il bacino del Mediterraneo, compresa l’Africa, la Grecia a l’Albania.
“Una missione archeologica – ha sottolineato Perna - non è solo una ricerca scientifica, ma anche un modo per incontrare e stringere relazioni con le persone, per leggere, con tecnica e professionalità, la bellezza dei monumenti del passato oggi in pericolo e per entrare in contatto con paesaggi e costumi che diventano molto spesso parte del nostro modo di essere”.
Il 2 aprile scorso, in occasione della giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo, gli studenti del Liceo Artistico “Cantalamessa” hanno incontrato, presso l’aula magna dell’ITE “A. Gentili” i rappresentanti dell’Associazione Omphalos Onlus “Autismo &famiglie”.
La giornata, istituita dalle Nazioni Unite il 18 dicembre 2007, ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull’autismo (o meglio, sugli autismi, perché tante sono le sfaccettature di questa sindrome) e di promuovere la ricerca e il miglioramento dei servizi, contrastando la discriminazione e l’isolamento che ancora colpiscono le persone autistiche e i loro familiari.
L’autismo è una disabilità dello sviluppo che dura tutta la vita, influisce sulle modalità con cui una persona comunica e si rapporta agli altri e investe il modo in cui fa esperienza del mondo. L’autismo rappresenta una delle sindromi più complesse e, nelle forme più gravi, difficilmente gestibili.
La Prof.ssa Angelina De Maria ha introdotto l’iniziativa presentando ai ragazzi l’associazione Omphalos, un organismo nato nel 2008 per grazie ad un gruppo di genitori di bambini in carico presso il Centro Autismo Età Evolutiva di Fano, con l’intento di essere un punto di riferimento per le famiglie toccate da questa disabilità. La mission dell’Associazione è quella di “elaborare progetti di vita pensati per le specifiche necessità di ogni singolo soggetto coinvolto nell’esperienza dell’autismo, per assicurargli serenità presente e futura”.
Sono intervenuti all’incontro con gli studenti due padri: Walter e Fabrizio, che hanno narrato la propria storia di genitori di ragazzi autistici, creando, un’atmosfera autentica ed estremamente coinvolgente ed emozionante. Hanno spiegato con semplici parole com’è il mondo di un ragazzo autistico e come si vive il quotidiano nella comunicazione e nella gestione di quelle che per noi sono le piccole cose della vita e per loro rappresentano invece difficoltà talvolta insormontabili.
L’incontro è stato arricchito dagli interventi dei ragazzi e degli insegnanti. Gli studenti hanno chiesto risposte alle loro curiosità riguardo compagni con autismo presenti nelle loro classi; i docenti hanno esposto la loro esigenza di una specifica formazione, per poter significativamente contribuire alla crescita dei ragazzi nella scuola.
Questa giornata ha offerto a tutti un’occasione per entrare nel mondo degli autismi, un mondo tanto diverso dal nostro, che può essere letto correttamente solo a patto di conoscerlo. La narrazione di Walter e Fabrizio ha permesso inoltre di sfatare quei luoghi comuni che mantengono la separatezza, che ci fanno parlare di “noi” e di “loro” e sono ancora di ostacolo all’inclusione.
La raccolta differenziata rappresenta un sistema di raccolta dei rifiuti che i cittadini fanno, differenziando prodotti in base al tipo di materiale e diversificandoli dalla raccolta totalmente indifferenziata. Il fine è avviare ciascun rifiuto differenziato verso il trattamento di recupero e riciclo. Fare la raccolta differenziata e recuperare le nostre “risorse” dai rifiuti significa risparmiare e proteggere l’ambiente riciclando e trasformando sostanze che usiamo tutti i giorni. Quindi il cittadino è il primo anello del ciclo ed è colui che deve avere tutte le informazioni necessarie per svolgere questo compito nella maniera più corretta possibile. Il Consorzio Nazionale CIAL si occupa, da circa vent’anni, di garantire il recupero e l’avvio al riciclo degli imballaggi in alluminio post-consumo provenienti dalla raccolta differenziata organizzata dai Comuni italiani.
Come sensibilizzare e informare i cittadini sulle infinite possibilità dell’alluminio che è un materiale riciclabile al 100% e all’infinito? Partendo dai più giovani con il progetto didattico ALUGAME! Pillole di raccolta differenziata, curiosità, esempi pratici che spiegano dove conferire un imballaggio e cosa succede dopo averlo differenziato correttamente. Sabato, protagonisti del format, gli studenti dell’Istituto Comprensivo Vincenzo Monti di Pollenza. Le classi 1^ e 2^ si sono susseguite in un doppio appuntamento ricco di entusiasmo ma anche di attenzione e di voglia di imparare.
Presenti, durante il contest, Gennaro Galdo, Responsabile Comunicazione del Consorzio CIAL, Stefano Stellini, Responsabile Relazioni Esterne di CIAL, il Sindaco del Comune di Pollenza, Luigi Monti, l’Assessore all’Ambiente, Mauro Romoli e Luca Romagnoli, Responsabile Comunicazione di Consmari.
“Esperienza stupenda, la consiglio davvero a tutte le scuole - ha esordito il Sindaco Luigi Monti -. E’ stata coinvolgente e il metodo è innovativo basato sulla comunicazione diretta. Da allargare a tutti gli studenti.”
“ALUGAME è davvero entusiasmante! - ha proseguito l’Assessore all’Ambiente Mauro Romoli -. Vedere tanti ragazzi che “giocano” e si informano su un argomento così importante dà molta speranza e soddisfazione e di questo va dato atto a CIAL, promotore del progetto e a Peaktime l’esecutore, che riescono a trasferire concetti così importanti per il futuro del nostro pianeta e quindi anche del nostro paese con un metodo di comunicazione universale, come la “sana competizione”."
Concorde con il Sindaco e il Vice Sindaco, Luca Romagnoli: “Consmari è ben lieto di avviare una ulteriore collaborazione con CIAL [..] Il sistema del “gioco” utilizzato da Alvin e dal suo staff dà la possibilità di educare le giovani generazioni, i cittadini del domani, a effettuare una corretta raccolta differenziata facendo sempre percepire che il rifiuto non è una cosa inutile ma è soprattutto una risorsa!”
Ai nostri microfoni la Dirigente Scolastica Catia Scattolini: “Ringrazio tutto lo staff per questa opportunità formativa, perché i ragazzi sono stati coinvolti e interessati all’argomento quindi vederli così riempie di gioia e soddisfazione. La tematica è molto sentita e sarà inserita anche per il prossimo anno scolastico nel Piano Offerta Formativa e saremmo davvero contenti di poter ripetere questa fantastica iniziativa”.
Per la prima edizione, CIAL ha individuato le Marche come destinataria del progetto, coinvolgendo nel progetto i bacini territoriali serviti, per la gestione dei rifiuti, da alcune società che con i Comuni, e con CIAL, lavorano da tempo per il raggiungimento degli obiettivi europei di riciclo.
Nel quadro delle conferenze di “Scienza in Città”, kermesse di incontri scientifici organizzata dal Liceo Scientifico “G. Galilei” di Macerata e dall’associazione degli ex-alunni “Amici del Liceo Galilei”, si è svolta venerdì scorso la conferenza “La Luna 50 anni dopo il primo uomo” nella bella cornice del teatro della soc. Filarmonica di Macerata.
Il prof. Angelo Angeletti, docente di Matematica e Fisica del Liceo Galilei, ha ricordato le tappe fondamentali dell’esplorazione dello spazio che hanno portato l’uomo sulla Luna 50 anni fa, nella notte tra il 20 e il 21 luglio 1969. Successivamente il prof. Manlio Bellesi, docente del Liceo Galilei, attualmente distaccato presso l’Università di Camerino, ha esposto le affascinanti ipotesi sulla genesi ed evoluzione del nostro satellite.
Non sono mancati momenti dedicati alla magia e alla suggestione che la Luna ha sempre suggerito: il coro Scientifichor del Liceo Galilei, sotto la guida della prof. Garofolo, ha intonato alcuni brani ispirati alla Luna, mentre altri alunni del Galilei si sono alternati nella declamazione di brani e poesie dedicati alla luna, nonché all’esecuzione della sonata “Al chiaro di luna” di Beethoven. Anche la presentazione della serata è stata brillantemente svolta da un’alunna del Liceo.
Sabato 6 aprile presso il teatro “Farnese ” di Cingoli si è tenuta la cerimonia di consegna dei Diplomi e la premiazione delle eccellenze degli studenti dell’ Ipseoa “Varnelli”, che l’Istituto ha avuto il privilegio di accompagnare nel loro percorso di crescita formativo/culturale, relativi all’anno scolastico 2017/2018. Ospiti d’ eccezione la Dott.ssa Orietta Varnelli e il S.E. Mons. Claudio Giuliodori.
L’ evento è stato aperto con la proiezione del videoclip “Secco Speciale”, realizzato da un emergente gruppo musicale cingolano, i “Brutti di Fosco”, dedicato proprio al Varnelli, una delle eccellenze del nostro territorio, ormai affermata a livello nazionale, un tributo ad un prodotto locale che sta diventando parte di un’iconografia “sacra”. “Il brano nasce nel 2016,” ha sottolineato uno dei componenti del gruppo, Lorenzo Carducci, “in un periodo storico molto particolare di cui tutti portiamo ancora i segni, il terremoto del Centro Italia che ha causato ingenti danni, in un momento, quindi, in cui avevamo tutti bisogno di sdrammatizzare un po’, perché era l’unica cosa che potevamo fare per esorcizzare le nostre paure.”
Prima della cerimonia ufficiale di consegna dei diplomi e degli attestati , la dott.ssa Orietta Varnelli si è rivolta a tutti gli studenti e alle loro famiglie mettendo al centro del suo discorso cinque parole chiave che i giovani devono tenere bene in mente. Fiducia, in se stessi, nel loro futuro, nella società. Umiltà nell’affrontare le sfide della società. Impegno e responsabilità perché non esistono vie facili. Scelte delle quali non bisogna aver paura perché la scelta migliore non esiste ma diventa tale quando ci si dedica a quella con impegno. Curiosità che alimenta la vita di ognuno.
Al centro dell’intervento la valorizzazione del territorio, un territorio che in parte deve saper ricostruirsi insieme alla scuola e l’Ipseoa “Varnelli” ne è un esempio significativo, e alla società alle quali spetta accompagnare i giovani in una crescita consapevole .Infine l’invito a tutti gli studenti è stato quello di andare nel mondo per conoscere e specializzarsi ma poi tornare da protagonisti nel proprio territorio.
Anche l’intervento di Mons. Giuliodori ha voluto sottolineare il fatto che tutti siamo cittadini del mondo e la formazione ci mette di fronte un orizzonte ampio di scelte e possibilità ma la vera forza dei giovani deve essere quella di saper tenere unite radici e rami, fuor di metafora tradizioni, origini, valori, sviluppo e crescita. Far crescere il proprio albero attraverso interdisciplinarità, connessione tra arte, territorio e cucina, competenza sviluppata in modo eccellente nell’istituto “Varnelli”, nutrendo l’essere umano in tutto il suo splendore.
Dopo la consegna dei diplomi, degli attestati e le foto di rito a tutti i numerosissimi studenti intervenuti, la Dirigente scolastica prof. Maria Rosella Bitti ha sottolineato come l’evento di ieri mattina abbia inteso sia valorizzare il merito individuale sia dare visibilità e giusto riconoscimento all’impegno degli alunni che, con il conseguimento del diploma, hanno concluso il proprio percorso di studi, offrendo loro un’occasione in cui consolidare l’appartenenza alla tradizione dell’ Ipseoa “Varnelli”.
La Dirigente ha concluso la cerimonia con queste parole: “Impegno, passione e versatilità sono caratteristiche che contraddistinguono gli studenti dell’ Ipseoa “Varnelli” di Cingoli e che risaltano nel confronto con altri studenti. Di questa eccellenza va dato merito anche agli insegnanti che sanno trasferire ai ragazzi, con competenza ed efficacia non solo una ricchezza di contenuti e competenze, ma anche una crescita interiore utile nel lavoro, nel prosieguo degli studi ma soprattutto nella vita."
Il prossimo martedì 9 aprile il Sistema Museale dell’Università di Camerino organizza un incontro sul tema "SCIENZA a FUMETTI" dedicato agli studenti degli Istituti Superiori, aperto anche al pubblico, per parlare di Scienza, allacciandosi ai poteri dei supereroi dei fumetti ideati da Stan Lee, scomparso pochi mesi fa ed i cui personaggi ancora oggi affascinano le nuove generazioni, con sorprendente continuità.
Parteciperanno all’iniziativa, che si terrà presso l'Auditorium Benedetto XIII con inizio alle ore 10, in qualità di relatori, il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari, per raccontare i superpoteri della chimica, il prof. David Vitali, Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam e esperto in onde gravitazionali e misteri del Cosmo, il dott. Andrea Ettore Bernagozzi, Astronomo dell’Osservatorio Astronomico Regione Autonoma Valle d’Aosta, per sondare la profondità delle galassie alla ricerca dei supereroi alieni, il prof. Gilberto Pambianchi, Direttore del Polo Museale ed Orto Botanico, il dott. Renato Franchi, Product Manager della Panini Comics che attualmente edita i fumetti Marvel in Italia ed il dott. Alessandro Blasetti, Responsabile dello Staff del Polo Museale di Unicam.
Nel corso dell’incontro, dunque, i relatori, attraverso le loro specifiche competenze, tratteranno del rapporto fra Scienza e Fumetti, connubio capace di aprire orizzonti in grado di stimolare i giovani, appassionati e non, ad avvicinarsi al mondo della ricerca e delle scienze applicate, che rendono oggi possibili molte delle straordinarie capacità dei Supereroi Marvel.
"Ma quanti difensori del Villaggio scolastico sono usciti allo scoperto in questi ultimi giorni tra cui anche coloro che rappresentano quella Sinistra che per decenni ha amministrato la Città e che non è riuscita a costruire nemmeno una nuova palestra in centro per le scuole superiori, palestra promessa per decenni con progetti e voli pindarici degni di scrittori fantasy: basti ricordare l’ipotesi di realizzarla al fianco del Formaggino al Foro Boario. Insomma specializzati, ancora una volta, in chiacchiere al vento! - così il primo cittadino di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, sulla questione della Scuola "Don Bosco".-. E’ bene precisare con forza che, né il sottoscritto, né l’Amministrazione comunale, hanno mai dichiarato pubblicamente e ufficialmente di voler azzerare le scuole del centro storico ma al contrario la nostra intenzione, come più volte affermato in occasione di incontri con commercianti prima e con gli operatori scolastici poi, è quella di realizzare in centro un nuovo edificio sicuro sotto il profilo strutturale, rispondente a tutte le più moderne normative antisismiche, nonché alle esigenze didattiche dei ragazzi e degli insegnanti, dove ospitare contemporaneamente scuola materna, scuola primaria (elementari) e scuola secondaria di primo grado (medie)."
"Il nostro obiettivo, che crediamo possa essere condiviso, si basa sulla intenzione di non ristrutturare l’esistente, in quanto questo ci porterebbe al massimo a un miglioramento sismico e non a un adeguamento sismico come invece previsto dal finanziamento e dai tecnici incaricati, spendendo inutilmente soldi pubblici, in quanto da questa operazione non scaturirebbe il raggiungimento dell’obiettivo “scuole sicure” così come la direttiva si propone di raggiungere - prosegue Pezzanesi -. Noi vogliamo mantenere le scuole in centro storico e contemporaneamente vogliamo favorire la crescita del campus scolastico degli studenti con servizi, laboratori, auditorium e impianti sportivi, affiancando all’offerta formativa dei nostri Istituti anche strutture di grande qualità, lasciando comunque, nel tal caso, i due istituti indipendenti, il campus da un lato e la nuova Don Bosco dall’altro, anche perché il campus è sotto la competenza della Provincia mentre l’istituto comprensivo Don Bosco è sotto l’egida del Comune."
"Risulta poi strano, e lo vorrei soprattutto ricordare ai commercianti del centro, in particolare a coloro che si stanno spendendo nella raccolta delle firme contro l’Amministrazione, che mentre noi ci prodighiamo per tenere fede al nostro impegno di mantenere in centro un servizio di altissima qualità, sia di carattere strutturale che formativo, alcuni di loro si impegnano a favore di questi signori, in primis il PD, che sono in larga parte gli stessi che hanno avviato e decretato la crisi del commercio nel centro storico con la creazione di ben due grandi centri commerciali e quindi possiamo constatare che chi è stato vittima di quelle scelte, oggi sostiene chi è stato il carnefice dello stesso commercio del centro storico - continua il Sindaco -. Abbiamo importanti progetti per il rilancio del centro storico, a partire dalla sistemazione di piazza Martiri di Montalto che aspetta interventi da circa cento anni! Saranno diversi i progetti di sistemazione di vie e piazze che saranno arricchite anche dai tanti lavori post sisma su edifici pubblici, chiese e abitazioni private. Sono anche diverse le iniziative che abbiamo già programmato e che consentiranno di animare il centro, iniziamo il prossimo 14 aprile con Giochi, briciole&favole e proseguiremo con lo street food, la festa delle scuole e tanti altri eventi fino alla grande mostra dedicata alla Lego nonché Biumor e Popshopia che dopo diversi anni al fantastico Castello della Rancia verranno da noi portate nel mese di novembre in centro storico e più precisamente nel meraviglioso Teatro Vaccaj e in altre strutture monumentali del centro stesso. Serve però la convinta partecipazione attiva di tutti. Non servono né il disfattismo né l’alimentare polemiche, né tanto meno servono strumentalizzazioni politiche, né distorcere la realtà."
"Ci piace precisare con orgoglio che noi siamo gli stessi Amministratori che in sette anni hanno dato seguito a più di 80 opere pubbliche tra piccole, medie e grandi, dal ponte di Mancinella alla nuova Caserma dei Vigili del Fuoco, dai lavori di sfangamento del Lago delle Grazie al Teatro Vaccaj, dal Politeama con il fantastico sostegno del Cav. Franco Moschini alla Basilica di San Nicola, dalla messa in sicurezza di ponti, incroci stradali con la costruzione di numerose rotatorie ai lavori di rifacimento di manti stradali e pavimentazioni come quella del Ponte del Diavolo al completamento dei lavori della 4 corsie, dal futuro costruendo nuovo centro tennis, al potenziamento e al restyling della piscina comunale, dai lavori della bocciofila, all’allargamento della scuola Grandi, dalla nuova palestra della Lucatelli al prossimo nuovo campus scolastico delle superiori, dalla costruzione della nuova scuola Don Bosco alla ricostruzione di buona parte della Lucatelli, dai prossimi lavori del Ponte del diavolo al ponte di San Catervo, dai prossimi lavori del Torrione ai lavori del recupero strutturale dell’ex mattatoio, dalla prossima nuova fermata del treno in zona campus scolastico alla costruzione del nuovo ponte in contrada Baroncia, dalla partenza dei lavori del progetto Santa Lucia per 3 milioni e 200 mila euro al rifacimento della nuova pista di atletica presso lo Stadio, dal nuovo impianto sportivo di viale Vittorio Veneto al completamento dei lavori del Cimitero comunale, dal recupero dell’area verde di svago, attrezzata, in zona Flaminia vicina al Formaggino a servizio di tutta la città al recupero della ex centrale del ponte, fino all’imminente costruzione di importantissimi tratti della pista ciclopedonale che dal Lago delle Grazie collegherà con l’Abbadia di Fiastra."
"In conclusione, quindi, le scuole rimarranno anche in centro senza che vi fosse bisogno di nessuna raccolta di firme da parte di chicchessia con edifici performanti e sicuri, inseriti in un contesto sociale ed economico, che vogliamo fortemente rilanciare, riqualificandolo e investendo progressivamente e contrariamente a quanto si pensa di dire, così come ci siamo confrontati, ci confronteremo ancora con tutte le parti in causa per l’aspetto scolastico e ci confronteremo laddove necessario per ogni tematica importante che interessa la nostra Città, noncuranti di tutte le strumentalizzazioni che di volta in volta vengono e verranno mese in campo da coloro che nella vita preferiscono la politica del “parlare” piuttosto che quella del “fare” ha concluso Pezzanesi.
È in corso all'istituto comprensivo “Tacchi Venturi” di San Severino Marche il progetto “Tirotary”, promosso dal Rotary di Tolentino al fine di monitorare la funzionalità della tiroide in una fascia d’età, tra gli 11 ed i 14 anni, durante la quale avvengono i maggiori cambiamenti ormonali e fisici. In questi giorni gli alunni della scuola settempedana, pari a circa 280 ragazzi, vengono sottoposti allo screening gratuito. Con tale progetto si è data la possibilità ai ragazzi, previa autorizzazione delle famiglie, di sottoporsi ad una anamnesi, una visita e una ecografia alla tiroide avvalendosi della preziosa collaborazione di una équipe medica di alto livello. Il progetto è stato accolto positivamente e ha riscosso consensi tra i ragazzi e le famiglie.
Stanno collaborando per l’attuazione del service il medico Stefano Gobbi, l'ecografista Maurizio Lucarelli, responsabile dell’Unità operativa semplice dipartimentale di Radiologia, istituita nell’ambito del Dipartimento dei Servizi dell’Area vasta 3, i volontari della Croce Rossa Italiana. Un ringraziamento va ai responsabili del Centro medico Blu Gallery di San Severino Marche. Erano presenti, la mattina dell'avvio del progetto, anche il dirigente scolastico, Sandro Luciani e Vanna Bianconi, vice sindaco e assessore comunale ai servizi alla persona.
Al termine dello screening nella scuola di San Severino Marche si terrà un incontro per illustrarne l'esito. Lo studio epidemiologico è dal 2009 che viene proposto dal Rotary di Tolentino.
I volontari dell’Associazione Mondo Libero dalla Droga, anche ieri mattina, sono stati presenti all’ingresso di una scuola maceratese per distribuire gli opuscoli di prevenzione alle droghe del programma La Verità sulla Droga. I volontari, ormai presenti da anni, continuano a informare i giovani sui reali effetti delle sostanze stupefacenti come l’alcool, la marijuana, la cocaina, l’eroina, l’ecstasy e l’LSD.
Purtroppo i giovani d’oggi ricevono continuamente scorrette informazioni e per questo i volontari vogliono diffondere le reali conseguenze di queste droghe. Per farlo, hanno deciso di consegnare migliaia di opuscoli informativi a tutti i giovani e insegnanti della scuola secondaria di primo grado “A. Caro” di Civitanova Marche. Inoltre i volontari organizzano conferenze di prevenzione per gli studenti delle scuole, portando inoltre una testimonianza, di modo che i ragazzi si possano rendere veramente conto di cosa fanno realmente le droghe.
Infatti i volontari sostengono questo pensiero dell’umanitario L. Ron Hubbard: “L’arma più efficace nella guerra contro le droghe è l’istruzione.” e questo è il modo più efficace per farlo. Ormai la città di Macerata, ma non solo, è stata passata a setaccio dai volontari che però non si fermeranno, anzi, continueranno con l’attività di prevenzione anche nelle città vicine.
Il suo nome è Peregocetus pacificus, che significa "il cetaceo viaggiatore che ha raggiunto il Pacifico", e il ritrovamento del suo scheletro fossile in sedimenti di oltre 42 milioni di anni fa è stato fondamentale per ricostruire la rotta seguita dagli antenati di balene e delfini nel lungo viaggio che, fra i 50 e i 40 milioni di anni fa, li portò dal loro centro di origine fra India e Pakistan a colonizzare tutti gli oceani.
L’importante scoperta, appena pubblicata dalla prestigiosa rivista “Current Biology” è stata fatta da un team internazionale di paleontologi e geologi dell’Università di Camerino e dell’Università di Pisa e dei musei di storia naturale di Parigi, Bruxelles e Lima, le cui ricerche nel deserto costiero del Perù hanno già dato importanti risultati, come il ritrovamento nella stessa località del Peregocetus ma in rocce più antiche di Mystacodon selenesis, il più antico antenato delle balene ad oggi conosciuto.
“È straordinario avere trovato un cetaceo in rocce così antiche e così lontane dall’area di origine di questi mammiferi marini – spiega Claudio Di Celma, geologo della Scuola di Scienze e Tecnologie dell’Università di Camerino che ha curato lo studio stratigrafico dell’area di ritrovamento del fossile. Questa scoperta documenta, infatti, il primo ritrovamento indiscutibile di un cetaceo quadrupede nell’Oceano Pacifico, probabilmente il più antico rinvenuto in America e il più completo al di fuori di India e Pakistan”.
Secondo i ricercatori l'età geologica di questo cetaceo quadrupede e la sua presenza lungo la costa occidentale del Sud America sostengono fortemente l'ipotesi che i primi cetacei abbiano raggiunto il Nuovo Mondo attraversando il Sud Atlantico dalla costa occidentale dell'Africa al Sud America. Questi antenati delle balene e dei delfini sarebbero stati aiutati nel loro viaggio dalle correnti superficiali che scorrevano da ovest verso est e dal fatto che a quel tempo la distanza tra i due continenti era la metà di quella che è oggi.
“Un aspetto particolarmente interessante di questo nuovo archeoceto – afferma Giovanni Bianucci, paleontologo del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa che ha preso parte allo scavo e allo studio del fossile – è che la presenza di piccoli zoccoli sulle dita, assieme alla forma del bacino e degli arti, suggerisce che fosse ancora in grado di camminare sulla terraferma mentre le lunghe dita, probabilmente palmate, e le caratteristiche anatomiche della coda indicano che era anche un buon nuotatore. Si tratterebbe, quindi, di uno stadio intermedio fra le balene e i delfini di oggi (non più in grado di muoversi fuori dall’acqua) e i loro antenati terrestri a quattro zampe, cioè di animale dal modo di vita simile alla lontra.”
È attraverso lo studio dettagliato dello scheletro che i ricercatori sono stati in grado di stabilire che questo archeoceto era in grado di manovrare il suo corpo lungo 4 metri sia in terra che in acqua. Per esempio, il fatto che le vertebre caudali siano simili a quelle dei castori e delle lontre suggerisce che la coda fornisse un contributo significativo durante il nuoto.
Intanto le ricerche in Perù vanno avanti e il team internazionale continua a fare nuove scoperte. ”Ogni spedizione - conclude Giovanni Bianucci - ci riserva nuove sorprese. Tutto è possibile grazie a un giacimento di fossili eccezionale e a un gruppo di ricerca straordinario”.
Quasi trecento persone ieri alla Giornata per la trasparenza organizzata dall’Università di Macerata, segno di quanto sia richiesta un’adeguata formazione e informazione su un settore molto complesso che interessa non solo le pubbliche amministrazioni, ma la vita quotidiana di migliaia di persone. Per questo l’Ateneo ha reso fisso questo appuntamento annuale, dedicando l’ultima edizione a un tema di forte attualità, ossia la ricostruzione post sisma, che ha lasciato tante ferite ancora drammaticamente aperte nel cuore dell’Appennino centrale.
È’ stata spiegata la macchina organizzativa della ricostruzione, che deve far fronte alla trasparenza e all’attribuzione sicura degli appalti, riutilizzando piattaforme informatiche come quella dell’Expo, ma riadattandola a una situazione del tutto nuova e specifica, fronteggiando difficoltà oggettive e nuove che allungano i tempi: i continui cambi della normativa in corso d’opera, che costringono a rivedere le procedure; l’ampiezza di un cratere frammentato in tanti Comuni anche di piccolissime dimensioni, spesso senza personale tecnico adatto e neanche la sede; la difficoltà di mantenere correttamente informate le persone interessate che non hanno accesso immediato ai sistemi tecnologici, come gli anziani. In particolare, è stato detto che bisogna trasformare l’emergenza in una serie di protocolli di immediata applicazione per poter fronteggiare in modo più efficiente scenari che possono ripresentarsi in futuro, in un’Italia dal territorio a forte rischio sismico.
Partendo dal Piano Nazionale anticorruzione 2018, illustrato da Stefano Villamena, docente di diritto amministrativo di Unimc, sono stati passati in rassegna alcuni degli aspetti più peculiari dell’argomento, come il ruolo del responsabile della prevenzione, la trasparenza come strumento di prevenzione della corruzione e gli istituti specifici dell’anticorruzione. Introdotti dal Dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli e coordinati dal professor Francesco De Leonardis, sono intervenuti Giammarco Sigismondi della Cattolica di Milano, Benedetto Ponti dell’Università di Perugia, Andrea Crocioni, ingegnere capo dell’ufficio speciale ricostruzione della Regione Marche, il direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi insieme ai docenti Fulvio Costantino e Roberto Acquaroli, Alessandro Berrettini dell’Università di Camerino.
Ieri pomeriggio, giovedì 4 aprile, alle ore 15:00, Sua Eccellenza Monsignor Rocco Pennacchio, arcivescovo della Diocesi di Fermo, si è recato nei plessi Lussu-Mandela di Montecosaro, facenti parte del Comprensivo “Sant'Agostino”, per portare i suoi saluti ai piccini dell’Infanzia e ai bambini della primaria del Paese. Dopo un breve discorso del Dirigente Scolastico Federica Lautizi, che ha sottolineato le grandi doti umane e spirituali di Sua Eccellenza, ricordandone l’impegno speso soprattutto con i più deboli e bisognosi (malati, carcerati, terremotati, anziani, richiedenti asilo) e la Sua vicinanza al mondo dei giovani, per la Sua esperienza nell’Azione Cattolica e nella scuola in qualità di docente, i bimbi hanno omaggiato Monsignor Pennacchio con canti e pensieri, da loro composti, sotto la premurosa e amorevole guida delle docenti.
Il Vescovo, disponibile e affabile, ha acconsentito a rispondere ad alcune domande degli alunni. In particolare, ha ricordato il momento della Sua chiamata, ha spiegato il suo impegno nella Chiesa e ha incitato ad affidarsi umilmente alla Grazia di Dio, come è scritto nel suo motto: “Ti basta la mia grazia”. Erano presenti all’evento l’amministrazione comunale di Montecosaro, rappresentata dal Sindaco Reano Malaisi, e dal Vicesindaco Lorella Cardinali, il Provveditore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Macerata Carla Sagretti, la dottoressa Monica Pennesi, del vicino Istituto di cura Santo Stefano e la Vicepreside Katia Capriotti.
Una conferenza stampa per sottolineare l’importanza che nel Liceo Leopardi ha assunto l’attività teatrale, come una vera e propria materia curriculare.
Questa in sintesi l’essenza di quanto la dirigente Annamaria Marcantonelli ha illustrato, mercoledì scorso, in Aula Confucio, alla presenza giornalisti, studenti e insegnanti impegnati e coinvolti nel progetto: “Le attività teatrali, un tempo autogestite, sono continuate in questa scuola ed oggi, grazie anche all’aiuto di esperti esterni ed interni, portano grandi soddisfazioni, sia in termini di formazione degli studenti che di apprezzamento qualitativo a livello nazionale, con le numerose ammissioni a festival importanti”.
Presenti i ragazzi/attori reduci da una brillante affermazione al festival di Cesena, con la pièce AV-VINTI, dove hanno riportato due premi prestigiosi (quello della migliore drammaturgia e quello del Teatro Civile), è stato poi Fabio Macedoni, referente del progetto, a ricordare le varie tappe di questa esperienza che, in pochi anni, ha messo insieme quasi un centinaio di studenti e che ha permesso e permette a molti di essi di confrontarsi anche fuori Macerata, con pari età, in occasioni prestigiose: dopo Cesena, con AV-VINTI, sarà la volta di Siracusa, per la seconda ammissione al festival Internazionale di Teatro Giovani; quindi Torino, con una pièce interamente in lingua francese, UNE FONTAINE DE FABLES, che parteciperà a Lingue in Scena, festival europeo plurilingue.
L’utilizzo sistematico di tutte le lingue studiate al classico e al linguistico ha fatto del progetto un elemento distintivo; alla bontà della formazione teatrale si aggiunge anche la forma di studio ludica delle lingue.
Molti sono anche i contatti in essere con scuole straniere, spagnole (ne ha parlato Beatriz Dezi Turmo) e francesi, che potrebbero portare ad un vero e proprio circuito di scambi e gemellaggi, nel nome e nello spirito dell’attività teatrale.
“Per la fine dell’anno scolastico – dichiara il regista Francesco Facciolli – avremo messo in scena cinque spettacoli, più diverse repliche degli spettacoli degli anni precedenti. Un’occasione di confronto molto importante sarà Torino, perché in quell’occasione molti studenti stranieri europei saranno in contatto e si scambieranno pensieri ed esperienze. Paesi dove il teatro è materia curriculare dalle elementari all’università”.
Presente anche Quinto Romagnoli, presidente regionale della UILT, proprio per quell’aspetto del teatro scolastico che, pur sollecitato dal MIUR per essere attivato nelle scuole, non trova ancora chiarezza nei metodi attuativi; il liceo Leopardi potrebbe diventare un polo importante di riferimento per tutta l’Italia.
Due aziende, in particolare, sostengono il liceo in questa attività, l’Oro della Terra e Infissi Design. Apporti preziosi senza i quali molte partecipazioni ai vari festival sarebbero impossibili.
“Le Marche hanno una tradizione teatrale molto forte, ma credo che sia soprattutto l’attività svolta a scuola, insieme all’operatore e agli insegnanti, l’aspetto più importante di questo progetto che noi aziende volentieri sosteniamo. Una cosa è fondamentale, per la vita, e che il teatro insegna: il lavoro ed il sacrificio, attraverso i quali passano i momenti qualificanti della vita di ognuno”. Con queste parole si è rivolto agli studenti Ivano Rustichelli, titolare di Infissi Design, parlando anche per nome di Nazzareno Ortenzi, dell’Oro della Terra, assente per un improrogabile impegno di lavoro.
Al termine della conferenza è stato presentato il logo del Progetto TaS, logo creato dallo stesso operatore teatrale Francesco Facciolli.
80 aziende presenti, oltre 850 studenti e giovani laureati partecipanti, 17 workshop e seminari, nonché stand e presentazioni aziendali: sono questi i numeri del Career Day 2019 che l’Università di Camerino e Confindustria Macerata hanno organizzato con grande successo nella giornata di oggi giovedì 4 aprile presso il Relais Borgo Lanciano ed il Lanciano Forum.
Il Career Day rappresenta la principale occasione di incontro tra studenti ed aziende. Laureandi, laureati e dottorandi avranno l’opportunità di incontrare le imprese, conoscere i responsabili delle Risorse Umane ed i recruiter, sostenere colloqui conoscitivi, lasciare il proprio curriculum vitae e scoprire nuove opportunità di lavoro.
Le aziende partecipanti avranno la possibilità di presentarsi, far conoscere la propria realtà e le opportunità offerte ai giovani laureati, raccogliere candidature per le posizioni di lavoro aperte.
“Il Career Day – ha dichiarato il Rettore UNICAM prof. Claudio Pettinari – rappresenta senza dubbio uno dei momenti più importanti della vita universitaria dei nostri studenti e laureati. Ringrazio ancora Confindustria Macerata per aver voluto proseguire questa importante sinergia, che attribuisce un sicuro valore aggiunto all’evento e offre maggiori opportunità di confronto e crescita a tutti i partecipanti, così come ringrazio tutte le aziende che hanno confermato non solo la loro presenza, ma anche la soddisfazione e fiducia nei nostri confronti.
L’Ateneo è da tempo impegnato in iniziative di placement che permettano la maggiore visibilità possibile dei curricula dei nostri laureati, nonché nell’offrire tutte quelle opportunità che permettano a studenti e laureati di avere elementi utili per una ricerca attiva delle opportunità di lavoro in una dimensione sia territoriale che europea. Quest’anno vorrei estendere l’invito a partecipare non solo ai nostri studenti, ma anche agli studenti degli altri Atenei affinché sia un importante momento di contaminazione utile anche al nostro Paese”.
“Il Career Day rappresenta da tempo un appuntamento basilare per il mondo industriale – ha affermato il Presidente Piccola Industria di Confindustria Macerata Domenico Ceci – un’occasione importante per avvicinare sempre di più i giovani all’impresa e dare loro la possibilità di iniziare un percorso professionale facendosi conoscere tramite i propri curriculum ed i colloqui di orientamento. Ringrazio a titolo personale e della Piccola Industria l’Unicam per la collaborazione che da anni caratterizza questo ed altri eventi che organizziamo sul territorio”.
L’evento si è aperto con i saluti del Rettore UNICAM Claudio Pettinari, del Presidente Comitato Piccola Industria di Confindustria Macerata Domenico Ceci, del Sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli. La giornata è stata introdotta dalla Delegata del Rettore ai Rapporti con le imprese Elisabetta Torregiani e dal Delegato del Rettore allo Stage e Placement Francesco Nobili.
Hanno poi preso il via i numerosi seminari e workshop, mentre le porte del Lanciano Forum si sono aperte per dar modo agli studenti partecipanti di incontrare le aziende presenti, tra cui Tod’s, Clementoni, Fileni, iGuzzini Illuminazione, Ikea, Merck, solo per citarne alcune.
Nei workshop, tutti al completo per numero di partecipanti, sono state trattate tematiche quali competenze vincenti per il futuro, internet of everything, arte e scienze, mondo farmaceutico, risorse umane, soft skills, Careers sans frontieres, valore e valori del lavoro.
Come lo scorso anno, poi, una parte del programma è stata dedicata all’imprenditorialità femminile, nel rispetto dell’equilibrio di genere che l’Ateneo persegue in ogni sua azione, come evidenziato anche nel Piano Strategico 2018-2023; spunti interessanti sono giunti dal seminario coordinato e moderato dalla giornalista del TGR Marche Francesca Alfonsi, al quale hanno partecipato Valeria Mancinelli, Sindaco di Ancona, e Francesca Petrini dell’Oleificio Petrini.
Molto seguiti poi sono stati anche i seminari sulle numerose opportunità per la mobilità internazionale tenuti dagli operatori della rete Eures della Regione Marche.
Sarà quest’anno la presidente del Tar Marche Maddalena Filippi a tenere la conferenza inaugurale della quinta edizione del Master Interuniversitario di II Livello in “Scienze Amministrative e Innovazione nella Pubblica Amministrazione” delle Università di Macerata e di Urbino Carlo Bo.
Nel corso della conferenza si presenterà il volume di Giancarlo Montedoro, presidente di Sezione del Consiglio di Stato, dal titolo “Il diritto pubblico tra ordine e caos. I pubblici poteri nell’età della responsabilità”: l’avventura del diritto pubblico nei nostri tempi complicati e frenetici in una società disincantata e piena di incertezze.
Il libro di Montedoro si occupa delle radici della crisi del diritto pubblico e si interroga sui suoi sviluppi. Una crisi profonda, radicata in quella più generale di un mondo che sembra governato dall’irrazionalità, di una società fluida che non sembra più riconoscere valori fondativi, di una globalizzazione al tempo stesso travolgente e disperante.
L’intera programmazione del Master, sotto la direzione dei docenti Elisa Scotti, UniMC, e Matteo Gnes, UniUrb, coadiuvati dal vice direttore Fulvio Costantino, UniMC, si propone di preparare l’amministrazione ad affrontare le sfide del nostro tempo. Quali sono gli strumenti messi in campo dal legislatore, quali i risultati attesi e quali le principali criticità che affiorano nel nuovo sistema: sono i punti fondamentali sui quali si snoda l’intervento.
I saluti inaugurali di benvenuto saranno affidati al direttore generale di UniMC Mauro Giustozzi, alla vice-direttrice di Scienze politiche Ines Corti, al co-direttore del Master Matteo Gnes e alla presidente dell’associazione Alumni MasterPA Cristiana Lauri. Introduce la direttrice Elisa Scotti. Discuteranno il tema del volume: Tommaso Capitanio, magistrato del Tar Marche; Francesco De Leonardis, professore ordinario di diritto amministrativo presso il Dipartimento di Giurisprudenza, UniMC; Paolo Lazzara, professore ordinario di diritto amministrativo presso l’Università Roma Tre; Anna Romano, Avvocato nel Foro di Roma; Maria Barbara Cavallo, magistrato del Tar Campania; concluderà i lavori Filippo Satta, professore emerito di diritto amministrativo, La Sapienza Università di Roma.
“Siamo molto grati agli illustri relatori che ci consentiranno di condurre la conferenza inaugurale del Master con quell’approccio multidisciplinare che solo può consentire all’amministrazione di uscire dalla maglie del formalismo e dell’immobilismo di cui è sempre più spesso accusata”, sottolinea la professoressa Scotti. L’evento, accreditato dall’Ordine degli avvocati di Macerata, sarà trasmesso in videoconferenza nella sede di Pesaro.
Nella mattinata odierna gli studenti del liceo scientifico Galilei di Macerata, in occasione del dodicesimo anno consecutivo di partecipazione al progetto MUN, hanno incontrato nell'Aula Magna dell'I.T.E, in via Cioci, l’Ambasciatore Giuseppe Balboni Acqua e il peacekeeper Andrea Angeli.
PROGETTO MUN - Il progetto MUN costituisce un'occasione unica per i giovani ragazzi del Galilei, che ogni anno - attraverso un processo di selezione che solitamente riguarda le classi quinte - hanno l'opportunità di essere ospiti al Palazzo dell'Onu di New York per svolgere una serie di simulazioni relative alle attività svolte nel Palazzo di Vetro.
Gli studenti del Galilei hanno avuto la possibilità di apprendere quelli che sono i compiti principali di un ambasciatore delle Nazioni Unite e confrontare le proprie competenze con quelle dei coetanei provenienti da tutto il Globo: "Si tratta di un'occasione unica per i nostri ragazzi - sottolinea il dirigente scolastico Pierfrancesco Castiglioni -, grazie alla quale poter sviluppare skills trasversali e apprendere le tecniche per sapersi esprimere in pubblico, perlopiù in lingua inglese".
Quest'anno al progetto hanno partecipato 25 ragazzi che hanno ascoltato quest'oggi con grande attenzione le esperienze lavorative narrate da Balboni Acqua e Angeli.
La carriera dell'ambasciatore Balboni Acqua, iniziata a soli 24 anni, lo porta ad operare in varie sedi e con vari incarichi di sempre maggiore responsabilità a cominciare dalle ambasciate di Parigi, Montreal e Varsavia. Nel 2002 viene nominato ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede. Attualmente presiede il comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario dell’Infinito leopardiano.
Una carriera altrettanto brillante quella del maceratese Andrea Angeli, peacekeeper che ha operato per conto delle Nazioni Unite in diversi luoghi di guerra, da Sarajevo a Nassiriyah.
Presenti all'evento anche il Colonello Luigi Ingrosso, comandante della compagnia carabinieri di Macerata, e il Colonnello Raffaele Velardocchia, comandante del gruppo carabinieri del nucleo forestale.
Di seguito una galleria di immagini che racconta l'incontro odierno:
Una giornalista che non bucava solo lo schermo, ma che arrivava ai cuori, che sapeva essere vera, senza essere buonista. “Seria, preparata, puntigliosa nel suo lavoro, estremamente dolce”, come l’ha ricordata tre anni e mezzo fa Clemente Mimun, suo direttore al Tg2.
E’ il ritratto di Maria Grazia Capulli emerso ieri durante la giornata a lei dedicata dall’Università di Macerata. A ricordarla c’erano Angelo, fratello della giornalista prematuramente scomparsa nell’ottobre del 2015, Silvia Vaccarezza, amica e collega, Maria Panariello, co-direttrice, insieme a Luca Mattiucci, di Paese Sera, portabandiera del giornalismo "che fa bene", e Francesca Cipolloni, giornalista Sir e RnS, che ha coordinato l'incontro.
Nel nome di Maria Grazia Capulli la famiglia ha voluto attribuire un premio di laurea a chi vuole seguire le tracce di una professionista che ha aperto nuove strade del giornalismo. A vincere la prima edizione è stata Silvia Serafini, laureata in Comunicazione e culture digitali con la tesi “Il giornalismo d’emergenza nell’emergenza: proposte costruttive nella sfera pubblica digitale” focalizzata, in particolare, sul ruolo dell’informazione durante il sisma del centro Italia.
Relatrice la professoressa Lucia D’Ambrosi. Oltre a una borsa di studio da duemila euro offerta dalla famiglia Capulli, la neo laureata avrà la possibilità di svolgere un tirocinio di tre mesi al Tg2, in quella stessa redazione dove Maria Grazia Capulli, con il suo modo empatico e mai banale di raccontare le notizie, aveva conquistato il pubblico.
A consegnare il premio, Angelo Capulli stesso insieme al rettore Francesco Adornato e alla professoressa Natascia Mattucci in rappresentanza del comitato di selezione. "Maria Grazia ha lasciato tracce indelebili e importanti, che vanno mantenute e seguite - ha detto il rettore Adornato -. La sua è una testimonianza, soprattutto etica, che non dobbiamo disperdere”.
Sensibilità e rispetto per il prossimo uniti a serietà, preparazione e grande determinazione sono le doti che colleghi e amici riconoscono a Maria Grazia Capulli.
“Rifuggiva gli scoop – ha ricordato il fratello -, non voleva arrivare alla pancia, ma al cuore delle persone, raccontando esempi che fanno bene alla nostra comunità. Pensiamo che sia importante far continuare il suo percorso traducendolo in un premio per gli studenti dell’Università di Macerata, dove si è laureata. Vogliamo aiutare giovani professionisti a crescere in quello che oggi è chiamato giornalismo costruttivo”.
Laureata in lettere classiche con lode all'Università di Macerata, Maria Grazia Capulli, è stata inviata speciale per gli eventi di cultura e spettacolo, di corrispondente dalla sede di Parigi e di conduttrice delle edizioni principali del Tg2. Appassionata di ecologia e natura, ha lavorato nella redazione Ambiente e nella redazione Cultura. le storie che vedono protagoniste persone semplici che riescono a compiere imprese straordinarie, contribuendo a rendere il mondo un posto migliore per tutti.
Le sue passioni sono culminate nell’ideazione, insieme a Silvia Vaccarezza, della trasmissione “Tutto il bello che c’è”, prima rubrica del giornalismo televisivo italiano antesignana del giornalismo costruttivo.
Si conclude oggi la serie di incontri con le classi IV e V dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi alberghieri, della Ristorazione e turistici “ Varnelli” di Cingoli organizzata dalla operatrice Eleonora Iacobucci del Centro Servizi del Volontariato (CSV).
Il CSV ha, infatti, lo scopo di sostenere e qualificare le attività di volontariato offrendo servizi gratuiti alle organizzazioni iscritte e non iscritte nel registro regionale del volontariato.
In collaborazione con la professoressa Cinzia Rossetti, nelle classi sono state presentate le attività svolte da tre Associazioni di Volontariato radicate nel territorio di Cingoli: AVIS, AIDO e Associazione di Protezione degli animali “ Peggy e gli altri”.
Scopo degli incontri è sensibilizzare gli studenti ad avvicinarsi alle attività di volontariato che consentono di dedicare il proprio tempo per aiutare gli altri.
L’avis si occupa della raccolta del sangue con 3.234 sedi in Italia e 1.282.144 donatori contribuisce al 70% del fabbisogno nazionale di sangue ed emoderivati. La sede locale di Cingoli con ben 335 donatori garantisce 587 donazioni all’anno. Si può diventare donatori a 18 anni e si può continuare a donare fino a 70 anni. Occorre avere un peso non inferiore a 50 Kg e godere di buona salute. Il sangue è un bene prezioso un importantissimo tessuto non riproducibile in laboratorio che può salvare la vita di molte persone. È sempre più richiesto sia per l’allungamento della vita (la Regione Marche è una delle più longeve d’Italia), sia per l’aumentare del numero dei trapianti, sia per contrastare le patologie del sangue e del midollo osseo.
L’Associazione promuove anche stili di vita sani e corretti soprattutto tra le nuove generazioni e, con il Ministero dell’Istruzione, porta avanti progetti di sensibilizzazione e ricerca. Presso l’Avis può essere svolto il Servizio Civile.
L’AIDO è costituita da cittadini favorevoli alla donazione volontaria, anonima e gratuita di organi, tessuti e cellule. Promuove e rafforzala solidarietà umana, sollecita la coscienza dei cittadini sulla necessità della donazione di parti del proprio corpo dopo la morte per trapianti e innesti terapeutici, sostiene, in accordo con le Istituzioni, iniziative tendenti ad affrontare le problematiche connesse con la donazione ed il trapianto.
È una Associazione diffusa su tutto il territorio nazionale conta circa 1.150 soci e si occupa anche di interventi nelle scuole, poiché, inducendo i ragazzi a riflettere serenamente sul problema del trapianto e sul profondo significato umano e civile del consenso al prelievo di organi si contribuisce concretamente al superamento delle paure, quasi sempre irrazionali, con cui abitualmente ci si scontra.
La sezione locale di Cingoli invita gli studenti ad esprimere la propria volontà di donazione anche durante il rinnovo della Carta di Identità. Gli Uffici anagrafe dei Comuni aderenti consentono, infatti, questa possibilità.
L’Associazione “Peggy e gli altri” opera a Cingoli, collaborando con altre Associazioni di protezione degli animali limitrofe, con i Servizi veterinari della Azienda Sanitaria Locale, con i canili distribuiti sul territorio.
“Nel cuore delle persone c’è posto sia per gli uomini che per gli animali” ed è questo il motivo ispiratore di volontari che oltre alla prevenzione del randagismo, accudisce animali domestici in caso di impossibilità del proprietario (es. ricovero ospedaliero), si prende cura di animali che non hanno più chi se ne occupa.
È da aggiungere che tale Associazione contribuisce al raggiungimento degli obiettivi del Piano regionale della Prevenzione che il Comune di Cingoli sostiene dal 2017 e non a caso all’ingresso del Paese vi è il cartello “Cingoli città della prevenzione”
Alla fine degli incontri, gli studenti hanno mostrato interesse per le tre Associazioni che grazie all’iniziativa congiunta Scuola - CSV sono state fatte conoscere.
Dal 25 al 30 marzo gli alunni della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Lucatelli di Tolentino hanno avuto la splendida opportunità di sciare, insieme ai loro docenti sulle magnifiche piste di Folgarida, in Trentino Alto Adige. La partecipazione alla Settimana Bianca ha permesso ai ragazzi di prendere lezioni di sci, di sperimentare la convivenza tra pari e di sapersi organizzare lontano dalle proprie famiglie.
Per gli alunni rimasti a scuola sono state organizzate molteplici attività (laboratori teatrali e musicali, découpage, laboratori di Origami, di riciclo, lezioni-dibattito); sono stati disputati tornei di scacchi e badminton, gare di ballo, di fitdance con esperti e volontari; sono stati proiettati film-documentari.
In collaborazione con le scuole del territorio gli alunni sono stati introdotti alla Filosofia, all’uso dei PC, alla Biologia e alla Chimica: hanno tinto stoffe, fatto esperimenti di meccanica ed elettronica e realizzato modellini code&code.
I Carabinieri, i Vigili del fuoco e gli esperti del Primo Soccorso hanno simulato le emergenze e mostrato le tecniche di soccorso. Gli esperti dello yoga della Risata hanno fornito l’occasione per sperimentare, anche a scuola, il valore della risata.
Per giovedì 4 aprile l’Università di Macerata con il patrocinio della Regione Marche organizzata la Giornata della trasparenza dedicata quest’anno al tema “Trasparenza e anticorruzione. Profili generali e ricostruzione post sisma” che si terrà a partire dalle ore 9 al Polo Pantaleoni, aula blu.
Dopo i saluti del rettore Francesco Adornato, del direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli, coordinati dal professor Francesco De Leonardis, il convegno si aprirà con una trattazione generale a cura dei docentiStefano Villamena di Unimc, che spiegherà le peculiarità del Piano Nazionale anticorruzione 2018, Giammarco Sigismondi della Cattolica di Milano, che parlerà del ruolo del responsabile della prevenzione, e Benedetto Ponti dell’Università di Perugia sulla trasparenza come strumento di prevenzione della corruzione.
Si susseguiranno, quindi, approfondimenti sulla ricostruzione post sisma a cura di Cesare Spuri, direttore dell’ufficio speciale ricostruzione della Regione Marche, sugli istituti specifici dell’anticorruzione a cura del direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi e dei docenti Fulvio Costantino e Roberto Acquaroli.
Chiude Alessandro Berrettini dell’Università di Camerino che parlerà del conflitto di interesse come misura di prevenzione. Il convegno è accreditato dall’Ordine degli avvocati. La partecipazione è libera. Per informazioni: tel. 0733.258.2600-3912, e-mail ufficio.affaristituzionali@unimc.it.