Gli studenti premiano l’Università di Camerino. Unicam infatti ottiene il terzo posto tra gli Atenei italiani, preceduta solo dall’Università Carlo Cattaneo di Castellanza (VA) e dall’Università Bocconi di Milano, nello StuDocu World University Ranking, la classifica delle migliori università del mondo secondo l’esperienza degli studenti, realizzata da StuDocu, la piattaforma tecnologica educativa per la condivisione di documenti universitari.
Attraverso un ampio sondaggio di 100.000 studenti provenienti da più di 27 paesi, questa classifica è la prima del suo genere a mettere le esperienze degli studenti e la valutazione delle loro università in prima linea nelle metriche di classificazione.
Ogni anno sono varie le organizzazioni pubblicano la classifica annuale delle migliori università del mondo sulla base di diverse metriche e indici come la reputazione, le citazioni di ricerca per membro della facoltà, la ricerca e i premi ottenuti. Questi criteri prestano poca o nessuna attenzione alle opinioni e alle esperienze reali vissute dagli studenti e che sono indicatori vitali di un'esperienza educativa positiva e reale. Questi criteri spaziano dalle risorse e strutture disponibili nel campus all'accessibilità della facoltà, ai servizi di supporto agli studenti e altro ancora. Da qui nasce l'interesse di StuDocu per l'ascolto degli stessi studenti.
“Siamo naturalmente estremamente soddisfatti ed orgogliosi – sottolinea il prof. Claudio Pettinari, Rettore Unicam – per questo ulteriore successo. E lo siamo ancora di più perché questo riconoscimento viene proprio dalle studentesse e dagli studenti, la nostra forza, i primi destinatari di tutte le nostre attività, di tutti i nostri sforzi e di tutte le nostre azioni. Per loro cerchiamo sempre di migliorarci, con loro progettiamo e costruiamo un futuro che li renda donne e uomini capaci di affrontare le sfide che la vita riserverà loro”.
“Oltre a porre massima attenzione all’offerta formativa, molto articolata e prontamente adattata alle principali sfide che la società ci impone, alla didattica, alle attività di ricerca, - prosegue il Rettore Pettinari – è fondamentale per noi garantire agli studenti strutture adeguate, aule, biblioteche, infrastrutture telematiche che consentano loro di studiare al meglio. Allo stesso modo riserviamo particolare attenzione anche alla qualità degli impianti sportivi, moderni e funzionali. Unicam rappresenta davvero lo spazio giusto per costruire il futuro dei nostri studenti”.
Lo StuDocu World University Ranking si basa su quindici diverse categorie di interesse diretto per gli studenti e la loro esperienza nelle rispettive università. Gli studenti che hanno partecipato a questo studio hanno classificato le università che frequentano o hanno frequentato, su una scala da 1 a 10 (1 è la più bassa e 10 la più alta) nelle categorie di reputazione accademica, studio a distanza, qualità dell'istruzione, corsi, cultura sportiva, diversità e inclusione e altro ancora.
Con 100.000 intervistati da 1.500 università in Europa, Stati Uniti, Canada, America Latina e Oceania, ciascuna università è stata classificata da una media di 60 studenti o laureati. Oltre alle suddette domande, gli studenti hanno valutato la loro probabilità di consigliare il proprio centro studi ad amici e familiari, facendo di questa la prima classifica universitaria creata dagli studenti per gli studenti.
"Individuare, schedare e descrivere i più rilevanti alberi monumentali del parco di Villa Lauri e le principali varietà arbustive presenti".
Ecco l’obiettivo, raggiunto, del progetto L’Agraria e Villa Lauri, realizzato dall’Istituto “G. Garibaldi”, in collaborazione con l’Assessorato all’ambiente del Comune di Macerata.
Ma c’è di più perché, dopo queste fasi, i ragazzi hanno ragionato sulla posizione di ogni albero (sequoia, tasso, quercia, ciliegio, pino d’Aleppo, olmo, acero, orniello, leccio) e di ogni arbusto (alloro, biancospino, ligustro, alaterno, viburno) per offrire un percorso di fruizione per l’utenza che, con l’ausilio di appositi qr code, può anche attivare dei contenuti multimediali di ogni pianta.
Tutti i materiali, tradotti in lingua inglese e resi disponibili in linguaggio braille, sono stati convogliati in cartelli che prossimamente saranno posti agli ingressi del parco, attrezzando in questo modo gli spazi didattici che diventano un vero e proprio ambiente di apprendimento per le scolaresche del territorio.
In questo modo la fruizione dello spazio verde è completa sul versante ambientale, naturalistico e storico, perché la descrizione scientifica di ogni pianta è arricchita da significativi rimandi culturali e artistici che tali varietà richiamano. Inoltre, per gli studenti si è trattato di un arricchimento delle pratiche didattiche, che rafforzano sempre più l’intreccio tra scienza e umanesimo e li conduce a cogliere criticamente le interrelazioni odierne tra fattori naturali e umani per meglio operare nel territorio.
Oltre alla conoscenza del parco di Villa Lauri quest’anno l’Agraria propone agli insegnanti e agli alunni delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di Primo Grado della città anche alcuni incontri all’aperto, negli spazi verdi della scuola e nel rispetto delle norme di sicurezza.
Con il laboratorio Il giardino dei semplici: un percorso tra letteratura e botanica si favorisce il riconoscimento delle piante officinali e il loro utilizzo nel passato e nel presente, la scoperta della loro presenza nella letteratura e nell’arte con un approccio alla terminologia specifica in inglese. Nel giardino dell’Istituto, infatti, è possibile compiere un percorso multidisciplinare tra cultura e scienza, conducendo anche piccoli esperimenti pratici ed effettuando osservazioni al microscopio di elementi della flora presente. Infine con il laboratorio Outdoor activities: curiosi per natura, il vasto e ricco parco dell’Agraria si trasforma in un viaggio alla scoperta dell’agroecosistema attraverso una serie di esperienze e giochi: un modo dinamico, intelligente e curioso per favorire un approccio consapevole all’ambiente in cui viviamo.
“Mio figlio rispedito a casa per un paio di starnuti”. È la denuncia della madre di un alunno, che frequenta la quinta elementare della scuola "Fratelli Cervi" dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Macerata.
Il fatto risale allo scorso giovedì 17 settembre. “Mio figlio – racconta la donna - è andato a scuola regolarmente e in perfetta salute. Dopo circa un’ora di lezione mi chiama al telefono un’insegnante dicendomi di andarlo a riprendere perché il bambino aveva starnutito (circa 3 volte), da qui il sospetto che fosse malato di Coronavirus. La maestra ha poi aggiunto che a domanda se il bambino avesse mal di testa lui ha risposto di sì”.
“Preoccupata mi sono precipitata a scuola e l’ho riportato a casa – ha proseguito la madre - ma mio figlio risultava in perfetta salute e senza febbre, come constatato dopo la misurazione”.
I disagi per la donna e suo figlio non finiscono qui, però. L’iter per il ritorno in classe ai tempi del Coronavirus, dopo un sospetto simile, prevede il certificato medico di un pediatra che attesti che il piccolo sia in buona salute e non positivo al Covid-19.
“Il problema – spiega la madre – è che il medico non può rilasciare il certificato senza i risultati del tampone, ma per farlo occorrono in media dai 5 ai 6 giorni, a meno che non si vada in strutture private a pagamento.
Vorrei precisare che la che lo starnuto non è contemplato tra la sintomatologia Covid, ma che ci vogliono dei sintomi più evidenti. Credo – continua la donna – che vi sia stato un eccesso di zelo da parte dell’insegnante, con la quale , tra l’altro, non ho avuto mai avuto problemi in questi 5 anni e che stimo”, precisa.
“Sono però arrabbiata contro un sistema che mette in atto norme e regole senza tenere conto delle conseguenze che queste portano dietro. Tra l’altro ho saputo di altri casi simili accaduti all’interno dell'Istituto, capisco la paura – prosegue la madre - ma si stanno oltrepassando dei limiti, senza considerare il fatto che un bambino oramai deve aver paura di starnutire perché c’è il rischio che venga rispedito a casa e non possa tornare a scuola per diversi giorni”.
"Ho anche chiesto – conclude – un colloquio con la dirigente scolastica, che però me lo ha negato, asserendo che sarebbe stato preferibile farlo per via telefonica: ritengo che siano argomenti da trattare a quattr’occhi”.
A Sefro si conclude con grande soddisfazione la prima settimana di scuola. Dopo l’apertura di lunedì scorso, infatti, i primi giorni vengono archiviati nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza anti COVID19.
“Abbiamo portato a casa un risultato storico – commenta l’assessore ai servizi scolastici Stefania Penna - La scuola Astolfi, che fa parte del comprensivo Strampelli di Castelraimondo, aveva ricevuto un importante finanziamento ministeriale per una pesante ristrutturazione, soprattutto in ottica di sicurezza sismica, ma la sospensione dei lavori a seguito del lockdown ha fatto temere il peggio. Invece, grazie al superlavoro di tutti i dipendenti comunali e delle ditte incaricate, siamo riusciti a portare a casa il risultato dell’apertura”. Prosegue l’assessore: “Siamo molto soddisfatti, anche perché abbiamo lavorato fianco a fianco con il collega dei lavori pubblici Corrado Carminelli e con i vertici del comprensivo Strampelli, dalla dirigente Spurio alla fiduciaria Belli. Il tutto per offrire ai bambini una scuola nuova, sicura e anche bella.”
Corrado Carminelli, delegato ai lavori pubblici, tiene a sottolineare la continuità della buona amministrazione: il progetto è partito con la precedente consiliatura e l’attuale compagine amministrativa lo ha portato a compimento. “E’ il caso classico della continuità delle cose buone. Di solito chi arriva tende sempre a stravolgere ciò che è stato fatto dal predecessore. Invece il nostro impegno, fin dalla campagna elettorale, è sempre stato quello di far crescere e di sviluppare le iniziative che fanno bene al territorio, indipendentemente dal colore politico. Un buon seme necessita sempre di cura e noi abbiamo fatto crescere una pianta rigogliosa. Io stesso, come padre, sono molto soddisfatto dell’opera e del risultato ottenuto che in periodo di lockdown sembrava davvero un miraggio. Non abbiamo fatto alcuna inaugurazione, anche per evitare inutili assembramenti, ma seppur in silenzio abbiamo veramente festeggiato per un risultato storico per tutta la nostra comunità”.
Nuova pavimentazione antitrauma per le scuole dell’infanzia settempedane. Grazie all’associazione Help S.O.S. Salute e Famiglia, e una serie di benefattori pubblici e privati, sono stati installati nei plessi “Virgilio”, “Gentili” e in quello di Cesolo, tappeti di protezione all’interno delle aree giochi destinate ad ospitare i piccoli alunni.
A finanziare le opere alla scuola “Gentili” la famiglia del piccolo Simone Forconi, il bimbo ucciso dalla mamma la vigilia di Natale del 2014. Diverse le iniziative che hanno permesso la raccolta dei fondi necessari per l’acquisto del materiale. A muoversi prima dell’avvio del nuovo anno scolastico perché fossero realizzate le opere il Comune di San Severino Marche insieme all’associazione Mam Beyond Borders rappresentata da Cinzia Gianaroli, il gruppo “Le nostri mani scaldano i bimbi”, rappresentato da Cinzia Menghini e che è entrato in contatto con gli ideatori dell’iniziativa grazie alla settempedana Francesca Forconi.
Un contributo importante è stato inoltre fornito anche grazie all’evento “Un libro per amico”, organizzato dall’associazione Help in sinergia con le insegnanti delle scuole dell’Infanzia.
Si tornerà a lavorare nel cantiere per la realizzazione del nuovo Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” di San Severino Marche.
Le opere ripartiranno a breve. Lo ha stabilito il Commissario straordinario del Governo alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, che nelle scorse ore ha firmato un apposito decreto con il quale si è deciso per la prosecuzione del contratto di appalto, stipulato nel settembre dello scorso anno, tra l’ufficio del Commissario e l’associazione temporanea di imprese costituita dalla Marinelli Costruzioni, società capogruppo mandataria, e dall’azienda che ha acquisito un ramo societario della Frimat, la Andreola Gmbh.
Nel decreto Legnini ordina “l’immediata ripresa dei lavori entro e non oltre il mese di settembre sulla base dell’ordine di servizio emanato dal Rup, il responsabile unico del procedimento, e dal direttore dei lavori”.
“Finalmente la notizia tanto attesa è arrivata - commenta il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei -, dopo una serie di incontri e telefonate intercorse in queste lunghe settimane di trattativa. Mi auguro che il cantiere riparta e che si vada avanti fino alla fine dei lavori perché altri rinvii o tentennamenti sarebbero ingiustificabili. L’intervento del Commissario straordinario alla Ricostruzione Legnini è stato risolutivo ed ha permesso di dare una svolta a una situazione complicata da un punto di vista amministrativo e giudiziario”.
"Manca l'insegnante di sostegno per un alunno disabile": il sindaco si Pieve Torina scrive una lettera, per denunciare il protrarsi dell'incresciosa situazione, al premier Giuseppe Conte.
"La scuola, per Pieve Torina, sembra sempre più un percorso ad ostacoli piuttosto che un diritto per una comunità che sta cercando, con le unghie e con i denti, di rimanere aggrappata al territorio".
“Durante l’emergenza covid, tra l’altro non ancora finita, ci hanno detto che i piccoli centri sarebbero stati il futuro della società che verrà, necessariamente più sostenibile. Ma se c’è bisogno, prima di questo avvento, di creare il deserto, noi non ci stiamo”. Queste le dure parole del sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, di fronte al dilatarsi dell’attesa, con le lezioni ormai iniziate da qualche giorno, per l’assegnazione di un insegnante di sostegno per un alunno disabile che frequenta la scuola secondaria di primo grado del paese. “Ci troviamo di fronte ad un nuovo ritardo. Abbiamo subito due pluriclassi per carenza di organico e l’assegnazione di un reggente per la dirigenza scolastica. Ora, addirittura, non è stato ancora individuato il docente di sostegno per un bambino che ne ha assoluto bisogno e che, diversamente, si troverebbe a non poter frequentare la scuola con profitto. Invece che aiutare gli ultimi e cercare soluzioni, ad Ancona e a Roma si preferisce chiudere occhi ed orecchie”. Il sindaco annuncia di aver scritto al premier Conte e al dirigente scolastico regionale. “Non solo, per sabato mattina ho convocato d’urgenza il dirigente scolastico Maurizio Cavallaro per formalizzargli il disappunto di un’intera comunità che non può tollerare una disattenzione tale e per chiedergli di trovare una soluzione il più presto possibile. Garantire la scuola ad un bambino disabile è una questione di civiltà e di dignità. I problemi della famiglia di questo bambino sono i problemi di tutta una comunità”. Gentilucci non esclude anche gesti estremi: “Preferisco immaginare che la cosa si risolva per vie brevi, come si suol dire, ma siamo pronti anche ad atti clamorosi. Confido che le autorità competenti riescano a trovare una soluzione. I bambini disabili hanno la voglia ed il desiderio di imparare esattamente come gli altri. E noi dobbiamo fare di tutto per garantire loro questo diritto” conclude Gentilucci.
Ieri pomeriggio alla presenza della Dirigente di Plesso Dottoressa Greco Filomena e di Don Ignazio, che ha impartito la Sua Benedizione, il sindaco di Montefano Angela Barbieri ha tagliato il nastro della nuovissima cucina realizzata nella sede della Scuola Primaria “Olimpia”.
Un obiettivo già presente nel programma elettorale e raggiunto con un investimento programmato: la somministrazione diretta dei pasti anche alle Scuole Primaria e Secondaria, oltre alla Scuola dell’Infanzia, consentendo così – per la prima volta a Montefano – l’istituzione del Tempo Pieno e Prolungato.
"La precedente Amministrazione Comunale in questa opportunità, ignorando così le necessità di molte famiglie, e non ha mai fatto quei passi necessari ad offrire un contesto scolastico attuale e di servizio alla comunità" sottolinea il sindaco.
Come affermato dalla Professoressa Greco "il servizio mensa non è solo un sostegno alla comunità ma anche un’opportunità di socializzazione maggiore per i bambini e i ragazzi. Fino ad oggi i pasti dei bambini della sola Scuola dell’Infanzia erano somministrati dalle cucine della Casa di Riposo 'A. Cristallini' - prosegue la professoressa Greco-. Ma adeguare le cucine della Casa di Riposo non poteva rappresentare la soluzione ad un’esigenza diversa, quella di un servizio dedicato ai ragazzi sotto tutti i punti di vista".
"Peraltro, l’open space in cui si svolgono le attività comuni (recite, eventi natalizi, feste di fine anno, incontri con i genitori) non è stato affatto ridotto grazie all’utilizzo di alcune aule disponibili, mettendo così a profitto ampi spazi per la cucina" conclude la professoressa.
“La Scuola Olimpia doveva dotarsi di una struttura che permettesse di non dipendere in alcun modo da altri, soprattutto in questi tempi difficili, e di offrire un servizio nuovo ed atteso da tutti. La nuova cucina non rappresenta assolutamente un investimento superfluo ma la risposta concreta alle necessità di tante famiglie che hanno 'bisogno' del tempo pieno e prolungato per lavorare con serenità e nella certezza che i propri figli abbiano un menù pensato per loro e biologico, come raccomandato dalla Regione Marche che in tal senso erogherà un contributo economico - afferma il sindaco Angela Barbieri, proseguendo - I posti di lavoro non sono persi, anzi: una delle cuoche della Casa di Riposo ha avuto completato l’orario di lavoro secondo contratto presso la 'Primaria Olimpia' e ben altre tre persone sono state già assunte per garantire l’eccellenza del servizio”.
La Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS), in collaborazione con il Club Alpino Italiano (CAI), organizza la seconda edizione dell'iniziativa Climbing for Climate. L’evento si svolgerà il 19 settembre 2020 su tutto il territorio nazionale, lungo diversi sentieri. Oltre che dal Club Alpino Italiano, è patrocinato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - MATTM, dal Comitato Glaciologico Italiano - CGI, da Sustainable Development Solutions Network - SDSN ed è inserito nel calendario del Festival dello sviluppo sostenibile promosso dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS.
Le quattro Università marchigiane partecipano organizzando, nell’ambito della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile e in collaborazione con il Club Alpino Italiano-Gruppo regionale Marche, un’escursione sui Monti Sibillini con i rappresentanti delle rispettive comunità accademiche: studenti, docenti, tecnici e amministrativi, referenti dei gruppi di lavoro RUS.
L’escursione si svolgerà lungo il percorso “Fra camosci e aquile“, da Bolognola alla Fonte dell’Aquila, sui Monti Sibillini. Si tratta di un evento simbolico, volto a valorizzare il patrimonio naturale e culturale locale e a sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto ai temi dell’Agenda 2030.
Il ritrovo nella piazza principale di Bolognola è previsto per le 10. Con un cammino lento di circa un’ora e mezza si giungerà alla Fonte dell’Aquila. Dopo una breve pausa, ci si dedicherà alla discussione del tema della giornata: Proteggere la natura e viverla nei borghi di terra e di mare. Interverranno: i Rettori e i Direttori generali degli Atenei marchigiani (o i loro Delegati), i Referenti del CAI-Gruppo regionale Marche, il Presidente del Parco Nazionale del Monti Sibillini, la Sindaca di Bolognola. L’approfondimento sui temi dell’Agenda 2030 vedrà il contributo delle Delegate RUS degli Atenei marchigiani e riguarderà in particolare i seguenti obiettivi di sviluppo sostenibile: lotta al cambiamento climatico, consumo e produzione responsabili, salute e benessere; supporto alle comunità sostenibili; acqua pulita; protezione della vita sott’acqua e sulla terra; turismo sostenibile per una crescita duratura; inclusione sociale ed economica. Verrà quindi letto e sottoscritto l’”Appello per la protezione e la valorizzazione del patrimonio territoriale, Proteggere la natura e viverla nei borghi di terra e di mare”, focalizzato sullo sviluppo e il benessere duraturi e sull’attenzione alla qualità della vita.
Il Comune di Valfornace ha salutato l’apertura del nuovo anno scolastico con l’inaugurazione, in modo sobrio, della nuova ala della struttura dedicata alla Scuola per l’Infanzia.
Alla presenza del Sindaco, Massimo Citracca, del Comandante della locale Stazione del Carabinieri e del Parroco, Don Rafaiani, i piccoli alunni della scuola materna hanno tagliato il nastro della struttura allestita in brevissimo tempo e che può accogliere fino a 13 bambini, nel pieno rispetto della profilassi anti-covid e garantendo la sicurezza per gli ospiti e per le maestre.
Questa nuova struttura ha consentito di aumentare gli spazi all’interno della scuola primaria, elementare e media, consentendo all’intera struttura scolastica di mantenere elevati standard di sicurezza sanitaria, a beneficio di tutti i suoi fruitori.
L’emozione del primo giorno di scuola in ogni caso non è stata sminuita dalle precauzioni anticontagio ed ha regalato a genitori ed alunni un momento che certamente rimarrà nella memoria.
Ai piccoli alunni ed alle loro famiglie sono giunti gli auguri più calorosi da parte del Sindaco e dei rappresentanti delle istituzioni presenti.
Come da programma sono tornate a suonare il 14 settembre le campanelle delle scuole marchigiane. Nonostante le molteplici difficoltà del post-lockdown, a cominciare da quello delle aule, migliaia di studenti hanno varcato le soglie dei rispettivi istituti scolastici e, cosa non di poco conto, hanno avuto la possibilità di ritrovarsi in uno dei luoghi più simbolici della vita di un bimbo o adolescente che sia.
Un clima teso per certi versi, ma ricco di entusiasmo per altri. Ecco allora che ad inizio mattinata anche le strade di Macerata sono tornate a popolarsi di genitori, nonni e scuolabus intenti ad accompagnare bimbi e ragazzi a scuola. A suo modo è stato un “primo giorno di scuola “ anche per tanti dirigenti e funzionari scolastici che, sul finire dello scorso anno e nel corso dell’estate, hanno cercato di risolvere delle inconsuete problematiche ottemperando alle line guide ministeriali in materie di contenimento del contagio da Coronavirus.
“’E’ andata” direbbe qualsiasi studente dopo aver svolto un compito in classe; ed è stato così anche per Roberta Ciampechini, dirigente scolastica del Liceo Scientifico “G.Galilei” e dell’Istituto Tecnico Economico “A.Gentili” che non ha nascosto la sua soddisfazione nel rivedere i “suoi” ragazzi tornare a svolgere la didattica in presenza seguendo tutti gli accorgimenti del caso.
Si è aperto un anno scolastico sicuramente diverso rispetto a quelli passati. Come si aspetta che sarà l’immediato futuro della scuola e degli studenti considerando le difficoltà del momento storico?
“Sono già felice che si sia tenuto il primo giorno di scuola e di avere tutti i ragazzi in presenza. Sono la preside sia del Liceo Scientifico che dell’istituto Tecnico Economico e per me è stata una soddisfazione aver dato il benvenuto ai ragazzi proprio in occasione della prima campanella in quanto ci tenevo tanto che lavorassero a scuola direttamente con i docenti. Il primo giorno è sempre caratterizzato da grande emozione; ricordo quando ero studentessa e ora rivivo le stesse sensazioni in qualità di dirigente. E’ stato bello vedere i ragazzi rientrare a scuola anche se con la mascherina, però di nuovo insieme “.
Quali sono le criticità che ha incontrato durante il periodo dove si stava programmando la riapertura degli istituti scolastici?
“Diciamo che non c'è stato riposo a partire da giugno fino a settembre. Luglio, qui all'istituto tecnico economico, lo abbiamo passato proprio organizzando aule, misurando spazi e controllando le metrature. Insomma, seguendo le indicazioni fornite dal Ministero con l'aiuto degli ingegneri in particolare del RSPP dell'Istituto che ringrazio personalmente congiuntamente all’ingegnere della provincia. Sono veramente molto grata a tutte le persone che hanno collaborato a far sì che la scuola potesse riaprire in sicurezza. Siamo riusciti a mettere i ragazzi in presenza sia al tecnico che allo scientifico di Macerata; qui al tecnico utilizzando anche gli spazi speciali come ad esempio i laboratori 1, 2 e 3 che saranno destinati sia a classi articolate che particolarmente numerose. Abbiamo utilizzato anche lo spazio dell’ex bar e quindi abbiamo dovuto fare in modo che i ragazzi potessero rientrare in presenza anche con l'aiuto di spazi prima destinati ad altri scopi. Allo Scientifico è stato fatto lo stesso lavoro, ma in questo caso non a partire da luglio bensì dagli ultimi giorni di agosto. Mi sarebbe dispiaciuto, soprattutto per le classi prime, non fare in modo che si conoscessero in quanto credo molto che la didattica in presenza sia importante. Sono convinta che i ragazzi abbiano bisogno di un contatto sia con il Corpo Docente che tra di loro quindi siamo contenti di aver raggiunto l’obiettivo”.
Durante il lockdown è entrata in gioco la didattica a distanza. Come ha vissuto questa esperienza e ritiene che sia ripetibile anche in condizioni “normali”?
“A marzo ci siamo trovati con questa novità assoluta per cui da un giorno all'altro ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto lezione a distanza. Allora ero preside solo dell'Istituto Tecnico ma i professori si sono subito adoperati a lavorare a distanza con risultati molto positivi. Sono comunque contenta della didattica a distanza, anche a livello di segreteria. Abbiamo fatto il possibile per assicurare il servizio ai nostri studenti e alle famiglie senza interruzioni di disponibilità. Chiaramente ora, avendone le possibilità, è più opportuno ricominciare in presenza ma è una buona cosa affiancare alla didattica in presenza un’ eventuale didattica a distanza. Siamo comunque pronti e abbiamo un orario settimanale che permette di calibrare questa disposizione anche per delle video lezioni in quanto disponiamo di un'ora di 60 minuti, all'interno della quale ci sono 10 minuti di pausa. Questa pausa per i ragazzi e nel momento in cui siamo a scuola serve per areare i locali per la sanificazione delle cattedre e per consumare una breve merenda. Nel caso della didattica a distanza servirebbe per disconnettersi considerando che un’intera ora al computer risulterebbe pesante per i ragazzi. Quindi abbiamo ritenuto opportuno fare 50 minuti di lezione e 10 minuti di pausa tra una lezione e l'altra; allo Scientifico abbiamo già delle webcam in ogni aula e quindi siamo pronti eventualmente a gestire questa opzione perché non dobbiamo dimenticare che ci potrebbero essere situazioni di fragilità a causa di malattie perciò potremmo dover ricorrere anche ad una didattica mista".
Qual è il suo personale bilancio dell’anno scolastico appena concluso al netto di tutte le difficoltà generate da questa emergenza sanitaria?
“Abbiamo cominciato in presenza poi ci siamo trovati nell'emergenza da un giorno all'altro. Credo che siamo stati capaci di gestire bene la situazione in quanto ci siamo appunto dovuti rimboccare le maniche e lavorare con le risorse che avevamo. In meno di una settimana tutti i docenti sono stati formati su G-suite di Google e sulle varie piattaforme che potevano utilizzare per la didattica a distanza quindi il bilancio è comunque positivo. Certo il periodo in cui avevamo i ragazzi a casa è stato pesante per tutti, però bisogna vedere anche la positività dalle varie situazioni. Penso che questa situazione che ci abbia insegnato qualcosa che possiamo riutilizzare anche adesso che siamo riusciti a recuperare la didattica in presenza. Questa modalità di sentirci in videoconferenza permette a tutti di raggiungerci rapidamente e da ogni posto in cui si trova. Questo deve comunque far comprendere che possiamo affiancare una didattica in presenza e anche all'uso delle nuove tecnologie comunque basilari così come scritto nel piano nazionale digitale”.
"Si sono svolti in generale senza rilevanti criticità i servizi di trasporto regionali su gomma riservati agli studenti nel giorno della ripresa dell’attività scolastica in presenza. Anche Trenitalia ha comunicato che la situazione è risultata regolare anche per il trasporto su ferro". Questo quanto si legge in una nota ufficiale diffusa dalla Regione Marche, relativamente alla risposta che il trasporto pubblico locale ha saputo offrire agli studenti nel primo giorno del rientro a scuola.
Stando ai resoconti forniti dal servizio Trasporti della regione Marche si rileva "in tutta la regione la buona rispondenza dei potenziamenti delle corse dedicate, dei sistemi di segnalazione dei sovraccarichi e dell’attività di supporto e assistenza degli steward. Qualche problema di assembramento è stato rilevato nelle corse di ritorno di metà giornata in alcuni terminal, a Macerata e Camerino. Per queste situazioni si stanno mettendo a punto soluzioni ad hoc, da utilizzare immediatamente nei prossimi giorni".
Proprio la provincia di Macerata è l'unica in cui i report segnalato - nonostante una "situazione complessivamente positiva" - la necessita di ricorrere a una serie di aggiustamenti visto che "nei principali terminal di Macerata e Camerino" si "raccolgono numeri significativi di studenti per i viaggi di ritorno".
"La soluzione immediatamente applicabile a Macerata, in relazione alla presenza di un cantiere, è l’incremento della presenza di steward - rileva nella nota il servizio Trasporti della Regione Marche -, che garantiscano un maggiore ordine dei flussi e un migliore utilizzo degli spazi di attesa e di movimento effettivamente a disposizione. A Camerino si stanno mettendo a punto in queste ore soluzioni di gestione della viabilità in collaborazione con il Comune".
Secondo gli operatori regionali sarà possibile disporre di un quadro più chiaro della situazione a partire dalla prossima settimana, e soprattutto dall’inizio del mese di ottobre, periodo in cui diverse scuole che attualmente adottano la didattica integrata, in presenza e a distanza, hanno già dichiarato l’intenzione di rientrare totalmente in presenza.
Oggi primo giorno di scuola per gli alunni e le alunne recantesi, tra misure di sicurezza e procedure anti Covid il rituale suono della campanella ha sancito l’inizio dell’anno scolastico 2020/2021 nell’era del coronavirus.
A distanza di sei mesi, tanta l'emozione tra gli alunni in procinto di iniziare un nuovo anno tutto particolare, che vede in prima linea regole, mascherine, gel igienizzante, banchi nuovi e distanziamenti in classe e nei luoghi comuni.
Le scuole recanatesi, come da programma, hanno aperto questa mattina in modo regolare, gli alunni e le alunne, con accessi scaglionati, sono entrati e hanno trovato posto nei banchi e negli spazi allestiti nelle scuole.
Per le prime classi delle primarie degli Istituti Comprensivi Beniamino Gigli e Nicola Badaloni, la mattinata si è aperta con un incontro di benvenuto e di prima presentazione delle maestre con i genitori all’esterno degli edifici e poi con la consueta cerimonia di saluto d’inizio anno organizzata per i bambini, negli spazi aperti e nei giardini delle scuole, dove le maestre hanno conosciuto i piccoli studenti e spiegato loro in maniera semplice e adeguata le misure di sicurezza delle regole anti-contagio Covid.
A salutare le alunne e alunni dei due Istituti Comprensivi "Badaloni" e "Gigli" con i Dirigenti Scolastici Annamaria De Siena ed Ermanno Bracalente, il Sindaco Antonio Bravi e l’Assessore all’Istruzione Rita Soccio.
“Da sempre l'inizio della scuola rappresenta una delle tappe più importanti dell'anno per la nostra comunità, quest’anno ancora di più per il difficile periodo che stiamo attraversando - ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi - Tantissimo è stato il lavoro svolto in tempi brevi affinché la riapertura potesse avvenire oggi e in sicurezza. Alle molte persone che si sono messe a disposizione ed hanno collaborato alla riuscita dell’obiettivo va il mio personale e immenso ringraziamento.
Un primo augurio è che questa tappa costituisca un ulteriore passo in avanti verso la capacità di convivere in presenza di un virus ancora in circolazione, con la giusta dose di attenzione e di pazienza nell'attenerci alle indicazioni che ci vengono impartite. Solo continuando a collaborare tutti insieme, responsabilmente, possiamo man mano far fronte alle difficoltà che possono insorgere nel tempo. Un ulteriore augurio va a tutto il personale scolastico, pronto ad affrontare con coraggio e dedizione un anno che sarà ricordato nella storia come certamente fuori dall'ordinario.
L’ augurio finale va alle più piccole e ai più piccoli concittadini, affinché possano continuare a crescere e a socializzare nel segno della conoscenza e dell'istruzione, strumenti indispensabili a interpretare la complessità del mondo attuale. Buon anno scolastico.”
“Tornare a scuola con una didattica in presenza era di fondamentale importanza per i nostri bambini, non solo per l’istruzione ma soprattutto per garantire loro la libertà di crescere e di confrontarsi con la comunità. – ha detto l’Assessora all’Istruzione Rita Soccio - Con soddisfazione oggi possiamo dire di esserci riusciti grazie al grande lavoro di squadra fatto con le scuole e con i genitori.
Questa mattina abbiamo portato il nostro saluto a molte classi e devo dire che, al di là delle emozioni del primo distacco dalla famiglia che fanno da padrone, da sempre, nelle prime classi delle primarie, abbiamo trovato in tutte le scuole un clima sereno e molto piacevole e questo grazie alla maestre che sono riuscite da subito ad accogliere le bambine e i bambini con affetto e professionalità e grazie ai genitori che hanno ben preparato i figli a questa giornata.”
Il primo giorno di scuola, dopo il lungo periodo di sosta provocato dalle esigenze sanitarie, ha determinato a Macerata un forte incremento del flusso veicolare. La maggior parte dei genitori, infatti, ha scelto di accompagnare direttamente a scuola gli studenti più giovani per conoscere la nuova scuola o per verificare le nuove regole anti covid.
A questo proposito l’Amministrazione comunale auspica che, dopo queste prime esperienze, venga ripristinata la buona pratica dell’uso dei mezzi del trasporto pubblico urbano che è stato potenziato ponendo particolare attenzione alle esigenze di mobilità verso e dai plessi scolastici in conseguenza delle limitazioni decretate dalle normative per il contenimento dei contagi covid-19.
"È garantita la sicurezza a bordo in tutte le linee del trasporto urbano, fino alla capienza massima dell’80% di quelli previsti dal libretto di circolazione, con l’obbligo della mascherina e la presenza dei dispenser con gel disinfettante per la pulizia delle mani - sottolineano dalla Giunta -. L’incremento del trasporto riguarda rispetto al programma di esercizio ordinario, che pure era stato potenziato nel gennaio di quest’anno con l’apertura dei nuovo Campus di via Roma, tre nuove linee: Linea Campus, Linea Convitto e Linea Fermi".
"Inoltre è stato rinforzato il servizio in uscita per la scuola Fermi fino ai giardini Diaz (Linea 11), quello in uscita dal Campus con una Linea 8 bis delle ore 12.55 e istituita la Linea Cioci Bis che alle 7,40 parte dai giardini e, passando per via Cioci a servizio dei plessi scolastici della zona, arriva fino al Campus di via Roma".
ORARI CORSE - Per quanto riguarda gli orari delle nuove corse, la linea Campus partirà da Villa Potenza (via dell’Acquedotto) alle 7:25 e raggiungerà il plesso scolastico di via Roma alle 7:45 con ritorno alle ore 13:05. Fermate solo in via dei Velini- incrocio Due Fonti e in viale Martiri della Libertà.
La linea Convitto partirà da Casette Verdini alle 7.20 e giungerà alla scuola alle 7.50 con ritorno alle 13.05. Fermate in via Natali e Giardini Diaz all’andata e al Campus e via Natali al ritorno.
La linea Fermi partirà alle 7.25 da Piediripa (via Concordia) e arriverà alle 7.45 con ritorno alle 13.03. Fermate alla chiesa di Piediripa, via Metauro e via Galasso da Carpi all’andata e alla chiesa Le Vergini e via Metauro al ritorno.
Attive le corse e le fermate già istituite nel gennaio del 2020 per il servizio al nuovo Campus scolastico, cioè Circolare Bis che collega il Centro storico con viale Pagnanelli (Campus scolastico) la corsa della Linea 2 sempre da viale Pagnanelli ai giardini Diaz delle 12.55 e le fermate al nuovo campus scolastico delle linee scolastiche 8Bis, 9Bis, Consalvi e 10Bis.
Per tutti i servizi del Trasporto Urbano indicati, saranno utilizzabili i normali titoli di viaggio, abbonamenti e biglietti. A questo proposito è utile ricordare che l’APM ha distribuito i voucher per il mancato utilizzo del servizio durante il lockdown e che gli stessi sono fruibili per i nuovi abbonamenti scolastici.
Per quanto riguarda l’acquisto degli abbonamenti l’APM ricorda che gli utenti già in possesso di tessera di riconoscimento potranno avvalersi, oltre che dello sportello clienti di viale Don Bosco - nel rispetto delle disposizioni anti covid aperto solo su appuntamento, chiamando il numero verde 800 204 233 (da rete fissa) oppure, 0733 177 6774 (da rete mobile) - anche delle nuove modalità on line o l’APP “APMobilità”.
Nel caso non si disponga della tessera, o la stessa sia stata smarrita, è necessario richiederla allo sportello clienti (rilascio a titolo gratuito).
Sempre per quanto riguarda la viabilità il Comando della Polizia locale ricorda a chi deve raggiungere il Campus con i mezzi privati di usare quella alternativa verso via Prezzolini, debitamente segnalata, in modo da alleggerire il traffico su via Roma. Questi i percorsi consigliati:
da via Spalato: via Cassiano da Fabriano > via Silone > via Prezzolini
da via Roma: via Gasparri > via Prezzolini3
da via Mattei: via Roma in direzione Collevario > via Bartolini > via Cardarelli > via Ungaretti > via Verga > via Prezzolini
da Sforzacosta: via Pirandello > via Montale > via Verga > via Prezzolini.
Inizia oggi il nuovo anno scolastico 2020/2021, i bambini ed i ragazzi di Sarnano tornano dopo mesi di forzata assenza, a causa dell'emergenza Coronavirus, a frequentare le aule degli edifici scolastici, e questo nuovo inizio porta con sé una bellissima novità: la nuova scuola elementare di Sarnano.
Oggi infatti i bambini della primaria di Sarnano sono entrati per la prima volta nel nuovissimo edificio scolastico realizzato ex novo in sostituzione del vecchio edificio ubicato in Largo Crivelli, gravemente danneggiato dal sisma del 30 ottobre 2016. La nuova scuola, realizzata dalla struttura commissariale con il contributo dell'ANIA – Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (donazione di 2 milioni di euro), è ubicata in Via del Colle, in adiacenza al Liceo Scientifico di Sarnano e nella immediata vicinanza della zona degli impianti sportivi.
L'edificio rispetta i massimi standard dal punto di vista della sicurezza sismica e dell'efficientamente energetico e garantisce al suo interno ampi spazi sia per le aule didattiche che per i laboratori, oltre ad essere dotato di palestra per lo svolgimento delle lezioni di educazione fisica.
Stante il persistere dell'emergenza Covid, la struttura commissariale, l'Aministrazione Comunale e l'ANIA hanno deciso di soprassedere per il momento dall'effettuare la formale cerimonia di inaugurazione, che si svolgerà in seguito: infatti, al di là delle formalità, l'obbiettivo che tutti si erano prefissati era quello di consentire, fin dal primo giorno di scuola, l'utilizzo del nuovo edificio.
Con l'apertura della nuova scuola elementare, avvenuta alla presenza del Sindaco Luca Piergentili e della Dirigente Scolastica Maura Ghezzi, Sarnano completa un percorso che ha portato alla realizzazione di quattro nuovi edifici scolastici: la materna (donata dalla Regione Friuli Venezia Giulia), la media (donata dalla Andrea Bocelli Foundation e dalla Only The Brave Foundation), il nido (realizzato con fondi regionali e con la sponsorizzazione della Top Costruzioni Srl), a cui da oggi si aggiunge la nuova scuola elementare. Va sottolineato come anche gli edifici destinati a scuole superiori (liceo scientifico ed IPIA) siano in linea con la normativa antisismica, grazie agli interventi negli anni messi in campo dalla Provincia di Macerata, per cui Sarnano può oggi vantare il primato di avere tutti gli edifici scolastici presenti nel proprio territorio assolutamente sicuri dal punto di vista sismico.
Con questi significativi presupposti, il Sindaco e l'Amministrazione Comunale augurano un proficuo lavoro ai Dirigenti Scolastici, al personale docente e non docente e, soprattutto agli studenti di ogni ordine e grado presenti nel territorio di Sarnano.
Il ritorno in classe per gli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” di San Severino Marche, ospiti nell’edificio della scuola Luzio a causa del terremoto che ha danneggiato la sede storica di viale Mazzini abbattuta a seguito delle scosse, è stato seguito anche dal primo cittadino settempedano Rosa Piermattei, che oggi si è presentata al suono della prima campanella per portare agli studenti il saluto della comunità locale.
Alla presenza del dirigente scolastico, Sandro Luciani, e del presidente del consiglio d’Istituto, Roberta Ricci, il sindaco ha incontrato e dato il benvenuto alle prime e alle seconde classi augurando ai ragazzi il suo in bocca al lupo per il nuovo anno e per la nuova esperienza formativa che vivranno a partire da oggi.
“Ho incontrato ragazzi molto bravi, che si sono comportati benissimo durante le delicate fasi dell’ingresso a scuola prestando grande attenzione alle indicazioni fornite dalla dirigenza e dal personale tutto che in queste ore sta svolgendo davvero un’opera meritoria che va ben oltre le proprie mansioni - queste le parole del sindaco Piermattei-. Il preside Luciani ha lavorato molto, con docenti e personale, durante la pausa estiva per garantire la sicurezza ai massimi livelli e per evitare doppi turni e ricorso a lezioni a distanza. La scuola ha preso in affitto anche alcuni locali nel complesso di San Domenico dove sarà ospitata l’aula informatica. Questa e altre soluzioni, nonostante siano ancora emergenziali, permetteranno comunque ai ragazzi e alle famiglie di evitare una serie di disagi. Ci dobbiamo tutti abituare a convivere con questa situazione molto particolare prestando la massima attenzione nelle aule ma anche a casa perché l’emergenza sanitaria da Covid19 è tutt’altro che passata. Ai ragazzi, per il resto che non è certo meno importante, auguro di vivere con serenità l’avvio del nuovo anno. Essi si trovano a vivere qualcosa di unico e straordinario che li vedrà crescere facendoli diventare adulti e membri di una società - conclude il sindaco Piermattei - che è pronta ad accoglierli sempre ma anche a proteggerli nei momenti di difficoltà e non dovranno per questo mai sentirsi soli”.
All’Itts “Divini” è stata realizzata anche una stanza dedicata che consentirà un primo intervento di isolamento in caso di situazioni sospette.
Abbiamo rivolto qualche domanda a genitori e studenti in merito a questo primo giorno di scuola dopo il lockdown. In molti si sono detti preoccupati, soprattutto i genitori dei più piccoli, che non sanno come i loro bambini reagiranno a questo anno scolastico che si preannuncia così particolare.
“Cosa ne pensate del ritorno a scuola?”
“Sembra che dobbiamo evitare gli assembramenti solo a scuola - queste le parole di una mamma di una bambina delle elementari -, solo loro con la mascherina e, anche se la bambina è contenta perchè è da molto tempo che non va in classe, però io come mamma a pensare che devono stare dentro la classe senza poter interagire con gli altri compagni, sono preoccupata. Non credo che sia una cosa positiva, anche perchè poi in giro queste regole non vengono rispettate. Non capisco perchè bisogna prendersela sempre con i bambini, cerchiamo sì di tutelarli ma così non è vivere serenamente un ambiente scolastico.”
“Avete svolto anche la didattica on line? Come vi siete trovati?”
“Si l’abbiamo fatta, ma è stata dura comunque dura soprattutto far mantenere l’attenzione e la concentrazione. Per questo rientrare in classe ha i suoi aspetti positivi, per esempio rivedere le maestre ed i compagni.”
Abbiamo rivolto qualche domanda anche agli studenti di alcune scuole superiori. Molti di loro si sono detti preoccupati per il fatto del rispetto del distanziamento a scuola durante le ore come ricreazione e ginnastica, ma soprattutto all'interno mezzi pubblici.
“Come vi trovate, dopo parecchi mesi a casa, a dover rientrare in classe?”
“Strano, è davvero molto strano, non sappiamo ancora bene come dobbiamo comportarci e cosa possiamo o non possiamo fare, ci hanno comunicato ad esempio che la ricreazione dura 20 minuti, ma che dobbiamo stare dentro l’aula”.
“Invece rivedere i compagni che non avete più visto dall’inizio del lockdown?”
“Quello è positivo, soprattutto perché è da tanto che non li vediamo quindi fa piacere.”
“Cosa ne pensate del rientro in classe dopo tanto tempo?”
“Non siamo molto sicuri, vedremo quando entreremo come sarà la situazione.”
“Vengono rispettate le norme di distanziamento e obbligo di mascherina all’interno dei mezzi?”
“Stamattina erano abbastanza rispettate, tutti stavano con la mascherina ed un minimo di distanziamento c’era, quindi stavamo abbastanza tranquilli.”
“Pensi che a scuola sarà lo stesso?”
“Sinceramente non so dirti di preciso ma vedendo le persone che ci sono sarà dura, siamo in 18 nella classe quindi sarà difficile.”
Sempre alla domanda “cosa ne pensate del rientro a scuola” molti si sono detti contenti del fatto di rivedere i compagni di classe che non hanno visto a causa del lockdown ma comunque preoccupati dal fatto che non sono sicuri che le norme vengano rispettate da tutti quanti.
“Come vi siete trovati con la didattica on line?”
“Bene, è stato cambiato l’orario scolastico per questo. Si fanno le ore da 50 minuti perché così se si fa lezione on line abbiamo tutti modo di collegarci.”
Molti non sono sicuri sulla durata della scuola nonostante le mascherine, il dubbio più grande rimane il distanziamento all’esterno della scuola come per esempio i mezzi pubblici o i locali.
“Secondo me non è sicuro – risponde una ragazza – anche perché basta guardare qui, fuori dal cancello della scuola, che già in molti non portano la mascherina. Probabilmente verrà sospeso tutto di nuovo se alcuni continuano a non preoccuparsi della salute di tutti”
“Siete più contenti o preoccupati di ritornare in classe?”
“Sono contento di poter rivedere i compagni ma la vedo come una cosa da prendere con le pinze – dice un ragazzo -, soprattutto per la difficoltà nel mantenere il distanziamento in classe o sui mezzi. Non si conoscono bene le norme da dover rispettare. Secondo me sarebbe meglio alternare la didattica on line con la didattica in presenza, almeno si diminuisce anche il rischio.”
Ci sono ancora molti dubbi nelle varie scuole anche per quanto riguarda gli ingressi e le uscite, secondo molti ragazzi non si riuscirà a rispettare tutte le norme.
“Organizzati in questo modo è un po’ azzardato rientrare in classe – risponde un’altra ragazza – abbiamo un po’ paura, anche perché a scuola si possono avere tutte le norme e misure restrittive ma se poi non vengono applicate anche all’esterno sono inutili. Nella corriera è impossibile mantenere il distanziamento.”
“Per la didattica on line invece dopo qualche problema all’inizio abbiamo preso il ritmo e, secondo noi, è meglio per studiare perché riesci a gestirti tu i tuoi tempi.”
Altri ragazzi rispondono che “non sono preoccupato per il distanziamento quanto per il fatto che possa ricominciare di nuovo, che ci sia una nuova chiusura generale. Ci sarà qualcuno che si toglierà la mascherina o che non si misura la febbre la mattina, sicuramente qualche sgarro che andrà a compromettere la salute di tutti.”
Il parere dei ragazzi è quasi unanime: il rispetto del distanziamento nei mezzi pubblici ed all’esterno della scuola sono le preoccupazioni maggiori, ma anche il fatto che il mancato rispetto delle norme possa portare ad una nuova chiusura generale.
Oltre all'entrata a scuola, questa mattinata è stata segnata da piccoli tamponamenti che si sono verificati soprattutto nella zona di Via Spalato e nella zona dell'entrata del campus scolastico "Alighieri Mestica" (ex casermette).
Il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Marche Marco Ugo Filisetti ha diffuso un messaggio di saluto a tutti gli studenti in procinto di iniziare il nuovo anno scolastico.
"Riprendiamo l'attività scolastica rivolgendo il nostro primo memore e reverente pensiero ai nostri cari, - le parole del direttore - vittime della straordinaria pandemia che ha colpito anche la Comunità marchigiana, presenti in spirito. Alle famiglie e a chi voleva loro bene rinnoviamo la nostra vicinanza e cordoglio"
E rivolgendosi ai "bambini e ragazzi delle Marche" lancia un invito : "A voi studenti ancora una volta ricordiamo, oltre all'impegno nello studio, l'esercizio dell'autocoscienza, che si interroga a partire dall'identità. Chi sono? chi sono i miei "padri"? quale passato? Perché è la memoria storica, la consapevolezza delle proprie radici che unisce una comunità, un popolo indicando il possibile futuro"
Il messaggio integrale è stato sentitamente diffuso dal direttore agli studenti che "si apprestano a iniziare il nuovo anno scolastico insieme a tutto il personale scolastico"
“Il rientro a scuola, quest’anno, ha un valore ancor più speciale”. Esordiscono così Katia Marilungo e Federica Guercio, rispettivamente presidente e consigliere segretario referente per la Psicologia scolastica dell'Ordine degli Psicologi delle Marche, in vista dell'inizio dell'anno scolastico. “Negli ultimi sei mesi – dicono – quello della scuola è stato uno dei temi più caldi e ha visto un enorme sforzo e impegno da parte dei molti attori coinvolti, tra comitati tecnici, istituzioni, dirigenti, corpo docente, personale ata, famiglie e studenti. Anche l'OPM ha mantenuto costantemente alta l'attenzione, ha lavorato con le istituzioni, con i gruppi di lavoro regionali e nazionali e la comunità professionale ha dato il proprio contributo per una ripartenza in sicurezza psicologica.
È chiaro – proseguono Marilungo e Guercio – che data la complessità tema tanti aspetti risultano ancora mancanti e in una condizione di “sospensione” tra emergenza e importanza, tra necessità di ripresa e sicurezza, tra sorriso e mascherina. Nello zaino quest’anno ci saranno anche tutti i traumi, più o meno intensi, che la fine del lockdown e la ripresa della socializzazione hanno solo in parte sanato e ci saranno sono i nostri “vissuti sospesi”. La condizione di sospensione – spiegano - richiede equilibrio e dunque la tutela del benessere psicologico diviene ancor più necessaria nel processo di ripresa affinché dall'emergenza si passi all'importanza e l'importanza non torni emergenza”. Infine un augurio a tutti gli “attori” chiamati in causa con il rientro a scuola: “Alle famiglie chiamate a fare comunità educante – dicono Marilungo e Guergio - auguriamo di sentirsi supportati dalle istituzioni nell’importante ruolo che rivestono nella funzione educativa dei più giovani. Ai colleghi chiediamo di tenere sempre alta l’attenzione sulle tematiche della prevenzione del benessere psicologico, unico strumento per sostenere e prevenire i bisogni sociali emergenti. Agli studenti
– infine - auguriamo di adattarsi alle circostanze di vita ma anche di non esitare a chiedere aiuto in caso di necessità e di far valere sempre i propri diritti, salute psicologica inclusa”.
In occasione della ripresa della scuola, l’assessore all'Istruzione del Comune di Civitanova Marche, Barbara Capponi, ha scelto - con un lettera - di rivolgere un pensiero particolare a ragazzi, insegnanti e genitori.
In questi giorni verrà distribuito, agli enti e alle scuole che hanno aderito, materiale di cancelleria preparato per gli studenti che lunedì riprenderanno le lezioni per il nuovo anno scolastico. Un gesto simbolico, ma anche concreto, che vuole essere un segno di vicinanza dopo la grave emergenza dovuta al diffondersi del Covid-19.
Oltre a un pensiero per gli studenti, per ogni istituto comprensivo è stato destinato del materiale che la stessa scuola distribuirà secondo le esigenze dei vari plessi e ne è stato offerto anche ad associazioni che si occupano di disabilità e disagio.
Il materiale ha avuto infatti moltissimi destinatari, che ricoprono gran parte delle famiglie della città.
Oggetti necessari alla didattica o alle attività educative sono stati destinati infatti ai nidi comunali e Centro per le famiglie, a tutte le scuole dell’infanzia, primarie e medie dei tre istituti comprensivi aderenti all’iniziativa ed ad ogni loro singolo alunno, alla scuola primaria paritaria Stella Maris, agli istituti superiori Ipsia Corridoni, Itc Corridoni, Licei Da Vinci, Liceo Stella Maris, Bonifazi, CAG Calimera, Anffas, Anthropos, Consulta dei Servizi sociali e Centro anziani di Via Carnia.
“Per ogni bambino è stato predisposto questo benvenuto che sarà distribuito nel corso dei primi giorni dell’anno scolastico - sottolinea Capponi -. Per i ragazzi delle medie c’è un pacchetto più corposo, considerando che con l’inizio della scuola secondaria aumentano per le famiglie, di molto, i costi per i testi e materiali scolastici. C’è stato un grande impegno di tanti per cui ringrazio in primis la ditta “Sisters” per la generosità, i dipendenti comunali, i volontari della Consulta dei servizi sociali, e la Protezione civile per l’incredibile lavoro".
Ogni oggetto è stato spacchettato, contato, distribuito nel pieno rispetto della normativa anti-covid in base al numero dei ragazzi presenti in ogni plesso. Sono stati integrati i pezzi, ove mancanti, raggiungendo così la distribuzione di migliaia di unità, con una ricaduta concreta sulla cittadinanza a vantaggio di famiglie, scuole, associazioni varie, persone con disabilità.
"Per i restanti alunni che, per motivi che non dipendono dall’Ente comunale, non troveranno sul loro banco il materiale, o altri alunni le cui famiglie hanno aderito ad altri percorsi di istruzione, si sta predisponendo nelle prossime settimane la possibilità di ritiro dei materiali ad essi destinati. Saranno quindi quanto prima comunicati date, orari e sede per un ritiro ordinato e rispettosi delle norme anticovid" ha aggiunto l'assessore.
Di seguito proponiamo il contenuto integrale della lettera inviata alla nostra redazione dall'assessore Capponi:
“Il Covid-19 ha avuto forti ripercussioni nel campo della scuola; ci lasciamo tutti alle spalle un anno scolastico particolare, che per un lungo periodo di tempo ha privato i ragazzi del contatto con docenti, compagni di scuola e amici, e che ha messo a dura prova anche i genitori che, oltre ad affrontare le varie difficoltà che la pandemia ha comportato, sono stati impegnati nell'insolito ruolo di insegnanti.
Ma i nostri ragazzi hanno dimostrato maturità e una straordinaria forza. Sin dall'inizio del lockdown abbiamo ritenuto opportuno e necessario cercare un modo per alleviare il disagio vissuto e l'Assessorato si è adoperato creando nuovi contatti per poter ottenere del materiale che studenti, scuole e associazioni potranno utilizzare.
Un gesto simbolico, ma anche concreto, a testimonianza di quanto famiglie e studenti siano al centro dei nostri pensieri. In tanti hanno donato le proprie risorse, il proprio tempo, la propria volontà: gli imprenditori che hanno voluto sostenerci con una importante elargizione di prodotti, la Consulta dei Servizi Sociali che ha catalogato e preparato gli oggetti, i dipendenti comunali, i dirigenti, i referenti dell'autoparco per il trasporto e la Protezione civile per la consegna nei singoli plessi.
Ci auguriamo dunque vi resti nel cuore quanto la comunità sia presente e si è adoperata per creare un circolo virtuoso di cui anche voi fate parte. Questa nuova esperienza scolastica che sta per iniziare parta dunque con la consapevolezza di essere destinatari e ispiratori di una comunità viva e attiva nel darsi una mano, di cui, siamo certi, diverrete attori principali presto anche voi”.