“Mi giungono notizie piuttosto preoccupanti sulla situazione che vive il reparto di Chirurgia dell’ospedale di Camerino. L’Unità operativa, che versa in una situazione di cronica carenza di personale medico, non avrebbe dirigenti medici sufficienti ad assicurare la copertura dei turni mensili di reperibilità”. Così il consigliere di minoranza, Sandro Sborgia, riguardo alla situazione del reparto ospedaliero camerte.
“Fino ad oggi la funzionalità era garantita anche da un medico in servizio presso il distaccamento di San Severino Marche che, a quanto è dato sapere, non sarà più disponibile”, continua Sborgia. “Per il mese di maggio, quindi, i sanitari in servizio non sarebbero nelle condizioni di assicurare la copertura”.
Sempre secondo l’ex sindaco ad aggravare la situazione ci sarebbe anche “l’imminente pensionamento del primario dottor Catalini, stimato professionista, da vent’anni in servizio presso il nosocomio camerte e per ben undici anni capo dipartimento ospedaliero”.
“Se ciò dovesse essere confermato - sottolinea Sborgia - la situazione sarebbe davvero critica. Le difficoltà che attraversa l’ospedale di Camerino sembra siano totalmente sconosciute ai nostri rappresentanti locali”. "Proprio ieri sera, a Camerino, si è riunito il Consiglio Comunale ma nel corso della seduta consiliare né il sindaco Lucarelli né tantomeno il consigliere regionale Pasqui hanno fatto parola della vicenda”.
“Abbiamo oramai compreso – prosegue il consigliere - chiaramente che l’argomento sanitario non sembra proprio essere di loro interesse. Ciò nonostante mi permetto di rivolgere pubblicamente un appello all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini affinché si faccia carico della vicenda e intervenga con gli strumenti a sua disposizione per scongiurare il rischio di un ulteriore ridimensionamento di tutta l’attività chirurgica”. “Il reparto di Chirurgia dell’ospedale di Camerino è stato per anni punto di riferimento regionale e va assolutamente salvaguardato. Non possiamo permetterci ulteriori perdite di servizi essenziali”.
"Il 2 marzo scorso ho avuto un incidente. Cadendo da una discesa ripidissima, mi sono procurato la lacerazione totale del tendine rotuleo. A meno di due mesi di distanza, sono ritornato a camminare senza l'ausilio di stampelle". Il signor Massimo Ciriaco affida a una lettera aperta la sua gratitudine al personale del reparto ortopedia dell’ospedale di Camerino.
"Tutto questo è stato possibile grazie ad una tipologia di intervento all'avanguardia, che viene praticata in pochissime strutture ospedaliere. Con un'operazione classica i tempi di recupero sarebbero stati molto più lunghi - spiega -. Sento, pertanto, di dover esprimere un plauso dal profondo del cuore a tutto il team capitanato dal primario Leonardo Pasotti, che si pone tra i migliori in Italia per quanto riguarda la chirurgia ortopedica".
L'azienda sanitaria territoriale di Macerata assume a tempo indeterminato trentotto figure professionali, appartenenti al personale amministrativo con diversi ruoli, che lavoravano e lavorano nell’azienda a tempo determinato e hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione, previsti dalla legge.
Questa volta si tratta di amministrativi, con diverse funzioni, a cominciare, nello specifico, da 13 videoterminalisti, 11 coadiutori amministrativi, 8 operatori tecnici addetti all’accoglienza, 4 magazzinieri e 2 autisti. Le assunzioni rientrano nella programmazione economica del fabbisogno triennale 2023-2025, di cui al relativo piano.
"Grazie a queste stabilizzazioni non si disperdono le risorse umane che sono state già formate e che hanno acquisito competenza ed esperienza lavorando all’interno della nostra azienda sanitaria a tempo determinato", dichiara il direttore generale dell’azienda sanitaria territoriale di Macerata, Marco Ricci.
Nelle Marche non esiste al momento una emergenza Dengue. Il Gruppo operativo regionale emergenze sanitarie (Gores) si è riunito nei giorni scorsi per individuare strategie al fine di ridurre il rischio di trasmissione del virus sul territorio regionale e migliorare le attività di sorveglianza e prevenzione, non solo della Dengue ma anche delle altre malattie trasmesse da vettori (come Zika, West Nile, Chikungunya, etc).
"La riunione del Gores ha prodotto una serie di indicazioni rivolte ai molteplici attori in campo. L’azione di monitoraggio e controllo parte da porti e aeroporti, potenziali siti a rischio di introduzione di nuove specie di zanzare invasive, che sono già presidiati grazie alle attività messe in essere dall’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera" (Usmaf), comunica la Regione Marche.
"Saranno presi accordi con Anci per dettare linee di indirizzo utili a migliorare le attività che vedono i Comuni tra i principali protagonisti, in special modo le azioni di monitoraggio entomologico e di lotta alla zanzara tigre, perseguendo la massima riduzione possibile della densità di popolazione delle zanzare".
"I dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie territoriali delle Marche saranno progressivamente coinvolti nelle attività di sorveglianza integrata della Dengue mentre la rete trasfusionale della Regione ha già verificato le attività di emovigilanza e ha rafforzato le misure di prevenzione delle infezioni in caso di donazioni di sangue, organi, tessuti e cellule staminali emopoietiche".
"Fondamentale sarà l’attività di collaborazione dei medici di Medicina Generale, dei pediatri di libera scelta, degli Ordini professionali e delle Società Scientifiche per le attività di sorveglianza dei casi umani di dengue su tutto il territorio regionale grazie alla individuazione precoce dei casi sospetti di malattia, per contrastare la catena di trasmissione del virus dalle zanzare infette alle persone".
"Il materiale informativo ministeriale, di volta in volta disponibile, sarà diffuso sul territorio regionale con la finalità di incoraggiare l’adozione di misure preventive da parte dei singoli cittadini. La riunione del Gores ha rappresentato un importante momento di coinvolgimento istituzionale e confronto utile e necessario tra i molteplici attori coinvolti per garantire un approccio integrato e una risposta efficace".
“La memoria selettiva del consigliere regionale del Pd, Romano Carancini, è senza vergogna politica. Si ricorda di Mogliano ogni 5 anni e solo per quello che fa comodo, senza ricordare che la guardia medica funzionava a singhiozzo da tempo”.
Così il consigliere regionale di FdI, Pierpaolo Borroni, in risposta all’interrogazione sollevata nella giornata di ieri dal consigliere di minoranza Romano Carancini riguardo la carenza di medici di famiglia nel comune di Mogliano (leggi qui).
“Le loro malaugurate politiche nazionali per l’accesso alle professioni mediche, portate avanti con pervicacia colpevole nel corso degli ultimi decenni, hanno determinato la mancanza di personale sia medico che infermieristico”, rincara la dose Borroni.
“Infatti, hanno attuato nel corso degli ultimi 20 anni a livello nazionale e, quindi, regionale, politiche così poco di prospettiva, da aver creato un collo di bottiglia determinatosi con i tagli di spesa e il difficoltoso accesso al corso di laurea di Medicina e, soprattutto, alle Scuole di Specializzazioni”.
“Il tutto ha prodotto un impoverimento generalizzato in termini di mancanza di personale e, di conseguenza, nell’erogazione tempestiva dei servizi sanitari. E chi grida di solito allo scandalo, il Pd. Incredibile, ma vero”.
“Gli artefici di questa situazione provano a nascondere la testa nella sabbia e fanno finta di nulla. Detto ciò, la problematica legata alla presenza della guardia medica era stata condivisa con il circolo territoriale di Mogliano di FdI, a partire dal coordinatore cittadino Alessandro Quarchioni, con me e l’AST 3, e si stava lavorando per individuare una soluzione opportuna”.
“A noi del centrodestra preme risolvere i problemi – prosegue Borroni - non lanciarsi in proclami che lasciano il tempo che trovano. A noi spetta ricostruire sui cocci che ci sono stati lasciati e lo stiamo facendo, proponendo un nuovo modello di sanità capillare e territoriale che, con l’approvazione del Piano Socio Sanitario, si sta declinando”.
“Gli ingenti finanziamenti per le borse di studio, mai come in questi anni di governo del centrodestra, guidato dal presidente Francesco Acquaroli testimoniano plasticamente e concretamente come si stiano ponendo in essere tutte le misure necessarie per rafforzare il ruolo della sanità regionale”, sottolinea.
“Infatti, dalla Regione Marche nel corso degli ultimi anni, sono state stabilite e confermate 110 nuove borse di studio per i medici di Medicina generale e di 42 nuove borse di studio per i medici specialisti. Numeri che non hanno uguali con gli anni passati e con tantissime altre Regioni italiane”. “Non è certamente un intervento risolutivo – conclude Borroni - ma rappresenta un’inversione di tendenza reale e concreta”.
Penuria di personale medico a Mogliano: il Partito Democratico chiede interventi alla giunta regionale. Il comune dell'entroterra maceratese, che conta una popolazione di circa 4.300 abitanti di cui quasi un terzo in fascia anagrafica avanzata, vive da qualche anno una condizione di oggettivo disagio in termini di carenza di servizi sanitari.
Nel marzo 2021 la direzione di Area Vasta 3 decideva di sopprimere il servizio della locale guardia medica, già da qualche tempo limitato ai soli giorni del fine settimana, stabilendo il ricorso al servizio di continuità assistenziale di Corridonia, servente una fetta di territorio estesa che comprende anche i comuni di Corridonia e Petriolo.
Oltre a ciò, la presenza in paese dei medici di Medicina Generale è venuta a ridursi: attualmente sono due i medici di famiglia operativi (rispetto ai cinque precedenti) uno dei quali ha recentemente trasferito il proprio ambulatorio a Corridonia.
Riguardo queste importantissime problematiche, il consigliere regionale Romano Carancini, insieme a tutto il gruppo PD ha presentato oggi -mercoledì 17 aprile- una interrogazione nella quale chiedono al presidente della giunta regionale, Francesco Acquaroli, e all’assessore Filippo Saltamartini come intendano sopperire all'attuale mancanza di medici di Medicina Generale operativi in paese e se sia previsto il ripristino della figura della guardia medica almeno per alcuni giorni della settimana.
Lunedì 22 aprile, in occasione della giornata nazionale della Salute della donna, il distretto di Macerata organizza in collaborazione con l’Inrca di Treia, presso l’ambulatorio ginecologico situato in via Largo Belvedere Sanzio, visite ginecologiche gratuite dalle ore 9:30 alle 13, dove il ginecologo, l’ostetrica e il fisioterapista effettueranno anche la valutazione del pavimento pelvico e forniranno informazioni sulla terapia riabilitativa.
“Di recente abbiamo avviato una collaborazione tra l’ambulatorio di ginecologia del Distretto e la sede Inrca di Treia per la diagnosi e la riabilitazione delle disfunzioni del pavimento pelvico – dichiara la dottoressa Giovanna Faccenda, direttrice del Distretto di Macerata – in particolare quelle associate all’incontinenza urinaria".
Per informazioni e prenotazioni, è necessario telefonare dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 13:30 ai seguenti numeri: 0733-2572034 e 0733-2572017
La storia di Silvia inizia lontano, nel 2006 quando le viene diagnosticata una malattia molto seria allo stomaco. Dopo l'intervento chirurgico e le necessarie terapie, durante i controlli routinari, gli specialisti del Salesi - dove era in cura l’allora piccola paziente - scoprono che il fegato presenta alcune lesioni importanti. Gli oncologi del Salesi cercano di controllare la malattia ma questa progredisce inesorabilmente. Nel novembre 2014, la paziente effettua una Tac di follow-up che dimostra un'ulteriore progressione della malattia.
Silvia è stanca perchè la malattia le procura nausea severa, vomito ed un forte dolore all'addome superiore. I farmaci non bastano più a calmare il dolore. In questa fase, visto il fallimento di tutti i farmaci, i medici del Salesi riferiscono la paziente al direttore della Chirurgia Epatobiliare, Pancreatica e dei Trapianti, Marco Vivarelli e alla sua equipe.
Dopo una valutazione multidisciplinare, il professor Marco Vivarelli propone un intervento chirurgico che abbia lo scopo di ridurre il dolore, rimuovendo la metastasi più grande, e i linfonodi dello stomaco.
L'obiettivo è quello di lasciare la sola malattia all'interno del fegato, migliorare la sua qualità di vita e portarla, se possibile, al trapianto di fegato. L'intervento viene effettuato all'inizio del mese di dicembre 2014, viene asportata la metastasi cosi come i linfonodi dello stomaco. Tenendo conto della giovane età, della malattia ora confinata solo al fegato e dal lungo intervallo di tempo, circa 9 anni, intercorso tra la prima diagnosi infausta e l'intervento chirurgico descritto, la paziente viene inserita in lista di attesa per trapianto di fegato.
Due mesi dopo, nel gennaio 2015, il professor Marco Vivarelli e la sua equipe eseguono, con successo, il trapianto. Si tratta del primo trapianto al mondo per metastasi epatiche, causate dalla malattia che ha colpito Silvia e insorto in età pediatrica. L'evento ha una tale rilevanza internazionale che il professor Vivarelli e la sua equipe, dopo 4 anni di follow-up, pubblicano, il caso clinico su una prestigiosa rivista scientifica, l'American Journal of Transplantation.
Ad oggi, dopo quasi 18 anni dalla diagnosi iniziale e a 9 anni dal trapianto di fegato, la giovane paziente, ormai diventata grande, gode di ottima salute, è convolata a giuste nozze e, soprattutto, è completamente libera da malattia.
"Senza quella donazione io oggi non potrei essere qui insieme a voi - racconta Silvia -. Da quel giorno è iniziata la mia vera vita: l’unica vita che conosco". La bellezza del sorriso e delle parole di Silvia ci inducono a riflettere sull’alto valore dell’altruismo e dunque, ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte.
Siamo davvero amareggiati non per la sentenza (andremo comunque avanti per le vie legali) ma per il comportamento di questa amministrazione che continua ancora ad osteggiarci anche se durante la campagna elettorale era stato assicurato l'aiuto per la rinascita dell’associazione”. Sono le parole di Michele Tetta, presidente della Croce Bianca di Porto Recanati, dopo la sentenza del tribunale di Macerata che, dando ragione al Comune portorecanatese, ha stabilito che le associazioni Croce Bianca e Croce Azzurra dovranno liberare la sede dei via Argentina entro il 15 maggio (leggi qui).
Ma il presidente della Croce Bianca non ci sta: “Ci siamo ormai stancati di ripetere che un'amministrazione dovrebbe stare dalla parte di un'associazione come la nostra che è sempre stata al servizio della comunità”, continua Tetta. “Abbiamo cercato di percorrere diverse strade pur di arrivare a una soluzione dovuta all'usucapione, ma nulla“. "Noi – prosegue - volevamo solo un contratto temporaneo che ci permettesse di iniziare a lavorare e poi ci saremo trasferiti in altri locali. Di una cosa siamo sempre più convinti noi non ci fermeremo ora, il 15 maggio non lasceremo i locali. Andremo avanti”.
La sanità maceratese più vicina ai pazienti fragili. Da oggi all'interno dell’ospedale di Macerata è attivo un ambulatorio vaccinale dedicato ai soggetti fragili per patologia, come previsto dal Piano Nazionale di prevenzione vaccinale 2023-2025.
Il personale dell'Unità Operativa Complessa di Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda sanitaria di Macerata, sarà presente il secondo e terzo venerdì di ogni mese, dalle ore 9:30 alle 12:30. L’accesso alla vaccinazione è su richiesta del medico specialista ospedaliero, che fornirà all’utente un modulo da esibire al personale dell'ambulatorio.
“È un modo per agevolare la vaccinazione dei pazienti fragili, permettendo loro di evitare le code e i disagi delle attese accedendo direttamente alla prestazione sanitaria – spiega la dottoressa Franca Laici, direttore dell’I.S.P. - I pazienti residenti nel territorio dell’Ast Macerata, che si trovano già in Ospedale per visite o altri tipi di prestazione, potranno accedere all’Ambulatorio vaccinale, qualora attivo il giorno stesso, senza prenotazione, ma esibendo soltanto la richiesta dello specialista”.
Verranno eseguite due tipologie di vaccinazioni: anti-pneumococcica, per prevenire le polmoniti e forme batteriche invasive causate dal batterio, e anti-Herpes Zoster, il cosiddetto “Fuoco di Sant’Antonio”.
“Questa ulteriore offerta di servizi, che è già stata attivata negli ospedali di Camerino e San Severino, si ispira ai principi della medicina di prossimità, è rivolta ai soggetti fragili e si aggiunge alle attività già ordinariamente svolte dal Servizio vaccinale” - dichiara il direttore generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci - .
Per gli utenti che poi volessero eseguire i vaccini in giorni diversi, sono sempre attivi, su appuntamento, gli ambulatori vaccinali territoriali.
In occasione della giornata nazionale della salute della donna, che si celebra il 22 aprile, Fondazione Onda Ets organizza dal 18 al 24 aprile la nona edizione dell'(H) Open Week con l'obiettivo di promuovere l'informazione, la prevenzione e la cura al femminile.
"Gli ospedali di Macerata e Civitanova, facenti parte del network bollino rosa, aderiscono all'iniziativa e come ogni anno offrono una settimana di servizi gratuiti quali visite, consulenze, incontri rivolti alla cittadinanza - comunica il direttore generale dell'azienda sanitaria territoriale di Macerata Marco Ricci - con la finalità di avvicinare la popolazione femminile a percorsi di cura personalizzati e a diagnosi sempre più precoci”.
Di seguito le iniziative gratuite che si svolgeranno presso le strutture ospedaliere dell'azienda sanitaria territoriale di Macerata:
Ospedale di Macerata:
- U.O.C. Radiologia diretta dal dottor Leonardo Costarelli
Il 22 aprile sono previste 6 ecografie (addome o tiroide a scelta del paziente), che si svolgeranno presso la Sala eco 2 al piano terra, dalle ore 9 alle 11. Per le prenotazioni rivolgersi da lunedì 15 a mercoledì 17 aprile allo 0733-2572311, dalle ore 9 alle 11.
- U.O.C. Oncologia diretta dal dottor Nicola Battelli
Nei giorni 18 - 22 e 23 aprile si svolgeranno 9 visite senologiche, dalle ore 15 alle 15:30, effettuate da un pool di 3 medici, presso il reparto di oncologia dh. Per le prenotazioni rivolgersi da lunedì 15 a mercoledì 17 aprile allo 0733-2572311, dalle ore 9 alle 11.
- U.O.C. Urologia diretta dalla dottoressa Lucilla Servi
Il 23 aprile si svolgeranno 5 visite per incontinenza femminile presso il reparto di urologia, dalle ore 15 alle 17, prenotando da lunedì 15 a mercoledì 17 aprile al numero 0733-2572311, dalle ore 9 alle 11.
- U.O.C. Medicina diretta dal dottor Roberto Catalini
Nei giorni 18 e 22 aprile si svolgeranno 12 esami ecocolordoppler arti inferiori venoso-vasi epiaortici presso il Reparto di Medicina ala A stanza doppler, prenotando da lunedì 15 a mercoledì 17 aprile al numero 0733-2572311, dalle ore 9 alle 11:30.
- U.O.C. Ostetricia e Ginecologia diretta dal dottor Mauro Pelagalli
Il 18 aprile sono previste 6 visite ginecologiche con ecografia ginecologica, dalle ore 15 alle 18, presso gli ambulatori ecografie-ostetricia, al piano 2 ala vecchia.
- U.O.C. Direzione Medica di presidio ospedaliero diretta dalla dottoressa Giorgia Scaloni
Diciotto, 19 e 20 aprile si svolgeranno counselling e orientamento nella rete dei servizi sociosanitari di donne fragili e/o vittime di violenza. I colloqui saranno effettuati dall’assistente sociale ospedaliera Ilenia Sabbatini.
Ospedale di Civitanova Marche:
- Colloqui nutrizionali a cura della dottoressa Maria Grazia Rosignoli dedicati alla donna in periodo pre-menopausa/menopausa e in sovrappeso. Le visite saranno svolte il 18 e il 22 aprile dalle 9 alle 11:30 presso l’ospedale di Civitanova. La prenotazione è obbligatoria chiamando da lunedì 15 a mercoledì 17 aprile, dalle ore 9 alle 12 al numero: 0733/823521.
- Visite uro-ginecologiche a cura della dottoressa Alessia Maria Costa, dedicato alle donne con problemi di cistiti ricorrenti, incontinenza urinaria e prolasso del pavimento pelvico. Le visite saranno svolte il 22 e il 23 aprile dalle 15 alle 17:30 presso l’ospedale di Civitanova, nell’ambulatorio multifunzionale, al piano terra. La prenotazione è obbligatoria chiamando dal 15 al 19 aprile, dalle ore 9 alle 15, al numero 0733/823912.
- Eco-Rems a cura della dottoressa Patrizia Del Medico, dedicato alle donne per la misurazione dell'osteoporosi in menopausa. Le visite saranno svolte il 19 aprile, dalle 8:30 alle 12:30, presso l'ospedale di Civitanova Marche, al piano terra presso l'ambulatorio reumatologico. La prenotazione è obbligatoria chiamando esclusivamente da lunedì 15 a mercoledì 17 aprile, dalle ore 10 alle 12, al numero 0733/823083.
- Ecografie articolari a cura del dottor Gianluca Smerilli, utili a valutare artrosi, artriti, entesiti. Le ecografie si terranno il 19 aprile, dalle 15 alle 18, presso l'ospedale di Civitanova Marche nell'ambulatorio multifunzionale del piano terra. La prenotazione è obbligatoria chiamando esclusivamente da lunedì 15 a mercoledì 17 aprile, dalle ore 10 alle 12, al numero 0733/823083.
- Eco-doppler arti inferiori a cura della dottoressa Denise Menghini, dedicato a tutte le donne con insufficienza venosa, arteriosa, trombosi. Le visite si terranno il 24 aprile, dalle ore 14 alle 18, presso l’ospedale di Civitanova Marche, nell’ambulatorio multifunzionale al piano terra. La prenotazione è obbligatoria chiamando esclusivamente da lunedì 15 a mercoledì 17 aprile, dalle ore 9 alle 15, al numero 0733/823083.
- Valutazioni pavimento pelvico a cura dell'ostetrica Tania Paoltroni. Le visite saranno svolte il 19 aprile in fascia oraria pomeridiana, dalle 14 alle 16, presso l'ospedale di Civitanova Marche nell’ambulatorio ostetrico al terzo piano. La prenotazione è obbligatoria chiamando esclusivamente nei giorni 16 e 17 aprile, dalle ore 12:30 alle ore 14, al numero 0733/823692.
- Colloqui per la promozione del benessere psico-fisico della donna a cura dei medici del Centro di Salute Mentale. Le visite saranno svolte nel Centro di Salute Mentale il 18 e il 23 aprile in fascia oraria mattutina, dalle 9 alle 12. La prenotazione è obbligatoria inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica: angelica.cicolini@sanita.marche.it, anticipando i dati anagrafici e la problematica di interesse, sarà poi cura del professionista ricontattare la paziente per fissare l’incontro.
- Mammografie a cura dei medici e tecnici del Servizio di Radiologia. L'esame è rivolto a tutte le donne dai 45 ai 75 anni che non hanno effettuato l’esame da oltre 2 anni, residenti nel Distretto Sanitario di Civitanova Marche. L'esame verrà effettuato il 20 aprile in fascia oraria pomeridiana, dalle 17:30 alle 19:30. La prenotazione è obbligatoria chiamando esclusivamente da lunedì 15 a mercoledì 17 aprile, dalle 11 alle 13, al numero 328.5938529.
Infine, si segnalano gli incontri con la cittadinanza il 19 aprile presso la sala riunioni dell’Ospedale di Civitanova Marche al piano terra, dove la popolazione è invitata alla conferenza dal titolo: "Ossa sane in donne sane", con la partecipazione del dottor Francesco Giorgetti. La conferenza si terrà in due fasce orarie diverse: la prima dalle 9:30 alle 11, mentre la seconda dalle 11:30 alle 13.
Nel pomeriggio di oggi il Tribunale di Macerata, nella persona del giudice Luigi Reale, ha emesso la sentenza relativa al contenzioso giudiziario tra il Comune e le Odv Croce Azzurra e Croce Bianca di Porto Recanati in merito all’utilizzo della sede sita in via Argentina.
Il giudice ha accolto pienamente la domanda di rilascio per detenzione senza titolo dei suddetti locali e ha ordinato la liberazione dell’immobile entro la data del 15 maggio 2024, oltre che condannato i due sodalizi al pagamento di 3 mila euro di spese legali. La sentenza ha anche disposto che la richiesta di usucapione dei locali avanzata dalle due associazioni non trova nessuna giustificazione giuridica e ha pertanto respinto l’eccezione proposta dalle due organizzazioni.
“Il Tribunale ha inoltre stabilito che opponendosi al rilascio, la Croce Azzurra e la Croce Bianca hanno agito in malafede e per colpa grave. Per tale motivazione, li ha condannati al pagamento di ulteriori 3mila euro”, si legge in una nota dell’amministrazione comunale portorecanatese che ha espresso piena soddisfazione per la sentenza .
“Non abbiamo mai avuto dubbi di essere dalla parte della ragione”, aggiunge il sindaco Andrea Michelini. “La città di Porto Recanati potrà finalmente, e legittimamente, riappropriarsi di un importante patrimonio immobiliare che potrà essere destinato a progetti di cui potranno beneficiare l’intera comunità portorecanatese, gli ospiti e i turisti”.
“Un sentito ringraziamento va anche all’avvocato che ha curato gli interessi del Comune di Porto Recanati consentendo all’Amministrazione di ricostituire la piena legalità dopo anni di soprusi”.
Il primo intervento in Italia di ricostruzione del legamento crociato anteriore con una nuova procedura di prelievo del tendine quadricipitale, attraverso il sistema Quadraco, è stato realizzato dall’èquipe medica diretta dal dottor Leonardo Pasotti, direttore dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Camerino.
Un sistema innovativo di intervento chirurgico in sala operatoria, brevettato negli Stati Uniti, e utilizzato per la prima volta nel nostro Paese proprio nell’ospedale montano, che negli anni è diventato Centro di eccellenza per l’ortopedia, in particolare per la chirurgia del ginocchio, vantando numeri elevati di prestazioni erogate con oltre cento protesi di ginocchio l’anno e altrettante ricostruzioni legamentose realizzate.
“È una tecnica che presenta vantaggi per il paziente sia dal punto di vista estetico che funzionale – spiega il dotor Pasotti, direttore della U.O.C di Ortopedia– si tratta di un intervento mini-invasivo, un piccolo taglio di circa 3 cm, che però permette in modo preciso e agevole di prelevare una quantità maggiore di tessuto rispetto alle procedure ordinarie. Questo tipo di intervento, infatti, è adatto a certe tipologie di pazienti, particolarmente utile per le donne brevilinee”.
“L’introduzione di questo nuovo sistema di intervento chirurgico altamente innovativo qualifica ulteriormente l’offerta sanitaria erogata dalla nostra azienda, che dimostra attraverso l’ortopedia camerte la propria capacità di attrarre pazienti anche fuori Regione, dall’Abruzzo all’Umbria, grazie alle competenze ed elevate professionalità dei medici che vi lavorano” - dichiara il direttore Generale dell’Ast di Macerata Marco Ricci - .
“Vorrei comunicare che dal 2 aprile è stato riaperto anche l’H24, grazie all’assunzione di un nuovo ortopedico che ha permesso di ampliare ulteriormente l’organico del Reparto, composto attualmente da sei qualificati professionisti, ciascuno con le proprie specifiche competenze” - aggiunge la direttrice sanitaria Daniela Corsi - .
L’Unità operativa di Camerino diretta dal dottor Leonardo Pasotti è composta da sei medici, tre uomini e tre donne, ciascuno con un incarico dirigenziale specifico: Stefano Sfascia, per la chirurgia protesica, a cui è stata attribuita l’alta professionalità, Daniele Pupilli per la traumatologia, Maria Grazia Bugatti per la chirurgia artroscopica e l’ortopedia pediatrica, Lorella Del Bello per la chirurgia della mano e Letizia Guerrini per la chirurgia del piede.
“Questa nuova procedura conferma ancora una volta di più che la sanità nelle Marche funziona bene e che è un’eccellenza, punto di riferimento nel panorama nazionale in grado di dare risposte puntuali ai bisogni di cura e assistenza dei cittadini – dichiara il vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. Stiamo potenziando la sanità nelle aree dell’entroterra e del cratere sismico in modo che le eccellenze, in termini di professionalità e di tecnologie, siano diffuse in tutto il territorio della Regione”.
L’urologia è una specialità medico-chirurgica che si occupa soprattutto delle patologie dell’apparato urinario maschile, ma anche di quello femminile. Nella storia della medicina ha radici nell’antichità, ancor prima dell’era greca e romana, molto probabilmente perché alcune patologie, come per esempio la calcolosi delle vie urinarie o le varie forme patologiche della prostata, come infiammazione ipertrofia e tumore, hanno sempre avuto una vasta incidenza tra la popolazione ed una sintomatologia spesso importante riservando quindi l’attenzione massima per il recupero di un’accettabile qualità della vita altrimenti molto compromessa.
Prima di occuparci nelle prossime puntate di questa rubrica delle specifiche patologie con approfondimento, oggi vogliamo fare una valutazione generale della specialità parlandone con un medico urologo che svolge la sua attività nel territorio, il dottor Fabrizio Fioretti.
Dr. Fioretti chi è l’Urologo e di cosa si occupa?
"L'urologo è un medico ed un chirurgo specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle malattie dell’apparato urinario femminile e maschile (reni, ureteri, vescica e uretra) e dell’insieme di organi e strutture dell’apparato genitale maschile. La patologia di gran lunga più frequente di cui si occupa l’urologo è quella prostatica, sia per la componente benigna legata all’ostruzione urinaria e a tutti i disturbi che ne conseguono, sia per quella maligna, poiché il tumore della prostata è il più consueto nel sesso maschile dopo i 50 anni.
Ugualmente importanti sono la diagnosi ed il trattamento dei tumori del rene e della vescica, che colpiscono quasi allo stesso modo entrambi i sessi e sono tra i più comuni dell’età adulta".
Quando richiedere una visita urologica?
"C’è ancora un vecchio retaggio culturale secondo cui l’urologo è il medico a cui rivolgersi “a una certa età”, ma in realtà eseguire controlli urologici periodici è importante, soprattutto a partire dai 40 anni.
Questo permette una diagnosi precoce e un intervento tempestivo in caso di patologie tumorali, ma anche il trattamento di problematiche come la calcolosi urinaria, l’infertilità maschile e le disfunzioni sessuali.
La frequenza dei controlli dovrebbe aumentare in presenza di fattori di rischio quali obesità, fumo di sigaretta o familiarità per malattie oncologiche e sicuramente non sono da sottovalutare sintomi anche lievi che in molte situazioni vengono trascurati".
Anche le donne vanno dall’urologo?
"Ovviamente anche le donne si rivolgono allo specialista urologo e i motivi più comuni comprendono oltre alle patologie tumorali di cui abbiamo già detto, le infezioni urinarie, purtroppo molto frequenti a tutte le età e sempre più spesso sostenute da batteri resistenti agli antibiotici più comuni, l’incontinenza urinaria e la calcolosi".
L’urologo è anche andrologo?
"Sì, alcuni urologi si occupano di andrologia che può essere considerata la controparte maschile della ginecologia. L’andrologo ha una preparazione specifica nel trattare problemi relativi alla sfera sessuale maschile, dalle disfunzioni erettive alle malformazioni genitali sia congenite che acquisite (come il recurvatum penieno) .
Ha inoltre un ruolo fondamentale nella diagnosi sia clinica che strumentale e nel trattamento dell’infertilità di coppia, per ciò che riguarda la componente maschile".
A seguito dei disagi riscontrati a causa dell’elevato numero di pazienti presi in carico dall’ambulatorio temporaneo della dottoressa Cristina Medei, chiamata a sopperire al pensionamento di uno dei medici di base di Castelraimondo, l’amministrazione comunale aveva richiesto e ottenuto un colloquio con i vertici dell’Ast Macerata.
Il sindaco Patrizio Leonelli, il presidente del consiglio comunale Luigi Bonifazi e il consigliere Renzo Marinelli hanno quindi incontrato il dottor Ricci e il dottor Cordani, presentando la problematica di Castelraimondo in cerca di una soluzione. Dall’incontro è emerso che la questione della carenza dei medici è ovviamente nazionale, ma si acutizza nelle aree interne e montane. Sempre meno medici scelgono di insediarsi nelle zone dell’entroterra.
L’Ast Macerata ha già presentato questa problematica ai vertici regionali e nazionali, contestualmente l’amministrazione comunale ha suggerito di proporre delle indennità speciali ai medici che sceglieranno di accettare incarichi in zone montane particolari.
L’amministrazione si augura che a questa problematica venga trovata presto una soluzione; tuttavia, al momento si ricorda alla cittadinanza che l’ambulatorio temporaneo curato dalla dottoressa Cristina Medei resterà operativo anche per tutto il mese di aprile in via Strada Camerte, 1 con i seguenti orari: il lunedì dalle ore 16 alle ore 19, il mercoledì dalle ore 9 alle ore 12 e il venerdì dalle ore 16 alle ore 19.
La Pasqua è una grande festa, con il Natale proietta alla sublimazione ed esaltazione i sentimenti religiosi dei credenti. In realtà coinvolge tutti richiamando sensazioni intime ed individuali, ma per l’occasione anche riunioni familiari, l’incontro con gli amici, le tradizioni popolari delle città e dei paesi, le tavole imbandite con le migliori prelibatezze caratteristiche dei luoghi.
La Pasqua ha un suo iter particolare che nei giorni della Settimana Santa contempla la sofferenza della Passione e della morte fino alla gioia della Resurrezione. Sono i passaggi della fede che ci ricordano il Gesù Cristo uomo e Dio, ma può anche essere la metafora della vita di ognuno di noi. Credenti o no sono riflessioni, momenti di meditazione e contemplazione che fanno bene allo spirito, ma anche al nostro corpo.
Anche lasciando nel loro ambito circoscritto e di professione di fede le funzioni religiose la Pasqua è di sicuro un’occasione per qualche giorno di riposo, per incontrare le persone care, parenti ed amici, per soddisfare il gusto di pietanze e dolci che solo nelle grandi occasioni sono a disposizione con tanta cura, ricercatezza ed anche abbondanza.
Naturalmente l’osservazione è generale e vale per i più che hanno l’occasione di coniugare la serenità, i buoni sentimenti, i piacevoli incontri e i piaceri della tavola con un benessere fisico e mentale, il valore aggiunto della buona salute. Facendo queste osservazioni non bisogna però dimenticare che ci sono anche i malati, i fragili e gli emarginati. Bisogna essere capaci di annoverare tra i piaceri della festa anche la volontà e l’abnegazione per farla bella anche ai più deboli.
La Pasqua ha anche i suoi simboli: la colomba e l’uovo di cioccolato a cui ogni anno, proprio per alimentare la ricerca e speranza di benessere, si attribuiscono particolari auspici. La colomba simbolo della pace quest’anno la vorremmo vedere volare in tutti i cieli del mondo, aleggia nei nostri cuori e ne ritroviamo le sembianze in uno squisito dolce della tradizione. Le guerre che ogni giorno opprimono i nostri pensieri hanno bisogno di simboli che esorcizzino quanto di peggio è capace l’umanità.
La speranza è che l’altro simbolo della Pasqua, l’uovo di cioccolato, contenga la tradizionale sorpresa legata idealmente ai bisogni di questi tempi: anzitutto la pace, ma anche la solidarietà, l’amicizia, l’amore. Questa mia descrizione della buona salute nella festa risente molto di una visione olistica della vita, tiene molto conto delle possibili connessioni energetiche spirituali che possono far molto bene al nostro corpo.
Che poi i possibili grandi stravizi a tavola di Pasqua e di Pasquetta possano far male lo sappiamo tutti. Non mancheremo di parlarne con qualche specialista per rimediare i danni che possono sopravvenire. Intanto godiamoci la festa e approfittiamo dei suoi benefici. Buona Pasqua a tutti.
Un importante traguardo per l'aritmologia italiana è stato raggiunto, per la prima volta, in un ospedale pubblico italiano. Il professor Antonio Dello Russo, direttore di cardiologia ed aritmologia dell'azienda ospedaliero universitaria delle Marche ed il suo team, presso le sale di elettrofisiologia dell'ospedale di Ancona hanno condotto con successo i primi interventi di ablazione della fibrillazione atriale utilizzando una tecnologia all'avanguardia.
Questa innovativa tecnologia si basa su un catetere ablatore a campo pulsato completamente integrato con un avanzato sistema di mappaggio elettroanatomico tridimensionale non fluoroscopico. Il catetere consente un'ablazione altamente selettiva del tessuto cardiaco, garantendo un isolamento completo delle vene polmonari senza compromettere i tessuti circostanti. Questo approccio, che non comporta effetti termici sui tessuti, agisce in modo selettivo sulle cellule responsabili della fibrillazione atriale.
La capacità di ricostruire in tempo reale un modello 3D del cuore e monitorare la posizione del catetere durante l'intervento rappresenta una svolta nell'elettrofisiologia cardiaca, consentendo interventi più sicuri ed efficienti con una bassa esposizione alla radiazione.
Il professor Antonio Dello Russo ha espresso grande soddisfazione per il successo di questi interventi, sottolineando il ruolo dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche come "centro di eccellenza nel trattamento della fibrillazione atriale" e indicando quanto tutto ciò consentirà di "effettuare la ricerca scientifica, fondamentale per l’Università Politecnica delle Marche". Il tutto è avvenuto alla presenza del personale di ricerca e sviluppo - proveniente dagli Stati Uniti e da Israele - dell'azienda multinazionale produttrice della tecnologia.
In occasione della giornata mondiale sull’endometriosi, l’Azienda sanitaria di Macerata ha presentato l’ambulatorio dedicato a questa patologia, attivato nell’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Macerata, che sarà prenotabile a CUP e affiancato dall’equipe dietistica, in quanto anche gli specialisti dell’alimentazione sono coinvolti nel percorso diagnostico terapeutico della malattia.
L’endometriosi è una patologia in costante aumento, a carattere infiammatorio cronico che colpisce un gran numero di donne in età fertile. Si stima che in Italia siano affette da endometriosi circa 3 milioni di donne, più di una donna su dieci, di cui un milione e mezzo in modo sintomatico (dolore pelvico cronico, coliche pelviche, dolore nei rapporti sessuali, astenia cronica, sterilità) e il restante milione e mezzo asintomatiche, cioè affette da questa malattia, ma in assenza di sintomi eclatanti.
“È proprio questa variabilità di sintomi con cui si manifesta che rende molto difficile e complessa la diagnosi e richiede personale medico specializzato e adeguatamente formato.- spiega il direttore della U.O.C. Ostetricia e Ginecologia di Macerata il dottor Mauro Pelagalli- Questa malattia ha origini ancora non ben note, gli studi attuali orientano verso uno stato infiammatorio cronico o acuto del peritoneo, che favorisce l’impianto di ghiandole e tessuto mestruale. La reazione dell’organismo determina la formazione di aderenze e la localizzazione di noduli endometriosici a carico delle ovaie e a carico del peritoneo e degli organi come vescica, retto, colon, ureteri e altri distretti meno comuni”.
L’U.O.C. di Ginecologia e Ostetricia di Macerata da anni si occupa di questa patologia, diventando punto di riferimento non solo a livello regionale, ma anche fuori Regione: negli ultimi 5 anni sono state studiate più di 5000 pazienti, delle quali sottoposte ad intervento per endometriosi severa ovarica circa 2000.
“La nostra Azienda sanitaria presenta oggi importanti risultati nella cura dell’endometriosi – dichiara il direttore generale Marco Ricci- in termini di basse complicanze post trattamento, elevate percentuali di scomparsa del dolore e di riconquista della fertilità della donna”.
“Con l’attivazione dell’ambulatorio di Macerata- dichiara il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini- stiamo dando attuazione alla rete regionale per l’endometriosi, che prevede l’apertura di centri dedicati a questa patologia in ogni azienda sanitaria territoriale, come stabilito dalla legge regionale che abbiamo approvato nel 2023 proprio con l’obiettivo di sostenere la diagnosi precoce e la cura dell’endometriosi, attraverso la formazione dei medici e l’istituzione di un registro elettronico”.
“Il nostro impegno è volto a migliorare la qualità di vita delle donne affette da questa patologia cronica, che causa dolore e infiammazioni, e che può provocare anche infertilità”. Il vicepresidente, in conclusione del suo intervento, ha tenuto a rivolgere i propri complimenti al direttore del reparto il dottor Pelagalli e al suo staff per l’encomiabile lavoro svolto.
In occasione della Giornata mondiale sull’endometriosi, a cui è stato attribuito il colore giallo, sono state anche posizionate due panchine gialle, all’ingresso dell’ospedale e del Reparto, a significare l’attenzione che l’Ast maceratese rivolge alla cura di questa importante patologia.
Più risorse per le persone con disabilità nelle Marche. Oltre 11 milioni di euro di contributo sono destinati alle persone con disabilità gravissima e 500 mila euro ai progetti per la vita indipendente. Per l’annualità in corso le risorse del Fondo nazionale per le non autosufficienze 2022-2024 annualità 2023 programmate con DGR n.1496/2023 ammontano a 24.779.000 euro.
I contributi, pari a 11.209.500,00 euro, sono in crescita di +200 milioni rispetto al 2023, e sempre per le persone con disabilità gravissima sono previsti ulteriori 3 milioni derivanti dal Fondo POC 2014/2020. Per quanto riguarda il contributo relativo ai progetti di vita indipendente le risorse ammontano a 400 euro e a queste si aggiunge un cofinanziamento regionale di 100mila euro che porta le risorse complessivamente a 500 mila euro.
"Lavoriamo per sostenere i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie - spiega il vice presidente della giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini -. La nostra azione politica punta a favorire inclusione e una prospettiva di vita futura il più possibile autonoma, per contrastare il rischio di isolamento e di marginalizzazione sociale".
I fondi vengono erogati dagli Ambiti Territoriali Sociali che procedono a trasferirli ai beneficiari. Nel 2022 le persone con disabilità gravissima che hanno beneficiato delle risorse sono state 4089, un numero in costante crescita negli ultimi anni: nel 2021 erano 3873, nel 2019 erano 3231.
Per quanto concerne gli interventi relativi ai progetti di vita indipendente, le risorse serviranno a finanziare progetti personalizzati che possono spaziare dall’assunzione di assistenti personali alla sperimentazione di forme dell’abitare in autonomia (housing e cohousing sociale), dagli interventi di inclusione sociale e relazionale (attività sportive, culturali, relazionali, di orientamento al lavoro, ecc…) al trasporto sociale, fino alla domotica (sicurezza personale e dell’ambiente, connettività sociale). Nell’ultima annualità, sono state coinvolte nei progetti di vita indipendente 73 persone con disabilità di cui il 53,42% maschi e il 46,58% femmine.
“Come già annunciato la Tac del Covid Hospital sarà allocata all’ospedale di Comunità di Recanati entro l’inizio dell’estate, mentre l’ospedale di Civitanova Marche sarà dotato di una nuova Tac a 128 strati che andrà ad aggiungersi a quella già presente in modo da raddoppiare il volume delle prestazioni erogate ai cittadini entro la fine del 2024, essendo necessari lavori di adeguamento di 7-8 mesi circa”.
Lo ha ribadito il vicepresidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, a seguito di una nuova interrogazione dei consiglieri del Pd sulla questione.
In aula Saltamartini rispondendo ai dem ha poi puntualizzato, di “non poter esprimermi” in merito all’azione politica del consigliere e collega Borroni in quanto “ritengo che i consiglieri regionali abbiamo le prerogative per esercitare fino in fondo il proprio mandato, dettati per Costituzione e dalla Statuto della Regione Marche, senza vincolo di mandato e altre prerogative tipiche dei Parlamenti sin dalla rivoluzione francese”.
Saltamartini è tornato a ribadire anche che tutta la strumentazione e tutte le attrezzature che erano presenti all’interno del Covid Hospital sono state ricollocate presso le strutture ospedaliere di Civitanova Marche e anche di Macerata.