Apiro e Poggio San Vicino nell'Area Vasta 3, i sindaci contrari:"In fase di studio l'iter per cambiare Provincia"
Le Amministrazioni dei Comuni di Apiro e Poggio San Vicino hanno deliberato l’istituzione di un “Gruppo Tecnico“ bipartisan, a difesa della permanenza dei due Comuni all’interno dell’ Area Vasta 2.
“La lotta di un territorio, vittima di una assurdo diktat da parte di una Amministrazione Regionale, che ha assunto decisioni gravissime, senza il minimo bisogno di sentire i diretti interessati, è iniziata”, affermano in una nota congiunta i sindaci dei due Comuni Ubaldo Scuppa e Sara Simoncini. I primi cittadini di Apiro e di Poggio San Vicino si dimostrano fermamente contrari alla delibera regionale, assunta dalla commissione Affari istituzionali, che ha spostato i due comuni sotto la competenza dell’Area Vasta 3.
“Lunedì 10 Febbraio, il Gruppo Tecnico si è riunito per la prima volta e si è preso atto che, pur essendo stato richiesto, il Verbale della riunione politica svoltasi in Ancona il 23 gennaio scorso, tra le delegazioni guidate dai Sindaci di Apiro e Poggio San Vicino ed il Presidente della Regione e gli alti funzionari dell’Asur Regionale non è stato inviato, per cui si è deciso di intraprendere una serie di azioni concrete”, si legge nella nota congiunta.
“Entro pochi giorni verrà dato incarico ad un legale al fine di valutare eventuali azioni di ricorso al Tar competente per impugnare ogni atto conseguente che la Giunta Regionale intraprenderà per l’attuazione della Legge 43/2019.
È stata decisa la data del 28 Febbraio per una Assemblea Pubblica, durante la quale mettere a conoscenza i cittadini delle gravi problematiche che sorgeranno con il passaggio dei territori interessati all’Area Vasta 3. Problematiche che interesseranno non solo l’aspetto Sanitario e l’ambito dei Servizi Sociali, ma anche l’Assistenza Sanitaria dei Medici di Base, gli allevatori, le strutture di Volontariato quali la Piros ed altro ancora.
Altra decisione presa dal Gruppo Tecnico è quella di intraprendere una attività di “sensibilizzazione” delle Amministrazioni e dei Primi Cittadini di tutti i Comuni delle Aree Vaste 2 e 3 al fine di ottenere non solo solidarietà, ma anche un supporto tecnico e logistico concreto ,per la raccolta di 20.000 firme necessarie per richiedere l’abrogazione della scellerata Legge 43/2019.
Infine, ultima azione condivisa dal Gruppo Tecnico – concludono - è di iniziare a studiare sin da subito, attraverso le Segreterie Comunali, l’iter Istituzionale necessario per il cambio di Provincia, soluzione certamente lunga e complessa, ma che ha il pieno consenso da parte delle rispettive cittadinanze”.
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