Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1306 tamponi: 669 nel percorso nuove diagnosi (di cui 119 nello screening con percorso Antigenico) e 637 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 25,6%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 171: 58 in provincia di Macerata, 78 in provincia di Ancona, 11 in provincia di Pesaro-Urbino, 22 in provincia di Fermo, 1 in provincia di Ascoli Piceno e 1 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (26 casi rilevati), contatti in ambito domestico (33 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (48 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (16 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (5 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (11 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati).
Per 27 altri casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 119 test e sono stati riscontrati 12 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 10%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 25,56% oggi, rispetto al 13,69% di ieri.
Aumentano di 7 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 609, di cui 73 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri). Sono, invece, 10 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 121 pazienti: 49 all'ospedale di Macerata, 55 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Altri 15 sono ospitati nei Pronto soccorso degli ospedali di Macerata e Civitanova Marche.
“Gomito a Gomito” è un progetto d'ascolto per sostenere, accogliere ed elaborare tutte le difficoltà, le paure e le ansie degli eroi di questa epoca complessa, gli infermieri.
Il sindacato degli infermieri Nursind sezione di Macerata, grazie all'impegno della segretaria provinciale Elisabetta Guglielmi e alla disponibilità della Dott.ssa Sonia Del Savio, Psicologa-Psicoterapeuta responsabile del "Centro Esserci" di Tolentino, hanno fortemente voluto realizzare questo "sportello di ascolto" per dare un aiuto concreto a coloro che da oltre un anno stanno offrendo con incessante impegno il loro sostegno a coloro che stanno combattendo contro questo subdolo virus.
Sarà attivo un numero telefonico attraverso il quale tutti gli iscritti al sindacato Nursind sezione di Macerata potranno concordare insieme alla Dott.ssa Del Savio un appuntamento.
Il primo colloquio/consulenza sarà offerto da Nursind Macerata. Il numero telefonico da contattare è il seguente: 0733.966047, sarà attivo dal lunedi al venerdi dalle 09.00 alle 12.00.
La Dott.ssa Del Savio riceverà a Tolentino e a Civitanova Marche.
"A Macerata sorgerà un nuovo ospedale, ma non sarà un ospedale unico". A ribadirlo è l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini, richiamando la risoluzione approvata dalla maggioranza, in Consiglio regionale, lo scorso 10 novembre quando vennero sospesi tutti i provvedimenti in corso per la realizzazione dei nuovi ospedali unici provinciali.
Riguardo le tempistiche di realizzazione del nuovo ospedale, Saltamartini chiarisce: "L'obiettivo è quello di accelerare i tempi. La nostra Giunta è in carica da pochi mesi e ci troviamo in un periodo di piena pandemia. Bisognerà ripartire da capo, visto che di concreto ad ora non c'è nulla, se non un progetto di 200 milioni presentato da un privato. Voglio, in ogni caso, rassicurare il sindaco Sandro Parcaroli: un nuovo presidio ospedaliero verrà certamente costruito".
Il "no secco" agli ospedali unici da parte dell'attuale amministrazione regionale, è connesso alla ferma volontà di rafforzare la medicina territoriale.
In questo senso, Saltamartini cita il potenziamento dell'ospedale di Camerino: "Il nosocomio camerte dovrà rendere un servizio adeguato alle popolazioni montane - sottolinea -. Abbiamo cercato di tenerlo immune dal Covid sino a quando abbiamo potuto resistere, ma si tratta di una struttura inserita tra quelle riconvertibili in Covid Hospital in base ad un piano pandemico fatto dalla precedente amministrazione regionale, e sul quale non siamo potuti intervenire".
Sul grido di allarme lanciato da un gruppo di sindaci dell'area montana riguardo l'immediato ripristino del reparto di Ortopedia dell'ospedale di Camerino (leggi qui), Saltamartini è chiaro: "Bisognerebbe svestire le casacche politiche quando si fa parte delle Istituzioni, evitando di veicolare messaggi sbagliati alla popolazione".
"Si sono create delle situazioni di disagio, in particolare in due reparti, quello di ortopedia e quello di cardiologia per via della carenza di personale - aggiunge l'assessore -. Il reparto di ortopedia in origine aveva sette medici, e adesso ce ne sono soltanto uno o due. Questo deriva dal fatto che i medici che vi lavoravano sono andati via, e i concorsi che sono stati banditi sono andati deserti. Per coprire questa mancanza inviamo degli ortopedici, in orario aggiuntivo, che provengono dagli ospedali di Macerata e Civitanova. Non mi sembra che questo sia stato fatto molte volte in passato".
L'assenza di medici disposti a lavorare all'ospedale di Camerino resta un problema che Saltamartini spiega così: "Ad un medico che intende avanzare nella propria carriera fanno gola presidi ospedalieri con un bacino d'utenza maggiore rispetto a quello delle aree montane. Per incentivare i medici a venire a Camerino bisognerebbe prevedere dei bonus di natura economica o offrire loro altri benefici, come l'uso gratuito delle abitazioni. In questo senso occorre modificare la legge nazionale, non si può intervenire a livello regionale".
Non solo un modello unico a livello regionale ma soprattutto un progetto lungimirante diretto da un affiatato staff di professionisti. Questa è la migliore sintesi dello spirito insito nella nuova ‘Clinica Dentale Villa dei Pini’ di Civitanova Marche cha con la sua apertura, avvenuta del dicembre 2020, ha dato seguito ad una specifica rete del Gruppo Kos che ha come obiettivo quello di realizzare un complesso di servizi di tipo ospedaliero dotato delle più avanzate strumentazioni diagnostiche.
“Il nostro lavoro è iniziato nel 2015 con l'attivazione della clinica dentale al 'Santo Stefano' di Porto Potenza Picena e poi si è sviluppato con l'implementazione del medesimo servizio a Villa dei Pini – illustra Paola Castricini, responsabile commerciali delle cliniche dentali del Gruppo Kos - . Il progetto prevede anche una prossima apertura, prevista per quest'anno, al polo diagnostico Villalba di Macerata; questo proprio dare continuità ad un progetto di creazione di cliniche dentali che siano rappresentative del gruppo Kos e che coprano un pò tutto il territorio – sottolinea – puntiamo in particolar modo sull’implantologia con tecniche all'avanguardia che garantiscono un alto livello di prestazione. Collaboriamo con diversi fondi nazionali le nostre attività coprono tutte le branche specialistiche dell'odontoiatria – aggiunge Castricini - trattiamo inoltre pazienti non collaboranti e odontofobici, tutto ciò grazie alla presenza di operatori e anestesisti che sono garanzia di sicurezza e professionalità, possibili grazie all'unicità del nostro progetto, le nostre infatti sono a livello regionale le uniche cliniche dentali presenti all'interno di strutture ospedaliere. Inoltre siamo convenzionati con il servizio sanitario nazionale per quanto riguarda complessi interventi di chirurgia orale, il nostro obiettivo è quello di rispondere in maniera adeguata ad ogni tipo di necessità dei pazienti”.
“Le cliniche dentali di Santo Stefano e Villa dei Pini rappresentano un modello unico in questa regione in quanto sono situate all'interno di poli ospedalieri – spiega Dott.ssa Angela Grechi, coordinatrice delle cliniche dentali del Gruppo Kos - con la struttura condividiamo le procedure di sterilizzazione,sanificazione oltre che l'assistenza di anestesisti ed altri professionisti. Soprattutto possiamo avvalerci delle sale operatorie con interventi che possono essere eseguiti a carico del servizio sanitario nazionale per cui posso dire che sono cliniche di assoluta eccellenza in questa regione”.
Non solo protocolli di massima sicurezza per garantire la tutela della salute dei pazienti ma anche personale sanitario esperto e competente capace di far fronte a qualsivoglia esigenza. Ne fa parte il Dr. Luca Antognini, medico anestesista di Santo Stefano e Villa dei Pini che si occupa anche dei pazienti non collaboranti: "Insieme alla dott.ssa Grechi seguiamo coloro che hanno paura dalla poltrona del dentista congiuntamente ai pazienti con disabilità – dichiara – ci occupiamo quindi di tutti i casi che necessitano di un pò di riguardo in più e che hanno bisogno di essere seguiti durante la procedura per appunto permetter loro di effettuare ogni cura necessaria”. La Clinica Dentale 'Villa dei Pini' si avvale della professionalità di una équipe medica a 360°: "In merito alla parte chirurgica seguiamo in modo prevalente la sfera dell'implantologia - osserva il Dr. Prof. Michele Grechi che oltre a svolgere attività chirurgica in sala operatoria, è attualmente Consulente Scientifico della Dental Chic presso l'Unità Operativa dell'Ospedale San Raffaele di Milano ricoprendo inoltre, il ruolo di Professore a contratto all'Università Vita-Salute, una realtà accademica affiliata proprio del nosocomio milanese - personalmente mi occupo di chirurgia orale per le cliniche del gruppo Kos quindi Santo Stefano ed ora Villa dei Pini".
“La clinica è in grado di offrire ai pazienti delle tecniche innovative, oltre che specialistiche, ideate negli Stati Uniti, dove io ho studiato circa 30 anni fa - aggiunge la Dott.ssa Cristiana De Paoli, specialista in ortodonzia presso Villa dei Pini- alcune sono oggi disponibili in Italia e praticamente rivelano quelle che sono le necessità del paziente moderno che a volte ha bisogno di un tipo di trattamento che prevede un apparecchio fisso o magari mobile e trasparente - chiosa- le esigenze del paziente sono al centro del nostro lavoro in quanto è proprio questa la mission della clinica".
In riferimento alle recenti dichiarazioni di colleghi sindaci in materia di sanità pubblica, il Sindaco di Sefro, Pietro Tapanelli, afferma che “la giunta regionale si è da pochissimo insediata ed ha promesso massima attenzione anche ai presidi ospedalieri di Camerino e San Severino Marche. Entrambi sono essenziali per garantire i servizi di prossimità di tutela della saluta pubblica per le alte valli del Potenza, dell’Esino e del Chienti. Il presidente Acquaroli ha assicurato che ci sarà massimo coinvolgimento anche dei sindaci nella redazione del piano sanitario regionale e sono fiducioso sul fatto che presto si arriverà a dare un futuro, anche in ambito sanitario, ai nostri territori.”
Prosegue il Sindaco del comune maceratese, ponendo l’accendo sul controllo, affermando che “il nostro compito è, come sempre, quello di vigilare e rendere l’attenzione sempre alta sui territori da noi amministrati. La sanità è di tutti e non può essere vittima di appartenenza politica. Certo che non si possono avere dieci ospedali sotto casa, ma i presidi di Camerino e San Severino Marche sono esistenti e vanno valorizzati e potenziati. Entrambi. Senza preferenze e campanilismi di sorta. Scherzosamente dico sempre che mi sento al 33% di Camerino, dove sono nato, al 33% di Sefro, dove vivo, e al 34% di San Severino Marche, dove lavoro. Ecco, quel punto di percentuale in più – sorride il Sindaco - lo devo a chi mi paga lo stipendio.”
Il primo cittadino conclude affermando che “la gestione della pandemia ha rallentato sicuramente i piani inziali, ma sono fiducioso e credo che con un minimo di programmazione, abbandonando quella che ho sempre definito Sindrome di Calimero, puntando su poche ma efficaci tematiche di sviluppo, ora al centro anche dei piani di rilancio post COVID19, si possa dare un futuro alle nostre realtà. Certo è che i servizi devono esserci e la sanità è uno di questi.”
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, all'interno dell'operazione di screening "Marche Sicure", nella giornata di giovedì 4 febbraio nell'Area Vasta 3 (località di Corridonia e Sarnano) sono stati effettuati 1653 test con 7 casi positivi.
Le tre giornate di screening di massa organizzate nella Tensostruttura di via Enrico Mattei, a Corridonia, hanno visto - in totale - 4724 cittadini sottoposti a test, di cui 14 risultati positivi. Per quanto riguarda lo screening svoltosi al Palazzetto dello Sport di Sarnano i numeri sono i seguenti: 630 tamponi totali, un solo caso positivo riscontrato.
Complessivamente dall'inizio del programma 'Marche Sicure', avviato dalla Regione Marche per il controllo della diffusione e il tracciamento dell’epidemia da SARS-CoV-2 e l’individuazione degli asintomatici positivi, hanno aderito 243.700 persone. Sono stati individuati 1244 casi positivi. In totale la percentuale di positività è pari allo 0,5%. I casi positivi rilevati sono stati sottoposti al tampone molecolare.
L’annuncio della Giornata della Raccolta del Farmaco è stato dato dal Banco Farmaceutico a fine 2020, in un momento di grande incertezza, con questo messaggio: “Ciò che sappiamo è che c’è bisogno, come non mai, di un moto collettivo di umanità affinché il nostro Paese non si pieghi allo sconforto; la crisi economica innescata da quella sanitaria ha reso povere tante persone e spinto in una condizione di ulteriore marginalità chi povero già lo era. Però siamo certi che l’ultima parola non debba essere dettata necessariamente dal dolore, ma dalla speranza: quest’anno, la Giornata di Raccolta del Farmaco si farà.
Durerà una settimana, da martedì 9 a lunedì 15 febbraio 2021. Come sempre, ai clienti delle farmacie sarà proposto di donare un medicinale per le realtà assistenziali che si prendono cura degli indigenti.
È necessario farla perché ce n’è bisogno (almeno 434.000 persone non si possono curare per ragioni economiche). E perché, ora come rare volte nella storia contemporanea, affinché la speranza abbia la meglio, servono esempi e gesti di gratuità”.
Nella Provincia di Macerata la Raccolta si svolgerà in 36 farmacie, di cui 7 a Civitanova. I volontari di Banco Farmaceutico saranno presenti, fuori dalle farmacie sabato 13 febbraio. I farmaci raccolti sosterranno 31 realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi. Durante l’edizione del 2020, sono state raccolte 5049 confezioni di farmaci (pari a un valore di 35000 euro) che hanno aiutato 2880 ospiti di 34 enti.
Da alcuni anni Banco Farmaceutico e ArcA Centro Culturale, in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Civitanova Marche, e con il cordiale supporto del Rotary Club, organizzano eventi, in prossimità della Giornata della Raccolta del Farmaco, che, attraverso l'arte, aiutino ad approfondire il concetto di solidarietà e di carità. L’evento di quest’anno, in particolare, è stato reso possibile dalla sollecitazione della Dr.ssa Barbara Capponi, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Civitanova Marche, persona attenta ai bisogni delle persone e grande sostenitrice del Banco Farmaceutico.
Non pensavamo, infatti, che quest’anno potesse essere realizzabile un incontro pubblico ma un messaggio WhatsApp dell’Assessore - “che facciamo quest’anno per i farmaci?” - ha rilanciato la sfida e ci ha fatto reperire un altro esempio di bellezza che ha come protagonista la carità: il quadro “Le Sette Opere di Misericordia” di Caravaggio, conservato a Napoli presso il Pio Monte della Misericordia.
Sabato 6 Febbraio, alle ore 21,15, con le modalità possibili in questo periodo, sarà possibile seguire in diretta, sul canale YouTube di Banco Farmaceutico, la presentazione dell’opera pittorica da parte dell’Arch. Massimo Rippa.
Parteciperanno all’evento l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Civitanova Marche e referenti nazionali e locali del Banco Farmaceutico.
"Sin dall'inizio del mandato, l'assessorato alle politiche sociali – riferisce l’assessore Barbara Capponi - ha voluto concretamente sostenere la Grande raccolta del farmaco organizzandone il lancio con eventi culturali e di crescita, insieme a Banco Farmaceutico. Anche quest'anno c'è stato un dialogo costruttivo per pensare a un evento in videoconferenza che intrattenga e al contempo formi ad una cultura del dono e della condivisione di cui, possiamo dire con orgoglio, i civitanovesi sono campioni indiscussi. In questo tempo di grande difficoltà per tutti, Civitanova Marche è pronta attraverso i volontari e le farmacie aderenti a raccogliere farmaci da donare, in sicurezza e secondo gli importi che ciascuno desidera,a chi ne ha necessità. Grazie al banco farmaceutico, ai volontari e a tutti i cittadini che vorranno con generosità portare il loro aiuto'.
Nella certezza che l’ultima parola sulle circostanze non è mai dettata dal dolore, ma dalla speranza, Banco Farmaceutico invita i cittadini ad andare in farmacia per donare un medicinale per chi ha bisogno.
Al via nelle Marche il Piano di bonifica dell’amianto per ben 21 ospedali della regione, tra cui quello di Macerata e Civitanova Marche. La giunta regionale ha approvato la delibera per destinare agli ospedali regionali 4,7 milioni di euro per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto presente nelle strutture.
“La giunta, già dalle prime settimane dal suo insediamento, ha dimostrato un cambio di passo in materia sanitaria, con l’intenzione di rivedere il Piano socio sanitario per creare una rete ospedaliera diffusa sul territorio – spiega l’assessore ai Lavori pubblici e all’Edilizia ospedaliera Francesco Baldelli -. A tutti i cittadini, senza distinzione tra chi vive nelle grandi città o in piccole realtà, va garantito il diritto alla salute, che equivale ad avere servizi primari diffusi nel territorio, ma equivale anche ad avere strutture sicure. In quest’ottica anche la necessità di rimuovere l’amianto nelle strutture ospedaliere non ancora bonificate".
"Di qui – continua l’assessore - la decisione di destinare le risorse di provenienza nazionale ai nostri nosocomi, sulla cui messa in sicurezza stiamo dirigendo il nostro massimo impegno. Con questa delibera diamo risposta concreta ad un annoso problema che viene finalmente affrontato in maniera strutturale”.
La delibera approvata in giunta prevede interventi su tutte le 5 Aree vaste, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Ancona, l’Azienda ospedaliera di Pesaro, l’Inrca di Ancona. Interventi selezionati dai tecnici regionali in base alle richieste pervenute dalle aziende sanitarie.
"Gli interventi di finanziamento – spiega Baldelli - sono stati subordinati a precise priorità. Si sono quindi ritenuti primari gli interventi sulle strutture sanitarie e ospedaliere che prevedono la degenza h24 dell’utenza. In tal modo, tutte le richieste pervenute per strutture con tale tipo di degenza sono state finanziate. Gli interventi per cui era già pronto il progetto esecutivo sono stati presi in esame in via prioritaria e otterranno la copertura pressoché totale dell’importo.
"Con le risorse rimanenti si darà invece copertura totale agli interventi di importo inferiore ai 500mila euro in fase di progettazione preliminare o di fattibilità. Con le risorse ancora rimanenti si procederà infine a finanziare i restanti interventi di importo superiore ai 500mila euro in fase di progettazione preliminare o di fattibilità" conclude Baldelli.
Questa mattina il Sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco ha accolto una nutrita delegazione della Regione Marche che ha voluto far visita al Punto Salute (Health Point) operativo pressa la sede del distretto sanitario di San Ginesio.
Il Vice Presidente della Giunta Regionale, Mirco Carloni, accompagnato dalla Presidente della Commissione Sanità Elena Leonardi e al Consigliere Regionale Pierpaolo Borroni hanno infatti voluto conoscere il progetto di telemedicina promosso fin dal 2017 dalla Fondazione “A. Merloni”, rappresentata per l’occasione dall’Ing. Francesco Merloni, Presidente della Fondazione, e del suo Vice Presidente Gian Mario Spacca.
Il Punto salute di San Ginesio, oltre che rappresentare un’eccellenza unica sul territorio regionale, è un servizio prezioso che permette di svolgere esami clinici attraverso tecnologie digitali e dispositivi innovativi monitorando risultati e terapie a distanza.
In particolare servizi di telemedicina puntano a: intervenire in una fase precoce della malattia attraverso il monitoraggio, e quindi ridurre il tasso d’aggravamento e di mortalità; ridurre il numero di giorni di degenza ospedaliera; razionalizzare le decisioni attraverso la consultazione a distanza con gli specialisti; ridurre il costo della cura del paziente.
E’ importante sottolineare che la Telemedicina permette ai fruitori di non dover passare per le lunghe liste di attesa sia per sottoporsi alla prestazione, sia per la refertazione (che avviene in tempi brevi grazie alle convenzioni stipulate con le strutture del SSN) ed è anche un punto di osservazione privilegiato per monitorare l’estesa comunità appenninica con particolare riferimento alle aree interne del sud della Regione.
Il Sindaco Ciabocco, ha voluto ribadire l’importanza e la necessità di un simile servizio che consente ai residenti dei comuni del Cratere (ma spesso anche dei comuni della costa), di poter effettuare costantemente esami importanti e onerosi a cui avrebbero rinunciato per motivi economici (vista la gratuità delle prestazioni) e logistici.
Inoltre l’anno 2020 appena terminato e questo inizio del 2021, dominati dall’emergenza Covid-19, hanno dimostrato come la telemedicina possa essere una soluzione efficace per garantire la continuità assistenziale ai pazienti proprio quando le esigenze di distanziamento imposte dalla pandemia rendono difficoltose altre modalità di accesso a cure e trattamenti.
Parliamo di oltre 6000 refertazioni annue e gli accessi al punto salute avvengono da parte di una comunità molto estesa, in termini territoriali, di cui gli abitanti di San Ginesio occupano solo il 20%.
Il Sindaco ne ha approfittato per ringraziare anche in questa occasione la Fondazione Merloni che ha voluto avviare questo progetto proprio a San Ginesio ma anche al neo Vice Presidente Mirco Carloni che nelle precedenti vesti di consigliere regionale di minoranza si era attivato affinché il Comune potesse ricevere un importante contributo per la prosecuzione del servizio.
Il Vice Presidente Carloni ha voluto dichiarare che il “modello San Ginesio”è un modello di riferimento per tutta la Regione e che il potenziamento di certi servizi è uno degli obiettivi su cui la Giunta sta lavorando.
Dallo scorso 15 gennaio una squadra dell’Aeronautica Militare composta da quattro elementi, provenienti da diversi reparti, che hanno già operato in una situazione similare in Sardegna, sempre presso una residenza protetta con ospiti positivi al covid, ha preso servizio quale task force in appoggio all’Usca e al personale interno all’Asp “Porcelli” di Tolentino. Ne fanno parte il Tenente Medico Silvio Pallone, il 1° Maresciallo Ludovico De Marco, il Luogotenente Vincenzo Serpico, il Maresciallo di 2° Classe Anselmo Pacifico.
Il Tenente Medico Silvio Pallone è di istanza a Roma mentre gli altri componenti sono dislocati in diverse sedi in tutta Italia. Il team sanitario, un medico e tre infermieri, è stato attivato dall’Aeronautica Militare, grazie anche dalle direttive delle Forze Armate. Del resto il personale militare è da sempre coinvolto, al fianco dei cittadini, per dare sostegno alla popolazione. La squadra ha già avuto una esperienza similare in Sardegna, nel nuorese, in una casa di riposo sempre colpita dalla pandemia da covid 19. Questa squadra sanitaria è addestrata per fornire sostegno sia all’interno delle aziende ospedaliere che nelle case di riposo così come nell’effettuazione di screening di massa e nei trasporti ad alto biocontenimento. Questo team sanitario ha partecipato a diverse missioni, anche all’estero.
Queste le dichiarazioni del Tenente Medico Silvio Pallone e del 1° Maresciallo Ludovico De Marco.
“Dalla esperienza fatta in Sardegna, in confronto a Tolentino, ci sono molte differenze, dal punto di vista logistico e dal punto di vista numerico. Differenti, in maniera positiva, anche per le capacità organizzative che abbiamo riscontrato qui alla Porcelli. Noi siamo chiamati, come medico e come infermieri, a collaborare con l’Usca e con il personale sanitario interno alla struttura, non solo per garantire una assistenza sanitaria primaria a questi pazienti che sono per la maggior parte molto anziani, ma anche per affrontare quella che è una malattia covid correlata, che ha le sue criticità.
A Tolentino abbiamo trovato una situazione nella quale la maggior parte dei pazienti aveva contratto il virus e quindi c’erano molti ospiti che avevano bisogno di terapie importanti, anche con ossigeno e antibiotici, oltre a una terapia di base che già era molto complessa. Come sappiamo, la struttura è anche centro alzheimer e quindi c’è una attenzione massima, h 24, per questi pazienti. Nel corso delle settimane abbiamo fatto il massimo, insieme al personale della residenza protetta, che ci tengo a ringraziare particolarmente perché senza soluzione di continuità, malgrado le esigue forze, ha dimostrato tutta la sua determinazione e capacità di assistenza. Grazie all’impegno e al lavoro di tutti, nel corso delle settimane, stiamo cominciando a vedere i primi risultati, tanto che abbiamo registrato i primi tamponi negativi, con pazienti che hanno sconfitto il virus e quindi, piano piano, nella struttura si sta ristabilendo una normalità”.
“Infatti – continuano i militari - con le prime persone negative si inizia a ristabilire l’assetto iniziale che gli ospiti avevano prima della pandemia, iniziano a ritornare nelle proprie camere e questo psicologicamente per loro è molto importante, è un fattore determinante per il ritorno alla normalità. Stiamo vedendo che questo li fa migliorare giorno dopo giorno. La difficoltà più grande che abbiamo incontrato, in questo periodo, è il contatto con i familiari. Non essendo possibile accedere nella struttura, con un’opera giornaliera, cerchiamo di effettuare video chiamate con le famiglie per far sentire la vicinanza degli affetti più cari agli ospiti dell’Asp che giovano molto di questa nostra azione perché rivedere una persona cara, seppur via video, sicuramente li aiuta a superare questo momento di difficoltà”.
Va detto che abbiamo trovato a Tolentino una grande organizzazione che è riuscita anche a garantire con esigue forze, l’assistenza sanitaria. Abbiamo riscontrato una grande umanità e una grande preparazione di tutto il personale e proprio questi fattori ci hanno permesso di integrarci con loro. Li vogliamo ancora ringraziare per il grandissimo lavoro che hanno fatto e per noi è stato semplice collaborare con loro.
Da quando siamo arrivati c’è stato anche un accesso giornaliero dei medici di medicina generale che conoscono meglio i pazienti e le loro terapie, con loro collaboriamo per adeguare i piani farmaceutici. Anche in questo caso dobbiamo evidenziare una costruttiva collaborazione. Sono sempre stati a disposizione per qualsiasi esigenze o emergenza. Grande professionalità da parte di tutti i medici di medicina generale che operano alla casa di riposo.
Siamo stati accolti, sin dalle prime ore, in maniera eccezionale, fin da subito abbiamo potuto fare un sopralluogo che ci ha consentito di avere conoscenza della situazione. Sia il Sindaco, il CdA e la Direzione ci sono stati vicini e continuano a supportarci per tutte le attività. L’Asp è attualmente una sorta di ospedale e ora pian piano sta tornando, come detto, alla normalità. Il nostro lavoro è stato abbastanza semplice perché abbiamo trovato una situazione ben organizzata a cui noi abbiamo portato alcuni piccoli correttivi. Il nostro lavoro è stato semplificato dalla capacità dimostrata da tutto il personale interno e in alcuni casi siamo rimasti anche sorpresi di una organizzazione del genere perché in queste emergenze si tende a perdere la visione complessiva della situazione, anche perché i pazienti cominciano ad avere sempre più criticità. Abbiamo messo a disposizione la nostra professionalità per migliorare il risultato.
Purtroppo alcuni ospiti non ce l’hanno fatta anche per patologie pregresse e per l’età, in alcuni casi molto avanzata ma dobbiamo sottolineare che abbiamo avuto un contatto con le famiglie che vengono aggiornate sulle condizioni cliniche dei pazienti quotidianamente e la maggior parte dei familiari ringraziano la struttura e noi per quanto si sta facendo e per quanto fatto. Molti sottolineano la cura giornaliera che il personale della casa di riposo ha riservato, insieme a noi, ai loro cari.
Ci siamo trovati bene qui a Tolentino una Città ricca di storia e di cultura, tanto che qualcuno di noi vorrebbe venirci a vivere con la famiglia. Resteremo in servizio all’Asp Porcelli per tutto il tempo necessario e fino a quando ce ne sarà bisogno. Ovviamente seguiremo le direttive della Difesa.
Ricordiamo che è importante, per evitare il contagio, continuare a utilizzare i dispositivi di prevenzione individuali, in particolare le mascherine, igienizzare frequentemente le mani e rispettare il distanziamento sociale. Queste disposizioni, come ci siamo resi conto, visto che ogni giorno siamo sul campo, a diretto contatto con il virus, consentono di evitare il diffondersi del covid.
Come detto la buona notizia è quella relativa all’effettuazione dei tamponi di controllo che attestano che molti pazienti si stanno negativizzando, speriamo di arrivare presto all’intera comunità guarita. Non è possibile ipotizzare quando questo verrà, perché lo stato dei pazienti, età e la loro situazione sanitaria, allungano i canonici 21 giorni necessari per sconfiggere il virus. Continua comunque il monitoraggio e speriamo presto di vedere buoni risultati. Anche nei prossimi giorni verranno fatti altri tamponi.
Intanto, seguendo anche le indicazioni dell’Asur, tempestivamente abbiamo provveduto a dividere i pazienti e abbiamo ristabilito un reparto covid free, nel quale abbiamo alloggiato tutti i pazienti negativizzati, dall’altro invece continua il reparto covid nel quale c’è massima attenzione”.
“In conclusione chiediamo a tutta la Comunità e ai familiari di continuare a sostenere oltre ai proprio cari, queste persone che stanno facendo un lavoro straordinario”.
"Il primo giorno di screening di massa a Corridonia ha visto una numerosa partecipazione". Queste le parole con cui il sindaco Paolo Cartechini ha commentato i numeri dello screening di massa organizzato nella Tensostruttura di via Enrico Mattei.
Complessivamente sono stati effettuati 1690 test con 6 casi positivi riscontrati.
Alla tensostruttura hanno fatto visita anche la Direttrice dell'Area Vasta 3 Daniela Corsi, la direttrice del distretto di Macerata Dott.ssa Faccenda e il Dott.Tibaldi. Si sono sottoposti a tampone rapido anche il primo cittadino e gli assessori.
Lo screening proseguirà fino a domani, giovedì 4 febbraio, dalle 8 alle 20. Possono fare il tampone i cittadini dei Comuni di Corridonia, Appignano, Loro Piceno, Mogliano, Petriolo, Urbisaglia.
L'appuntamento è anche a Sarnano, per oggi e domani dalle 14 alle 20 nel Palazzetto dello sport in via del Colle. Potranno usufruire del servizio gli abitanti di Sarnano, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Sant’Angelo in Pontano.
Il medico e le due infermiere dell’Aeronautica Militare in servizio dal 15 gennaio presso la Casa di Riposo di Sarnano oggi lasciano la struttura dopo aver contribuito alla risoluzione della difficile situazione iniziata poco prima di Natale. Nonostante le precauzioni e l’applicazione scrupolosa delle norme di sicurezza, all’interno della struttura si erano registrati 25 ospiti e 7 operatori positivi al Covid-19, obbligando alla quarantena tutti i restanti. Grazie all’intervento dei militari, alla professionalità del personale della Cooperativa Pars e dei dipendenti comunali che lavorano nella Casa di Riposo, oggi la situazione è tornata sotto controllo con solo 5 persone positive, tutte in via di guarigione.
Prima di lasciare Sarnano, ieri, martedì 2 febbraio, le tre militari si sono recate presso la Sala Consiliare per ricevere il saluto e il ringraziamento ufficiale dell’Amministrazione Comunale.
«A nome di tutta la comunità ringrazio il medico e le infermiere dell’Aeronautica Militare che hanno prestato servizio presso la Casa di Riposo di Sarnano» commenta il Sindaco Luca Piergentili. «Tre giovani donne che, con competenza e spirito di abnegazione, hanno supportato gli operatori della struttura, aiutandoli a gestire e risolvere una situazione difficile. Siamo stati onorati dalla loro presenza oggi in Sala Consiliare e, con immenso piacere, le abbiamo ascoltate commentare positivamente l’organizzazione della struttura, la grande professionalità degli operatori e il loro rapporto con gli ospiti. Voglio ringraziare ancora una volta l’Assessore Regionale Filippo Saltamartini, tutto il corpo dell’Aeronautica Militare e, in particolare, il Colonello Capitano di Vascello Cosimo Nesca che ha coordinato le operazioni, l’Asur, nella persona della Direttrice dottoressa Corsi e della Responsabile di Zona dottoressa Faccenda, nonché il servizio ADI del presidio di Sarnano.Oggi l’emergenza è in via di risoluzione e le condizioni attuali ci fanno sperare che nel giro di pochi giorni il numero di contagi toccherà di nuovo lo zero».
La più importante pandemia globale è quella del cancro, a cui negli ultimi 12 mesi si è aggiunto il Covid-19. Nel 2020, nel mondo, sono stati stimati quasi 20 milioni di nuove diagnosi di tumore, in Italia 377mila. Circa il 40% dei casi può essere prevenuto seguendo uno stile di vita sano (no al fumo, dieta corretta e attività fisica costante).
Per sensibilizzare tutti i cittadini sulla malattia e sul ruolo della prevenzione, il 4 febbraio si celebra la Giornata Mondiale contro il cancro. E il 4 febbraio, alle 18.30, si svolgerà il webinar “World Cancer Day… non solo Covid19”, aperto a tutti i cittadini, con Roberto Burioni, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
È possibile seguire il webinar in diretta online sulle seguenti pagine Facebook: clicca qui oppure clicca qui.
“Sono molteplici le domande che affollano la mente di ciascuno di noi e, in particolare, dei pazienti oncologici – afferma Rossana Berardi, Professore Ordinario di Oncologia all’Università Politecnica delle Marche, Direttore della Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona e coordinatrice dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica per la Regione Marche –. ‘Quando potremo vaccinarci?’, ‘I vaccini anti-covid sono sicuri?’, ‘Sono tutti uguali?’, ‘I pazienti oncologici devono vaccinarsi?’, ‘L’immunizzazione interferisce con le terapie?’, ‘Quanto durerà l’immunità?’. Il Prof. Burioni saprà certamente rispondere alle domande dei cittadini e dei pazienti e lo farà nella giornata in cui il mondo si unisce per combattere contro la più importante pandemia globale, quella del cancro”.
“Nell’ultimo anno – spiega il Prof. Burioni - il mondo è stato sconvolto da una pandemia senza precedenti che non solo ha ucciso milioni di persone, ma ha sconvolto in maniera impensabile le nostre vite. Anche la cura e la prevenzione delle altre malattie sono state rese più difficili dalla situazione di emergenza in cui si è trovato l'intero Paese. Le notizie degli ultimi mesi, tuttavia, con la messa a punto di vaccini in tempi inimmaginabilmente brevi, aprono nuove prospettive di speranza, a patto di sapere utilizzare prontamente questi ritrovati che potrebbero farci presto tornare alla vita di sempre”.
Il webinar è stato fortemente voluto dalla Marcangola, rete di associazioni che lavorano in ambito oncologico marchigiano, che rappresenta migliaia di famiglie, con l’intento di sostenere i pazienti oncologici, particolarmente fragili in questo periodo. L’evento è patrocinato dagli Ospedali Riuniti di Ancona.
“Da quasi un anno la pandemia da Covid19 miete in tutto il mondo vittime, semina dolore, povertà, depressione e incertezza del futuro – conclude Michele Caporossi, Direttore Generale degli Ospedali Riuniti di Ancona -. Covid 19 ha prodotto a catena l’aggravamento dei dati epidemici di tutte le altre patologie e, in particolare, l’aggravamento della severità delle malattie oncologiche. L’iniziativa della Prof.ssa Berardi e del Rotary, in collaborazione con le associazioni aderenti alla Marcangola, costituisce un fondamentale momento di riflessione e divulgazione degli effetti collaterali di questo evento nefasto, che ha colpito l’umanità intera. Abbiamo bisogno, per vincere, di sapere e far sapere quali sono tutte le armi a nostra disposizione in questo momento storico e come poterle usare al meglio nell’approccio della scienza alla comunicazione con la società civile”.
L’assessore alla sanità Filippo Saltamartini ha partecipato questa mattina per le Marche alla riunione della Conferenza Stato-Regioni per l’adozione del piano di vaccinazioni all’esito della riduzione della fornitura dei vaccini preannunciata da Pfizer, Moderna e AstraZeneca.
Nel corso della conferenza si è tornati a parlare della possibilità di produrre vaccini in Italia, ipotesi avanzata già nelle scorse settimane dall’assessore Saltamartini.
“In tal senso si è riscontrata la stessa richiesta da parte di altri rappresentanti delle Regioni - spiega Saltamartini - Il Commissario Arcuri, anche se ha affermato che ci sono notevoli difficoltà al riguardo, ha aggiunto che tuttavia non è una strada impraticabile e per questo convocherà le ditte produttrici per verificare la possibilità di utilizzare gli stabilimenti italiani per l’aumento della produzione. Ho richiesto anche l’avvio della contrattazione nazionale con i Medici di Medicina generale per giungere ad un accordo per la somministrazione domiciliare dei vaccini, tenuta conto dell’urgenza di somministrare 122.000 vaccini agli over 80 della nostra regione”.
L’assessore alla sanità ha poi rinnovato la richiesta per l’acquisto, come ha fatto recentemente la Germania con un investimento di 300 milioni, per le cure al Covid 19 degli anticorpi monoclonali. “Dobbiamo occuparci non solo dell’immunizzazione ma anche della cura – ha aggiunto Saltamartini – e procedere nella sperimentazione poiché come sempre l’uso di questa terapia nelle fasi preliminari accentua in modo significativo le guarigioni. Anche su questo punto il Commissario Arcuri ha dichiarato che l’Italia si attiverà per il finanziamento di una produzione italiana di anticorpi monoclonali e che avrebbe chiesto ad Aifa di valutare i prodotti attualmente in commercio per un uso anche nel nostro Paese".
"Non per ultimo la Regione Marche ha chiesto uno stanziamento per le premialità del personale del settore della sanità che recentemente ha visto le organizzazioni sindacali ventilare azioni di mobilitazione. Già nel decreto legge Milleproroghe andrebbero riconosciuti questi trattamenti per tutti coloro i quali sono da mesi sotto stress in più fronti” ha concluso Saltamartini.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che l'operazione di screening "Marche Sicure" nella giornata di sabato 30 gennaio nell'Area Vasta 1 ha registrato un'adesione di 873 persone con 3 casi positivi. Nell'Area Vasta n.3 (località di Tolentino) sono stati effettuati 1416 test e sono stati riscontrati 4 positivi. Nell'Area Vasta n.5 (località di Ripatransone, Montalto delle Marche e Montefiore dell'Aso) si sono sottoposte al test 1749 persone con 4 soggetti positivi.
Complessivamente lo screening effettuato al Pala Chierici di Tolentino ha coinvolto 4.307 persone che si sono sottoposte a test: tra queste sono stati riscontrati, in totale, dieci casi positivi.
Dall'inizio del programma 'Marche Sicure', avviato dalla Regione Marche per il controllo della diffusione e il tracciamento dell’epidemia da SARS-CoV-2 e l’individuazione degli asintomatici positivi, hanno aderito 236.016 persone. Sono stati individuati 1220 casi positivi. In totale la percentuale di positività è pari allo 0,5%. I casi positivi rilevati sono stati sottoposti al tampone molecolare.
A Corridonia lo screening è in programma da martedì 2 a giovedì 4 febbraio dalle 8 alle 20 nella Tensostruttura in via Enrico Mattei. Potranno fare il tampone i cittadini dei Comuni di Corridonia, Appignano, Loro Piceno, Mogliano, Petriolo, Urbisaglia.
A Sarnano infine l’appuntamento è per mercoledì 3 e giovedì 4 febbraio dalle 14 alle 20 nel Palazzetto dello sport in via del Colle. Potranno usufruire del servizio gli abitanti di Sarnano, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Sant’Angelo in Pontano.
Il Covid 19 ha dato notorietà ad un piccolo strumento, il saturimetro, fondamentale per valutare il livello di funzionalità respiratoria che è uno dei segni vitali più importanti da monitorare per il controllo della propria salute . Da questa premessa Federfarma Marche , in piena sintonia con le associazioni provinciali dei titolari di farmacia , ha lanciato una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini marchigiani per portare “un saturimetro in ogni casa” .
Da lunedì 1 febbraio , in oltre 300 farmacie marchigiane sarà possibile acquistare il piccolo apparecchio ad un prezzo di assoluto favore e ricevere dal farmacista utili suggerimenti sul migliore utilizzo.
Andrea Avitabile , presidente di Federfarma Marche sottolinea” l’impegno dei farmacisti per sensibilizzare la popolazione in un momento in cui è necessario valorizzare sempre più il rapporto di fiducia tra cittadino e professionista in camice bianco“. Sono 40 le farmacie che in provincia proporranno i saturimetri a prezzo concordato , un numero rilevante come evidenzia Ida Kazcmarek presidente di Federfarma Macerata" titolari e dipendenti delle nostre farmacie saranno anche a disposizione per informare sul migliore uso del saturimetro per monitorare la salute del nucleo familiare”.
Anche in questa occasione la farmacia si conferma fondamentale presidio sanitario di prossimità come già avvenuto per i test sierologici in regime di auto somministrazione proposti nelle farmacie tra novembre e dicembre in piena sintonia con la regione marche , per arginare la curva epidemica . Sono stati più di 15.000 i test sierologici effettuati nelle farmacie marchigiane , risultato importante vista la capillarità delle farmacie , operanti anche in quelle aree interne della Regione, dove spesso sono unico presidio sanitario, per dare risposte immediate a fasce “fragili “di popolazione . .
Da alcune settimane Federfarma Marche ha sottoposto all’Assessore alla sanità Saltamartini la volontà di ampliare la collaborazione ed effettuare , senza costo alcuno per la Regione ed in base alla più recente normativa sanitaria nazionale , anche i tamponi antigenici con prelievo nasale.
Per Avitabile “la proposta avanzata, di cui aspettiamo ancora risposta, è per attivare un ennesimo efficace baluardo contro la diffusione del contagio, ottenere nuovi dati utili nella lotta al Covid-19, riservando alla popolazione ed all’Amministrazione Regionale efficienza e professionalità, finalizzata alla sicurezza collettiva”
Rallenta, a causa dei noti ritardi della Pfizer nelle consegne del siero, la macchina delle vaccinazioni anti-Covid all'Ospedale Civile di Macerata. Dopo giorni con il piede premuto sull’acceleratore, durante i quali si è andati avanti, ora l'Asur viaggia a velocità decisamente più ridotta.
A tal proposito, per una parte degli operatori sanitari del nosocomio del Capoluogo, sono saltati alcuni appuntamenti dedicati alla somminstrazione della seconda dose del vaccino che erano inizialmente in programma nella giornata di Sabato 30 gennaio e saranno quindi rimandati a mercoledì della prossima settimana
Via libera dell'Ema al vaccino AstraZeneca per le persone dai 18 anni."L'agenzia europea del farmaco ha dato l'ok al vaccino Astrazeneca. È una notizia incoraggiante. La battaglia contro il virus è ancora complessa, ma avere a disposizione un altro vaccino efficace e sicuro ci da' più forza nella campagna di vaccinazione". Lo ha scritto in un post su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza.
Per l'Ema il vaccino di AstraZeneca può essere utilizzato anche per gli over 55 "anche se non ci sono ancora molti dati poiché la maggior parte dei partecipanti ai test avevano un'età compresa tra i 18 e i 55 anni", si legge nella nota dell'Ema.
"Non abbiamo molte informazioni sull'efficacia del vaccino AstraZeneca nella fascia di età degli over 55, ma il 13% dei pazienti inclusi in questa analisi erano anziani.
Lo raccomandiamo sulla base dei dati e dell'esperienza accumulata con gli altri vaccini. Ci attendiamo qualche tipo di efficacia anche per questo sub-gruppo, anche se l'esatto livello di efficacia non può essere stimato ora". Lo dichiara un esperto dell'Ema, Bruno Sepodes, aggiungendo: "Questo significa che può essere usato, ma se ci sono altre opzioni sono preferibili"."Non sappiamo ancora se il vaccino AstraZeneca sia efficace di fronte alle varianti ed abbiamo chiesto all'azienda di fornire dati, come abbiamo fatto con le altre case farmaceutiche". Così la direttrice dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), Emer Cooke, spiegando che il parere positivo al vaccino è stato all'unanimità e basato su un solido dibattito scientifico.AstraZeneca plaude al via libera senza limitazioni per le persone più anziane dato oggi dall'agenzia di controllo Ue sul farmaco, al vaccino anti Covid sviluppato assieme all'università di Oxford, e assicura di voler garantire - dopo le polemiche su questi giorni con Bruxelles - "un acceso ampio ed equo alle forniture". Lo si legge in una nota diffusa dall'azienda farmaceutica anglo-svedese.La Commissione tecnico scientifica (Cts) dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) si riunirà domani, 30 gennaio, per esaminare il dossier del vaccino anti-Convid di AstraZeneca e per l'autorizzazione all'immissione in commercio e all'utilizzo nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. La commissione valuterà anche la platea di popolazione per la quale il vaccino risulta maggiormente indicato.
(Fonte: ANSA)
In questi giorni, diversi familiari di persone decedute hanno voluto, testimoniare tutta la loro gratitudine al personale dell’ASP Porcelli che, a seguito della pandemia, ha comunque assicurato, seppur tra tantissime e comprensibili difficoltà, oltre alle cure sanitarie necessarie anche il giusto conforto e le necessarie attenzioni a tutti i pazienti.
Infatti, oltre ad aver informato costantemente le famiglie, gli operatori sanitari, insieme al personale dell’Usca, dell’Adi e alla task force dell’Aereonautica Militare, hanno seguito, come sempre, le persone anziane ospitate presso la residenza protetta, garantendo tutta l’assistenza sanitaria.
Nei diversi messaggi viene riconosciuto sia al Presidente Sbaraglia che al CdA e al Direttore Ricci, che a tutti gli operatori sanitari, infermieri ed Oss, un impegno costante “facendo tutto il possibile e anche di più– è stato scritto dai vari familiari - ha dato il massimo, cercando di contenere la diffusione del virus e soprattutto assicurando tutte le attenzioni possibili ai nostri cari”.
Tra le famiglie dei deceduti, una, in particolare, ha anche deciso di donare una somma di denaro all’ASP Porcelli, quale segno e testimonianza tangibile delle cure e delle attenzioni che sono state riservate alla loro congiunta, purtroppo deceduta in questi giorni, molto anziana e con patologie pregresse. "Abbiamo voluto fare questo gesto – ha dichiarato la figlia – in quanto mia madre dopo essere stata ospitata al centro diurno era stata inserita all’interno della residenza protetta. In questi quattro anni ho potuto verificare le tante attenzioni e le cure che tutto il personale ha riservato a mia madre e malgrado le tante difficoltà incontrate e la carenza di personale con una gestione molto complicata, ho voluto fare beneficenza perché giustamente bisogna comunque pensare alle persone che saranno in futuro ospitate all’Asp. L’ho fatto con il cuore e con amore e volendo comunque aiutare chi si trova in situazioni di difficoltà e perché so cosa significa essere familiare di congiunti malati di alzheimer".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che l'operazione di screening "MARCHE SICURE" nella giornata di giovedì 28 gennaio 2021 nella località dell'Area Vasta 3 (Tolentino) ha registrato un'adesione di 1660 persone con 3 casi positivi.
Complessivamente dall'inizio del programma 'Marche Sicure', avviato dalla Regione Marche per il controllo della diffusione e il tracciamento dell’epidemia da SARS-CoV-2 e l’individuazione degli asintomatici positivi, hanno aderito 230.747 persone. Sono stati riscontrati 1206 casi positivi. In totale la percentuale di positività è pari allo 0,5%. I casi positivi rilevati sono stati sottoposti al tampone molecolare.
Lo screening di massa continua anche nell’Area Vasta 3. Oggi e domani sarà la volta di Tolentino presso il Palasport “G. Chierici” in viale della Repubblica. Oltre che per i cittadini di Tolentino, lo screening potrà essere effettuato anche per i residenti dei Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Colmurano, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Serrapetrona, Treia e Loro Piceno. A Corridonia lo screening è in programma da martedì 2 a giovedì 4 febbraio dalle 8 alle 20 nella Tensostruttura in via Enrico Mattei. Potranno fare il tampone i cittadini dei Comuni di Corridonia, Appignano, Loro Piceno, Mogliano, Petriolo, Urbisaglia. A Sarnano infine l’appuntamento è per mercoledì 3 e giovedì 4 febbraio dalle 14 alle 20 nel Palazzetto dello sport in via del Colle. Potranno usufruire del servizio gli abitanti di Sarnano, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Sant’Angelo in Pontano.