Grosse novità nella vicenda dell'ospedale unico provinciale, dove, se le indiscrezioni saranno confermate, sembrano esserci dei clamorosi sviluppi. Alla decisione dello scorso ottobre, quando l'applicazione di un contestato algoritmo individuò come luogo più baricentrico la Contrada Pieve di Macerata, seguirono forti polemiche, soprattutto a Civitanova.
Nella città costiera ci furono attacchi incrociati ed un rimpallo di responsabilità, tra la vecchia e la nuova amministrazione, che comunque, grazie all'impegno del sindaco Ciarapica, riuscirono a riaprire un discorso che sembrava chiuso, tanto che dopo il famoso Consiglio comunale aperto, il governatore delle Marche dichiarò come "possibile" una diversa localizzazione.
Secondo indiscrezioni, sembra che nelle ultime ore ci siano stati ulteriori ed importanti sviluppi, grazie alla generosità di un noto imprenditore di Casette d'Ete, non nuovo a gesti altruistici di questo tipo.
Parliamo ovviamente di Diego della Valle che dopo aver finanziato il restauro del Colosseo, ha voluto offrire un aiuto concreto alle popolazioni terremotate, con l'apertura di uno stabilimento produttivo ad Arquata del Tronto. Proprio l'aver spostato parte della produzione da Casette d'Ete ad Arquata, ha liberato ampi spazi nel suo vasto impianto fermano che ha deciso di donare alla Regione Marche per la realizzazione del conteso ospedale unico provinciale. Per il momento non ci sono ancora conferme ufficiali ma dopo le vacanze di Pasqua ne sapremo sicuramente qualcosa in più.
Nel frattempo, oltre a godervi le festività pasquali, ricordate che oggi é il....1° aprile! ...Non ce ne vogliate...
Problemi al sistema informatico del Poliambulatorio di Civitanova. Un disagio che nella mattina di oggi ha accompagnato l'apertura della struttura e come ha spiegato Alessandro Maccioni, direttore dell'Area Vasta 3, dipende da un guasto Telecom.
"Una problematica - spiega Maccioni - che non dipende da noi e che sta creando disagi ai cittadini. Per quel che ci riguarda stiamo cercando di contenere al massimo le difficoltà indirizzando i cittadini che arrivano per fare prelievi verso l'ospedale e non facendo pagare, dato che le casse non sono funzionante: i cittadini lo faranno successivamente. Ci auguriamo comunque che il problema venga risolto quanto prima".
Riceviamo e pubblichiamo dal segretario provinciale del Partito Comunista, Cesare Procaccini
"La proposta di legge n.145 della giunta regionale marche approvata dalla commissione Sanità del consiglio regionale è gravissima. Di fatto avvia un vasto processo di privatizzazione della sanità pubblica oltre quanto già avvenuto di recente. Si chiudono ospedali pubblici come quelli di polo lasciando ampi territori sprovvisti di servizi sanitari per favorire strutture private pagate dal servizio sanitario regionale.
Anzichè efficentare la sanità pubblica la giunta Pd delle marche preferisce indebolirla con scelte che non trovano nessuna giustificazione e aggravano la disparità di sevizi erogati. Anzichè investire nella riqualificazione e assunzione del personale medico,infermieristico e tecnico per abbattere le liste di attesa per le diagnosi di prevenzione, la giunta Ceriscioli consegna e paga a società e cliniche private strutture e macchinari pubblici.
Tutto cio' è inaccettabile e succede dalla deriva ultraliberista del Pd a tutti i livelli e dalla mancanza della sinistra e dei Comunisti da quasi tutte le istituzioni. Tuttavia il Pci si battera' unitariamente alle forze che vogliono la Sanita' contro questa proposta antipopolare. Bisogna rafforzare la Sanita' Pubblica,eliminare sovrastrutture come l'Asur "Azienda Unica" l'Ars "Agenzia Sanitaria", accorpare i Distretti Sociali alle Aree vaste uno per provincia. La contrarieta' del Pci alla privatizzazione della Sanita' è irriducibile e al tempo stesso seria e propositiva".
“La legge regionale 145/17 è l’ennesima dissennata proposta che il Pd e le altre forze che sostengono Luca Ceriscioli mettono sul piatto in tema di sanità, a dimostrazione di come il bene dei cittadini sia completamente secondario nelle scelte strategiche della giunta marchigiana. Come M5S riteniamo il provvedimento pessimo e inaccettabile, in particolar modo perché le conseguenze dello stesso sembrano chiaramente voler essere tenute nascoste ai cittadini. In pratica si spalancano le porte alla sanità privata perché possa correre in soccorso di quella pubblica al fine di sanare le sue carenze: tutto il contrario di ciò che la gente chiede. La vicenda non meraviglia più di tanto, visto che da quasi tre anni le Marche hanno un governatore che si tiene ben stretta la delega alla sanità strizzando ripetutamente l’occhio ai privati a scapito del pubblico. A certe scelte siamo tristemente abituati, considerata la drastica riduzione di fondi perpetrata ai danni degli ospedali pubblici del nostro territorio di cui il presidente Ceriscioli è il diretto corresponsabile. I risultati sono: blocchi del turnover del personale sanitario e colpi di scure ai posti letto. Quegli stessi posti letto che ora, con l’affidamento per convenzione ai privati, potrebbero pure ricomparire in alcuni nosocomi, facendo la fortuna dei soliti noti. Un altro sfregio nei confronti dei marchigiani da parte di una giunta secondo la quale il concetto di diritto alla salute pare sempre più labile, ma che non perde un attimo quando c’è da favorire gli interessi dei gruppi “amici” privati. Questa legge merita solo una dura e ferrea opposizione, senza se e senza ma”.
E’ quanto dichiarano in una nota congiunta i senatori e i deputati marchigiani del MoVimento 5 Stelle.
“Medicina oltre… prevenzione, terapia, oncologia integrata” è il titolo del corso di aggiornamento per la professione di medico chirurgo, ostetrica, infermiere, biologo e dietista che si terrà sabato 7 aprile presso il Centro medico Blu Gallery di San Severino Marche.
L’iniziativa, valida quale evento formativo, sarà dedicata al ricordo della dottoressa Marta Bellomarì. Fra gli argomenti che verranno trattati da illustri relatori figurano il meccanismo di formazione della cellula cancerosa e la diagnosi precoce di cancro, il ruolo della medicina complementare in oncologia, il ruolo dell’oncologo tra prevenzione e terapia, il contributo dell’agopuntura in medicina cinese in oncologia, il trattamento omeopatico degli effetti collaterali da radio e chemioterapia in donne con carcinoma mammario, il ruolo della nutriceutica e della fitonutrizione in oncologia, le cure dei pazienti oncologici. Responsabile scientifico del convegno sarà la dottoressa Benedetta Ferretti, relatori i dottori Armando Vecchietti, Rosaria Ferreri, Desiderio Franco, Sergio Giorgetti e Lucio Sotte. Per informazioni tel. 0733639051.
La Lega manifesterà domani, 27 marzo, davanti alla sede del Consiglio Regionale delle Marche contro la Proposta di Legge 145 della giunta guidata dal presidente Ceriscioli.
“La proposta di Legge Regionale 145 del 14 giugno 2017, che verrà discussa domani in consiglio e che ha sempre trovato la ferma opposizione e il voto contrario da parte dei consiglieri della Lega - scrive il commissario del partito di Matteo Salvini, senatore Paolo Arrigoni - prevede la privatizzazione delle attività ospedaliere, cedendo in uso praticamente gratuito le strutture immobiliari e le attrezzature medicali già pagate dai marchigiani a società private accreditate dalla Regione secondo dei criteri che devono ancora essere stabiliti. Il tutto, stando all’articolo 1 della proposta di Legge, per un presunto miglioramento dell’assetto organizzativo e gestionale, dell’economicità e dell’efficienza dei servizi sanitari e socio-sanitari. Di fatto si tratta di gettare la spugna nei confronti dei privati! Ceriscioli ed il PD regionale, non essendo riusciti a migliorare l’assetto organizzativo e gestionale delle strutture sanitarie marchigiane, nonostante le innumerevoli nomine di dirigenti, le tante chiusure, gli accorpamenti di reparti e gli innumerevoli disservizi ai cittadini, provano sbadatamente a percorrere una nuova strada dopo i danni provocati in questi anni. Un flop su tutta la linea, come disastrosa è stata la gestione del terremoto da parte dell’Amministrazione Ceriscioli. Dopo questo ulteriore insulto ai marchigiani, dopo averli privati delle strutture ospedaliere chiudendo di fatto quelle periferiche e privando l’accesso alla salute ad intere comunità e valli, ora si pensa solo a privatizzare funzioni se non interi ospedali - continua il senatore Arrigoni - La Lega, fortemente contraria da sempre alla gestione sanitaria regionale targata PD, si opporrà in ogni luogo ed in ogni tavolo istituzionale per evitare questo ulteriore scempio operato sulla pelle dei cittadini. Chiediamo pertanto - conclude la nota del sen. Arrigoni - che domani la proposta di Legge 145 non venga approvata e che venga ripensata l’intera struttura organizzativa della sanità regionale riaprendo gli ospedali nell’entroterra e riequilibrando le funzioni di quelli costieri”.
Una mozione per istituire un’anagrafe vaccinale informatizzata. La Lega delle Marche ha presentato il documento alla giunta regionale per riportare l’attenzione su un tema “molto sentito dal segretario nazionale, Matteo Salvini”.
“Il Carroccio – si legge nella nota diramata nel pomeriggio di oggi dal gruppo in consiglio regionale del partito di Salvini - sostiene con forza che le vaccinazioni debbano avvenire in piena libertà di scelta, e soprattutto sostiene il diritto di conoscenza da parte della popolazione. Per questo il Gruppo Lega Marche ha presentato una mozione che impegna la giunta ad attivarsi per l’istituzione di un progetto regionale dedicato alla prevenzione, la valutazione e la sorveglianza degli eventi avversi a vaccini. La proposta è quella di un’anagrafe vaccinale informatizzata, che, però, lasci libera scelta ai genitori. I vaccini, come tutti i farmaci esistenti, comportano il rischio di reazioni indesiderate che possono produrre, se pur raramente, manifestazioni cliniche più gravi. Risulterebbe così necessaria un’attenta sorveglianza delle reazioni avverse, con un tempestivo monitoraggio dell’evento osservato e competenze specialistiche per la valutazione. Il progetto che la Lega Marche propone, ha la prospettiva di costituire un canale regionale di esperti qualificati al fine di potenziare l’attività di informazione, prevenzione e sorveglianza degli eventi correlati alle procedure vaccinali. Dove, cioè, i cittadini e gli stessi operatori dei servizi vaccinali, possano segnalare, spontaneamente, potenziali segnali di allarme”.
Sulla questione della proposta di legge sulle sperimentazioni gestionali, firmata dalla Giunta Regionale, interviene la Vicepresidente della Commissione Sanità, Elena Leonardi. Una legge che non va – esordisce la capogruppo di Fratelli d'Italia – per le poche garanzie a tutela degli interessi pubblici e per la maglia larga lasciata alla Giunta nelle decisioni su alcuni "programmi di sperimentazione" non bene definiti.
Va assolutamente evitato che questa proposta si dimostri il cavallo di Troia per mettere pezzi di sanità pubblica nelle mani del privato. Ex strutture ospedaliere, convertite e depotenziate a colpi di delibere di Giunta regionale, finiranno per essere affidate e gestite alla sanità privata, così come denunciano i sindacati?
Fratelli d'Italia sulla questione reputa importante ascoltare sempre e comunque i cittadini ed i loro comitati: la sanità pubblica deve funzionare al meglio ed è questa la battaglia che conduco sin dall'inizio della legislatura in Commissione Sanità. La riprova è data dal fatto che ho presentato una decina di emendamenti, la maggior parte dei quali sono stati approvati. Ho così permesso, pur stando all'opposizione, di inserire correttivi all'impianto della proposta di legge medesima, con l'obiettivo di tutelare l'interesse pubblico dei marchigiani. "Evidenzio inoltre – prosegue Leonardi – che ho votato contrario a tutti gli articoli della medesima legge, seppure con le modifiche apportate con i miei emendamenti", perchè il nostro compito è far si che la sanità pubblica garantisca il diritto alla salute e non quello di svendere pezzi della sanità al privato.
Ricordo che grazie alla sottoscritta è stata approvata la proposta di esperire le procedure di selezione tramite la forma dell'evidenza pubblica, non contemplata nel testo iniziale delle legge stessa.
Un'altra importante modifica che mi è stata accolta – continua la Leonardi - è quella relativa al fatto che "se la sede operativa del soggetto privato insiste in uno Stato Terzo dell'Unione Europea, come ad esempio la Repubblica di San Marino, la partecipazione è subordinata al possesso degli equivalenti titoli giuridici previsti nell'Ordinamento Nazionale Italiano", questa fattispecie non era prevista nella proposta della Giunta Regionale. Voglio evidenziare ancora – prosegue la rappresentante del partito della Meloni – che grazie ad un altro mio emendamento ora la Giunta Regionale dovrà adottare gli atti di indirizzo per l'attivazione dei programmi di sperimentazione gestionale, "sentita la commissione sanità regionale", fatto questo che non era previsto nella stesura originale. Se, inoltre, nell'impianto originario, si prevedeva una durata delle sperimentazioni di sei anni, la Leonardi ha ottenuto un accorciamento a cinque, che sono comunque sempre troppi secondo la rappresentante di Fratelli d'Italia. Non solo, ho ottenuto – continua la Leonardi – che le proroghe delle sperimentazioni abbiano carattere di eccezionalità, tanto da essere limitate al massimo ad un anno al fine del completamento del programma di attività.
"Sulla questione dei beni immobili e mobili del servizio sanitario regionale messi a disposizione dei privati per attuare questi programmi, sono ovviamente contraria, tanto che ho presentato un emendamento nel quale si stabilisce che nelle convenzioni ci siano apposite clausole a garanzia della tutela dell'interesse pubblico".
Spero che la maggioranza regionale, a guida Pd, ci ripensi e ritiri o modifichi radicalmente una legge alla quale ho cercato di porre degli argini e delle soluzioni efficaci per il controllo degli atti delle sperimentazioni medesime; diversamente nell'Aula del Consiglio Regionale sarà inevitabile una forte contrapposizione fra le nostre due diverse visioni della sanità pubblica.
Una manifestazione contro la PdL 145 è stata annunciata questa mattina da un comitato di liberi cittadini (https://picchionews.it/sanita/sanita-una-manifestazione-per-chiedere-il-ritiro-della-pdl-145-17)
Riceviamo e pubblichiamo, da un gruppo di liberi cittadini contro la Pdl 145/17 approvata in commissione sanità.
La Giunta regionale ha messo in scena l'ultimo atto della tragedia sulla Sanità Pubblica Marchigiana. La Giunta ha approvato in Commissione la Pdl 145/17 che, senza tanti tecnicismi, consegna le chiavi della sanità pubblica nelle mani del privato, a chiunque, da De Benedetti ad altri.
La politica marchigiana ha nuovamente deluso e tradito i suoi cittadini: la maggioranza votando questa pdl, le finte opposizioni presentando degli emendamenti, quindi avallando la stessa pdl, e accentuando alcuni articoli della stessa. Ma oggi i cittadini sono stanchi, non ignorano più quello che viene presentato in Regione come il bene assoluto per la Sanità Marchigiana, sono informati ed è per questo che molti di loro si sono indignati e hanno deciso di unirsi e organizzarsi per contestare e manifestare contro la pdl 145/17.
Un gruppo di Liberi cittadini ha organizzato una Manifestazione contro la Legge 145/17 per Martedì 27 Marzo alle ore 10.00 sotto il Palazzo della Regione in Via Tiziano ad Ancona. Questa manifestazione è solo l'inizio di una lunga contestazione per chiedere che la pdl 145/17 venga ritirata, per non essere calendarizzata e quindi votata in assemblea regionale. Parteciperanno molti gruppi di cittadini, associazioni che si battono da tempo sul territorio per avere una Sanità pubblica, senza casacche, colori o bandiere politiche.
A questa manifestazione seguiranno sit-in, banchetti e tante altre azioni finché non verrà ritirata la Pdl 145/17, se invece dovesse essere calendarizzata e approvata i cittadini sono pronti a prendere altre vie come il ricorso al TAR o la proposta di un referendum abrogativo regionale, nella speranza che almeno in questa occasione le opposizioni abbiano il buon senso di non emendare tale normativa.
Via libera a maggioranza (contrari M5s, Lega Nord e Fd'I), da parte della commissione regionale “Sanità” alla proposta di legge sulle “sperimentazioni gestionali” in ambito sanitario e socio-sanitario per la riqualificazione e riorganizzazione dei servizi forniti alla collettività dalle strutture presenti sul territorio. “Con questa proposta si vuole regolamentare quanto già previsto dal decreto legislativo 502/92 – sottolinea il presidente della IV Commissione, Fabrizio Volpini (Pd), relatore di maggioranza – prevedendo forme di collaborazione tra gli enti del servizio sanitario regionale e altri soggetti pubblici o privati”. La proposta di legge dà precise indicazioni sui contenuti dei programmi di sperimentazione gestionali, sull'iter per la loro valutazione, sulle procedure di selezione dei soggetti coinvolti, sulle modalità di attuazione e sulla durata.
“I progetti di sperimentazione gestionale - prosegue Volpini - dovranno essere innovativi e coerenti con le linee e gli indirizzi della programmazione socio-sanitaria regionale, oltre a dimostrare convenienza economica e miglioramento della qualità dell'assistenza”. Fortemente critico il Movimento Cinquestelle. “Con questa normativa – dice Romina Pergolesi (M5s), relatrice di opposizione della proposta di legge - si dà assoluta discrezionalità alla giunta regionale nel decidere quali strutture o servizi sanitari servire su un piatto d'argento ai privati, consolidando un sistema che risponde sempre meno alle necessità dei cittadini”.
Oggi, giovedì 22 marzo, come già anticipato dal direttore Maccioni nella conferenza stampa di presentazione del primario di Radiologia Interventistica, si è svolto il concorso per il primario del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Macerata.
Da indiscrezioni circolate nell’ambiente la terna dalla quale il direttore dovrà effettuare la nomina è così composta: Luzi Mario, proveniente dall’ospedale di Torrette di Ancona, Gabrielli Domenico, primario di cardiologia all'ospedale di Fermo e il dott. Scipione Pietro, primario cardiologia presso l'ospedale di Fabriano. Come consueto dovranno essere resi pubblici i lavori della commissione esaminatrice e trascorsi 15 giorni Maccioni potrà procedere con l’atto di nomina.
Si continua a discutere della sede dell'ospedale unico di Macerata, ma intanto sono partite le indagini geologiche nell'area della Pieve. Lo ha annunciato stamattina il direttore Alessandro Maccioni durante la presentazione del nuovo primario di "Radiologia interventistica di area vasta" che è già stato a Macerata tra il 2012 e il 2016 e attualmente è impiegato all'ospedale Torrette.
"Con la nomina del primario di radiologia interventistica - commenta Maccioni - si chiude un percorso iniziato subito dopo la mia nomina e non privo di difficoltà. Al dottore saranno messe a disposizione nuove tecnologie e al riguardo si fa presente che il prossimo 16 aprile saranno completati i lavori della seconda sala di emodinamica ed entro maggio sarà installato il secondo e nuovo angiografo donato dalla Fondazione Carima. Ciò consentirà alla radiologia interventistica di non sovrapporsi con l’attività degli emodinamisti. Il nuovo servizio sarà attivo a Macerata dal primo settembre".
A Matelica fa la sua comparsa la scabbia. La notizia viene confermata dall'Area Vasta 3 che in una nota spiega: "Nell'Ospedale di Comunità di Matelica si è verificata una forma di non comune osservazione denominata "scabbia norvegese".
Subito dopo l'accertamento clinico è stato attivato, da parte dei Servizi competenti, a tutela della salute pubblica e degli Operatori Sanitari, il protocollo per la gestione delle malattie a trasmissione da contatto tra cui la scabbia. Si fa presente che tale malattia può avere un periodo d’incubazione fino a 40 giorni, motivo per il quale la sorveglianza sanitaria è ancora in atto e si protrarrà per le prossime settimane.
Si vuole precisare che tale malattia può colpire persone di ogni ceto sociale indipendentemente dall' igiene personale, senza distinzione di età o sesso ed è normalmente presente anche nei Paesi sviluppati più frequentemente d'inverno.
Al riguardo il Direttore dell’Area Vasta n. 3, Dott. Alessandro Maccioni, ha istituito apposito tavolo tecnico composto dalla Direzione di Distretto del Presidio Ospedaliero, dal Dipartimento di Prevenzione, dalle Professioni Sanitarie nonché dall’Unità Operativa di Dermatologia".
Ricevamo e pubblichiamo dal capogruppo in consiglio regionale della Lega Nord-Marche, Sandro Zaffiri
"Il presidente Ceriscioli, anche sull'ospedale unico che dovrebbe sorgere in provincia di Macerata, sembra avere le idee poco chiare.
L'utilizzo dell'algoritmo per stabilire come individuare la localizzazione dell'Ospedale Unico in base ai calcoli su popolazione e infrastrutture sembra che non sia più valido.
Qualche mese fa la soluzione di una localizzazione baricentrica rispetto a tutta l'area provinciale di Macerata basata su uno studio tecnico che contabilizza i tempi di percorrenza da tutti i centri dell'area sembrava essere quella ottimale ed oggi invece il presidente Ceriscioli rimescola le carte.
Infatti durante il consiglio comunale aperto tenutosi a Civitanova qualche giorno fa, sono state esplicite le sue parole: “in ogni momento prima della firma di un contratto con una ditta, c'è la possibilità con gli altri sindaci di considerare un'altra soluzione, per la Regione non è un problema”.
Secondo il Carroccio il Governatore, sta prendendo tempo, i soldi per l'Ospedale Unico non ci sono e non arriveranno mai, sta raccontando bugie anche per giustificare il depotenziamento dei servizi sanitari soprattutto dell'entroterra.
Al presidente servirebbe un “ospedale unico mobile” così da poterlo spostare a seconda della platea a cui si rivolge, ma i marchigiani sono stanchi di essere presi in giro e lo stanno ampiamente dimostrando nelle urne".