Sisma, Emiliozzi (M5S): “Disposizioni Miur su scuole chiarissime, ufficio regionale le rispetti"
“Da ciò che stiamo apprendendo da canali informali, registriamo situazioni spiacevoli per quanto concerne le scuole del cratere sismico nelle Marche. La circolare diramata dal Miur nel maggio del 2017 parla chiarissimo: “Per quanto riguarda le aree interessate dal sisma, sono mantenute le classi attivate nell'anno precedente, anche con parametri inferiori a quelli previsti dalla normativa”. L’obiettivo, allora come oggi, è palese: evitare il rischio spopolamento e la mancata garanzia al diritto allo studio, in un territorio già duramente provato. Dalle segnalazioni che ci arrivano però dai territori, l’ufficio scolastico starebbe interpretando a modo suo le disposizioni ministeriali. Il giochino è alquanto pericoloso, visto che in diverse località si rischiano di veder respinte le richieste di autorizzazione alla costituzione di classi articolate nella scuola secondaria di secondo grado, o direttamente di vedere diminuire il numero delle classi nella scuola secondaria di primo grado, calo a cui si somma il rischio del respingimento delle domande di corsi di tempo pieno per la primaria. Una situazione abbastanza incresciosa, sulla quale chiediamo che l’ufficio regionale faccia chiarezza senza lasciare spazio ad alcuna ambiguità: qualora le interpretazioni discutibili dovessero essere confermate, come M5s siamo pronti naturalmente a segnalare la situazione al ministro competente”.
Così l’On. Mirella Emiliozzi, portavoce del Movimento 5 Selle presso la Camera dei Deputati.
“La casistica dei plessi nei quali ci sarebbero anomalie - sottolinea - è lunghissima: la scuola primaria Lucatelli di Tolentino tre sezioni per il tempo prolungato richieste, ma pure qui se ne dovrebbero attivare solo due; la scuola primaria Luzio di San Severino Marche aveva richiesto l'attivazione di tre sezioni per il tempo prolungato, ma ne potrebbe attivare solo due; la scuola Media Tacchi Venturi di San Severino Marche aveva chiesto il mantenimento della quinta sezione, ma ne ha viste attivare solo quattro nonostante la presenza di svariati alunni disabili; l'Istituto Divini di San Severino Marche chiedeva di mantenere la sesta sezione ma ne sono state concesse cinque. Ci fermiamo qui, ma di casi di questo tipo ce ne sono tanti altri. Senza entrare poi nelle altre annose questioni relative alle cubature delle aule o ai disagi vari delle strutture temporanee. E’ necessario che venga fatta la massima chiarezza e laddove ci siano mancanze, che esse vengano sanate subito perché la circolare del Miur è limpida. Le famiglie che vivono nei territori colpiti dal sisma sono state già mortificate abbastanza negli ultimi due anni".
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