Salvini approda nelle Marche per parlare di sanzioni alla Russia, caro bollette, energia e scelta nucleare
“Molti imprenditori mi stanno chiedendo di rivedere le sanzioni alla Russia, perché è l'unico caso al mondo in cui le sanzioni, volute per fermare la guerra e colpire un regime, danneggiano non i sanzionati ma coloro che sanzionano”. Sono le parole pronunciate da Matteo Salvini oggi a Fano (PU), nell'ambito del suo tour elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre e che ha toccato anche la regione delle Marche.
“Con questi provvedimenti - ha aggiunto - ci stanno rimettendo gli italiani e ci stanno guadagnando i russi, quindi a Bruxelles c'è qualcuno che ha sbagliato i conti. Bisogna comunque continuare a sostenere, difendere e aiutare il popolo ucraino, ma le sanzioni non stanno facendo male alla Russia, tanto che sta guadagnando centinaia di miliardi in più, mentre stanno facendo male alle nostre imprese e alle nostre famiglie".
Il leader della Lega, in seconda battuta, si è fermato a parlare con cittadini e ambulanti, accompagato dall'assessore regionale allo Sviluppo Economico Mirco Carloni, candidato de Carroccio nel collegio uninominale di Pesaro per la Camera. Successivamente, ha voluto esprimersi anche sull’ipotesi di scostamento di bilancio per far fronte all'aumento di luce e gas.
“Preferisco spendere 30 miliardi adesso e non 100 a dicembre per pagare cassa integrazione e disoccupazione a migliaia di operai, il mio obiettivo è salvare l'economia del Paese”, ha affermato il leader del Carroccio. “L'emergenza oggi in Italia sono le bollette di luce e gas, pertanto occorre un intervento urgente dell'Italia e dell'Europa, altrimenti vinciamo le elezioni ed ereditiamo un milione di disoccupati”.
Ultimo tema trattato durante la visita, l’energia (per il quale propone di estrarre gas dall’Adraitico) e la scelta del nucleare: “Gli italiani - ha detto - penso che abbiamo voglia di libertà e indipendenza anche energetica e di pagare bollette meno care. Tutto il mondo sta investendo nel nucleare, non capisco perché non possa farlo anche il nostro Paese”.
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