Il segretario del Pc di Tolentino Sandro Ruggeri interviene sulla questione sanità invitando il sindaco Giuseppe Pezzanesi e gli altri politici a ribellarsi contro la perdita del Punto di Primo Intervento di Tolentino.
"Intervengo a proposito del Consiglio Comunale aperto del 29 ottobre, convocato per dare la parola a tutti i cittadini in merito alla delibera N.735 della G.Regionale, dove in poche parole si decide di togliere a Tolentino la possibilità di “non morire di notte", se un cittadino accusa malore e preso dal panico chiama il 118 per avere soccorso. Mentre entravo in sala, ascoltavo il nuovo direttore Area Vasta 3 dott.Maccioni, con molta euforia cercava di spiegare che non c’è nessun pericolo per la salute dei cittadini (parliamo di un indotto che supera i 40.000 abitanti) che usufruiscono dei pochi servizi rimasti nel ns Ospedale, a suo dire; siamo riusciti a mettere a disposizione una ambulanza "jolly" che la notte affiancherà il Pronto Soccorso di Camerino, Macerata e Civitanova Marche. Non solo, sembra che siano riusciti anche a tagliare una ambulanza medica in due. Pertanto, tranquilli cittadini, avremmo anche una mezza ambulanza che ci soccorrerà, con a bordo mezzo dottore e mezzo infermiere: dentro di me è salito già un certo malessere. Come Partito Politico non mi sono prenotato ad intervenire in quanto già prenotata una cittadina che mi rappresentava, ma dopo aver ascoltato il Presidente del Consiglio che chiudeva gli interventi dei presenti e dava inizio alla discussione del consiglio, non appena il Sindaco ha ufficializzato che ci si presentava al dibattito con due documenti distinti: uno della maggioranza e uno del PD, mi si sono accelerati dolori allo stomaco e per non rimettere davanti ai cittadini presenti mi sono allontanato. Leggo dalla stampa che il consiglio è finito a tarda notte dove il sindaco minaccia proteste. Mi domando? Come si fa a non concordare un documento unico, da inviare al Presidente Regionale Ceriscioli, per chiedere alla Maggioranza di inserire nel bilancio un'automedica salvavita spesso per chi accusa un malore: è un diritto sancito dalla Costituzione Italiana. Inviare 2 documenti distinti, significa portare in giro i vostri elettori e tutti i cittadini, ma ci sono solo parole, per questa battaglia, bisogna essere uniti, il resto rimane chiacchiericcio da piazzaroli. Bene, a questo punto prendo in parola il sindaco e la sua maggioranza, se sono disponibili ad ufficializzare, per mezzo stampa, la costituzione di un comitato di lotta permanente che comprenda anche tutti i partiti politici presenti a Tolentino, chiedendo anche al PD, presente in maggioranza in Regione, di non tradire per l’ennesima volta il suo elettorato tolentinate in merito a tutte le promesse fatte negli ultimi 10 anni ,anziché salvare, si è svenduto tutto quanto ci rimaneva e adesso anche l’unico servizio rimasto, dove il cittadino di notte chiederà aiuto,troverà se fortunato, il Jolly o la mezza ambulanza, in alternativa, i volontari della croce rossa o verde, bravissimi, preparati e specializzati per le manifestazioni sportive o culturali o per eventi catastrofali, ma non per salvare una vita di una persona che chiede aiuto. Bene io sono pronto, i comunisti di Tolentino sono pronti a formare un comitato permanente, pronto ad allocare davanti al Palazzo Regionale per non far uscire il presidente Ceriscioli, affinchè la Giunta deliberi di salvaguardare un'automedica, che poi dopo nell’Area vasta 3, Tolentino non si chiami più Punto di Primo Intervento, ma casa della salute. Ai cittadini non interessa, devono sapere che se colti da malore, saranno soccorsi da personale specializzato, penso che questo sia un diritto sacrosanto e non piu’ discutibile. Solo a pensare che il legislatore e la politica nazionale continui a trattare la sanità come un’azienda per spartire profitti ai pochi e non un servizio sociale, dove gli ultimi non possono più permettersi di pagare servizi sanitari, ma devono rinunciare e morire, mi far venir voglia di passare per altre vie".
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