Visioni al futuro e taglio al passato. Questo in sintesi quanto emerso dalla presentazione della sua candidatura alle primarie di Narciso Ricotta.
Una via di mezzo tra lo showman ed il visionario che ha intrattenuto la piccola sala del Claudiani riempita con poco sforzo da volti noti del Pd maceratese, esponenti del Pd nazionale, storici sostenitori e stampa.
"Se vuoi il meglio, vota al meglio", "Macerata chiama chi ama Macerata" sono solo alcuni dei tanti slogan di propaganda ripetuti tantricamente al comizio, tanto da far ricordare vecchie commedie cinematografiche sulle elezioni americane, commedie sempre con il lieto fine
Ed il lieto fine Ricotta lo immagina attraverso le mille idee, alcune trite e ritrite, alcune giudicate un pò troppo futuristiche da chi ha assistito alla performance attraverso la diretta sulla pagina Facebook.
Il centro storico, che manterrà le fascie orarie di accesso gratuito che dovranno essere affiancate da un piano parcheggi in centro per la sosta dello shopping spostando gli attuali stalli per i residenti sul corso Matteotti. Un piano ingegnoso che non tiene conto, come evidenziano molti, dello spopolamento dai negozi subito dal centro storico e dagli orari di acesso che coinciderebbero con gli orari di chiusura dei negozi
"Se vinciamo le elezioni - tiene a precisare Ricotta - vuol dire che in questi anni abbiamo amministrato bene anche se quello che verrà non sarà un ‘Carancini ter’. La città è cambiata, i problemi sono diversi e dobbiamo ripartire dai servizi che offriamo ai cittadini dando esempio di stimolo alla crescita"
Encomiabili le proposte per un bike-sharing in una città dove l'uso della bici è riservato a pochi proprio per la sua morfologia e dove neanche gli studenti, notoriamente green, hanno mai osato pensare alla bici come mezzo alternativo.
Un occhio anche alle periferie con il candidato che sostiene come "bisogna fornire gli stessi servizi della città perché rappresentano una ricchezza e nelle quali non vivono affatto cittadini di serie B" dimenticando come, ad esempio, l'attuale amministrazione di cui fa parte abbia accettato la chiusura dei servizi utili in quartieri come Santa Croce dove non è più possibile trovare uno sportello bancario con inevitabile disagio per le fascie piu deboli.
Le municipalizzate non potevano mancare nella visione di una Macerata proiettata al futuro. Una raccolta differenziata a livelli altissimi portata come fiore all'occhiello ma non si sottolinea come Macerata non venga citata nel progetto dei "comuni ricicloni", attualmente ambito riconoscimento di Legambiente.
Altro obiettivo l'IRCR che nella visione futura diverrà un servizio in cui gli anziani verranno assistiti direttamente a domicilio e non piu in strutture apposite, una visione che stride con la percezione della forte carenza nella sfera sanitaria da tutti sentita nettamente negli ultimi anni in cui la sfera sanitaria dapprima capillare è stata smontata e trasferita con enormi disagi sull'utenza. In una realtà dove si fa fatica ad ottenere prestazioni in luoghi preposti, la possibilità di servizi personalizzati ed a domicilio appare la piu utopica tra tutti i progetti.
"Creiamo un dibattito sulla droga perché in linea con le parole del questore Pignataro, al quale va il mio plauso, anche le famiglie devono essere vicine ai propri figli e comprendere questi disagi. Questo fenomeno si combatte con l’associazionismo, con il volontariato, con la cultura: queste sono le medicine della droga" è l'accenno al fenomeno droga che indica quindi la soluzione nella dissuasione dei ragazzi e non nello sradicamento della vastissima offerta presente in città.
Una visione enfatica quella di Ricotta che non approfondisce sui problemi attuali ma preferisce sognare una città futuristica e magari modello. Ma come qualcuno dice, per sognare bene bisogna chiudere gli occhi, e forse in questo momento gli occhi bisognerebbe riaprirli, magari per vedere ciò che fino ad ora non si è riusciti a vedere e aggiustare il tiro, costruendo solide basi per qualsiasi cosa in un futuro (forse sempre piu lontano) si vorrà iniziare a costruire.
Un invito al voto delle primarie il congedo di Ricotta dai presenti, "perché seguendo quei principi di inclusione e di partecipazione, tutti vi sentiate cittadini attivi della città e possiate dire la vostra"
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