“Il sindaco sospeso Capponi e la sua giunta hanno mentito sapendo di mentire. Cosa li ha spinti ad esporre Treia alle conseguenze legali del caos amministrativo?”. Lo chiede la lista Prima Treia a fronte della continuazione della sospensione di Capponi per la condanna in primo grado per peculato.
“Capponi agisce fingendo di ignorare le regole di trasparenza e correttezza che sono i primi requisiti di un buon amministratore - afferma Prima Treia – Le sue bugie vengono da lontano ed i fatti lo hanno definitivamente smascherato. Fatti ormai noti ad una città che si sente tradita ma che gli uffici comunali sembrano voler ignorare. Perché è stato tempestivo l’inserimento sul sito comunale degli atti di nomina di Capponi e della giunta ma non si dà notizia né della sospensione né dell’assunzione delle funzioni da parte del vice Buschittari nonostante ci siano decreti da lui firmati? Non è legittimo che i treiesi la considerino una ulteriore circostanza che conferma l’opportunità del ricorso agli organi giudiziari di ogni ordine e grado?”
Queste ed altre le domande che Prima Treia pone a nome di una città in cui "crescono disagio ed amarezza e che vuole fare chiarezza: perché Capponi ha mentito dichiarando di non avere problemi a fare il sindaco ed accusando di denigrazione e minacciando di denunciare chi glie ne chiedeva conto? Perché Capponi ha mentito promettendo ai treiesi di essere il loro sindaco ed invece non solo non può fare il sindaco, ma non può nemmeno accedere al Palazzo Comunale? Perché Capponi ha mentito indicando Gianni Genga come suo vicesindaco e poi ne ha nominato un altro? Perché Capponi ha ammesso sulla stampa che la carica di direttore dell’Inrca rivestita da Gianni Genga lo rende incompatibile con la carica politica secondo il Decreto Legge 39 dell’8/4/2013? Perché Gianni Genga, che ricopre un incarico di fatto pubblico di cui conosce bene gli obblighi di legge, si è comunque prestato al gioco di Capponi? Perché Capponi ha imposto con un blitz la giunta? Perché Capponi ha dichiarato di guidare una squadra di giovani che si sarebbero fatti le ossa con l’aiuto suo e di Genga sapendo che la legge non consente a nessuno dei due di essere al loro fianco? Perché Capponi ha voluto a tutti i costi questo caos amministrativo e procedurale che condiziona anche l’operatività degli uffici? Come farà Capponi a fare l’allenatore della giunta senza violare la legge visto che, da sindaco sospeso non siede in panchina, ma sugli spalti e non può nemmeno accedere agli uffici comunali? Perché Capponi ha voluto pervicacemente determinare per Treia una situazione di incertezza e disagio? Perché Capponi ha promesso a Treia di essere città del benessere e la consegna invece alla vergogna?".
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