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Massi: "Popsophia ha avuto costo zero per il Comune di Tolentino"

Massi: "Popsophia ha avuto costo zero per il Comune di Tolentino"

Alessandro Massi, consigliere delegato alla Cultura del Comune di Tolentino, commenta l'andamento degli eventi promossi dal suo assessorato, dove spiccano Popsophia e Biumor. Per Massi, è anche l'occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe, a seguito di qualche polemica che si era innescata anche sui costi di queste manifestazioni.

"In merito al progetto di Biumor e Popsophia," afferma Massi "la vera novità portata in ambito culturale dall'amministrazione comunale, ritengo sia giunto il momento di puntualizzare e porre l'attenzione su quanto di buono realizzato in questi tre anni di politica culturale con risultati che sono stati evidenti a tutti, sia nella nostra città sia oltre i confini della nostra città, e che troppe volte sono stati taciuti e messi in discussione.

Dico ciò a tutela dell'impegno di molti che si sono spesi al fine di far riuscire gli appuntamenti malgrado le ristrettezze economiche, ricordando che in questi ultimi anni nel settore cultura purtroppo, date le varie vicende che hanno interessato le casse comunali e i relativi tagli avuti, il più delle volte abbiamo dovuto fare di necessità virtù, riuscendo in ogni caso a portare avanti progetti ambiziosi e di assoluto valore che hanno portato la città ad avere sempre l'attenzione della stampa nazionale (Corriere della Sera, Repubblica, il Giornale, RAI 3)

Posto che sicuramente il fatto che abbiano partecipato molti spettatori segna sicuramente la differenza tra un evento che ha avuto successo ed uno che non lo ha avuto, con disonestà intellettuale ho sentito banalizzare l'impegno e la riuscita di un evento misurandolo su questo dato e da ciò non  mi sottraggo, ma sicuramente non è sulle presenze in agosto a Popsophia che ci si può lamentare perchè ci sono stati numeri impressionanti  al Castello della Rancia, sopratutto da fuori città, e sfido chiunque a dire il contrario viste le foto con il cortile e le sale piene tranquillamente riscontrabili sui siti istituzionale ed i social network.

Se ogni anno ci viene chiesto di portare l'evento al centro storico un motivo ci sarà?

Ciò che mi dispiace è che purtroppo viene fatta passare in secondo piano la rilevanza di aspetti fondamentali come la collaborazione delle associazioni,vedi quella preziosa con l'Unitre di Tolentino, con le scuole, che era mancante da diversi anni e che è frutto di un dialogo ed un coinvolgimento continuo, ma anche la partecipazione di tanti giovani che a titolo volontario hanno contribuito e speso le loro energie nel festival di Popsophia, e sopratutto la vicinanza costante e decisiva delle aziende del territorio che hanno creduto nella qualità del progetto ed investito in essa permettendo la realizzazione di molte iniziative.

Una città come Tolentino, che da sempre ha avuto una grande tradizione culturale merita, un evento di alto spessore culturale come la Biennale dell'Umorismo ed il Festival di Popsophia.

Rido amaramente quando da alcuni lo sento considerare uno spreco economico quando forse se aprissero gli occhi ne dovrebbero vedere ben altri, ma sopratutto quando lo sento paragonare alla sagra della porchetta o alla polentata, quando se si fosse un briciolo onesti intellettualmente ci si renderebbe conto che è ridicolo fare questo paragone vista la diversità di proposta e di pubblico.

Infine sui famosi costi dico chiaramente che non vi stata mai tanta trasparenza come negli ultimi anni su quanto sia pesato sul bilancio comunale la Biennale e Popsophia, detto ciò, forse, con sorpresa di molti annuncio che nell'anno 2015 al Comune di Tolentino tutto ciò è costato zero, in quanto siamo riusciti a coinvolgere, come già detto, tantissimi sponsor ed istituzioni come la Regione Marche, ma soprattutto si è riusciti a lavorare in economia grazie all'ingegno ed all'impegno del Direttore Hermas Ercoli, dell'Ufficio Cultura, di Giorgio Leggi  e di operai comunali che hanno lavorato nell'allestimento delle sale e nella pubblicazioni dei cataloghi. Anche in questo caso" conclude Massi "invito tutti ad andare a vedere le delibere per accertarsi di questo miracolo e magari a fare il paragone con altri eventi in cui si richiede anche l'ultima briciola al Comune anche solo per muovere una sedia.

Risultati straordinari con costi limitatissimi, grazie a questo impegno politico preso da me e dal sindaco Pezzanesi in primis, la città di Tolentino può dire con orgoglio di avere una politica culturale chiara, coerente e sopratutto apprezzata che punta alla valorizzazione del patrimonio che abbiamo".

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