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Macerata, Parcaroli risponde alle critiche e 'rimanda' i dibatti in tv: "La politica non è un talk-show"

Macerata, Parcaroli risponde alle critiche e 'rimanda' i dibatti in tv: "La politica non è un talk-show"

“Sono molto colpito dal polverone sollevato dalla sinistra e da alcune “forze” ad essa collegate per la questione della mia non partecipazione allo show televisivo organizzato da èTv Marche, ma anche sollevato per l’opportunità che ancora una volta le circostanze mi offrono di parlare alla città”.

Con queste parole Sandro Parcaroli risponde all’attacco dei suoi avversari in merito alla decisione di non intervenire all’incontro pubblico di confronto tra i candidati sindaci previsto per lunedì 10 agosto. L’invito, giunto tramite mail, era stato recapitato allo stesso Parcaroli qualche giorno fa, nel pieno di una campagna elettorale entrata ormai nel vivo.

“Era un invito e come tale l’ho considerato - dichiara il candidato sindaco Parcaroli -, rispondendo educatamente a tutti che i tantissimi impegni di queste settimane mi impedivano fisicamente di giungere preparato all’appuntamento. Ho parlato di preparazione e di studio, lo stesso che faccio precedere, da oltre 40 anni, ad ogni mio incontro professionale con i collaboratori interni o esterni all’azienda che ho fondato. La politica e soprattutto l’amministrazione di una città non sono un talk show, ma un lavoro serio, al quale vorrò sempre approcciarmi con responsabilità

"Gli intrighi di corte non mi sono mai piaciuti e li ho sempre considerati una grande perdita di tempo - sottolinea inoltre Parcaroli -. Quando ho visto che i soliti 'manovratori occulti' (poi ormai neppure tanto occulti) volevano impedire il cambiamento della città, rimettendo in moto lo stesso gioco di soffiare su gelosie e particolarismi per mantenere diviso il centrodestra ho ritenuto che fosse giunto il momento di fare qualcosa di concreto. Mi sono candidato, facendo convergere sulla mia figura un’unione di intenti e valori mai così pienamente espressa." 

"Ho iniziato a lavorare a testa bassa, avendo come unico obiettivo quello di mettermi al servizio della comunità maceratese. Voglio innanzitutto migliorare il programma, facendolo essere il più possibile attinente alla realtà della città. Desidero lavorare per compattare la squadra, che non deve essere la corte obbediente ad un apparato di potere, ma un gruppo di persone che si parlano e si rispettano, apportando ciascuna idee innovative ed energia positiva. - prosegue il candidato sindaco - "Infine vorrei progettare non la spartizione delle poltrone, ma la divisione e definizione delle responsabilità, affinché ognuno possa essere messo nella condizione di lavorare dove può produrre meglio, in base alle competenze in dote e all’esperienza maturata". 

Parcaroli continua la sua dichiarazione dicendo che il suo "scopo non è vincere un dibattito pubblico, ma convincere la gente a credere nella forza di un cambiamento, perché mai e poi mai perderò quello sguardo fiducioso verso il futuro, che dà il senso e l’orientamento ad ogni mia azione. Non ho detto che non parteciperò a confronti pubblici con gli altri candidati, ma che lo farò a settembre".

"La mia, come fanno sapere dalla sinistra a corto di possibili altre accuse nei miei riguardi, non è un’auto-dichiarazione di inadeguatezza - chiosa Parcaroli -, quanto piuttosto la volontà ad usare il tempo a disposizione per la finalizzazione di un progetto che è già pronto sulla mia scrivania e che verrà presentato alla città nel corso di uno speciale incontro che stiamo organizzando con i partiti della coalizione". 

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