Si è svolta ieri sera, 22 luglio, nella caratteristica cornice dell’anfiteatro della ex scuola Diaz a Porto Recanati, la manifestazione a favore del "Vota no al Referendum costituzionale", organizzata dal Movimento 5 Stelle della Regione Marche.
Relatore il costituzionalista professor Enzo Di Salvatore, dell’università di Teramo, "il quale con la semplicità di linguaggio, propria di chi è ben conoscitore della materia, ha illustrato tutte le insidie e gli attentati alla democrazia partecipata della quale oggi godiamo, che sono presenti in quella che viene presentata come una riforma per rendere lo Stato più moderno ed efficiente", si legge in una nota a firma dei pentastellati.
A fare gli onori di casa il consigliere comunale grillino Sauro Pigini il quale, nel sottolineare la numerosa partecipazione di pubblico presente, ha messo in evidenza "come l’argomento trattato sia ormai entrato di prepotenza tra quelli dibattuti comunemente tra i cittadini, i quali hanno ben compreso che la riforma proposta non accresce la democrazia partecipata ma, anzi, la limita ed è tutta tesa a rafforzare i poteri forti che hanno come solo obiettivo il rafforzamento della finanza internazionale a discapito del sociale e della dignità del cittadino". Da parte del consigliere regionale Peppino Giorgini si è ricordato come da questa proposta di riforma, "le Regioni ne uscirebbero fortemente penalizzate, perdendo la loro competenza anche sui problemi energetici che, nelle Marche, si traducono in difesa dall’inquinamento. Competenze regionali che hanno consentito al Movimento 5 Stelle di impedire che nelle Marche si realizzassero impianti fortemente inquinanti e devastanti per l’ambiente". L’incontro è stato concluso da un intervento del capogruppo regionale del Movimento 5Stelle alla Regione Marche, Giovanni Maggi, il quale nell’invitare a votare "no" al referendum, ha ribadito "che non si tratta di votare solo pro o contro una persona, che sta conducendo l’Italia verso il baratro, ma si tratta, più concretamente, di difendere quei valori di democrazia partecipata che sono stati i valori fondanti dei padri della nostra attuale Costituzione".
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