La direzione del Pd approva all'unanimità la relazione di Comi
Si è riunito ieri sera a Civitanova Marche l’organismo direttivo del PD Marche per fare il punto sullo scenario politico, regionale e nazionale. Unanime il parere favorevole sulla relazione del segretario Francesco Comi, che a stretto giro annuncerà i nominativi del nuovo esecutivo regionale del partito.
Tutti d'accordo i componenti della Direzione regionale del PD Marche sulla relazione del segretario. Votato, infatti, all'unanimità il documento illustrato da Francesco Comi nel corso della riunione del direttivo regionale del partito, che si è ritrovato ieri sera all’hotel Cosmopolitan. Una relazione, quella del segretario, che ha messo al centro il partito e l'importanza di strutturare la sua azione intorno a coesione, concretezza, progettualità politica e vicinanza ai territori.
"Questo è il tempo del partito – ha evidenziato Comi –. Il nostro prossimo obiettivo è lavorare alla casa comune perché si completi il processo, iniziato subito dopo il congresso, per far sì che l'agibilità politica, il confronto, la mediazione tra posizioni diverse, la costruzione di progetti amministrativi diventino terreno quotidiano di incontro".
Quello che il segretario ha proposto è un "progetto di ampio respiro e a medio termine, articolato su contenuti e riforme da attuare e modalità per realizzarle, attraverso il rafforzamento del partito. Il prossimo passo – ha spiegato Comi – è dare unità e stabilità al PD delle Marche, per garantire sostegno leale e utile al governo della Regione. Concorrendo così anche alla stabilità del PD nazionale”.
Il segretario ha, quindi ricordato gli impegni assunti all’indomani del congresso del 2014. Primo fra tutti, il superamento dei limiti della non facile fase congressuale, condividendo con Ceriscioli “tre obiettivi: integrare direzione e segreteria per renderle più rappresentative; ricercare insieme una candidatura unitaria e, in sua assenza, ricorrere alle primarie; indicare con chiarezza la strada del cambiamento, con un progetto nuovo di governo della Regione”. Poi l’impegno del risanamento economico del partito e quello di andare insieme alle elezioni, costruire una coalizione chiara e affidabile, rinnovare la classe dirigente.
“Obiettivi che – ha ricordato il segretario – sono stati raggiunti. E ora dobbiamo porcene di nuovi, a partire dal completamento del percorso intrapreso di unità, facendo prevalere gli interessi generali, emarginando radicalismi e isterismi, parlando agli elettori dei problemi e non delle nostre beghe interne”.
Un percorso che Comi farà con una nuova “segreteria operativa unitaria, che mi affianchi nella gestione quotidiana del partito. Una segreteria rappresentativa di tutto il Pd, plurale, che presenterò nelle prossime ore e che non ho voluto associare a questa relazione per attribuire ad essa il giusto valore”.
Sul piano nazionale, Comi ha chiesto ai membri della Direzione “adesione convinta sul sostegno al governo Renzi, come unico e migliore governo oggi possibile”.
E proprio il riferimento alla buona politica e ai buoni risultati del governo nazionale è stato il punto di partenza dell’intervento del vicesegretario del PD Marche, Valerio Lucciarini, che ha evidenziato il cambio di passo, in parallelo al governo nazionale, segnato dall’arrivo di Ceriscioli alla guida della Regione, la cui agenda amministrativa vede ora tra le priorità la vicinanza ai territori. “Serve quindi una fase nuova – ha spiegato Lucciarini – per accompagnare l'azione della Giunta sul territorio e per valorizzare l'attività dei parlamentari. Una nuova fase anche per avere una maggiore rappresentanza. Sono diverse le strade che si possono percorrere e ho apprezzato che il segretario abbia lasciato aperto il campo a più traiettorie possibili. Dovrà essere lui a guidare questa nuova fase, decidendo come e quando ed è giusto valutare il congresso come una delle opzioni. Comunque non deve essere un congresso 'contro' qualcuno”.
Intervenuto anche Gianluca Fioretti, altro vice segretario del PD Marche, che ha sottolineato come trovi “stucchevole l'idea di introdurci in strade che siano diverse dal forte appoggio al governo. I cittadini non capirebbero. Ora basta. I dibattiti estivi, alcuni anche finti, devono finire. Le ferite vanno sanate insieme”, pena ricadute negative anche sul tesseramento. “Dobbiamo parlare e confrontarci veramente con i cittadini, anche sui temi scomodi. Il congresso è finito da un pezzo e anch'io ho partecipato e ringrazio Comi per aver riconosciuto nella sua relazione il contributo della nostra mozione. Serve rispetto reciproco”.
Gli unici interventi improntati alla richiesta immediata di un congresso, sono stati quelli degli onorevoli Alessia Morani e Piergiorgio Carrescia, che sono stati critici anche sulla pausa troppo lunga dopo la quale è tornata a riunirsi la Direzione. Morani ha chiesto “una nuova fase congressuale per rimettere in moto la partecipazione perché oggi il PD è fermo. Percorso che deve essere accompagnato dallo stesso Comi”, mentre Carrescia ha detto di ritenere “opportuno un riallineamento degli organismi del partito”, chiedendo un congresso “fatto su proposte e non contro qualcuno”. I due parlamentari non hanno però partecipato alla votazione della relazione del segretario, in quanto non componenti della Direzione, ma invitati.
Di diverso avviso gli altri interventi, orientati invece a sottolineare la non necessità del congresso come soluzione per risolvere i problemi politici. Si sono espressi in questo senso i dirigenti regionali Paola Castricini, Massimo Ciabocchi, Anna Rosa Cianci, Antonella Ciccarelli, Michelangelo Guzzonato, Maria Stella Origlia, Alessandro Spena, Roberto Tesei e la senatrice Silvana Amati, che ha ribadito come un congresso non serva e ha invitato a “restare uniti in questa fase e a lasciare alle spalle le divisioni”.
Il deputato Marco Marchetti e Sara Giannini hanno detto di condividere con il segretario il fatto che la soluzione del problema politico della rappresentanza legata al post-congresso del 2014 vada ricercata attraverso proposte condivise e soluzioni più unitarie possibili.
Il capogruppo PD in Regione, Gianluca Busilacchi ha invitato a strutturare “un partito responsabile, unito e compatto” e ad “emergere come squadra, come collettivo e non come sommatoria di livelli personali”.
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